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Giovedì, 01 Luglio 2021 13:16

EMPLOYEE BRANDING: FLAVIA DI CORRADO

 

 

Grinta, empatia e determinazione sono i tratti caratteristici di Flavia Di Corrado, Commerciale dell’Area Italia. Queste caratteristiche le permettono di portare avanti più situazioni contemporaneamente anche di settori diversi.

Conosciamo meglio Flavia

Flavia arriva in Promotergroup S.p.A. nell'ottobre del 2015. Dopo aver completato gli studi, la voglia di iniziare un nuovo percorso che fosse solo per lei l’ha spinta a fare un colloquio con la direzione che l’ha portata dopo qualche giorno ad iniziare la sua avventura all’interno dell’azienda. Si ritiene una persona responsabile, una di quelle nelle quali riporre fiducia. Il suo credere fortemente nel gruppo, nella realtà, nel lavoro di Promotergroup S.p.A. l’ha portata a considerare Promotergroup S.p.A. "casa". Tale considerazione è diventata un suo punto di forza professionale: presentare agli altri qualcosa in cui si crede fortemente è il primo passo che consente di mostrare all’esterno la giusta percezione ed immagine aziendale. Flavia ama viaggiare, ascoltare musica e sul suo comodino non deve mai mancare un bel libro da leggere. Le piace trascorre il tempo libero con la famiglia, gli amici davanti ad un buon bicchiere di Gin Tonic ed una buona tavola.

Raccontaci un aneddoto, una vicenda in particolare, in merito al tuo legame con Promotergroup

“Quando ho iniziato a lavorare qui, mi occupavo di altro. Ho commesso un grave errore che avrebbe avuto importanti conseguenze per la nostra società. È stato un errore evitabilissimo, se solo fossi stata più attenta. Dopo averne discusso con la direzione ed essendo a conoscenza della gravità ero pronta ad andare via. Loro dopo aver ampiamente discusso e dopo aver sottolineato che la distrazione non può far parte del nostro lavoro, mi hanno consigliato la soluzione e ce l'ho messa tutta affinché andasse tutto per il verso giusto! Da quel momento mi sono legata, senza alcun dubbio, alle persone che sono ai vertici. Ho sbagliato, ma mi hanno dato la possibilità di recuperare con loro a fianco. Ho capito che l'errore può accadere, ma che devi avere la soluzione e che le seconde possibilità esistono, ma te le devi saper guadagnare. Ho appreso che nella mia azienda valiamo in primis come persone, potrebbe sembrare scontata come cosa, ma non lo è. Ho imparato da quell'esperienza, ne ho fatto tesoro. Ovviamente avrei un libro da scrivere, in risposta a questa domanda, ma ho scelto di raccontarvi il primo, quello che mi ha segnata, quello che non dimenticherò mai!

Come vedi il tuo rapporto con l’azienda?

Flavia lavora in questa realtà da anni ma per lei è possibile comprendere la sua idea di Promotergroup S.p.A. solo vivendola. Per lei Promotergroup S.p.A. è una seconda famiglia, e non è una di quelle frasi fatte! La piena fiducia nel Presidente Gianni Polizzi, nelle sue capacità, nel suo vedere sempre oltre è alla base del rapporto che Flavia ha con l’azienda e che la porta a sentirla come se fosse un po' la sua. Per Flavia la fiducia reciproca è alla base.

Quali sono i tuoi sogni/obiettivi futuri?

“La nostra realtà è ormai consolidata; questo ci sta permettendo di crescere su tutto il territorio nazionale e io voglio essere l'artefice del prosieguo di tale crescita. Oggi già siamo consulenti di grandi realtà sparse su tutto il territorio, voglio che questo continui, che la nostra squadra cresca sempre di più. Alla nostra crescita, collego apertura uffici su varie regioni, comunque in quelle più strategiche e già questo percorso è iniziato, ma il mio desiderio è che la Promotergroup S.p.A. continui ad espandere la propria presenza in tutta Italia. Vi svelo una cosa, dietro la mia scrivania c'è la cartina dell'Italia, con delle bandierine nelle varie regioni dove oggi lavoriamo e dove abbiamo uffici, voglio una cartina piena di bandierine!”

Cambiamento

Il cambiamento per Flavia è insito nell'uomo. Esistere è cambiare e l'accettazione del cambiamento, il non opporsi ad esso per lei significa crescere ed evolversi.  Promotergroup S.p.A. ha influito parecchio sui suoi cambiamenti, sulla sua "evoluzione" personale e professionale. La donna che è diventata oggi, ambiziosa e testarda, deve molto anche a Promotergroup S.p.A.

“Una donna che oggi riesce a guardare oltre (ho il migliore maestro!), una donna che ha messo qui radici, ma alla quale sono state date due grandi ali che le consentono ogni giorno di mettersi in gioco, di sfidarsi e, perché no, di ottenere grandi risultati!”

Ci racconti il progetto più sfidante a cui hai partecipato?

“Sorrido. È un progetto ancora in corso! Qualche anno fa, Gianni Polizzi mi ha proposto di affiancarlo commercialmente per le aziende collocate fuori dalla Sicilia. Non nego che ho avuto timore, significava uscire dalla mia confort zone, ma allo stesso tempo avrebbe significato affiancare il migliore, imparare da lui e quindi ho deciso di seguirlo, ho scelto di cambiare, di rimettermi in gioco, di studiare ed affrontare questa nuova sfida, con l'impegno di non deludere chi ha puntato su di me. A parte questo sapete perché è sfida? Perché da una provincia più in giù di Tunisi, vai in ogni parte d'Italia, a presentarti, e far percepire il tuo valore e vi garantisco che noi più di altri dobbiamo dimostrare quanto, e soprattutto che valiamo. Questa è la sfida più importante per me, continuare in quello che sto facendo, migliorarmi sempre e non deludere chi ha creduto in me”.

 

SMART WORKING? 8 ITALIANI SU 10 VOGLIONO TORNARE IN UFFICIO

L’83% dei professionisti disposto a vaccinarsi pur di tornare a svolgere le proprie mansioni in presenza. Il 59% pensa di avere più opportunità di carriera se immunizzato

 

Nonostante i vantaggi dello smartworking come la minor diffusione del virus, l’ottimizzazione dei tempi eliminando la percorrenza del tragitto casa-lavoro e il risparmio a livello economico eliminando le spese per benzina, trasporti e pranzo, il 78% dei dipendenti vuole tornare in ufficio appena possibile. Le ragioni sono varie: il 57% ha nostalgia dei colleghi, il 23% si sente isolato (in particolare i giovanissimi e le donne), il 35% desidera mantenere un equilibrio fra lavoro e vita privata. Ma la paura di contagiarsi è ancora forte: il 71% degli impiegati non si sente sicuro finché non saranno vaccinate le persone vicine (+18% sulla media globale). È quanto emerge dall’ultimo report Randstad Workmonitor, l’indagine semestrale su 800 lavoratori in Italia e in altri 33 Paesi del mondo redatta dalla società di ricerca, selezione e formazione e di risorse umane Randstad.

Per gli italiani il vaccino è garanzia di sicurezza, ma anche occasione per poter continuare a lavorare o trovare nuove opportunità di impiego. L’83% degli italiani intervistati (+8% rispetto alla media dei paesi analizzati) sarebbe pronto a vaccinarsi, se fosse necessario per poter svolgere le proprie mansioni in presenza. Quasi 6 dipendenti su 10 pensano di avere maggiori opportunità di impiego se vaccinati, percentuale che sale al 71% fra i lavoratori più giovani.

Per circa quattro su dieci fra coloro che lavorano in modalità agile non c’è stata nessuna influenza sulla propria produttività, né positiva (40%) né negativa (39%). Ma riguardo alla componente emotivo-psicologica del lavoro da casa il campione si divide: il 27% è meno stressato, ma il 26% ha percepito più stress in questo periodo; il 24% ha sofferto la lontananza dal proprio team di lavoro, mentre è stato un vantaggio per il 12%; il 18% evidenzia come le condizioni di lavoro siano in continuo cambiamento e per il 16% lavorare da remoto è più difficile.

Nonostante questi dati si riscontrano piccoli disagi nel lavoro in presenza. Infatti quasi quattro dipendenti su dieci, hanno paura di ammalarsi e di rappresentare un pericolo per la propria famiglia (39%), il 25% è più stressato (contro appena il 6% che ha diminuito lo stress), il 26% evidenzia negativamente le condizioni di lavoro in continuo cambiamento e il 12% ritiene che lavorare in sede sia più difficile in questa fase.

Giovedì, 24 Giugno 2021 13:15

EMPLOYEE BRANDING: DAVIDE CIRAVOLO

 

 

Fronteggiare esigenze del cliente sempre nuove, lavorare verso un obiettivo senza guardare pause o ore di lavoro: questi i punti di forza di Davide Ciravolo, Consulente Tecnico Area Agroalimentare e Certificazioni FOOD & NO FOOD.

Conosciamo meglio Davide

Davide arriva in Promoter. Soc. Coop nel 2006…ben 15 anni fa, per poi passare in Promoter srl, quando ancora c’era solo una stanza, una stampante, due scrivanie.

“Ho ricevuto la proposta di Gianni Polizzi e poi dopo qualche giorno è passato dall'azienda in cui lavoravo, leggeva il giornale di Sicilia e con delicatezza non mi ha chiesto nulla, io mi trovavo bene nel clima di quell'azienda ma le sue proiezioni di crescita professionale e personale sono state le cose che mi hanno fatto propendere a lavorare a fianco a lui, lui come persona, dietro varie società”.

Per Davide la vita priva di passioni non vale nulla; proprio per questo gli piacerebbe vivere 48 ore al giorno per poter avere il tempo di lavorare e vivere a pieno le sue passioni, ma purtroppo non essendo fattibile cerca comunque di ritagliarsi un minimo di tempo infrasettimanale e poi nel weekend per lo sport, il fai da te, la natura e soprattutto per gli animali.

 Raccontaci un aneddoto, una vicenda in particolare, in merito al tuo legame con Promotergroup

“Negli anni ne ricordo più di uno, dalle diverse proposte di lavoro avanzatemi e mai minimamente prese in considerazione, a quando si sente qualcuno (che non conosce bene la struttura e le relative risorse)  avanzare delle critiche sull'operato o sulle scelte aziendali, a quando qualcuno del gruppo di lavoro può avere avuto un atteggiamento poco consono con un cliente e quel cliente poi sceglie di chiamare per raccontare un eventuale disaccordo e mi sento chiamato in causa per poi trovare il migliore modo per il chiarimento efficace. Questi episodi mi portano a capire quanto tengo al posto di lavoro che ho la fortuna di ricoprire”.

Come vedi il tuo rapporto con l’azienda?

Per Davide la fortuna non è lavorare con persone giovani con le quali puoi avere un rapporto diretto e confrontarti, ma lavorare con persone con la mente aperta, dove il confronto è richiesto ed è visto come spunto di miglioramento/critica/osservazione ed in cui non viene mai negata la possibilità di dire qualcosa. Il migliore modo per costruire un buon rapporto è lavorare tanto, bene, al meglio delle proprie possibilità, poi ci sono anche i momenti di aggregazione e condivisone di esperienze e gioie che aiutano a rafforzare il rapporto; su queste Promotergroup S.p.A. pone un’attenzione che non è per nulla comune o scontata se si fa il confronto con altre realtà aziendali.

Quali sono i tuoi sogni/obiettivi futuri?

“Sono abbastanza realizzato dal ruolo che ho, l'obiettivo è continuare a trovare le soluzioni giuste alle mille esigenze sempre diverse dei clienti. Sarebbe bello vivere ancora un po’ di anni di questa vita lavorativa che scorre a ritmi sostenuti e molto piena di sacrifici, spostamenti, nottate per colmare la fretta delle aziende clienti che arrivano all'ultimo minuto e poi dedicarsi alla formazione di risorse per le quali vale la pena investire tempo e relativo coordinamento di lavori e scadenze.

Cambiamento

Cambiamento per Davide significa riconoscere ed ammettere a se stessi che vale la pena fare dei sacrifici sulla propria persona, intenderli come investimento personale per volgere al miglioramento del funzionamento e dell'efficacia di un gruppo di lavoro, soprattutto se si è in tanti, con caratteristiche diverse e con pregi e difetti. L'effetto del cambiamento è stato per Davide la constatazione che chi lavora non deve temere di rendicontare il proprio lavoro in termini di quantità, qualità, esiti.

Ci racconti il progetto più sfidante a cui hai partecipato?

“Il mio lavoro è un continuo di sfide, difficilmente una settimana è simile alla precedente e la sfida più grande è proprio quella di destreggiarmi tra esse. La soddisfazione che ne deriva è essere sempre efficaci per il cliente che ci interpella. Se devo citarne uno, tra tutti in ordine di tempo e sacrificio impiegato, è la realizzazione di Saniprom, dove insieme ad altre due risorse siamo riusciti in tempo record e continuando a portare avanti il lavoro ordinario e programmato, a mettere in piedi un sistema che a mio modesto avviso è unico”.

 

 

 

PREVENZIONE SICUREZZA LAVORO: AGGIORNAMENTO RISCHIO ESPOSIZIONE AGENTI CHIMICI

Per agente chimico si intendono gli elementi o composti chimici utilizzati o smaltiti mediante qualsiasi attività lavorativa, siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato (definizione agente chimico art. 222 del D. Lgs 81/08).

Il rischio chimico è detto irrilevante per la salute quando può essere associato a condizioni di lavoro nelle quali l'esposizione agli agenti chimici pericolosi è ampiamente al di sotto dei valori limite di esposizione individuati dalla normativa.

È stato adottato il 18 maggio 2021 il Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministro della Salute che recepisce la Direttiva (UE) 2019/1831 della Commissione del 24 ottobre 2019 e definisce un quinto elenco di valori limite indicativi di esposizione professionale in attuazione della direttiva 98/24/CE del Consiglio e che modifica la Direttiva 2000/39/CE della Commissione.

Gli altri elenchi pubblicati (le direttive sono state tutte recepite) sono:

1° Elenco - Direttiva 2000/39/CE

2° Elenco - Direttiva 2006/15/CE

3° Elenco - Direttiva 2009/161/UE (decreto 6 agosto 2012)

4° Elenco - Direttiva (UE) 2017/164 (decreto 2 maggio 2020)

5° Elenco - Direttiva (UE) 2019/1831 (il nuovo recepimento)

Il provvedimento sostituisce l'Allegato XXXVIII al Decreto legislativo n. 81 del 2008, aggiornandone il contenuto in conformità con le disposizioni introdotte dalla predetta direttiva n. 2019/1831/UE.

I nuovi agenti chimici e i criteri dei valori di esposizione

Nella motivazione dell’atto normativo, si indica che i valori limite indicativi di esposizione professionale “sono fondati su criteri di natura sanitaria a partire dai dati scientifici più recenti disponibili e sono adottati dalla Commissione tenendo conto della disponibilità di tecniche di misurazione. Essi costituiscono valori soglia di esposizione al di sotto dei quali non sono previsti, in genere, effetti negativi per un determinato agente chimico dopo un’esposizione, di breve durata o giornaliera, nell’arco della vita lavorativa. Essi rappresentano obiettivi dell’UE elaborati per aiutare i datori di lavoro a determinare e valutare i rischi e a mettere in atto misure di prevenzione e di protezione in conformità alla direttiva 98/24/CE”.

Nel rispetto delle raccomandazioni dello SCOEL (Comitato scientifico per i limiti d’esposizione professionale) “i valori limite indicativi di esposizione professionale sono stabiliti in funzione di un periodo di riferimento di otto ore (TLV-TWA), come media ponderata nel tempo (valori limite di esposizione di lunga durata); per alcuni agenti chimici i periodi di riferimento sono più brevi, in genere non oltre 15 minuti (TLV-STEL), come media ponderata nel tempo (valori limite di esposizione di breve durata) per tenere conto degli effetti derivanti dall’esposizione di breve durata”. Per determinate sostanze “è necessario prendere in considerazione la possibilità di penetrazione cutanea al fine di garantire il miglior livello possibile di protezione”.

Di seguito la nuova lista di agenti chimici per cui si riportano i valori limite:

  • Acetato di isobutile
  • Acetato di nbutile
  • Acetato di sec-butile
  • Alcool isoamilico
  • Anilina
  • Clorometano
  • Trimetilammina
  • 2- fenilpropano (cumene)
  • 4-amminotoluene
  • Tricloruro di fosforile

Tra gli agenti chimici figuranti di cui all’allegato della direttiva, lo SCOEL “ha individuato la possibilità di assorbimento significativo attraverso la pelle per l’anilina, il 2-fenilpropano (cumene) e il 4-amminotoluene”.

La valutazione del rischio è obbligatoria per il datore di lavoro nella cui attività vengono utilizzati agenti chimici pericolosi a qualunque scopo.

Formazione Rischio chimico

Il D. Lgs 81/2008 impone l’obbligo di informazione, formazione e addestramento di tutto il personale impiegato. È fondamentale formare e informare i lavoratori in relazione al rischio chimico. Il corso “Formazione dei lavoratori” consente al datore di lavoro di assolvere gli obblighi previsti dal comma 1 dell’art. 36, 37 del D.Lgs. n. 81/2008, in materia di formazione dei propri lavoratori, ed è il primo passo del percorso formativo obbligatorio per i lavoratori. Promotergroup S.p.A. mette a disposizione del datore di lavoro consulenti esperti che aiuteranno a creare il documento di valutazione del rischio. Il consulente guida il datore di lavoro nell’individuazione delle misure generali e specifiche di protezione e prevenzione, come indicato dal D. Lgs. 81/2008.

Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su https://www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

 

L’ECCESSO DI ORE DI LAVORO AUMENTA MORTALITÀ E DISABILITÀ DA MALATTIE CARDIOVASCOLARI

Secondo le prime stime di Oms e Oil lavorare più di 55 ore a settimana incrementa il rischio di cardiopatia ischemica e ictus.

 

“È paradossale che ci siano quasi 500 milioni di persone nel mondo che hanno degli orari di lavoro talmente estenuanti da compromettere la loro salute e che, allo stesso tempo, oltre 600 milioni di lavoratori non riescano a trovare un lavoro a tempo pieno e siano costretti a lavorare poche ore alla settimana” ha affermato il Direttore dell’Ufficio OIL per l’Italia e San Marino, Gianni Rosas, durante la trasmissione radiofonica promossa dall’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro (ANMIL).

Secondo il rapporto globale che analizza le stime dell’OIL e dell’OMS sull’impatto delle ore di lavoro sulla salute dei lavoratori, lavorare più di 55 ore alla settimana aumenta il rischio di cardiopatia ischemica e ictus rispetto a chi lavora con l’orario settimanale standard di 35-40 ore.

Grazie al contributo di un gruppo di esperti sono state prodotte le prime stime sulla perdita di vite umane e sui danni alla salute conseguenti a malattie cardiovascolari associate all’eccesso di ore di lavoro. Lo studio si basa su circa 4.000 fonti e riguarda 194 paesi. I dati sono disaggregati per sesso, età e regioni del mondo, e coprono i periodi 2000, 2010 e 2016. Dalle revisioni sistematiche della letteratura scientifica emerge che, a partire dal 2000, a livello globale il numero di lavoratori esposti a un orario prolungato è cresciuto fino ad arrivare, nel 2016, a circa 488 milioni. Nello stesso arco di tempo è aumentata in maniera proporzionale la quota di popolazione a rischio di invalidità e morte a causa delle malattie cardiovascolari di origine occupazionale

Tra i 10 scienziati selezionati dall’Oms come testimonial del progetto figura anche il direttore del Dimeila, Sergio Iavicoli, che ricopre il ruolo di segretario generale della Commissione internazionale sulla salute occupazionale. Nonostante i dati alla base di queste stime si riferiscano a un periodo antecedente l’attuale emergenza sanitaria, è verosimile che esista una correlazione tra i risultati di questo studio e la pandemia da Covid-19. “Vi sono dati significativi – precisa a questo proposito Iavicoli – che dimostrano una generica tendenza all’aumento dell’esposizione a un eccesso di ore di lavoro in situazioni di emergenza o recessione economica. Nel contesto della pandemia, ad esempio, sono stati registrati un incremento dello smart working e delle nuove forme di organizzazione del lavoro, come gig-economy e lavoro tramite piattaforme digitali, e una maggiore insicurezza del lavoro in alcuni settori, con possibile conseguente aumento delle ore lavorate”.

È importante avere a cuore la salute dei lavoratori e offrire loro tutto il supporto per evitare rischi derivanti dal lavoro.

Giovedì, 17 Giugno 2021 13:13

EMPLOYEE BRANDING: VERONICA TUCCIO

 

Oggi vi presentiamo uno dei membri del Consiglio di Amministrazione di Promotergroup S.p.A.: Veronica Tuccio.

Veronica oltre ad essere Membro del CdA è anche Coordinatrice generale delle seguenti Aree: Finanza & Sviluppo d'impresa e Supporto alle P.A., Progettazione e Formazione. Inoltre ricopre anche il ruolo di Delegata dal CdA alla gestione dei rapporti con le società partecipate da Promotergroup S.p.A..

Precisa e affidabile ha sempre avuto una predisposizione naturale alle materie scientifiche e matematiche che l’ha portata ad intraprendere un percorso di studi in ambito economico-aziendale e ad approcciarsi con naturalezza alle varie mansioni e ruoli ricoperti in Promotergroup S.p.A. lungo tutto il suo percorso di crescita.

Conosciamo meglio Veronica

Veronica arriva in Promotergroup S.p.A. nel luglio del 2010, al termine del percorso di studi universitari, giovane e con la testa piena di sogni, entusiasta e con la voglia di conquistare il proprio posto nel mondo del lavoro...e dopo 11 anni i sogni non sono svaniti ma hanno invece preso forma diventando concreti obiettivi da raggiungere. Veronica è particolarmente aggrappata a valori che, purtroppo, oggi non sono così scontati come si crede, ovvero educazione, umiltà e profondo rispetto di chi c'è intorno. È empatica, a volte timida e introversa, ma di certo non fa passi indietro di fronte a nulla! Il suo essere dolce e riservata forse inganna un po', perché chi impara a conoscerla con certezza direbbe che l’aggettivo che più la rappresenta è Testarda, se ha qualcosa in mente, niente e nessuno è in grado di smuoverla!

Si definisce una persona determinata e infinitamente paziente, intraprendente, energica e perseverante. Le piace vivere il lavoro come un fosse un bellissimo viaggio, mettendo tanta passione in tutto ciò che fa e mostrando estrema curiosità per tutto ciò che le sta intorno. Nel tempo libero ama leggere e anche scrivere. Una cosa che sanno in pochi è che Veronica in prima media vinse anche un premio indetto dagli istituti scolastici della provincia di Ragusa dal titolo “Poeti in erba”.

“Devo ammettere che questa mia caratteristica sembra avermi perseguitato fino ad oggi, e quasi come se il destino volesse farmi uno strano scherzo, da diversi anni ricopro il ruolo di Responsabile Progettista. Sorrido mentre penso che un giorno forse capirò se ho fatto un buon lavoro trovando un connubio tra quella parte di me sognante e fantasiosa e quella più concreta e realistica, riuscendo a trovare quasi sempre, in modo molto naturale, le parole giuste per dire ciò che vogliamo dire (pardon, scrivere)!”.

Raccontaci un aneddoto, una vicenda in particolare, in merito al tuo legame con Promotergroup S.p.A.

“In questi anni di aneddoti ne ho raccolti molti! Ma se devo raccontarne solo uno penso ad Expo 2015... Promotergroup S.p.A. non è mai stata una classica società di consulenza, non offriamo semplicemente servizi ma Soluzioni che mirano allo sviluppo non solo di imprese private ma anche di enti locali e soggetti pubblici. Non è solo uno slogan, è proprio il nostro modo di lavorare e di approcciarci ad ogni singolo committente che ci distingue dal mercato e poniamo attenzione su tutto ciò che può portare sviluppo nel territorio. Già in quegli anni siamo stati fautori di azioni di sviluppo locale e abbiamo realizzato diversi progetti volti alla promozione e valorizzazione dei prodotti della nostra terra, del nostro pescato e del nostro turismo. Fu proprio nell’ambito di questi progetti, alla cui predisposizione e progettazione ho partecipato in prima persona, che fu data l’opportunità di partecipare ad Expo, insieme alla Regione Sicilia, ad aziende locali rappresentando una bellissima vetrina per il nostro territorio. Da allora non ci siamo più fermati e continuiamo a lavorare assiduamente in progetti che mirano a promuovere l’identità territoriale e il patrimonio culturale e naturalistico, oggi in un’ottica sempre più orientata all’innovazione e alla sostenibilità”.

Come vedi il tuo rapporto con l’azienda?

“Una grande forza di Promotergroup S.p.A. è quella di accoglierti come una famiglia e sostenere ogni singolo collaboratore nel suo percorso di realizzazione personale e professionale. In Promotergroup S.p.A. il successo di uno è il successo di tutti, e se uno ha un problema allora il problema è di tutti e tutti lavoreranno per risolverlo. Come nelle migliori squadre nessuno è lasciato indietro e le sfide sono una costante nella nostra realtà! È banale dire che Promotergroup è casa, ma non esistono parole più semplici per descrivere quel particolare posto nel mondo in cui ci si sente davvero al sicuro e si ritrova la propria identità. Il rapporto con Promotergroup S.p.A. è cresciuto insieme a me: l’azienda in cui solo lavoravo è diventata la mia azienda, e sono orgogliosa di aver preso parte alla grande trasformazione che ci ha portato ad essere una Società per Azioni. Ricordo con forte emozione quando il Presidente, Gianni Polizzi fece il mio nome per il CdA volendomi al suo fianco in questa nuova e delicata sfida. Ma non c’è verità più bella del fatto che al suo fianco ha oltre 50 professionisti, persone che non lavorano soltanto per un’azienda, ma per una cultura da condividere, una realtà di cui essere orgogliosi, un sistema di valori in cui credere”.

Quali sono i tuoi sogni/obiettivi futuri?

“Se devo pensare a obiettivi personali, spero di riuscire a consolidare tanti aspetti della mia vita personale e lavorativa, imparare a organizzare sempre meglio il mio tempo, il mio lavoro e quello del mio team. Studio molto e spero di poter essere un utile punto di riferimento proprio per le mie competenze e esperienze vissute.  Mi viene naturale, però, aggiungere a tutto questo gli obiettivi di crescita aziendali, perché li sento miei al pari dei sogni che tengo nel cassetto. Lavoriamo assiduamente per affermarci come un nuovo modello organizzativo basato sulla costante crescita professionale dei propri collaboratori, sulla ricerca e formazione di nuovi talenti che possano diventare gli esperti del nostro domani, sulla ricerca e innovazione, sull’impegno ad includere nel nostro core business, oltre a quella economica, anche una dimensione sociale e ambientale. Si tratta di un obiettivo molto importante per noi che porta ad un vero e proprio cambiamento culturale del modo di fare impresa, ci spingiamo sempre a ragionare in una prospettiva di lungo periodo, lavoriamo con costanza per apportare innovazioni e trasformare in servizi concreti le più semplici intuizioni,  e, in qualità di Benefit Corporation, abbiamo orientato il nostro interesse verso strategie di sviluppo sostenibile d’impresa che ci fanno sentire davvero parte di un sistema globalizzato”.

Cambiamento

Il cambiamento per Veronica è crescita, evoluzione, progresso. Viviamo in un mondo dove tutto cambia velocemente, tutto si evolve con rapidità e, come persone, dobbiamo necessariamente imparare a seguire il cambiamento ed evolverci insieme al contesto. Veronica ha incontrato e continua ad incontrare diverse “difficoltà a cambiare” lungo tutto il suo decennale percorso lavorativo, ma non si è mai scoraggiata perché ha maturato la consapevolezza che tali difficoltà sono del tutto normali. Per uscire dalle zone di comfort serve tanta forza di volontà e anche un pizzico di coraggio e, perché no, le giuste persone accanto che ti spronino e ti aiutino ad affrontare con razionalità le situazioni di disagio che un cambiamento può far vivere.

Einstein diceva “L'INTELLIGENZA SI MISURA DALLA CAPACITA' DI CAMBIARE QUANDO È NECESSARIO...” ecco, quando Veronica pensa al cambiamento, pensa all’impegno che tutti siamo tenuti a mettere nel capire quando è necessario cambiare e a come trovare in noi la motivazione giusta che ci spinga verso il cambiamento.

Ci racconti il progetto più sfidante a cui hai partecipato?

“L'Area Ricerca & Sviluppo! Ricerca, studio e dedizione sono elementi imprescindibili nel nostro lavoro.  IL MONDO È DI CHI CONOSCE è solito dire il nostro Presidente, e in queste semplici parole è racchiusa l’estrema voglia di studiare, di imparare, di sapere, di trovare...e quando non si trova, di inventare! Nell’ultimo anno avremmo potuto fare come molti, rimanendo fermi a guardare gli effetti della pandemia su tutto il sistema produttivo nazionale, invece non ci siamo scoraggiati e abbiamo sfruttato a nostro vantaggio il non poter uscire dall’ufficio. Il risultato sono stati ben tre brevetti industriali in tre differenti aree/settori core della nostra azienda. Personalmente sono rimasta mesi rinchiusa in una stanza con alcune delle menti più eccelse e folli del nostro team e ogni singolo giorno è stato davvero entusiasmante, sia per quanto fatto, ma soprattutto per quanta potenzialità ci siamo resi conto di avere. Sfidante è stato vedere oltre a dove vedono gli altri, sfidante è stato cercare qualcosa che ancora non c’era, sfidante è stato sentirsi parte di un processo di evoluzione nel modo di erogare servizi che rende Promotergroup S.p.A. una global service in netto contrasto con il mercato attuale”.

PROROGATO L’OBBLIGO DI ETICHETTATURA AMBIENTALE PER GLI IMBALLAGGI

Il DL Sostegni prevede la sospensione dell’obbligo di etichettatura imballaggi fino al 31 dicembre 2021.

 

Il 21 maggio 2021 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge di conversione n. 69, del decreto legge 22 marzo 2021 n. 41, cosiddetto DL Sostegni.

Tra le modificazioni apportate nell’iter di conversione del decreto, è compresa anche la sospensione dell’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi fino al 31 dicembre 2021, nonché la possibilità per gli operatori del settore di commercializzare i prodotti privi dei nuovi requisiti di etichettatura ambientale già immessi in commercio o già provvisti di etichetta fino a esaurimento scorte.

In particolare, all’articolo all’ articolo 39 del Decreto Sostegni è aggiunto il comma 1-ter che prevede quanto segue:

“Fino al 31 dicembre 2021 è sospesa l’applicazione dell’articolo 219, comma 5, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. I prodotti privi dei requisiti ivi prescritti e già immessi in commercio o etichettati al 1° gennaio 2022 possono essere commercializzati fino ad esaurimento delle scorte”.

Pertanto, per tutti gli imballaggi, la sospensione dell’obbligo di etichettatura (l’obbligo di identificare i materiali di imballaggio secondo la decisione 129/97/CE, e di indicare la corretta gestione a fine vita degli imballaggi destinati al consumatore finale), è prorogata fino al 31 dicembre 2021. Inoltre, le aziende del settore avranno modo di commercializzare i prodotti privi dei requisiti di etichettatura ambientale che sono già immessi in commercio o che sono già provvisti di etichettatura alla data del 1° gennaio 2022, fino a esaurimento delle scorte.

Per informazioni contattaci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su https://www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

FonteCONAI

IMPRESE PRONTE A 1,3 MILIONI DI ASSUNZIONI, MA MANCANO I “TALENTI”

Un’azienda su 2 non trova i candidati con le giuste competenze da assumere. logistica, produzione, IT e vendite I comparti che riscontrano maggiori difficoltà.

 

Prevista una ripresa del mercato del lavoro.

«A distanza di un anno e mezzo dall’inizio della pandemia, con l’avanzare della campagna vaccinale e il calo dei contagi, emerge una ripresa del mercato. In molti settori, fra cui quello produttivo/manifatturiero, delle costruzioni e dei servizi, si assiste ad un trend positivo nelle intenzioni di assunzione da parte dei datori di lavoro, che a livello nazionale raggiunge il 7%. Una ripresa che avrà comunque al centro la persona e la creazione di un nuovo futuro dell’industria attraverso l'accelerazione dei processi di digital transformation e lo sviluppo sostenibile». Queste le parole di Stefano Scabbio, presidente Sud Europa di ManpowerGroup.

Oggi sono tante le aziende che hanno in corso campagne di assunzione, in particolare di profili che comportano una maggiore selettività del mercato del lavoro post pandemia.

Per l’Italia l’Istat prevede una sostenuta crescita del Pil sia nel 2021 (+4,7%) sia nel 2022 (+4,4%) a cui si accompagnerà un’evoluzione dell’occupazione. Se misurata in termini di Ula (unità di lavoro), registrerà un aumento nel 2021 (+4,5%) e nel 2022 (+4,1%). L’andamento del tasso di disoccupazione rifletterà invece la progressiva normalizzazione del mercato del lavoro con un aumento nell’anno corrente (9,8%) e un lieve calo nel 2022 (9,6%).

Nelle imprese si tornano a registrare prospettive di assunzione positive in Italia per il terzo trimestre (luglio, agosto, settembre) del 2021, con il 15% dei datori di lavoro che prevede un aumento delle assunzioni, il 6% che prevede una diminuzione e il 75% che non prevede alcun cambiamento. Le prospettive occupazionali nette (saldo tra entrate e uscite), depurate dagli aggiustamenti stagionali, si attestano al +7%, il ritmo di assunzione più sostenuto degli ultimi due anni. Sui nuovi ingressi le previsioni migliorano quindi di 8 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 11 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.

Secondo l’ultimo aggiornamento del bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, emerge che sono oltre 560mila le opportunità di lavoro offerte dalle imprese a giugno. Il dato sale a quasi 1,3 milioni avendo come orizzonte l’intero trimestre giugno-agosto. Manifatturiero con alimentare, metalmeccanica ed elettronica e servizi con turismo e commercio e poi costruzioni risultano essere i settori trainanti.

Talent Shortage

Secondo l’indagine di Federmeccanica relativa al primo trimestre del 2021: se il 16% delle aziende dice di aver previsioni di assunzione, oltre una su 2, il 56%, non trova i candidati con le competenze giuste per un settore di cui chi studia o cerca un lavoro fatica a intercettare l’evoluzione. I segnali di ripresa, come ci dicono i dati statistici e le previsioni dei datori di lavoro, ci sono ma l’asticella per superare la porta d’ingresso si è alzata.

I tassi di disoccupazione sempre più alti causati della pandemia hanno portato al Talent Shortage, un fenomeno che conferma ancora una volta la difficoltà dei datori di lavoro nel reperire le persone con le giuste competenze. I settori della logistica, produzione, IT e vendite sono fra i comparti in cui si trovano le categorie professionali più difficili da attrarre.

Le previsioni di assunzione devono però fare i conti con una carenza di talenti sempre più forte che tocca livelli massimi da 15 anni: competenze hard e soft sono sempre più difficili da trovare. In Italia Manpower registra la percentuale dell’85%, il dato più alto da oltre un decennio e quasi raddoppiato negli ultimi 3 anni. Un’indagine a livello globale che ha coinvolto 42mila imprese, dice che quasi 7 datori di lavoro su 10 (69%) segnalano difficoltà nell’assumere nuovo personale: è il dato più alto mai raggiunto dal 2006. Questo è vero per l’Italia dove la percentuale raggiunge l’85%, ma anche per Francia (88%), Romania (86%), Svizzera (83%), Belgio (83%) e Turchia (83%). I tassi più bassi si registrano invece in Cina (28%), Stati Uniti (32%), India (43%) e Sud Africa (46%). A livello globale, la carenza di talenti è maggiore nelle aziende più grandi.

Giovedì, 10 Giugno 2021 13:23

EMPLOYEE BRANDING: FRANCESCO RICUPERO

 

Precisione, puntualità e organizzazione del lavoro sono i tratti caratteristici di Francesco, Consulente tecnico Area Sicurezza sul Lavoro e Certificazioni No Food, che gli permettono di lavorare anche sotto stress e/o a ritmi elevati, senza compromettere la qualità delle performance.

Francesco è un Tecnico della Prevenzione negli Ambienti e Luoghi di Lavoro e docente formatore qualificato in materia di salute e sicurezza ai sensi del D.I. 6 marzo 2013. Si occupa di consulenza alle aziende al fine di conformarsi agli obblighi cogenti, in materia di salute e sicurezza sul lavoro, assumendo anche l’incarico di R.S.P.P. esterno, oltre che finalizzata all’adeguamento agli standard di certificazione sulla sicurezza sul lavoro, ai sensi della UNI ISO 45001:2018; svolge il ruolo di formatore per tutti i corsi cogenti sulla sicurezza sul lavoro, nonché di Responsabile dei Progetti Formativi per gli enti di formazione accreditati che collaborano con Promotergroup S.p.A.. Recentemente ha iniziato a svolgere il ruolo di Asseveratore di sistemi di gestione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Grazie al suo background professionale Francesco mette le sue competenze a servizio dei clienti e dei colleghi. Sicuramente, le esperienze, come tirocinante prima e come collaboratore successivamente, presso gli enti deputati alla vigilanza in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (AUSL Reggio Emilia, Servizio Igiene Pubblica e Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro, ASP Ragusa presso il medesimo Servizio), lo hanno aiutato ad acquisire maggior consapevolezza circa l’approccio dell’organo di vigilanza durante i controlli ispettivi e consentito di accrescere le competenze per poter svolgere al meglio l’attività di consulenza.

Conosciamo meglio Francesco

Francesco arriva in Promotergroup S.p.A. nell’estate del 2016, tramite una referenza, a poco più di un anno dal conseguimento della laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro e a seguito di un breve periodo in cui ha svolto la libera professione. In questa occasione ha avuto l’opportunità di conoscere Gianni Polizzi, oggi presidente di Promotergroup S.p.A. che gli ha parlato della realtà Promoter (all’epoca Consorzio Promotergroup), delle attività svolte e dei servizi erogati, oltre che dei progetti di crescita dell’azienda: ne rimase da subito affascinato.  In Ottobre dello stesso anno Francesco ha fatto il colloquio formale con la Direzione Aziendale, a seguito del quale ha avviato un periodo di collaborazione come tirocinante della durata prevista di 6 mesi: dopo poco più di 3, l’azienda ha deciso di interrompere il periodo di tirocinio e farlo entrare in pianta stabile in organico, dimostrando da subito di credere nelle sue potenzialità e premiando l’impegno profuso fin dal primo giorno di lavoro.

Francesco non si definisce uno sportivo ma è comunque un grande appassionato di sport: segue particolarmente il calcio, che è un po’ lo sport di famiglia (suo padre ha giocato come calciatore professionista per diversi anni, entrambe le sue sorelle maggiori hanno praticato futsal a livello agonistico, anche nella massima serie nazionale, una di loro anche annoverando una presenza nella rappresentativa nazionale), nonostante Francesco non lo abbia mai praticato a livello agonistico. Oltre a seguire diversi altri sport, quali Formula 1 o motociclismo, Francesco ama tantissimo leggere, in particolare è appassionato di romanzi storici. Nel tempo libero ama stare semplicemente in famiglia o con gli amici, che definisce come la miglior ricetta per staccare dalla routine lavorativa quotidiana e per stare bene.

Raccontaci un aneddoto, una vicenda in particolare, in merito al tuo legame con Promotergroup

 “Ricordo con particolare soddisfazione un sopralluogo ispettivo congiunto da parte delle forze dell’ordine e del servizio S.Pre.S.A.L., nell’anno 2018, su un’azienda cliente che seguo da diversi anni e per la quale ho assunto il ruolo di R.S.P.P. esterno, finalizzato non solo alla verifica della conformità alla normativa vigente in materia di sicurezza sul lavoro, ma anche al contrasto del caporalato: grazie alle disposizioni impartite all’azienda ed alla presa in carico delle stesse da parte del Datore di Lavoro, non solo il controllo ispettivo è andato a buon fine (evitando sanzioni amministrative e penali), ma addirittura l’esito dello stesso fu citato in diverse testate giornalistiche locali, elogiando la virtuosità dell’azienda ispezionata: di sicuro quanto di più gratificante possa esserci non solo per l’azienda, ma di riflesso anche per il professionista che svolge attività di consulenza e per Promotergroup S.p.A. stessa”.

Come vedi il tuo rapporto con l’azienda?

Per Francesco Promotergroup S.p.A. è una continua opportunità di crescita a livello professionale: ogni giorno ha la possibilità di confrontarsi e collaborare, sia direttamente che indirettamente, con i migliori professionisti del settore, di interfacciarsi con aziende clienti strutturate e di un certo livello, cosa che difficilmente potrebbe avvenire in altre realtà del territorio, se non del Sud-Italia.

“Dal mio ingresso in azienda anche la crescita dell’azienda, contestualmente, è stata esponenziale, motivo per cui sono orgoglioso di poter contribuire ai successi e traguardi raggiunti, che ritengo siano non solo per il gruppo di lavoro o per Promotergroup S.p.A., ma anche per l’intero territorio. L’azienda è attentissima alle esigenze dei propri dipendenti e della collettività, essendo una Benefit Corporation: l’atmosfera che si respira in ufficio consente di lavorare bene, ottimizzare le prestazioni dei singoli e del team e di arrivare agli obiettivi prefissati. Lavoro qui da quasi 5 anni ma è come se ci lavorassi da una vita”.

Quali sono i tuoi sogni/obiettivi futuri?

“L’obiettivo, sia personale che professionale, è sicuramente quello di diventare ancor più un punto di riferimento per il settore sicurezza all’interno di Promotergroup S.p.A., unitamente alla realizzata crescita professionale di tutto il team di settore. Ovviamente, il fine ultimo rimane sempre quello di promuovere sempre più la cultura della sicurezza in azienda e rendere quanto più consapevoli possibili le aziende dell’importanza della prevenzione: nel 2021 non è ammissibile il numero di morti bianche che continuiamo a registrare nel nostro paese! Mi piace, inoltre, sottolineare come, ad oggi, stia contribuendo attivamente, per quanto di mia competenza, alla ottimizzazione dei processi, in collaborazione con la nostra (preziosissima) controller di gestione: se è vero che l’attività di consulenza non è propriamente standardizzabile, tramite una puntuale raccolta dati, un lavoro di reporting puntiglioso ed il rispetto delle procedure riusciremo a raggiungere la overperformance progressivamente in riferimento al rispettivo anno precedente.”

Cambiamento

Spesso molti di noi vedono il cambiamento come un salto nel buio, come qualcosa che possa farci perdere le certezze su cui si basa il nostro vivere quotidiano, a tutti i livelli; in realtà per Francesco il cambiamento, se approcciato con spirito propositivo, è sinonimo di crescita, consente di mettersi in gioco con sé stessi e con l’esterno, ci dà la possibilità di tornare ad emozionarci. Il cambiamento è vivere. Gli anni in Promotergroup S.p.A. hanno sicuramente comportato un cambiamento sostanziale alla vita di Francesco: in primis ha acquisito maggiore consapevolezza su ciò che vale e che può offrire; in secundis, gli ha ovviamente dato la possibilità di svolgere il lavoro che ama nella sua terra, ergo di realizzare i suoi progetti di vita. 

Il cambiamento fa parte della vita di Francesco anche a livello professionale: “in Promotergroup S.p.A., se non riuscissimo ad evolverci e reinventarci, a stare sempre al passo con la normativa e con il mutamento del contesto socio-politico, difficilmente saremmo competitivi ai livelli che ci competono e che ci consentono, come azienda, di essere un esempio anche a livello nazionale; ciò fa sì che il mio lavoro sia assolutamente dinamico e stimolante”.

Ci racconti il progetto più sfidante a cui hai partecipato?

“Durante il periodo di emergenza sanitaria, all’inizio dello scorso anno, ci siamo trovati a dover assolvere, per gran parte dei nostri clienti che hanno continuato regolarmente lo svolgimento dell’attività lavorativa (essendo il target medio del comparto di appartenenza corrispondente a quello agroalimentare e, comunque, rispondente alla categoria di attività di prima necessità, ergo non colpite dai decreti interdittivi), contemporaneamente e con la medesima celerità, alle richieste di indicazioni circa le misure tecniche, organizzative, procedurali, per poter continuare a lavorare in sicurezza.

Considerato il periodo di contestuale incertezza anche da un punto di vista normativo, insieme al team di lavoro siamo riusciti ad elaborare non delle semplici procedure, ma un vero e proprio modello di sistema di gestione dell’emergenza Covid, declinato per rispettiva specificità aziendale di ogni azienda cliente; è stato il periodo più duro e stressante da un punto di vista lavorativo, specie dovendo essere sempre al passo con una normativa nuova ed in constante evoluzione, ma anche il più ricco di soddisfazioni, in quanto siamo stati capaci, per certi versi, anche di anticipare le disposizioni delle autorità governative in termini di misure  di contenimento ed abbiamo, allo stesso tempo, avuto riscontri positivi da parte dell’organo di vigilanza in occasione di controlli ispettivi mirati alla verifica del rispetto delle misure di contenimento, presso diversi nostri clienti appartenenti ai più svariati comparti; in aggiunta, grazie agli introiti del servizio offerto, abbiamo in buona parte ammortizzato le perdite, in termini di fatturato, dovute alla sospensione delle attività per alcuni settori aziendali di Promotergroup S.p.A..

Il fiore all’occhiello per la nostra attività di supporto alle imprese, finalizzata al contrasto del rischio da esposizione a Covid-19, è senza dubbio il protocollo Saniprom”.

 

 

PREVENZIONE SICUREZZA LAVORO: RISCHI DA INTERFERENZA 

  

I rischi da interferenza in ambito aziendale (detti anche rischi interferenti o interferenziali) sono condizioni che si verificano quando due aziende che svolgono attività diverse si trovano ad eseguire una serie di lavorazioni diverse anche nello stesso momento.   La coesistenza all’interno di uno stesso contesto lavorativo e nello stesso momento di diverse tipologie di rischio viene denominata “rischio da interferenze”.  Se già la realizzazione di una lavorazione comporta l’insorgere di rischi a essa connessi, la coesistenza di più attività in cantiere o nel luogo di lavoro, nello stesso momento e nello stesso locale, comporta l’insorgere di un rischio maggiore. 

Tale rischio non è dato dalla somma dei rischi creati da ogni singola impresa addetta ai lavori, ma è dato dalla loro moltiplicazione. È per questo che i rischi da interferenza rappresentano un problema rilevante all’interno di un cantiere o di un luogo di lavoro e necessitano di un’analisi approfondita delle cause e delle conseguenze da essa derivanti e della realizzazione di una precisa procedura che possa contenere le probabilità di verificazione di danni derivanti dalla interazione dei diversi rischi presenti. 

Cosa sono i rischi da interferenza 

La giurisprudenza della Cassazione ha contribuito a dare una definizione del concetto di interferenza definendolo come la “circostanza in cui si verifica un contatto rischioso tra il personale del committente e quello dell’appaltatore o tra il personale tra imprese diverse che operano nella stessa sede aziendale con contratti differenti”.  Un esempio di rischi da interferenza può essere quello legato ad un guasto di un impianto all’interno di una fabbrica e una ditta appaltante viene incaricata per effettuare le riparazioni.   In questo caso i rischi presenti nell’area di lavoro, come il rumore causato dai macchinari o le sostanze chimiche utilizzate, sono dei rischi presenti nell’area di lavoro, per i lavoratori dell'azienda "committente", ma possono essere rischi da interferenza per i dipendenti della ditta che svolge le riparazioni e viceversa. 

Valutazione dei rischi da interferenza 

Gli aspetti normativi sono definiti dall'articolo 26 del D.Lgs 81/08, il quale stabilisce gli obblighi connessi a contratti, d'appalto, d'opera o di somministrazione.  In particolare il datore di lavoro committente, ha l'obbligo di promuovere ed incentivare le attività di cooperazione e coordinamento elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o ridurre al minimo i rischi interferenti non altrimenti eliminabili, tale documento è appunto il DUVRI (Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali). 

Il Duvri quando non è obbligatorio? L’elaborazione del DUVRI non è obbligatoria se il servizio prestato è di natura intellettuale o è una semplice fornitura di materiali o attrezzature ed in ogni caso per tutti i lavori la cui durata non sia superiore ai 5 uomini-giorno in un arco temporale di un anno dalla data di inizio dei lavori; sempre che essi non comportino rischi derivanti da attività svolte in ambienti confinati (dpr 177/2011), dalla presenza di agenti cancerogeni, mutageni o biologici, di amianto o di atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi particolari (Allegato XI del dlgs 81/2008). 

Formazione rischi da interferenza 

Nell'ambito degli obblighi di cui agli articoli 36 e 37, il datore di lavoro provvede affinché i lavoratori esposti a rischi derivanti da interferenza sul luogo di lavoro e i loro rappresentanti vengano informati e formati in relazione al risultato della valutazione dei rischi con particolare riguardo. 

Contattaci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su https://www.promotergroup.eu/index.php/contattaci