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Giovedì, 03 Giugno 2021 13:40

EMPLOYEE BRANDING: ALESSANDRA MARTINEZ

 

Oggi conosciamo meglio il volto che si cela dietro l’area della Sorveglianza Sanitaria.
Per Sorveglianza Sanitaria si intende “l’insieme degli atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all’ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa” (art. 2, lettera m del D. Lgs.81/08). Consiste nell’effettuazione di visite mediche e di esami clinici o biologici o indagini diagnostiche mirati al rischio cui è esposto il soggetto.

Alessandra Martinez è la Responsabile dell’Area che con passione, impegno ed esperienza riesce a gestire e ad organizzare il settore con fermezza. Alessandra è arrivata in Promotergroup S.p.A. quasi 9 anni fa tramite rapporti commerciali che l’azienda per cui lavorava aveva con Promotergroup. La passione di Alessandra è la musica, suona infatti diversi strumenti che ha un po' trascurato da quando è diventata mamma.

Raccontaci un aneddoto, una vicenda in particolare, in merito al tuo legame con Promotergroup

 “Quando sono entrata in Promotergroup le premesse erano di crescita professionale che si protraesse nel tempo, e così è stato. Sono già passati 9 anni”.

 Come vedi il tuo rapporto con l’azienda?

“È stato un rapporto di stima e reciproca fiducia che è stato sempre tale anche nei momenti più difficili.”

 Quali sono i tuoi sogni/obiettivi futuri?

“Il mio obiettivo lavorativo è veder crescere il mio settore, come già sta succedendo, fino a portarlo a livello di eccellenza”.

Il settore della Sorveglianza Sanitaria, infatti, sta crescendo sempre di più fornendo servizi su tutto il territorio nazionale, direttamente presso le aziende clienti, grazie alla nuova Unità Mobile di Telemedicina sul Lavoro. Alessandra collabora con uno staff medico, paramedico e di supporto che lavora alle dipendenze di Promotergroup S.p.A. Tutto questo permette di offrire e ottimizzare il servizio anche ad aziende multi-localizzate, e quindi di raggiungere ogni area del territorio nazionale offrendo il servizio a costo standardizzato.

Cambiamento

Per Alessandra il cambiamento è stato da sempre sinonimo di "mettersi in gioco" e per lei Promotergroup è stata proprio questo. All'interno di questo grande gruppo ha acquisito tantissime conoscenze, esperienze e nuovi modi di gestire il lavoro. Tutti elementi che l’hanno arricchita e fatta crescere sia a livello personale che professionale.

Ci racconti il progetto più sfidante a cui hai partecipato?

“Ci sono stati tanti progetti che sono stati una continua sfida, ma il più importante è stato sicuramente quello della Sorveglianza Sanitaria. Era un settore di contorno ai tanti servizi offerti da Promotergroup e la sfida fu proprio quella di farlo crescere fino a diventare un settore di punta dell’azienda. Siamo già sulla buona strada".

Non c’è soddisfazione più grande del vedere crescere davanti ai propri occhi l’area per la quale si lavora e si è responsabili.

 

FONDO SIMEST – FINANZIAMENTI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE

Dal 3 giugno riaprono le domande per accedere al finanziamento a fondo perduto e a tasso agevolato.

 

Comunicata la data di riapertura del Fondo 394-81 di SIMEST che concede finanziamenti agevolati per sostenere la crescita delle imprese sui mercati esteri. Il Fondo sostiene la crescita delle imprese italiane all'estero, anche all'interno dell'Unione europea.

Tra semplificazioni, ampliamenti degli interventi e dei soggetti finanziabili e soprattutto grazie all'introduzione di una quota a fondo perduto, lo scorso anno infatti il Fondo 394 ha registrato un successo senza precedenti, tanto che ad ottobre SIMEST ha dovuto bloccare le domande per l'esaurimento delle risorse: a fronte di un fondo stanziato pari a 1,3 miliardi, le richieste nel 2020 sono state oltre 11mila per un ammontare di 3,5 miliardi.

Le aspettative per il 2021 sono altrettanto alte: a decorrere dal 3 giugno 2021 vi sarà la riapertura delle attività di ricezione da parte di Simest, mentre resta confermata la cifra dell'importo massimo finanziabile a fondo perduto, pari a 800mila euro e non superiore al 40% del patrimonio netto dell’impresa, come risultante dall’ultimo bilancio approvato e depositato del richiedente.

Tra le novità importanti da segnalare gli ampliamenti degli interventi e dei soggetti finanziabili, e soprattutto, l'introduzione di una quota a fondo perduto. La possibilità di erogare una parte del finanziamento SIMEST a fondo perduto, infatti, è stata possibile grazie al decreto Cura Italia che a inizio pandemia creò proprio questo Fondo per concedere, tra le altre cose, anche la quota a fondo perduto del finanziamento concesso da SIMEST.

Tra gli altri elementi, poi, si segnala anche l’esenzione dalla prestazione di garanzie per accedere ai finanziamenti fino al 30 giugno 2021.

Il fondo è dedicato alle società di capitali:

  • con massimo 1.500 dipendenti;
  • che nell'ultimo biennio abbiano realizzato all'estero almeno il 20% del proprio fatturato o almeno il 35% nell'ultimo anno.

Grazie ai finanziamenti che si possono ottenere da Simest, le imprese, nell’ambito dei loro programmi di internazionalizzazione, possono coprire le spese per:

  • Patrimonializzazione delle imprese esportatrici;
  • Partecipazione a fiere/mostre nei mercati UE ed extra UE;
  • Programmi di inserimento in mercati extra UE;
  • Studi di Fattibilità per l’inserimento sui mercati esteri
  • Programmi per lo sviluppo e-commerce in paesi UE ed extra UE;
  • Inserimento temporaneo in azienda di Temporary Export Manager (TEM);
  • Programmi di Assistenza Tecnica.

 

Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. owww.promotergroup.eu/index.php/contattaci

 

 

Giovedì, 27 Maggio 2021 13:37

EMPLOYEE BRANDING: SALVO CORALLO

Problem Solving, flessibilità, massima disponibilità nei confronti dei clienti: questi i tratti caratteristici di Salvo Corallo, Consulente tecnico area Agroalimentare e certificazioni FOOD & NO FOOD, docente formatore, auditor.

Conosciamo meglio Salvo

“Sono arrivato in Promotergroup nel lontano 2008, quando ancora l'azienda era all'inizio della sua ascesa: frequentavo il secondo ed ultimo anno all'Università di Catania in Scienze e Tecnologie Agrarie, quando mi decisi a frequentare un corso esterno all'Università, che rilasciava la “qualifica di esperto nella gestione di progetti di ricerca nel settore delle produzioni agroalimentari". In quell'occasione conobbi il nostro presidente Gianni Polizzi, che presiedeva in qualità di docente formatore per una materia del corso ed entrammo subito in sintonia al punto tale da farmi svolgere il tirocinio formativo di quel corso presso la sua azienda. Concluso il tirocinio mi assunse subito tra le fila dei suoi consulenti permettendomi di concludere l'ultimo anno di università in totale autonomia”.

Salvo è un grande appassionato di calcio, sport che ha anche praticato in maniera amatoriale, e che gli ha sempre trasmesso senso di appartenenza e collettività. Ad oggi, a causa della moltitudine di divieti allo sport e degli acciacchi di chi si appresta a suonare la campanella dei 40 anni, sta iniziando ad appassionarsi al padel.

Raccontaci un aneddoto, una vicenda in particolare, in merito al tuo legame con Promotergroup

 “Sicuramente l'ultimo anno ha segnato un solco indelebile credo nelle vite di ogni essere umano, chi più chi meno, abbiamo tutti subito uno stravolgimento del nostro quotidiano: non potrò mai dimenticare il primo giorno in ufficio all'alba del primo DPCM emanato dal governo Conte che di fatto chiudeva l'80% delle attività produttive del nostro territorio. Anche noi come Promotergroup, abbiamo dovuto sospendere una buona parte di settori come la formazione, la progettazione, ecc., tranne le attività di supporto alle produzioni primarie ed alimentari in genere. Quel giorno fu indimenticabile, ci riunimmo nel piazzale esterno all’ingresso, con i colleghi consulenti ed il nostro presidente Gianni Polizzi, e piuttosto che avvilirci, le parole del presidente ci hanno caricato: quello che ci stava accadendo doveva essere uno sprone a migliorarci e sostenere ancora di più le attività dei nostri clienti, che quel giorno più che mai avrebbero avuto bisogno di strumenti e del nostro aiuto per far fronte all'epidemia e a tutto quello che ne sarebbe scaturito”.

 Come vedi il tuo rapporto con l’azienda?

“Promotergroup in questi 13 anni di lunga collaborazione è mutata radicalmente. Ricordo ancora con piacere la nostra prima sede tecnica, in cui tutti i consulenti ci appoggiavamo: era una grande stanza, molto scarna, soltanto qualche scrivania e una stampante condivisa ma ricca di contenuti, di scoperta e ambizione. Oggi la nostra struttura è un fiore all'occhiello, credo per tutto il Sud Italia e forse anche di più, all'avanguardia a livello tecnologico, con più di 50 collaboratori che giornalmente usufruiscono di un ambiente di lavoro altamente professionale. Allo stesso modo il mio rapporto con l'azienda è cresciuto di livello: siamo in costante aggiornamento su tutti gli aspetti cogenti e volontari per cercare di dare sempre le migliori risposte ai crescenti bisogni dei nostri clienti. Promotergroup S.p.A. oggi cerca sempre di arricchire il nostro background culturale e professionale attuando una simbiosi tra noi e l'azienda che ci permetta di raggiungere un obiettivo comune”.

Quali sono i tuoi sogni/obiettivi futuri?

Nell'ultimo biennio Salvo ha intrapreso una via parallela a quella della consulenza e degli audit di prima parte, ha acquisito delle competenze che gli hanno permesso di poter diventare un auditor, di seconda e terza parte, al servizio di enti di primo piano e di grosse multinazionali della GDO. I sogni e gli obiettivi futuri sono già in fase di realizzazione, parte strutturale del suo presente.

Cambiamento

Secondo Salvo il cambiamento ha sempre un lato oscuro che spaventa, ma cambiare non vuol dire stravolgere: il cambiamento è evoluzione e senza evoluzione non c’è futuro. Promotergroup S.p.A. alla vita di Salvo ha portato sicuramente stabilità, ma è sempre stata una stabilità in divenire. Salvo è cresciuto di pari passo con l’azienda e se oggi Promotergroup S.p.A. ha raggiunto i risultati che sono sotto gli occhi di tutti è perché qualche mattoncino l'ha messo anche lui.

Ci racconti il progetto più sfidante a cui hai partecipato?

“Non nascondo che l'attività di formatore è tra quelle che più mi appaga. Da circa 6-7 anni sono iscritto negli elenchi regionali degli esperti qualificati per la formazione obbligatoria e certificata per utilizzatori professionali dei prodotti fitosanitari. Organizziamo mensilmente corsi rivolti agli operatori del settore per il rilascio dei patentini fitosanitari, questo è un progetto che ci permette di sensibilizzare in maniera ampia e approfondita gli imprenditori agricoli ed i loro dipendenti sui rischi interconnessi tra l'utilizzo dei prodotti fitosanitari, la salute e la salvaguardia dell'ambiente. La sfida è riuscire ad arrivare in poco tempo e con un linguaggio semplice al cuore ed alla testa dei partecipanti per poter migliorare il loro lavoro e congiuntamente l'ambiente che ci circonda”.

 

 

PREVENZIONE SICUREZZA LAVORO: RISCHIO AGENTI FISICI

Gli agenti di rischio di natura fisica (come definiti dall’art. 180 del d.lgs. 81/2008 e s.m.i), ed in particolare il rumore, gli ultrasuoni, gli infrasuoni, le vibrazioni meccaniche (trasmesse al sistema mano-braccio e al corpo intero), il microclima degli ambienti termici severi, le radiazioni ottiche artificiali (incoerenti e coerenti) e naturali (UV), i campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, le radiazioni ionizzanti, le atmosfere iperbariche e ipobariche, sono tra i principali rischi per la salute nei luoghi di lavoro.

Cos’è il rischio degli agenti fisici sul lavoro

Il rumore, gli ultrasuoni, le vibrazioni, i campi elettromagnetici, le radiazioni e le atmosfere iperbariche vengono catalogate come agenti fisici, i quali costituiscono una seria minaccia per la salute dei lavoratori che ad essi si trovano esposti.

Gli ambienti di lavoro talvolta possono nascondere pericoli invisibili per la salute e sicurezza dei lavoratori provocando danni che potrebbero essere ridotti o evitati effettuando una corretta valutazione dei rischi.

 

Valutazione rischio esposizione agenti fisici

l datore di lavoro ha l’obbligo di adottare tutte le misure preventive per eliminare all’origine o per ridurre a livelli tollerabili i rischi conseguenti l’esposizione ad agenti fisici. Per questo motivo, il datore di lavoro risulta essere gravato da una grossa responsabilità quando tali livelli vengono oltrepassati. Infatti egli è tenuto a prendere tutte le precauzioni per evitare il verificarsi di danni all’incolumità dei dipendenti, in modo tale da ritornare ad una situazione di normalità, dopo aver agito sulle cause che hanno determinato il fatto e dopo aver applicato tutti gli strumenti per evitare il ritorno ad una situazione di pericolo.

Nell’ambito della valutazione dei rischi come prevista dal D.Lgs. 81/2008, il datore di lavoro valuta tutti i rischi derivanti da esposizione ad agenti fisici in modo da identificare e adottare le opportune misure di prevenzione e protezione con particolare riferimento alle norme di buona tecnica ed alle buone prassi.

Naturalmente i lavoratori destinati ad esercitare attività lavorative nei luoghi in cui sono presenti simili rischi, devono essere sottoposti a specifici controlli sanitari da parte del medico competente, il quale è tenuto a redigere delle cartelle sanitarie apposite in cui indicare l’eventuale correlazione tra la presenza di patologie e l’esposizione ad agenti fisici. In questi casi è fatto obbligo al medico competente di informare il datore di lavoro affinché possa variare la valutazione dei rischi e le misure poste a tutela della salute dei lavoratori.

Formazione Rischio agenti fisici sul lavoro

Nell'ambito degli obblighi di cui agli articoli 36 e 37, il datore di lavoro provvede affinché i lavoratori esposti a rischi derivanti da agenti fisici sul luogo di lavoro e i loro rappresentanti vengano informati e formati in relazione al risultato della valutazione dei rischi con particolare riguardo.

Contattaci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su https://www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

 

ISMEA - IMPRENDITORIA GIOVANILE IN AGRICOLTURA

Estesa l’età fino ai 41 anni non compiuti dell’età dei richiedenti.

 

Novità importanti per il settore dell’agricoltura. A partire dal 30 aprile sarà attivo il nuovo portale dedicato alla misura Imprenditoria giovanile in agricoltura, i finanziamenti ISMEA per il ricambio generazionale dedicato alla nuova formulazione della misura del subentro ed ampliamento estesa all'intero territorio nazionale. Anche i giovani imprenditori agricoli del Centro Nord infatti potranno accedere al mix di finanziamento agevolato e contributo a fondo perduto finora previsto dal bando ISMEA, sul modello della misura Resto al Sud, solo per il Mezzogiorno.

 

Nelle more della pubblicazione del decreto attuativo di cui all'art. 43-quater del cd. "Decreto semplificazioni", ogni domanda sarà istruita utilizzando per l'intero territorio nazionale le disposizioni relative a "Resto al Sud" (di seguito riportate), con due novità:

  - estensione a 41 anni non compiuti dell'età dei richiedenti;

  - riduzione della percentuale di garanzia dal 120 per cento al 100 per cento dell'importo del mutuo agevolato

 

SOGGETTI BENEFICIARI

Micro, piccole e medie imprese agricole organizzate sotto forma di ditta individuale o di società, composte da giovani di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti, con i seguenti requisiti:

  • subentro: imprese agricole regolarmente costituite da non più di 6 mesi con sede operativa sul territorio nazionale, con azienda cedente attiva da almeno due anni, economicamente e finanziariamente sana;
  • ampliamento: imprese agricole attive e regolarmente costituite da almeno due anni, con sede operativa sul territorio nazionale, economicamente e finanziariamente sane

SPESE AMMISSIBILI

Tra le spese ammissibili rientrano i progetti di sviluppo o consolidamento nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della diversificazione del reddito agricolo, in particolare:

  • la spesa per lo studio di fattibilità è ammissibile nella misura del 2% del valore complessivo dell'investimento da realizzare; inoltre la somma delle spese relative allo studio di fattibilità, ai servizi di progettazione sono ammissibili complessivamente entro il limite del 12% dell'investimento da realizzare;
  • le spese relative alle opere agronomiche sono ammissibili per i soli progetti nel settore della produzione agricola primaria;
  • la somma delle spese relative alle opere agronomiche, opere edilizie e oneri per il rilascio della concessione, ai fini dell'ammissibilità non deve superare il 40% dell'investimento da realizzare;
  • per le spese di investimento relative al settore della produzione agricola primaria, della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli, l'acquisto di terreni è ammissibile solo in misura non superiore al 10% dei costi ammissibili totali dell'intervento da realizzare;
  • la potenzialità dei nuovi impianti di trasformazione non deve essere superiore al 100% della capacità produttiva, stimata a regime, dell'azienda agricola oggetto dell'intervento.

SPESE NON AMMISSIBILI

Tra le spese non ammissibili rientrano: i diritti di produzione, animali e piante annuali, lavori di drenaggio, impianti per la produzione di biocarburanti e per la produzione di energia termica ed elettrica da fonti rinnovabili, investimenti di sostituzione di beni preesistenti, lavori in economia, impianti e macchinari usati, capitale circolante.

AGEVOLAZIONE

  • mutuo agevolato, a tasso zero, per un importo non superiore al 60 per cento delle spese ammissibili;
  • contributo a fondo perduto, per un importo non superiore al 35 per cento delle spese ammissibili.

Per le attività di agriturismo e le altre attività di diversificazione del reddito agricolo saranno concesse agevolazioni in regime de minimis nel limite massimo di 200.000,00 €.

L'impresa beneficiaria deve fornire garanzie di valore pari al 100 per cento del mutuo agevolato concesso, anche acquisibili nell'ambito degli investimenti da realizzare, per una durata almeno pari a quella del mutuo agevolato concesso dall'ISMEA. Sono ammissibili:

  • garanzie ipotecarie di primo grado su beni oggetto di agevolazioni, oppure su altri beni della beneficiaria o di terzi;
  • in alternativa o in aggiunta all'ipoteca, fideiussione bancaria o assicurativa a prima richiesta.

Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su www.promotergroup.eu/contattaci

 

Giovedì, 20 Maggio 2021 10:33

EMPLOYEE BRANDING: ELEONORA VALENTI

 

Precisione, doti organizzative, perseveranza ma anche buona capacità di ascolto e ottima dose di pazienza sono i tratti caratteristici di Eleonora, Responsabile Area Finanza & Sviluppo d'Impresa.

Conosciamo meglio Eleonora

Eleonora arriva in Promotergroup nel Gennaio 2018 e rimane subito affascinata dall’ambiente giovane e dinamico, non pensando che di lì a brevissimo sarebbe diventata parte del team. Inizia facendo un colloquio conoscitivo e la responsabile delle risorse umane nota subito in lei delle caratteristiche che potevano rappresentare un tassello importante all’interno dell’organizzazione aziendale e così passa allo step successivo effettuando un colloquio approfondito con Gianni Polizzi.
Di quel colloquio Eleonora ricorderà sempre l'entusiasmo e la passione per il lavoro che Gianni le ha trasmesso. Obiettivi ambiziosi, grandi idee, voglia di superare i limiti posti dal pensiero comune, Gianni Polizzi in poche battute le ha fatto capire che Promotergroup era il posto ideale per lei e che valeva la pena fare qualche sacrificio per far parte di questa bella realtà.

“Pochi giorni dopo ho ricevuto la telefonata con cui mi si comunicava che potevo iniziare il mio percorso; un percorso che in questi anni è sempre stato in ascesa e che non ha deluso le mie aspettative, rendendomi sempre fiera di far parte di questa grande famiglia.”

Eleonora ha tre passioni: viaggiare, leggere e cucinare. Adora viaggiare perché entrare a contatto con luoghi e culture diverse e vedere la bellezza del mondo le permette di aprire la mente e fa bene al cuore. Il perché ama leggere è racchiuso in una frase “Chi legge vive mille vite prima di morire. Chi non legge mai, ne vive una sola”. Leggere infatti, oltre a stimolare l’immaginazione e la creatività le permette di acquisire nuove conoscenze e competenze, la aiuta a riflettere ed analizzare meglio le cose oltre che a rilassarsi. Cucinare, soprattutto per le persone a cui tiene, è una vera e propria passione che l’aiuta a rilassarsi.

Raccontaci un aneddoto, una vicenda in particolare, in merito al tuo legame con Promotergroup

 “Un aneddoto che mi lega particolarmente a Promotergroup riguarda uno dei consueti meeting aziendali che si svolgono due volte l'anno ed in cui vengono analizzate le performance aziendali e dei dipendenti, prevedendo specifici riconoscimenti sulla base di diversi fattori. Uno di questi meeting è diventato per me particolarmente significativo in quanto culmine di un periodo molto intenso, in cui, oltre a rivestire il mio ruolo, ero stata chiamata a mettermi alla prova coadiuvando per diversi mesi l'amministrazione in una fase delicata di transizione. Nel corso di quel meeting, in modo del tutto inaspettato, l'azienda decise di assegnarmi uno specifico premio denominato "Sacrificio", tale riconoscimento è stato per me particolarmente importante non tanto per il premio in sé ma perché dimostrazione del fatto che vi era stata attenzione a quanto da me fatto in quei mesi, era stato "visto" l'impegno messo, era stato apprezzato il mio lavoro e la dedizione con cui mi ero messa a disposizione affrontando anche le difficoltà del caso. Il sentirsi apprezzati e motivati anche tramite queste dimostrazioni, dunque, fanno sì che si consolidino i legami: sono stimolo per migliorarsi, superare i propri limiti e crescere assieme.”

Come vedi il tuo rapporto con l’azienda?

Il posto di lavoro ideale per Eleonora è quello in cui la fiducia e il rispetto reciproco tra dipendente e datore di lavoro diventano punti nevralgici; un luogo che permette di essere orgogliosi di quello che si fa e in cui i buoni rapporti tra colleghi e superiori sono alla base di tutto. Fin da quando è arrivata in azienda sono questi i tratti che hanno contraddistinto il rapporto di Eleonora con la Promotergroup S.p.A.. Fin da subito si è sentita apprezzata e valorizzata, sempre motivata ed incentivata a dare il meglio e negli anni trascorsi il suo percorso è stato accompagnato da una crescita costante.

L’Area Finanza & Sviluppo d'Impresa è un settore relativamente giovane, un settore in cui Gianni Polizzi, presidente Promotergroup S.p.A., crede molto e su cui investe costantemente. Sapere che la fiducia nelle capacità del team è forte è un input importante. Le grandi sfide che spesso ci vengono poste davanti sono un costante stimolo alla crescita personale e professionale, un incentivo importante a dare il meglio e a superare i limiti che spesso sono solo nella nostra mente.

“Tanti mi chiedono come mai sono disposta a viaggiare due ore al giorno in macchina per lavorare in questa realtà, la risposta è racchiusa in quanto detto: mi identifico e credo fortemente nella mission aziendale, non mi sento una semplice dipendente ma sento questa azienda come un po' "mia", consapevole che la crescita di Promotergroup è anche la mia crescita”.

Quali sono i tuoi sogni/obiettivi futuri?

“Sarà banale ma il mio sogno principale è avere una vita felice e gratificante, sia sul piano familiare che professionale. Un obiettivo che però è facile a dirsi ma difficile a realizzarsi se non si mette costante dedizione e attenzione nel far sì che la curva della felicità non cali in picchiata. Tale percorso non è dato una volta per sempre ma è frutto di un cammino costante, che richiede cura e significa cogliere ed affrontare tutte le sfide della vita con la giusta grinta e caparbietà; è un percorso che se saputo intraprendere rende la vita dinamica e stimolante. Sogno dunque di affrontare la vita e le sfide che mi si pongono davanti sempre con la giusta positività; sogno di creare una famiglia serena, di crescere sempre e raggiungere la dimensione professionale ideale; sogno di credere sempre nelle possibilità che la vita da e di non tenere chiusi nel cassetto tutti quegli obiettivi piccoli e grandi che concorrono a renderla vita felice. Dal punto di vista professionale il mio obiettivo è continuare a crescere, formarmi e studiare per raggiungere sempre nuovi traguardi e concorrere alla realizzazione di ambiziosi progetti, ma soprattutto mantenere intatta la passione per il mio lavoro affinché sia costante stimolo al raggiungimento di sogni sempre più ambiziosi.”

Cambiamento

“Cambiamento” è una parola importante che per Eleonora è anche sinonimo di evoluzione e maturità, cambiare significa crescere ma spesso anche avere la possibilità di vivere la vita che si desidera. Il cambiamento il più delle volte è un percorso difficile perché comporta di abbandonare i vecchi schemi di comportamento, i vecchi schemi di pensiero che ci portano a percepire la realtà in maniera spesso distorta. Scegliere di intraprendere un cambiamento, qualunque esso sia, non è mai un compito facile. Significa decidere di occuparci finalmente di noi stessi, di riprendere il contatto con la nostra vita e con ciò che siamo e desideriamo essere. L'arrivo in Promotergroup è sicuramente stato una tappa importante nel percorso di cambiamento di Eleonora, l’ha portata a riflettere su chi fosse e su chi volesse diventare, su quali fossero gli obiettivi importanti e sul come raggiungerli. Promotergroup ha spronato Eleonora a mettersi costantemente in gioco e a non porsi limiti relativamente alle sue capacità; l’azienda ha avuto un ruolo fondamentale nell'aiutarla ad affrontare le sue insicurezze e a prendere atto delle sue capacità. Il contatto costante con persone capaci l’ha stimolata costantemente e ha fatto emergere quella buona dose di competitività che permette di migliorarsi e maturare. Non per ultimo, i rapporti umani che si sono venuti a creare in questa grande famiglia spesso le hanno permesso di smussare le rigidità mentali e gli angoli più duri del suo carattere. Il percorso in Promotergroup è, dunque, un percorso di evoluzione professionale e personale, che spesso ha cambiato il suo modo di affrontare le sfide e che al contempo ha portato Eleonora a ridefinire obiettivi, priorità e comportamenti.

Ci racconti il progetto più sfidante a cui hai partecipato?

“Per la tipologia di lavoro che faccio ogni progetto racchiude in sé una sfida, la Finanza Agevolata è un'area che pone davanti sempre nuovi stimoli, dal progetto d'investimento più piccolo ai progetti più importanti e complessi; si spazia da un ambito all'altro senza mai annoiarsi e dovendo sempre approfondire aspetti diversi. Gianni Polizzi è un amante delle sfide e non è raro che entri nella nostra stanza con la fatidica frase "Ho avuto un'idea..." ed è a quel punto che tutto si mette in moto e noi spesso diventiamo parte integrante nella realizzazione di quell'idea. In questi anni tantissime di quelle idee mi hanno stimolata ed entusiasmata, credendo fortemente nell'obiettivo da raggiungere. Se però devo pensare ad un progetto in particolare mi viene subito in mente quello del Distretto del Cibo del Sud Est Siciliano, prima per la realizzazione di questo strumento e poi per l'ideazione di un grande progetto d'investimento.

Contro le aspettative di molti, il team Promotergroup, grazie ad un importante lavoro di squadra, in breve tempo è riuscito in primis ad aggregare e coinvolgere quasi 300 aziende che hanno creduto nel progetto e negli obiettivi posti e poi a sviluppare un progetto che ha portato al riconoscimento del "nostro" distretto a livello nazionale. Raggiunto questo primo obiettivo la nostra area, nonostante le difficoltà e le chiusure legate al COVID-19, è riuscita a coinvolgere un gruppo più ristretto di aziende aderenti che sono andate oltre la diffidenza tipica dei progetti aggregativi e grazie alla regia e alle capacità della nostra area sono riusciti a presentare al Mipaaf un comune ed importante progetto d'investimento. Essere stata tra i protagonisti di questa sfida è stato per me un percorso di crescita fondamentale che mi ha resa orgogliosa e consapevole del fatto che, grazie al gioco di squadra, si superano limiti e si raggiungono obiettivi importanti.

 

PREVENZIONE SICUREZZA LAVORO: RISCHIO ESPOSIZIONE CAMPI ELETTROMAGNETICI

In base alla mansione svolta o ai luoghi di lavoro, i lavoratori di un’azienda possono essere esposti a campi elettromagnetici.

Il rischio da campi elettromagnetici (CEM) è un rischio che appartiene alle Radiazioni non Ionizzanti (all'interno delle quali vi sono anche le radiazioni ottiche, quali i raggi ultravioletti, le radiazioni che ricadono nella banda del visibile, i raggi infrarossi): esso è stato inglobato dal D.Lgs.81/2008 tra gli "Agenti Fisici" al Titolo VIII e in particolare dal Capo IV.

Cos’è il rischio esposizione campi elettromagnetici

In quasi tutti i luoghi di lavoro, il personale può essere esposto ai campi elettromagnetici che vengono generati ogniqualvolta si utilizza energia elettrica. Qualunque dispositivo, macchinario, impianto alimentato ad energia elettrica emette infatti campi elettrici, campi magnetici e campi elettromagnetici. Le sorgenti più comunemente conosciute sono, senza ombra di dubbio, gli elettrodotti e, in generale, gli apparati per la radiocomunicazione.

Se vengono superati certi valori limite, i campi elettromagnetici possono costituire dei rischi per la salute dei lavoratori e per questo motivo il D.Lgs. 81/2008 prevede una serie di norme per tutelare tutte quelle persone che lavorano in ambienti potenzialmente pericolosi.

Valutazione rischio esposizione campi elettromagnetici

L’identificazione dell'esposizione e la valutazione dei rischi è regolata dall'articolo 209. Il datore di lavoro deve valutare tutti i rischi per i lavoratori derivanti da campi elettromagnetici sul luogo di lavoro e, quando necessario, misurare o calcolare i livelli dei campi elettromagnetici ai quali sono esposti i lavoratori (da 0 Hz a 300 GHz).

La valutazione disposta dal datore di lavoro dovrà essere compiuta almeno ogni quattro anni da personale che ha ricevuto un’idonea formazione tecnica e un addestramento qualificato nell’ambito della prevenzione e protezione. Se la valutazione dei rischi rivela che i valori limite di esposizione non sono stati superati e che non c’è il pericolo che si determinino rischi per la sicurezza dei lavoratori, il datore di lavoro pianifica un programma di azione attraverso il quale predisporre le misure tecniche e organizzative necessarie ad impedire che si verifichino esposizioni superiori ai valori limite.

Il datore di lavoro dovrà prestare particolare attenzione alla valutazione di tutti gli effetti per salute e la sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili, con particolare riferimento a soggetti portatori di dispositivi medici impiantati, attivi o passivi, o dispositivi medici portati sul corpo, e alle donne in gravidanza, avvalendosi della collaborazione del medico competente.

Tutti i lavoratori esposti ad agenti fisici devono essere sottoposti ogni anno a sorveglianza sanitaria, e per quelli che rivelano una particolare sensibilità al rischio, il medico competente deve elaborare una cartella sanitaria e di rischio personale.

Formazione Rischio esposizione campi elettromagnetici

L’art 210 bis riporta gli obblighi del DdL riguardo a  informazione e formazione dei lavoratori e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza circa gli effetti indiretti dell'esposizione,  la possibilità di sensazioni e sintomi transitori dovuti a effetti sul sistema nervoso centrale e periferico, e in merito alla possibilità di rischi specifici nei confronti di lavoratori appartenenti a gruppi particolarmente sensibili al rischio, quali soggetti portatori di dispositivi medici o di protesi metalliche e le lavoratrici in stato di gravidanza.

Il corso “Formazione dei lavoratori” consente al datore di lavoro di assolvere gli obblighi previsti dal comma 1 dell’art. 36, 37 del D.Lgs. n. 81/2008, in materia di formazione dei propri lavoratori, ed è il primo passo del percorso formativo obbligatorio per i lavoratori.

Devi effettuare il DVR o garantire la formazione dei tuoi dipendenti?

Contattaci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su www.promotergroup.eu/contattaci

 

PREVENZIONE SICUREZZA LAVORO: RISCHIO ESPOSIZIONE AMIANTO

L’amianto ( o asbesto) è una sostanza chimica fibrosa utilizzata fino agli inizi degli anni novanta per realizzare diverse strutture in quanto considerato un materiale versatile e a basso costo. Le caratteristiche di pericolosità dell’amianto non erano note fino a poco tempo fa e sono legate proprio alla struttura della sostanza in fibre che tende a sfaldarsi provocando danni alla salute.

Cos’è il rischio esposizione amianto

La sola presenza di amianto non rappresenta in sé una fonte di pericolo: la potenziale pericolosità è legata allo sfaldamento dei materiali che lo contengono. L'amianto infatti tende a sfaldarsi facilmente e, nel momento in cui questo avviene, rilascia nell'aria le proprie fibre e le polveri che, se inalate, possono provocare alterazioni a livello dell’apparato respiratorio e polmonare.

Una volta riconosciute le sue caratteristiche di pericolosità si è provveduto, con la legge 257 del 27 Marzo 1992, a vietarne l’utilizzo, l’importazione e la commercializzazione.

Ai sensi dell'articolo 8, i datori di lavoro provvedono affinché nessun lavoratore sia esposto a una concentrazione di amianto in sospensione nell'aria superiore a 0,1 fibre per cm3, misurata in rapporto a una media ponderata nel tempo di riferimento di 8 ore (TWA).

Quando il valore limite fissato viene superato, il datore di lavoro deve individuare le cause del superamento e adottare il più presto possibile le misure appropriate per ovviare alla situazione. Il lavoro può proseguire nella zona interessata solo se vengono prese misure adeguate per la protezione dei lavoratori interessati. Se l’esposizione non può essere ridotta con altri mezzi e per rispettare il valore limite è necessario l’uso di un dispositivo di protezione individuale delle vie respiratorie con fattore di protezione operativo tale da garantire tutte le condizioni di sicurezza; l’utilizzo dei DPI deve essere intervallato da periodi di riposo adeguati all’impegno fisico richiesto dal lavoro; l’accesso alle aree di riposo deve essere preceduto da idonea decontaminazione.

I lavori di demolizione e di rimozione dell'amianto possono essere effettuati solo da soggetti iscritti all'albo delle imprese che effettuano la bonifica dei materiali contenenti amianto ai sensi dell'articolo 212 del d.lgs. n.152/2006.

La rimozione sconsiderata dell’asbesto, seguita all’entrata in vigore del D.Lgs 257/92, svolta da personale inesperto, non adeguatamente protetto e non al corrente del rischio da esposizione, ha in molti casi in passato generato problemi ben più significativi di quelli che sarebbero forse derivati evitando di movimentarlo.

Valutazione rischio esposizione amianto

La valutazione del rischio amianto nei luoghi di lavoro, è definita nell’art 249 del D.Lgs 81/08 in cui viene esplicitamente ricordato l’obbligo del datore di lavoro di effettuare la valutazione dei rischi .

A tal fine il datore di lavoro ha l’obbligo, nell’impossibilità di procedere all’eliminazione del materiale pericoloso, di informare i lavoratori rispetto alla presenza del pericolo, di far effettuare una certificazione dello stato di integrità dell’amianto e di procedere comunque a monitoraggi ambientali e biologici per valutare la presenza di fibre di amianto nell’aria e nell’organismo dei lavoratori.

Nella valutazione del rischio il datore di lavoro deve valutare i rischi dovuti alla polvere proveniente dall’amianto e dai materiali contenenti amianto, al fine di stabilire la natura e il grado dell’esposizione e le misure preventive e protettive da attuare.

In collaborazione con il Medico Competente, il datore di lavoro elabora un opportuno piano di campionamento e di sorveglianza sanitaria, per monitorare nel tempo i livelli di amianto presenti.

Altro aspetto importante riguarda la sorveglianza sanitaria. Essa è necessaria:

  • prima che il lavoratore sia adibito a svolgere le attività di manutenzione, rimozione, smaltimento di amianto (o di materiali che lo contengono) e trattamento dei relativi rifiuti;
  • ogni tre anni o con periodicità stabilita dal medico competente.

Formazione Rischio esposizione amianto

Il D. Lgs 81/2008 impone l’obbligo di informazione, formazione e addestramento di tutto il personale impiegato. È fondamentale formare e informare i lavoratori in relazione al rischio derivato all’esposizione dell’amianto.

Il corso “Formazione dei lavoratori” consente al datore di lavoro di assolvere gli obblighi previsti dal comma 1 dell’art. 36, 37 del D.Lgs. n. 81/2008, in materia di formazione dei propri lavoratori, ed è il primo passo del percorso formativo obbligatorio per i lavoratori.

Devi effettuare la valutazione del rischio amianto o garantire la formazione dei tuoi dipendenti?

Contattaci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su www.promotergroup.eu/contattaci

 

 

BANDO PMI DIGITALI: ANCORA A DISPOSIZIONE 50 MILIONI PER LA TRASFORMAZIONE DIGITALE

Bando Digital Transformation: contributi e finanziamenti per le micro, piccole e medie imprese concessi dal Ministero dello Sviluppo Economico.

 

Il Bando Digital Transformation PMI è una misura prevista dal Decreto Crescita, che mette a disposizione 100 milioni di euro per favorire la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi di micro, piccole e medie imprese, attraverso le tecnologie di Impresa 4.0 e soluzioni digitali di filiera. È rivolta alle micro, piccole e medie imprese che investono in innovazione digitale, con ricavi pari ad almeno 100mila euro, almeno due bilanci approvati, attive nei seguenti settori: manifatturiero, servizi diretti alle imprese manifatturiere, turismo, commercio

Gli incentivi vengono concessi sotto forma di contributi e finanziamenti agevolati. Le agevolazioni, pari al 50% della spesa ammissibile, sono concesse come segue:

  • 10 % sotto forma di contributo,
  • 40 % sotto forma di finanziamento agevolato.

 

Lo sportello si è aperto lo scorso 15 dicembre e il plafond complessivo di 100 milioni è stato utilizzato finora solo per circa la metà dei fondi.

Gli investimenti ammessi devono abilitare la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi, attraverso le tecnologie abilitanti individuate nel Piano nazionale Impresa 4.0, oppure le soluzioni tecnologiche digitali di filiera (distribuzione, piattaforme, e-commerce, pagamenti).

Sono agevolati progetti di valore minimo pari a 50mila e valore massimo pari a 500mila euro, presentati da imprese singole o associate mediante contratti di rete o altre forme di collaborazione (fino a 10 soggetti), con capofila un DIH (Digital Innovation Hub) o EDI (ecosistema digitale per l’innovazione).

Beneficiari

Il bando è aperto alle PMI dell’intero territorio nazionale che, alla data di presentazione della domanda:

- sono iscritte e risultano attive nel Registro delle imprese;

- operano in via prevalente o primaria nel settore manifatturiero e/o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere e/o nel settore turistico e/o nel settore del commercio;

- hanno conseguito, nell’esercizio cui si riferisce l’ultimo bilancio approvato e depositato, un importo dei ricavi delle vendite e delle prestazioni pari almeno a 100.000 euro;

- dispongono di almeno 2 bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese;

- non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.

Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su www.promotergroup.eu/contattaci

Venerdì, 07 Maggio 2021 08:39

COSÌ IL BUSINESS SI METTE IN SICUREZZA

 


COSÌ IL BUSINESS SI METTE IN SICUREZZA

Dalla sicurezza alla salute sul lavoro, dal supporto alla filiera agroalimentare alle certificazioni Qsa: Promotergroup affianca le aziende nel loro percorso, su tutto il territorio nazionale. E ora punta al programma Elite di Borsa Italiana

 

Un’ampia gamma di servizi dedicati a tutte le imprese che puntano a valorizzare il proprio business in termini di produttività e competitività: è quella offerta da Promotergroup, azienda che dal 2003 fornisce supporto alle attività aziendali attraverso una serie di servizi diretti alle principali aree operative d’impresa come organizzazione e sviluppo, qualità, sicurezza, formazione. Servizi che non si rivolgono solo alle imprese ma anche agli enti locali, alle associazioni di categoria e alle organizzazioni non profit. Tra le aree in cui Promotergroup opera con la sua attività di fornitura di servizi c’è la sicurezza sul lavoro: l’obiettivo dell’azienda è migliorare le condizioni di sicurezza delle imprese clienti, attraverso un’analisi capillare dei processi e delle attività, con lo scopo ultimo di ridurre gli infortuni sui luoghi di lavoro e le malattie professionali, promuovendo una cultura della sicurezza e sensibilizzando le imprese sull’importanza della prevenzione. C’è poi la sicurezza dei dati, sempre più importante specie dopo l’entrata in vigore, nel maggio 2018, del Gdpr - General Data Protection Regulation, la disciplina europea volta a innovare il sistema di trattamento e di circolazione dei dati personali delle persone che operano e risiedono nell’Unione Europea, nonché la loro protezione. Le aziende sono così obbligate a implementare sistemi che segnalino tempestivamente ogni violazione; molte di esse, oltre alle pubbliche amministrazioni, devono poi nominare un Dpo, data protection officer, un soggetto con precise competenze professionali che svolga compiti di consulenza, verifica e controllo. Promotergroup offre anche servizi nell’ambito della sorveglianza sanitaria, che consiste nell’effettuazione di visite mediche e di esami clinici o indagini diagnostiche mirati a individuare i rischi cui possono essere esposti i lavoratori. Inoltre, la società fornisce supporto alle imprese clienti sul fronte del sistema di gestione della sicurezza sul lavoro (Sgsl), un sistema organizzativo aziendale volontario finalizzato a garantire il raggiungimento degli obiettivi di salute e sicurezza sul lavoro: il servizio proposto da Promotergroup parte da un audit sul posto, con sopralluoghi tecnici e verifica documentale, al termine del quale viene rilasciato un report in cui si evidenziano eventuali criticità o scostamenti rispetto alla normativa vigente e/o ai criteri di un Sgsl. Per le aziende del settore agroalimentare Promotergroup offre poi supporto a livello dell’intera filiera, per quanto riguarda la conoscenza e l’applicazione delle norme relative all’igiene sul luogo di lavoro e a tutti gli aspetti legati alla qualità. Altre aree in cui Promotergroup è attiva sono le certificazioni Qsa (qualità, sicurezza, ambiente) che identificano la conformità dei prodotti e fanno sì che anche le piccole imprese possano rimanere competitive nei confronti di quelle più grandi, tutelare la propria reputazione e valorizzare la propria immagine. C’è poi la finanza agevolata, un’area che si avvale di consulenti specializzati, per aiutare le imprese clienti a cogliere le opportunità finanziarie e progettare interventi mirati sulle loro esigenze - Promotergroup offre anche consulenza integrata nel campo delle risorse umane, attraverso la collaborazione con Aletheia, ente accreditato come Agenzia per il lavoro. Nella gamma di offerta troviamo infine servizi per le pubbliche amministrazioni, comunicazione e social media marketing, project management, innovation management e assistenza per le gare d’appalto.


«La mission di Promotergroup è quella di offrire servizi reali ‘mirati’ ai clienti, pubblici e privati, di medie e grandi dimensioni, con lo scopo di contribuire al raggiungimento degli obiettivi aziendali seguendo una logica di problem solving a costi standardizzati su tutto il territorio nazionale», spiega il presidente Gianni Polizzi. «La società, seguendo i principi etici e sociali del suo management, ha scelto sin dalla fase costitutiva il modello di benefit corporation. Le società benefit sono aziende a duplice finalità che perseguono volontariamente, nell’esercizio dell’attività d’impresa, oltre allo scopo di lucro anche una o più finalità di beneficio comune». Questo status giuridico, sottolinea Polizzi, è stato «introdotto in Italia nel 2016 sul modello delle Benefit Corporation presenti negli Usa, ed è stato adottato da oltre 500 aziende italiane, che l’hanno riconosciuto come modello ottimale per affrontare le sfide del nuovo millennio. Ciò comporta l’impegno statutario di devolvere annualmente parte degli utili aziendali in opere benefiche, volte al rispetto dell’ambiente, e all’aiuto concreto verso le persone più bisognose». Nell’ambito di questo modello, Promotergroup «rappresenta un modello di business innovativo e completo grazie all’ampia gamma di servizi offerti ai clienti, che spaziano dall’adeguamento normativo
cogente delle singole imprese, allo sviluppo e creazione d’impresa, per le aree di finanza agevolata, finanza bancaria, creazione d’impresa, controllo di gestione», fa sapere Polizzi.


«Pur avendo un portafoglio di servizi fra i più ampi in Italia tra le aziende di questo settore, Promotergroup si distingue dagli altri operatori sul mercato perché offre e propone ciò che serve alle imprese nell’ottica di un adeguamento e di un efficientamento aziendale, con un budget predestinato e ottimizzato nel tempo. Amiamo sostenere  che offriamo prioritariamente soluzioni e non servizi». Tra questi servizi una particolare importanza, specialmente in questo periodo, viene ricoperta dalla medicina del lavoro, che «rappresenta una delle aree core della società, soprattutto in un momento storico caratterizzato dalla pandemia, nel quale anche il legislatore ha conferito con un apposita norma un obbligo di sorveglianza sanitaria aggiuntiva (sorveglianza sanitaria rafforzata)», spiega Polizzi. «Oltre a essere all’avanguardia in termini di attrezzature e strumenti innovativi e di ultima generazione, come i camper mediciinnovativi e digitali, Promotergroup dispone di uno staff medico, paramedico e di supporto di primaria eccellenza e fidelizzazione, che lavora alle dipendenze del gruppo. Tutto questo ci permette di offrire e ottimizzare il servizio anche ad aziende multi-localizzate, e quindi di raggiungere ogni area del territorio nazionale offrendo il servizio a costo standardizzato». Per un’azienda, sottolinea Polizzi, «rivolgersi a una realtà come Promotergroup permette di avere da un unico player tutta la gamma di servizi di cui le imprese hanno bisogno per il loro adeguamento e sviluppo, e anche per poter ottimizzare i costi aziendali dei servizi, sia in termini economici che temporali, grazie alla presenza capillari delle sedi Promoter in diverse regioni e alla disponibilità di oltre 50 professionisti con competenze plurime e diversificate nell’organico aziendale».

Dopo la trasformazione da consorzio in società per azioni, Promotergroup punta ora a crescere ulteriormente «sia per linea retta - fatturato e clienti - che orizzontale - acquisizioni aziendali di altre aziende del settore con specializzazioni similari o integrabili al pacchetto di servizi attuale - per ampliare ulteriormente la gamma dell’offerta». Inoltre, sottolinea il presidente, «l’ambizione del gruppo è quella di avviare il percorso Elite di Borsa italiana, che potrà rappresentare un ulteriore momento di crescita aziendale, sia in termini di competenze manageriali che di consolidamento strutturale su un mercato più ampio e con attori qualificati dalla stessa Borsa Italiana».

Fonte: Economy Magazine