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L’ECCESSO DI ORE DI LAVORO AUMENTA MORTALITÀ E DISABILITÀ DA MALATTIE CARDIOVASCOLARI
L’ECCESSO DI ORE DI LAVORO AUMENTA MORTALITÀ E DISABILITÀ DA MALATTIE CARDIOVASCOLARI
Secondo le prime stime di Oms e Oil lavorare più di 55 ore a settimana incrementa il rischio di cardiopatia ischemica e ictus.
“È paradossale che ci siano quasi 500 milioni di persone nel mondo che hanno degli orari di lavoro talmente estenuanti da compromettere la loro salute e che, allo stesso tempo, oltre 600 milioni di lavoratori non riescano a trovare un lavoro a tempo pieno e siano costretti a lavorare poche ore alla settimana” ha affermato il Direttore dell’Ufficio OIL per l’Italia e San Marino, Gianni Rosas, durante la trasmissione radiofonica promossa dall’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro (ANMIL).
Secondo il rapporto globale che analizza le stime dell’OIL e dell’OMS sull’impatto delle ore di lavoro sulla salute dei lavoratori, lavorare più di 55 ore alla settimana aumenta il rischio di cardiopatia ischemica e ictus rispetto a chi lavora con l’orario settimanale standard di 35-40 ore.
Grazie al contributo di un gruppo di esperti sono state prodotte le prime stime sulla perdita di vite umane e sui danni alla salute conseguenti a malattie cardiovascolari associate all’eccesso di ore di lavoro. Lo studio si basa su circa 4.000 fonti e riguarda 194 paesi. I dati sono disaggregati per sesso, età e regioni del mondo, e coprono i periodi 2000, 2010 e 2016. Dalle revisioni sistematiche della letteratura scientifica emerge che, a partire dal 2000, a livello globale il numero di lavoratori esposti a un orario prolungato è cresciuto fino ad arrivare, nel 2016, a circa 488 milioni. Nello stesso arco di tempo è aumentata in maniera proporzionale la quota di popolazione a rischio di invalidità e morte a causa delle malattie cardiovascolari di origine occupazionale
Tra i 10 scienziati selezionati dall’Oms come testimonial del progetto figura anche il direttore del Dimeila, Sergio Iavicoli, che ricopre il ruolo di segretario generale della Commissione internazionale sulla salute occupazionale. Nonostante i dati alla base di queste stime si riferiscano a un periodo antecedente l’attuale emergenza sanitaria, è verosimile che esista una correlazione tra i risultati di questo studio e la pandemia da Covid-19. “Vi sono dati significativi – precisa a questo proposito Iavicoli – che dimostrano una generica tendenza all’aumento dell’esposizione a un eccesso di ore di lavoro in situazioni di emergenza o recessione economica. Nel contesto della pandemia, ad esempio, sono stati registrati un incremento dello smart working e delle nuove forme di organizzazione del lavoro, come gig-economy e lavoro tramite piattaforme digitali, e una maggiore insicurezza del lavoro in alcuni settori, con possibile conseguente aumento delle ore lavorate”.
È importante avere a cuore la salute dei lavoratori e offrire loro tutto il supporto per evitare rischi derivanti dal lavoro.
EMPLOYEE BRANDING: VERONICA TUCCIO
Oggi vi presentiamo uno dei membri del Consiglio di Amministrazione di Promotergroup S.p.A.: Veronica Tuccio.
Veronica oltre ad essere Membro del CdA è anche Coordinatrice generale delle seguenti Aree: Finanza & Sviluppo d'impresa e Supporto alle P.A., Progettazione e Formazione. Inoltre ricopre anche il ruolo di Delegata dal CdA alla gestione dei rapporti con le società partecipate da Promotergroup S.p.A..
Precisa e affidabile ha sempre avuto una predisposizione naturale alle materie scientifiche e matematiche che l’ha portata ad intraprendere un percorso di studi in ambito economico-aziendale e ad approcciarsi con naturalezza alle varie mansioni e ruoli ricoperti in Promotergroup S.p.A. lungo tutto il suo percorso di crescita.
Conosciamo meglio Veronica
Veronica arriva in Promotergroup S.p.A. nel luglio del 2010, al termine del percorso di studi universitari, giovane e con la testa piena di sogni, entusiasta e con la voglia di conquistare il proprio posto nel mondo del lavoro...e dopo 11 anni i sogni non sono svaniti ma hanno invece preso forma diventando concreti obiettivi da raggiungere. Veronica è particolarmente aggrappata a valori che, purtroppo, oggi non sono così scontati come si crede, ovvero educazione, umiltà e profondo rispetto di chi c'è intorno. È empatica, a volte timida e introversa, ma di certo non fa passi indietro di fronte a nulla! Il suo essere dolce e riservata forse inganna un po', perché chi impara a conoscerla con certezza direbbe che l’aggettivo che più la rappresenta è Testarda, se ha qualcosa in mente, niente e nessuno è in grado di smuoverla!
Si definisce una persona determinata e infinitamente paziente, intraprendente, energica e perseverante. Le piace vivere il lavoro come un fosse un bellissimo viaggio, mettendo tanta passione in tutto ciò che fa e mostrando estrema curiosità per tutto ciò che le sta intorno. Nel tempo libero ama leggere e anche scrivere. Una cosa che sanno in pochi è che Veronica in prima media vinse anche un premio indetto dagli istituti scolastici della provincia di Ragusa dal titolo “Poeti in erba”.
“Devo ammettere che questa mia caratteristica sembra avermi perseguitato fino ad oggi, e quasi come se il destino volesse farmi uno strano scherzo, da diversi anni ricopro il ruolo di Responsabile Progettista. Sorrido mentre penso che un giorno forse capirò se ho fatto un buon lavoro trovando un connubio tra quella parte di me sognante e fantasiosa e quella più concreta e realistica, riuscendo a trovare quasi sempre, in modo molto naturale, le parole giuste per dire ciò che vogliamo dire (pardon, scrivere)!”.
Raccontaci un aneddoto, una vicenda in particolare, in merito al tuo legame con Promotergroup S.p.A.
“In questi anni di aneddoti ne ho raccolti molti! Ma se devo raccontarne solo uno penso ad Expo 2015... Promotergroup S.p.A. non è mai stata una classica società di consulenza, non offriamo semplicemente servizi ma Soluzioni che mirano allo sviluppo non solo di imprese private ma anche di enti locali e soggetti pubblici. Non è solo uno slogan, è proprio il nostro modo di lavorare e di approcciarci ad ogni singolo committente che ci distingue dal mercato e poniamo attenzione su tutto ciò che può portare sviluppo nel territorio. Già in quegli anni siamo stati fautori di azioni di sviluppo locale e abbiamo realizzato diversi progetti volti alla promozione e valorizzazione dei prodotti della nostra terra, del nostro pescato e del nostro turismo. Fu proprio nell’ambito di questi progetti, alla cui predisposizione e progettazione ho partecipato in prima persona, che fu data l’opportunità di partecipare ad Expo, insieme alla Regione Sicilia, ad aziende locali rappresentando una bellissima vetrina per il nostro territorio. Da allora non ci siamo più fermati e continuiamo a lavorare assiduamente in progetti che mirano a promuovere l’identità territoriale e il patrimonio culturale e naturalistico, oggi in un’ottica sempre più orientata all’innovazione e alla sostenibilità”.
Come vedi il tuo rapporto con l’azienda?
“Una grande forza di Promotergroup S.p.A. è quella di accoglierti come una famiglia e sostenere ogni singolo collaboratore nel suo percorso di realizzazione personale e professionale. In Promotergroup S.p.A. il successo di uno è il successo di tutti, e se uno ha un problema allora il problema è di tutti e tutti lavoreranno per risolverlo. Come nelle migliori squadre nessuno è lasciato indietro e le sfide sono una costante nella nostra realtà! È banale dire che Promotergroup è casa, ma non esistono parole più semplici per descrivere quel particolare posto nel mondo in cui ci si sente davvero al sicuro e si ritrova la propria identità. Il rapporto con Promotergroup S.p.A. è cresciuto insieme a me: l’azienda in cui solo lavoravo è diventata la mia azienda, e sono orgogliosa di aver preso parte alla grande trasformazione che ci ha portato ad essere una Società per Azioni. Ricordo con forte emozione quando il Presidente, Gianni Polizzi fece il mio nome per il CdA volendomi al suo fianco in questa nuova e delicata sfida. Ma non c’è verità più bella del fatto che al suo fianco ha oltre 50 professionisti, persone che non lavorano soltanto per un’azienda, ma per una cultura da condividere, una realtà di cui essere orgogliosi, un sistema di valori in cui credere”.
Quali sono i tuoi sogni/obiettivi futuri?
“Se devo pensare a obiettivi personali, spero di riuscire a consolidare tanti aspetti della mia vita personale e lavorativa, imparare a organizzare sempre meglio il mio tempo, il mio lavoro e quello del mio team. Studio molto e spero di poter essere un utile punto di riferimento proprio per le mie competenze e esperienze vissute. Mi viene naturale, però, aggiungere a tutto questo gli obiettivi di crescita aziendali, perché li sento miei al pari dei sogni che tengo nel cassetto. Lavoriamo assiduamente per affermarci come un nuovo modello organizzativo basato sulla costante crescita professionale dei propri collaboratori, sulla ricerca e formazione di nuovi talenti che possano diventare gli esperti del nostro domani, sulla ricerca e innovazione, sull’impegno ad includere nel nostro core business, oltre a quella economica, anche una dimensione sociale e ambientale. Si tratta di un obiettivo molto importante per noi che porta ad un vero e proprio cambiamento culturale del modo di fare impresa, ci spingiamo sempre a ragionare in una prospettiva di lungo periodo, lavoriamo con costanza per apportare innovazioni e trasformare in servizi concreti le più semplici intuizioni, e, in qualità di Benefit Corporation, abbiamo orientato il nostro interesse verso strategie di sviluppo sostenibile d’impresa che ci fanno sentire davvero parte di un sistema globalizzato”.
Cambiamento
Il cambiamento per Veronica è crescita, evoluzione, progresso. Viviamo in un mondo dove tutto cambia velocemente, tutto si evolve con rapidità e, come persone, dobbiamo necessariamente imparare a seguire il cambiamento ed evolverci insieme al contesto. Veronica ha incontrato e continua ad incontrare diverse “difficoltà a cambiare” lungo tutto il suo decennale percorso lavorativo, ma non si è mai scoraggiata perché ha maturato la consapevolezza che tali difficoltà sono del tutto normali. Per uscire dalle zone di comfort serve tanta forza di volontà e anche un pizzico di coraggio e, perché no, le giuste persone accanto che ti spronino e ti aiutino ad affrontare con razionalità le situazioni di disagio che un cambiamento può far vivere.
Einstein diceva “L'INTELLIGENZA SI MISURA DALLA CAPACITA' DI CAMBIARE QUANDO È NECESSARIO...” ecco, quando Veronica pensa al cambiamento, pensa all’impegno che tutti siamo tenuti a mettere nel capire quando è necessario cambiare e a come trovare in noi la motivazione giusta che ci spinga verso il cambiamento.
Ci racconti il progetto più sfidante a cui hai partecipato?
“L'Area Ricerca & Sviluppo! Ricerca, studio e dedizione sono elementi imprescindibili nel nostro lavoro. IL MONDO È DI CHI CONOSCE è solito dire il nostro Presidente, e in queste semplici parole è racchiusa l’estrema voglia di studiare, di imparare, di sapere, di trovare...e quando non si trova, di inventare! Nell’ultimo anno avremmo potuto fare come molti, rimanendo fermi a guardare gli effetti della pandemia su tutto il sistema produttivo nazionale, invece non ci siamo scoraggiati e abbiamo sfruttato a nostro vantaggio il non poter uscire dall’ufficio. Il risultato sono stati ben tre brevetti industriali in tre differenti aree/settori core della nostra azienda. Personalmente sono rimasta mesi rinchiusa in una stanza con alcune delle menti più eccelse e folli del nostro team e ogni singolo giorno è stato davvero entusiasmante, sia per quanto fatto, ma soprattutto per quanta potenzialità ci siamo resi conto di avere. Sfidante è stato vedere oltre a dove vedono gli altri, sfidante è stato cercare qualcosa che ancora non c’era, sfidante è stato sentirsi parte di un processo di evoluzione nel modo di erogare servizi che rende Promotergroup S.p.A. una global service in netto contrasto con il mercato attuale”.
PROROGATO L’OBBLIGO DI ETICHETTATURA AMBIENTALE PER GLI IMBALLAGGI
PROROGATO L’OBBLIGO DI ETICHETTATURA AMBIENTALE PER GLI IMBALLAGGI
Il DL Sostegni prevede la sospensione dell’obbligo di etichettatura imballaggi fino al 31 dicembre 2021.
Il 21 maggio 2021 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge di conversione n. 69, del decreto legge 22 marzo 2021 n. 41, cosiddetto DL Sostegni.
Tra le modificazioni apportate nell’iter di conversione del decreto, è compresa anche la sospensione dell’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi fino al 31 dicembre 2021, nonché la possibilità per gli operatori del settore di commercializzare i prodotti privi dei nuovi requisiti di etichettatura ambientale già immessi in commercio o già provvisti di etichetta fino a esaurimento scorte.
In particolare, all’articolo all’ articolo 39 del Decreto Sostegni è aggiunto il comma 1-ter che prevede quanto segue:
“Fino al 31 dicembre 2021 è sospesa l’applicazione dell’articolo 219, comma 5, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. I prodotti privi dei requisiti ivi prescritti e già immessi in commercio o etichettati al 1° gennaio 2022 possono essere commercializzati fino ad esaurimento delle scorte”.
Pertanto, per tutti gli imballaggi, la sospensione dell’obbligo di etichettatura (l’obbligo di identificare i materiali di imballaggio secondo la decisione 129/97/CE, e di indicare la corretta gestione a fine vita degli imballaggi destinati al consumatore finale), è prorogata fino al 31 dicembre 2021. Inoltre, le aziende del settore avranno modo di commercializzare i prodotti privi dei requisiti di etichettatura ambientale che sono già immessi in commercio o che sono già provvisti di etichettatura alla data del 1° gennaio 2022, fino a esaurimento delle scorte.
Per informazioni contattaci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su https://www.promotergroup.eu/index.php/contattaci
Fonte: CONAI
IMPRESE PRONTE A 1,3 MILIONI DI ASSUNZIONI, MA MANCANO I “TALENTI”
IMPRESE PRONTE A 1,3 MILIONI DI ASSUNZIONI, MA MANCANO I “TALENTI”
Un’azienda su 2 non trova i candidati con le giuste competenze da assumere. logistica, produzione, IT e vendite I comparti che riscontrano maggiori difficoltà.
Prevista una ripresa del mercato del lavoro.
«A distanza di un anno e mezzo dall’inizio della pandemia, con l’avanzare della campagna vaccinale e il calo dei contagi, emerge una ripresa del mercato. In molti settori, fra cui quello produttivo/manifatturiero, delle costruzioni e dei servizi, si assiste ad un trend positivo nelle intenzioni di assunzione da parte dei datori di lavoro, che a livello nazionale raggiunge il 7%. Una ripresa che avrà comunque al centro la persona e la creazione di un nuovo futuro dell’industria attraverso l'accelerazione dei processi di digital transformation e lo sviluppo sostenibile». Queste le parole di Stefano Scabbio, presidente Sud Europa di ManpowerGroup.
Oggi sono tante le aziende che hanno in corso campagne di assunzione, in particolare di profili che comportano una maggiore selettività del mercato del lavoro post pandemia.
Per l’Italia l’Istat prevede una sostenuta crescita del Pil sia nel 2021 (+4,7%) sia nel 2022 (+4,4%) a cui si accompagnerà un’evoluzione dell’occupazione. Se misurata in termini di Ula (unità di lavoro), registrerà un aumento nel 2021 (+4,5%) e nel 2022 (+4,1%). L’andamento del tasso di disoccupazione rifletterà invece la progressiva normalizzazione del mercato del lavoro con un aumento nell’anno corrente (9,8%) e un lieve calo nel 2022 (9,6%).
Nelle imprese si tornano a registrare prospettive di assunzione positive in Italia per il terzo trimestre (luglio, agosto, settembre) del 2021, con il 15% dei datori di lavoro che prevede un aumento delle assunzioni, il 6% che prevede una diminuzione e il 75% che non prevede alcun cambiamento. Le prospettive occupazionali nette (saldo tra entrate e uscite), depurate dagli aggiustamenti stagionali, si attestano al +7%, il ritmo di assunzione più sostenuto degli ultimi due anni. Sui nuovi ingressi le previsioni migliorano quindi di 8 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 11 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.
Secondo l’ultimo aggiornamento del bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, emerge che sono oltre 560mila le opportunità di lavoro offerte dalle imprese a giugno. Il dato sale a quasi 1,3 milioni avendo come orizzonte l’intero trimestre giugno-agosto. Manifatturiero con alimentare, metalmeccanica ed elettronica e servizi con turismo e commercio e poi costruzioni risultano essere i settori trainanti.
Talent Shortage
Secondo l’indagine di Federmeccanica relativa al primo trimestre del 2021: se il 16% delle aziende dice di aver previsioni di assunzione, oltre una su 2, il 56%, non trova i candidati con le competenze giuste per un settore di cui chi studia o cerca un lavoro fatica a intercettare l’evoluzione. I segnali di ripresa, come ci dicono i dati statistici e le previsioni dei datori di lavoro, ci sono ma l’asticella per superare la porta d’ingresso si è alzata.
I tassi di disoccupazione sempre più alti causati della pandemia hanno portato al Talent Shortage, un fenomeno che conferma ancora una volta la difficoltà dei datori di lavoro nel reperire le persone con le giuste competenze. I settori della logistica, produzione, IT e vendite sono fra i comparti in cui si trovano le categorie professionali più difficili da attrarre.
Le previsioni di assunzione devono però fare i conti con una carenza di talenti sempre più forte che tocca livelli massimi da 15 anni: competenze hard e soft sono sempre più difficili da trovare. In Italia Manpower registra la percentuale dell’85%, il dato più alto da oltre un decennio e quasi raddoppiato negli ultimi 3 anni. Un’indagine a livello globale che ha coinvolto 42mila imprese, dice che quasi 7 datori di lavoro su 10 (69%) segnalano difficoltà nell’assumere nuovo personale: è il dato più alto mai raggiunto dal 2006. Questo è vero per l’Italia dove la percentuale raggiunge l’85%, ma anche per Francia (88%), Romania (86%), Svizzera (83%), Belgio (83%) e Turchia (83%). I tassi più bassi si registrano invece in Cina (28%), Stati Uniti (32%), India (43%) e Sud Africa (46%). A livello globale, la carenza di talenti è maggiore nelle aziende più grandi.
EMPLOYEE BRANDING: FRANCESCO RICUPERO
Precisione, puntualità e organizzazione del lavoro sono i tratti caratteristici di Francesco, Consulente tecnico Area Sicurezza sul Lavoro e Certificazioni No Food, che gli permettono di lavorare anche sotto stress e/o a ritmi elevati, senza compromettere la qualità delle performance.
Francesco è un Tecnico della Prevenzione negli Ambienti e Luoghi di Lavoro e docente formatore qualificato in materia di salute e sicurezza ai sensi del D.I. 6 marzo 2013. Si occupa di consulenza alle aziende al fine di conformarsi agli obblighi cogenti, in materia di salute e sicurezza sul lavoro, assumendo anche l’incarico di R.S.P.P. esterno, oltre che finalizzata all’adeguamento agli standard di certificazione sulla sicurezza sul lavoro, ai sensi della UNI ISO 45001:2018; svolge il ruolo di formatore per tutti i corsi cogenti sulla sicurezza sul lavoro, nonché di Responsabile dei Progetti Formativi per gli enti di formazione accreditati che collaborano con Promotergroup S.p.A.. Recentemente ha iniziato a svolgere il ruolo di Asseveratore di sistemi di gestione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Grazie al suo background professionale Francesco mette le sue competenze a servizio dei clienti e dei colleghi. Sicuramente, le esperienze, come tirocinante prima e come collaboratore successivamente, presso gli enti deputati alla vigilanza in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (AUSL Reggio Emilia, Servizio Igiene Pubblica e Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro, ASP Ragusa presso il medesimo Servizio), lo hanno aiutato ad acquisire maggior consapevolezza circa l’approccio dell’organo di vigilanza durante i controlli ispettivi e consentito di accrescere le competenze per poter svolgere al meglio l’attività di consulenza.
Conosciamo meglio Francesco
Francesco arriva in Promotergroup S.p.A. nell’estate del 2016, tramite una referenza, a poco più di un anno dal conseguimento della laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro e a seguito di un breve periodo in cui ha svolto la libera professione. In questa occasione ha avuto l’opportunità di conoscere Gianni Polizzi, oggi presidente di Promotergroup S.p.A. che gli ha parlato della realtà Promoter (all’epoca Consorzio Promotergroup), delle attività svolte e dei servizi erogati, oltre che dei progetti di crescita dell’azienda: ne rimase da subito affascinato. In Ottobre dello stesso anno Francesco ha fatto il colloquio formale con la Direzione Aziendale, a seguito del quale ha avviato un periodo di collaborazione come tirocinante della durata prevista di 6 mesi: dopo poco più di 3, l’azienda ha deciso di interrompere il periodo di tirocinio e farlo entrare in pianta stabile in organico, dimostrando da subito di credere nelle sue potenzialità e premiando l’impegno profuso fin dal primo giorno di lavoro.
Francesco non si definisce uno sportivo ma è comunque un grande appassionato di sport: segue particolarmente il calcio, che è un po’ lo sport di famiglia (suo padre ha giocato come calciatore professionista per diversi anni, entrambe le sue sorelle maggiori hanno praticato futsal a livello agonistico, anche nella massima serie nazionale, una di loro anche annoverando una presenza nella rappresentativa nazionale), nonostante Francesco non lo abbia mai praticato a livello agonistico. Oltre a seguire diversi altri sport, quali Formula 1 o motociclismo, Francesco ama tantissimo leggere, in particolare è appassionato di romanzi storici. Nel tempo libero ama stare semplicemente in famiglia o con gli amici, che definisce come la miglior ricetta per staccare dalla routine lavorativa quotidiana e per stare bene.
Raccontaci un aneddoto, una vicenda in particolare, in merito al tuo legame con Promotergroup
“Ricordo con particolare soddisfazione un sopralluogo ispettivo congiunto da parte delle forze dell’ordine e del servizio S.Pre.S.A.L., nell’anno 2018, su un’azienda cliente che seguo da diversi anni e per la quale ho assunto il ruolo di R.S.P.P. esterno, finalizzato non solo alla verifica della conformità alla normativa vigente in materia di sicurezza sul lavoro, ma anche al contrasto del caporalato: grazie alle disposizioni impartite all’azienda ed alla presa in carico delle stesse da parte del Datore di Lavoro, non solo il controllo ispettivo è andato a buon fine (evitando sanzioni amministrative e penali), ma addirittura l’esito dello stesso fu citato in diverse testate giornalistiche locali, elogiando la virtuosità dell’azienda ispezionata: di sicuro quanto di più gratificante possa esserci non solo per l’azienda, ma di riflesso anche per il professionista che svolge attività di consulenza e per Promotergroup S.p.A. stessa”.
Come vedi il tuo rapporto con l’azienda?
Per Francesco Promotergroup S.p.A. è una continua opportunità di crescita a livello professionale: ogni giorno ha la possibilità di confrontarsi e collaborare, sia direttamente che indirettamente, con i migliori professionisti del settore, di interfacciarsi con aziende clienti strutturate e di un certo livello, cosa che difficilmente potrebbe avvenire in altre realtà del territorio, se non del Sud-Italia.
“Dal mio ingresso in azienda anche la crescita dell’azienda, contestualmente, è stata esponenziale, motivo per cui sono orgoglioso di poter contribuire ai successi e traguardi raggiunti, che ritengo siano non solo per il gruppo di lavoro o per Promotergroup S.p.A., ma anche per l’intero territorio. L’azienda è attentissima alle esigenze dei propri dipendenti e della collettività, essendo una Benefit Corporation: l’atmosfera che si respira in ufficio consente di lavorare bene, ottimizzare le prestazioni dei singoli e del team e di arrivare agli obiettivi prefissati. Lavoro qui da quasi 5 anni ma è come se ci lavorassi da una vita”.
Quali sono i tuoi sogni/obiettivi futuri?
“L’obiettivo, sia personale che professionale, è sicuramente quello di diventare ancor più un punto di riferimento per il settore sicurezza all’interno di Promotergroup S.p.A., unitamente alla realizzata crescita professionale di tutto il team di settore. Ovviamente, il fine ultimo rimane sempre quello di promuovere sempre più la cultura della sicurezza in azienda e rendere quanto più consapevoli possibili le aziende dell’importanza della prevenzione: nel 2021 non è ammissibile il numero di morti bianche che continuiamo a registrare nel nostro paese! Mi piace, inoltre, sottolineare come, ad oggi, stia contribuendo attivamente, per quanto di mia competenza, alla ottimizzazione dei processi, in collaborazione con la nostra (preziosissima) controller di gestione: se è vero che l’attività di consulenza non è propriamente standardizzabile, tramite una puntuale raccolta dati, un lavoro di reporting puntiglioso ed il rispetto delle procedure riusciremo a raggiungere la overperformance progressivamente in riferimento al rispettivo anno precedente.”
Cambiamento
Spesso molti di noi vedono il cambiamento come un salto nel buio, come qualcosa che possa farci perdere le certezze su cui si basa il nostro vivere quotidiano, a tutti i livelli; in realtà per Francesco il cambiamento, se approcciato con spirito propositivo, è sinonimo di crescita, consente di mettersi in gioco con sé stessi e con l’esterno, ci dà la possibilità di tornare ad emozionarci. Il cambiamento è vivere. Gli anni in Promotergroup S.p.A. hanno sicuramente comportato un cambiamento sostanziale alla vita di Francesco: in primis ha acquisito maggiore consapevolezza su ciò che vale e che può offrire; in secundis, gli ha ovviamente dato la possibilità di svolgere il lavoro che ama nella sua terra, ergo di realizzare i suoi progetti di vita.
Il cambiamento fa parte della vita di Francesco anche a livello professionale: “in Promotergroup S.p.A., se non riuscissimo ad evolverci e reinventarci, a stare sempre al passo con la normativa e con il mutamento del contesto socio-politico, difficilmente saremmo competitivi ai livelli che ci competono e che ci consentono, come azienda, di essere un esempio anche a livello nazionale; ciò fa sì che il mio lavoro sia assolutamente dinamico e stimolante”.
Ci racconti il progetto più sfidante a cui hai partecipato?
“Durante il periodo di emergenza sanitaria, all’inizio dello scorso anno, ci siamo trovati a dover assolvere, per gran parte dei nostri clienti che hanno continuato regolarmente lo svolgimento dell’attività lavorativa (essendo il target medio del comparto di appartenenza corrispondente a quello agroalimentare e, comunque, rispondente alla categoria di attività di prima necessità, ergo non colpite dai decreti interdittivi), contemporaneamente e con la medesima celerità, alle richieste di indicazioni circa le misure tecniche, organizzative, procedurali, per poter continuare a lavorare in sicurezza.
Considerato il periodo di contestuale incertezza anche da un punto di vista normativo, insieme al team di lavoro siamo riusciti ad elaborare non delle semplici procedure, ma un vero e proprio modello di sistema di gestione dell’emergenza Covid, declinato per rispettiva specificità aziendale di ogni azienda cliente; è stato il periodo più duro e stressante da un punto di vista lavorativo, specie dovendo essere sempre al passo con una normativa nuova ed in constante evoluzione, ma anche il più ricco di soddisfazioni, in quanto siamo stati capaci, per certi versi, anche di anticipare le disposizioni delle autorità governative in termini di misure di contenimento ed abbiamo, allo stesso tempo, avuto riscontri positivi da parte dell’organo di vigilanza in occasione di controlli ispettivi mirati alla verifica del rispetto delle misure di contenimento, presso diversi nostri clienti appartenenti ai più svariati comparti; in aggiunta, grazie agli introiti del servizio offerto, abbiamo in buona parte ammortizzato le perdite, in termini di fatturato, dovute alla sospensione delle attività per alcuni settori aziendali di Promotergroup S.p.A..
Il fiore all’occhiello per la nostra attività di supporto alle imprese, finalizzata al contrasto del rischio da esposizione a Covid-19, è senza dubbio il protocollo Saniprom”.
PREVENZIONE SICUREZZA LAVORO: RISCHI DA INTERFERENZA
PREVENZIONE SICUREZZA LAVORO: RISCHI DA INTERFERENZA
I rischi da interferenza in ambito aziendale (detti anche rischi interferenti o interferenziali) sono condizioni che si verificano quando due aziende che svolgono attività diverse si trovano ad eseguire una serie di lavorazioni diverse anche nello stesso momento. La coesistenza all’interno di uno stesso contesto lavorativo e nello stesso momento di diverse tipologie di rischio viene denominata “rischio da interferenze”. Se già la realizzazione di una lavorazione comporta l’insorgere di rischi a essa connessi, la coesistenza di più attività in cantiere o nel luogo di lavoro, nello stesso momento e nello stesso locale, comporta l’insorgere di un rischio maggiore.
Tale rischio non è dato dalla somma dei rischi creati da ogni singola impresa addetta ai lavori, ma è dato dalla loro moltiplicazione. È per questo che i rischi da interferenza rappresentano un problema rilevante all’interno di un cantiere o di un luogo di lavoro e necessitano di un’analisi approfondita delle cause e delle conseguenze da essa derivanti e della realizzazione di una precisa procedura che possa contenere le probabilità di verificazione di danni derivanti dalla interazione dei diversi rischi presenti.
Cosa sono i rischi da interferenza
La giurisprudenza della Cassazione ha contribuito a dare una definizione del concetto di interferenza definendolo come la “circostanza in cui si verifica un contatto rischioso tra il personale del committente e quello dell’appaltatore o tra il personale tra imprese diverse che operano nella stessa sede aziendale con contratti differenti”. Un esempio di rischi da interferenza può essere quello legato ad un guasto di un impianto all’interno di una fabbrica e una ditta appaltante viene incaricata per effettuare le riparazioni. In questo caso i rischi presenti nell’area di lavoro, come il rumore causato dai macchinari o le sostanze chimiche utilizzate, sono dei rischi presenti nell’area di lavoro, per i lavoratori dell'azienda "committente", ma possono essere rischi da interferenza per i dipendenti della ditta che svolge le riparazioni e viceversa.
Valutazione dei rischi da interferenza
Gli aspetti normativi sono definiti dall'articolo 26 del D.Lgs 81/08, il quale stabilisce gli obblighi connessi a contratti, d'appalto, d'opera o di somministrazione. In particolare il datore di lavoro committente, ha l'obbligo di promuovere ed incentivare le attività di cooperazione e coordinamento elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o ridurre al minimo i rischi interferenti non altrimenti eliminabili, tale documento è appunto il DUVRI (Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali).
Il Duvri quando non è obbligatorio? L’elaborazione del DUVRI non è obbligatoria se il servizio prestato è di natura intellettuale o è una semplice fornitura di materiali o attrezzature ed in ogni caso per tutti i lavori la cui durata non sia superiore ai 5 uomini-giorno in un arco temporale di un anno dalla data di inizio dei lavori; sempre che essi non comportino rischi derivanti da attività svolte in ambienti confinati (dpr 177/2011), dalla presenza di agenti cancerogeni, mutageni o biologici, di amianto o di atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi particolari (Allegato XI del dlgs 81/2008).
Formazione rischi da interferenza
Nell'ambito degli obblighi di cui agli articoli 36 e 37, il datore di lavoro provvede affinché i lavoratori esposti a rischi derivanti da interferenza sul luogo di lavoro e i loro rappresentanti vengano informati e formati in relazione al risultato della valutazione dei rischi con particolare riguardo.
Contattaci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su https://www.promotergroup.eu/index.php/contattaci
EMPLOYEE BRANDING: ALESSANDRA MARTINEZ
Oggi conosciamo meglio il volto che si cela dietro l’area della Sorveglianza Sanitaria.
Per Sorveglianza Sanitaria si intende “l’insieme degli atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all’ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa” (art. 2, lettera m del D. Lgs.81/08). Consiste nell’effettuazione di visite mediche e di esami clinici o biologici o indagini diagnostiche mirati al rischio cui è esposto il soggetto.
Alessandra Martinez è la Responsabile dell’Area che con passione, impegno ed esperienza riesce a gestire e ad organizzare il settore con fermezza. Alessandra è arrivata in Promotergroup S.p.A. quasi 9 anni fa tramite rapporti commerciali che l’azienda per cui lavorava aveva con Promotergroup. La passione di Alessandra è la musica, suona infatti diversi strumenti che ha un po' trascurato da quando è diventata mamma.
Raccontaci un aneddoto, una vicenda in particolare, in merito al tuo legame con Promotergroup
“Quando sono entrata in Promotergroup le premesse erano di crescita professionale che si protraesse nel tempo, e così è stato. Sono già passati 9 anni”.
Come vedi il tuo rapporto con l’azienda?
“È stato un rapporto di stima e reciproca fiducia che è stato sempre tale anche nei momenti più difficili.”
Quali sono i tuoi sogni/obiettivi futuri?
“Il mio obiettivo lavorativo è veder crescere il mio settore, come già sta succedendo, fino a portarlo a livello di eccellenza”.
Il settore della Sorveglianza Sanitaria, infatti, sta crescendo sempre di più fornendo servizi su tutto il territorio nazionale, direttamente presso le aziende clienti, grazie alla nuova Unità Mobile di Telemedicina sul Lavoro. Alessandra collabora con uno staff medico, paramedico e di supporto che lavora alle dipendenze di Promotergroup S.p.A. Tutto questo permette di offrire e ottimizzare il servizio anche ad aziende multi-localizzate, e quindi di raggiungere ogni area del territorio nazionale offrendo il servizio a costo standardizzato.
Cambiamento
Per Alessandra il cambiamento è stato da sempre sinonimo di "mettersi in gioco" e per lei Promotergroup è stata proprio questo. All'interno di questo grande gruppo ha acquisito tantissime conoscenze, esperienze e nuovi modi di gestire il lavoro. Tutti elementi che l’hanno arricchita e fatta crescere sia a livello personale che professionale.
Ci racconti il progetto più sfidante a cui hai partecipato?
“Ci sono stati tanti progetti che sono stati una continua sfida, ma il più importante è stato sicuramente quello della Sorveglianza Sanitaria. Era un settore di contorno ai tanti servizi offerti da Promotergroup e la sfida fu proprio quella di farlo crescere fino a diventare un settore di punta dell’azienda. Siamo già sulla buona strada".
Non c’è soddisfazione più grande del vedere crescere davanti ai propri occhi l’area per la quale si lavora e si è responsabili.
FONDO SIMEST – FINANZIAMENTI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE
FONDO SIMEST – FINANZIAMENTI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE
Dal 3 giugno riaprono le domande per accedere al finanziamento a fondo perduto e a tasso agevolato.
Comunicata la data di riapertura del Fondo 394-81 di SIMEST che concede finanziamenti agevolati per sostenere la crescita delle imprese sui mercati esteri. Il Fondo sostiene la crescita delle imprese italiane all'estero, anche all'interno dell'Unione europea.
Tra semplificazioni, ampliamenti degli interventi e dei soggetti finanziabili e soprattutto grazie all'introduzione di una quota a fondo perduto, lo scorso anno infatti il Fondo 394 ha registrato un successo senza precedenti, tanto che ad ottobre SIMEST ha dovuto bloccare le domande per l'esaurimento delle risorse: a fronte di un fondo stanziato pari a 1,3 miliardi, le richieste nel 2020 sono state oltre 11mila per un ammontare di 3,5 miliardi.
Le aspettative per il 2021 sono altrettanto alte: a decorrere dal 3 giugno 2021 vi sarà la riapertura delle attività di ricezione da parte di Simest, mentre resta confermata la cifra dell'importo massimo finanziabile a fondo perduto, pari a 800mila euro e non superiore al 40% del patrimonio netto dell’impresa, come risultante dall’ultimo bilancio approvato e depositato del richiedente.
Tra le novità importanti da segnalare gli ampliamenti degli interventi e dei soggetti finanziabili, e soprattutto, l'introduzione di una quota a fondo perduto. La possibilità di erogare una parte del finanziamento SIMEST a fondo perduto, infatti, è stata possibile grazie al decreto Cura Italia che a inizio pandemia creò proprio questo Fondo per concedere, tra le altre cose, anche la quota a fondo perduto del finanziamento concesso da SIMEST.
Tra gli altri elementi, poi, si segnala anche l’esenzione dalla prestazione di garanzie per accedere ai finanziamenti fino al 30 giugno 2021.
Il fondo è dedicato alle società di capitali:
- con massimo 1.500 dipendenti;
- che nell'ultimo biennio abbiano realizzato all'estero almeno il 20% del proprio fatturato o almeno il 35% nell'ultimo anno.
Grazie ai finanziamenti che si possono ottenere da Simest, le imprese, nell’ambito dei loro programmi di internazionalizzazione, possono coprire le spese per:
- Patrimonializzazione delle imprese esportatrici;
- Partecipazione a fiere/mostre nei mercati UE ed extra UE;
- Programmi di inserimento in mercati extra UE;
- Studi di Fattibilità per l’inserimento sui mercati esteri
- Programmi per lo sviluppo e-commerce in paesi UE ed extra UE;
- Inserimento temporaneo in azienda di Temporary Export Manager (TEM);
- Programmi di Assistenza Tecnica.
Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. owww.promotergroup.eu/index.php/contattaci
EMPLOYEE BRANDING: SALVO CORALLO
Problem Solving, flessibilità, massima disponibilità nei confronti dei clienti: questi i tratti caratteristici di Salvo Corallo, Consulente tecnico area Agroalimentare e certificazioni FOOD & NO FOOD, docente formatore, auditor.
Conosciamo meglio Salvo
“Sono arrivato in Promotergroup nel lontano 2008, quando ancora l'azienda era all'inizio della sua ascesa: frequentavo il secondo ed ultimo anno all'Università di Catania in Scienze e Tecnologie Agrarie, quando mi decisi a frequentare un corso esterno all'Università, che rilasciava la “qualifica di esperto nella gestione di progetti di ricerca nel settore delle produzioni agroalimentari". In quell'occasione conobbi il nostro presidente Gianni Polizzi, che presiedeva in qualità di docente formatore per una materia del corso ed entrammo subito in sintonia al punto tale da farmi svolgere il tirocinio formativo di quel corso presso la sua azienda. Concluso il tirocinio mi assunse subito tra le fila dei suoi consulenti permettendomi di concludere l'ultimo anno di università in totale autonomia”.
Salvo è un grande appassionato di calcio, sport che ha anche praticato in maniera amatoriale, e che gli ha sempre trasmesso senso di appartenenza e collettività. Ad oggi, a causa della moltitudine di divieti allo sport e degli acciacchi di chi si appresta a suonare la campanella dei 40 anni, sta iniziando ad appassionarsi al padel.
Raccontaci un aneddoto, una vicenda in particolare, in merito al tuo legame con Promotergroup
“Sicuramente l'ultimo anno ha segnato un solco indelebile credo nelle vite di ogni essere umano, chi più chi meno, abbiamo tutti subito uno stravolgimento del nostro quotidiano: non potrò mai dimenticare il primo giorno in ufficio all'alba del primo DPCM emanato dal governo Conte che di fatto chiudeva l'80% delle attività produttive del nostro territorio. Anche noi come Promotergroup, abbiamo dovuto sospendere una buona parte di settori come la formazione, la progettazione, ecc., tranne le attività di supporto alle produzioni primarie ed alimentari in genere. Quel giorno fu indimenticabile, ci riunimmo nel piazzale esterno all’ingresso, con i colleghi consulenti ed il nostro presidente Gianni Polizzi, e piuttosto che avvilirci, le parole del presidente ci hanno caricato: quello che ci stava accadendo doveva essere uno sprone a migliorarci e sostenere ancora di più le attività dei nostri clienti, che quel giorno più che mai avrebbero avuto bisogno di strumenti e del nostro aiuto per far fronte all'epidemia e a tutto quello che ne sarebbe scaturito”.
Come vedi il tuo rapporto con l’azienda?
“Promotergroup in questi 13 anni di lunga collaborazione è mutata radicalmente. Ricordo ancora con piacere la nostra prima sede tecnica, in cui tutti i consulenti ci appoggiavamo: era una grande stanza, molto scarna, soltanto qualche scrivania e una stampante condivisa ma ricca di contenuti, di scoperta e ambizione. Oggi la nostra struttura è un fiore all'occhiello, credo per tutto il Sud Italia e forse anche di più, all'avanguardia a livello tecnologico, con più di 50 collaboratori che giornalmente usufruiscono di un ambiente di lavoro altamente professionale. Allo stesso modo il mio rapporto con l'azienda è cresciuto di livello: siamo in costante aggiornamento su tutti gli aspetti cogenti e volontari per cercare di dare sempre le migliori risposte ai crescenti bisogni dei nostri clienti. Promotergroup S.p.A. oggi cerca sempre di arricchire il nostro background culturale e professionale attuando una simbiosi tra noi e l'azienda che ci permetta di raggiungere un obiettivo comune”.
Quali sono i tuoi sogni/obiettivi futuri?
Nell'ultimo biennio Salvo ha intrapreso una via parallela a quella della consulenza e degli audit di prima parte, ha acquisito delle competenze che gli hanno permesso di poter diventare un auditor, di seconda e terza parte, al servizio di enti di primo piano e di grosse multinazionali della GDO. I sogni e gli obiettivi futuri sono già in fase di realizzazione, parte strutturale del suo presente.
Cambiamento
Secondo Salvo il cambiamento ha sempre un lato oscuro che spaventa, ma cambiare non vuol dire stravolgere: il cambiamento è evoluzione e senza evoluzione non c’è futuro. Promotergroup S.p.A. alla vita di Salvo ha portato sicuramente stabilità, ma è sempre stata una stabilità in divenire. Salvo è cresciuto di pari passo con l’azienda e se oggi Promotergroup S.p.A. ha raggiunto i risultati che sono sotto gli occhi di tutti è perché qualche mattoncino l'ha messo anche lui.
Ci racconti il progetto più sfidante a cui hai partecipato?
“Non nascondo che l'attività di formatore è tra quelle che più mi appaga. Da circa 6-7 anni sono iscritto negli elenchi regionali degli esperti qualificati per la formazione obbligatoria e certificata per utilizzatori professionali dei prodotti fitosanitari. Organizziamo mensilmente corsi rivolti agli operatori del settore per il rilascio dei patentini fitosanitari, questo è un progetto che ci permette di sensibilizzare in maniera ampia e approfondita gli imprenditori agricoli ed i loro dipendenti sui rischi interconnessi tra l'utilizzo dei prodotti fitosanitari, la salute e la salvaguardia dell'ambiente. La sfida è riuscire ad arrivare in poco tempo e con un linguaggio semplice al cuore ed alla testa dei partecipanti per poter migliorare il loro lavoro e congiuntamente l'ambiente che ci circonda”.
PREVENZIONE SICUREZZA LAVORO: RISCHIO AGENTI FISICI
PREVENZIONE SICUREZZA LAVORO: RISCHIO AGENTI FISICI
Gli agenti di rischio di natura fisica (come definiti dall’art. 180 del d.lgs. 81/2008 e s.m.i), ed in particolare il rumore, gli ultrasuoni, gli infrasuoni, le vibrazioni meccaniche (trasmesse al sistema mano-braccio e al corpo intero), il microclima degli ambienti termici severi, le radiazioni ottiche artificiali (incoerenti e coerenti) e naturali (UV), i campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, le radiazioni ionizzanti, le atmosfere iperbariche e ipobariche, sono tra i principali rischi per la salute nei luoghi di lavoro.
Cos’è il rischio degli agenti fisici sul lavoro
Il rumore, gli ultrasuoni, le vibrazioni, i campi elettromagnetici, le radiazioni e le atmosfere iperbariche vengono catalogate come agenti fisici, i quali costituiscono una seria minaccia per la salute dei lavoratori che ad essi si trovano esposti.
Gli ambienti di lavoro talvolta possono nascondere pericoli invisibili per la salute e sicurezza dei lavoratori provocando danni che potrebbero essere ridotti o evitati effettuando una corretta valutazione dei rischi.
Valutazione rischio esposizione agenti fisici
l datore di lavoro ha l’obbligo di adottare tutte le misure preventive per eliminare all’origine o per ridurre a livelli tollerabili i rischi conseguenti l’esposizione ad agenti fisici. Per questo motivo, il datore di lavoro risulta essere gravato da una grossa responsabilità quando tali livelli vengono oltrepassati. Infatti egli è tenuto a prendere tutte le precauzioni per evitare il verificarsi di danni all’incolumità dei dipendenti, in modo tale da ritornare ad una situazione di normalità, dopo aver agito sulle cause che hanno determinato il fatto e dopo aver applicato tutti gli strumenti per evitare il ritorno ad una situazione di pericolo.
Nell’ambito della valutazione dei rischi come prevista dal D.Lgs. 81/2008, il datore di lavoro valuta tutti i rischi derivanti da esposizione ad agenti fisici in modo da identificare e adottare le opportune misure di prevenzione e protezione con particolare riferimento alle norme di buona tecnica ed alle buone prassi.
Naturalmente i lavoratori destinati ad esercitare attività lavorative nei luoghi in cui sono presenti simili rischi, devono essere sottoposti a specifici controlli sanitari da parte del medico competente, il quale è tenuto a redigere delle cartelle sanitarie apposite in cui indicare l’eventuale correlazione tra la presenza di patologie e l’esposizione ad agenti fisici. In questi casi è fatto obbligo al medico competente di informare il datore di lavoro affinché possa variare la valutazione dei rischi e le misure poste a tutela della salute dei lavoratori.
Formazione Rischio agenti fisici sul lavoro
Nell'ambito degli obblighi di cui agli articoli 36 e 37, il datore di lavoro provvede affinché i lavoratori esposti a rischi derivanti da agenti fisici sul luogo di lavoro e i loro rappresentanti vengano informati e formati in relazione al risultato della valutazione dei rischi con particolare riguardo.
Contattaci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su https://www.promotergroup.eu/index.php/contattaci