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PREVENZIONE SICUREZZA LAVORO: STRESS LAVORO CORRELATO

 

A partire dal gennaio 2011 la valutazione del rischio stress da lavoro correlato è obbligatoria per le aziende italiane.

A livello normativo c’è l’obbligo per i datori di lavoro di ripetere la valutazione con una frequenza non inferiore ai tre anni, salvo che gli esiti delle valutazioni pregresse non indichino situazioni di disagio che inducano ad adottare provvedimenti più restrittivi e tempistiche più ravvicinate.

Lo stress lavoro correlato pertanto può interessare potenzialmente ogni luogo di lavoro e ogni lavoratore, in quanto causato da aspetti diversi strettamente connessi con l’organizzazione e l’ambiente di lavoro.

Definizione: Stress lavoro correlato

Per stress si intende un malessere che si manifesta quando una persona percepisce uno squilibrio tra le sollecitazioni ricevute e le risorse a disposizione.

L'Accordo Europeo sullo stress lavoro correlato del 2004, lo definisce come:

"una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro".

A questi contenuti si rifà anche il Testo Unico per la Sicurezza che all’Art. 28 che specifica che il datore di lavoro deve eseguire la valutazione dei rischi che riguardano la sicurezza e la salute dei lavoratori, senza tralasciare i rischi stress lavoro correlato.

Ma lo stress da lavoro è una malattia?

Molti si pongono questa domanda e possiamo sicuramente affermare che lo stress da lavoro correlato non è di per se una malattia ma una condizione di disagio e di pressione avvertita sul posto di lavoro a causa per lo più dell’organizzazione e dell’ambiente di lavoro, che se protratta nel tempo può assumere carattere patologico. Lo stress da lavoro correlato si differenzia però dal mobbing che si riferisce invece ad un atteggiamento persecutorio che ha la caratteristica di essere sistematico e volto a danneggiare le vittime fino a causare la perdita del lavoro.

I sintomi dello stress lavoro correlato sono sia di natura comportamentale come l’insicurezza, l’impazienza, l’isolamento e la scarsa autostima, sia di natura psicologica come la scarsa concentrazione e attenzione, la stanchezza cronica, l’angoscia e la depressione. Lo stress da lavoro correlato può portare anche ad assenteismo, problemi disciplinari e rapporti conflittuali a lavoro con notevole difficoltà a relazionarsi con colleghi e superiori.

Le sanzioni che ricadono in capo al datore di lavoro o dirigente in caso di mancata valutazione dello Stress Lavoro Correlato sono le seguenti:

- Per omessa redazione del DVR, violazione Art. 29, c.1, l’arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da € 2.500 a € 6.400;

- Per incompleta redazione del DVR con omessa indicazione delle misure ritenute opportune al fine di garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza è prevista una ammenda da € 2.000 a € 4.000.

Rischi stress lavoro correlato

A livello normativo la valutazione dello stress lavoro correlato viene effettuata dal Datore di Lavoro. Quest’ultimo deve essere in grado di adottare tutte le misure preventive per eliminare o quantomeno ridurre i pericoli.

In riferimento al lavoro, le fonti di stress possono derivare da orari di lavoro particolarmente pesanti, anche per esempio sui turni, a carichi di lavoro eccessivi, a organizzazione del lavoro inadeguata rispetto alle competenze professionali, e infine a carenze infrastrutturali del luogo di lavoro, come ad esempio scarsa illuminazione, temperature disagevoli, scarse condizioni igieniche, spazi insufficienti.

Ogni azienda deve implementare un’adeguata gestione del rischio, che consente di migliorare le condizioni di lavoro e dei livelli di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, impattando positivamente sulla competitività delle aziende e sulla qualità dei prodotti e dei servizi erogati.

Formazione Rischi Stress lavoro correlato

Il D.Lgs 81/2008 impone l’obbligo di informazione, formazione e addestramento di tutto il personale impiegato. È fondamentale formare e informare i lavoratori in relazione ai rischi stress lavoro correlato.

Il corso Rischi Stress lavoro correlato è destinato a professionisti che intendono approfondire le tematiche dello stress sul lavoro al fine di prevenire lo stress sul lavoro.

Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

Lunedì, 08 Febbraio 2021 11:14

CRIAS SCORTE IN AGRICOLTURA SICILIA

CRIAS SCORTE IN AGRICOLTURA SICILIA

L’agevolazione per l’acquisto di scorte in agricoltura copre il 100% dell’acquisto tra 5.000 e 300.000,00 euro.

 

Il Finanziamento a favore delle imprese agricole per la formazione di scorte è una specifica misura volta a facilitare l’acquisizione da parte di quest'ultime dei mezzi tecnici a fecondità semplice, la cui utilità cioè si esaurisce nel corso dell’esercizio produttivo, con un tempo di restituzione dei finanziamenti concessi che va al di là dell’annata agraria.

SOGGETTI BENEFICIARI

I beneficiari sono:

  • imprenditori agricoli titolari di imprese agricole, iscritte presso la Camera di commercio, industria, artigianato ed agricoltura al Registro delle imprese agricole, con sede in Sicilia, che abbiano costituito il fascicolo aziendale c/o uno dei Centri autorizzati di Assistenza Agricola (CAA) e siano titolari di un conto corrente bancario, con esclusione di Banco Posta;
  • Le imprese di produzione primaria sia in forma singola che associata;
  • Le imprese che operano nel settore della trasformazione, lavorazione e commercializzazione dei prodotti agricoli solo ed esclusivamente in forma associata.

 

SPESE AMMISSIBILI

Tra le spese ammissibili rientra l’acquisto di mezzi tecnici di produzione a logorio totale, tutti quei prodotti/materiali di consumo che esauriscono il loro effetto nel corso dell’annata di riferimento, cioè tutte le spese correnti sostenute nell’arco dell’annata agraria di riferimento finalizzate all’esercizio dell’attività agricola.

SPESE NON AMMISSIBILI

Tutte le spese che per cui il loro effetto scaturente dal loro impiego non si esaurisce entro l’annata agraria (concimi organici, ammendanti, correttivi) nonché tutti prodotti/mezzi tecnici con l’etichettatura non conforme od il cui uso è vietato dalla disposizione di legge vigenti.

AGEVOLAZIONE

Il sostegno è concesso sotto forma di Finanziamento agevolato con copertura 100% di durata 24 mesi di cui 3 di preammortamento.

L’intervento finanziario copre il 100% dell’acquisto tra 5.000 e 300.000,00 euro:

a) Produzione primaria, da €. 5.000,00 (CINQUEMILA/00) fino ad un massimo di €. 30.000,00 (TRENTAMILA/00)

b) Lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli da €. 5.000,00 (CINQUEMILA/00) fino ad un massimo di €. 300.000,00 (TRECENTOMILA/00)

c)Imprese agricole che esercitano attività agrituristiche, da €5.000,00 (CINQUEMILA/00) fino ad un massimo di € 300.000,00 (TRECENTOMILA)

 

Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

 

 crias agricoltura scorte agricole

 

 

 

 

SOTTOMISURA 2.1 PSR SICILIA: FONDI PER SERVIZI DI CONSULENZA IN AGRICOLTURA

La sottomisura 2.1 ha una dotazione finanziaria di € 3.000.000,00. Tale budget di contributi e fondi perduti verrà ripartito al 50% tra Enti pubblici ed Enti privati.

 

La misura 2 - sottomisura 2.1 “Sostegno allo scopo di aiutare gli aventi diritto ad avvalersi dei servizi di consulenza” è attuata nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Sicilia 2014/2020 ed ha come obiettivo quello di fornire all’impresa, attraverso la consulenza, una soluzione tecnica concreta e puntuale in ambito agricolo volta a risolvere una specifica problematica aziendale.

SOGGETTI BENEFICIARI

I beneficiari sono i prestatori dei Servizi di consulenza “Organismi di consulenza”, dotati di una struttura adeguata, in termini di personale qualificato e regolarmente formato, nonché di esperienza, affidabilità nonché aggiornate capacità professionali, sia a livello teorico che operativo, a svolgere l’attività di consulenza sulle tematiche di interesse.

DESTINATARI FINALI

Gli imprenditori agricoli e forestali, i giovani agricoltori, i gestori del territorio, le PMI insediate nelle zone rurali. Gli agricoltori che vogliono usufruire di un servizio di consulenza devono essere in possesso del requisito di “agricoltori attivi” e controfirmare una Contratto di consulenza con l’Organismo di consulenza prescelto La priorità del servizio di consulenza va data ai beneficiari delle misure 3, 4, 5, 6, 8, 10, 11, 13, 15 e 16del PSR 2014/20.

Il destinatario del servizio di consulenza può aderire ad un solo progetto di consulenza pena l’esclusione da ogni beneficio e la conseguente riduzione del sostegno concesso agli Organismi di consulenza titolari dei progetti di consulenza cui lo stesso destinatario ha aderito.

SPESE AMMISSIBILI

Il costo unitario standard (UCS) comprendente:

1) la remunerazione del consulente;

2) le spese di viaggio sostenute dal consulente per recarsi all’azienda/impresa del destinatario finale;

3) le spese indirette/generali rappresentate dall’insieme dei costi indiretti, ovvero non attribuibili al singolo servizio di consulenza; rientrano in questa categoria le attività di coordinamento e amministrazione, le spese di manutenzione dei locali, gli affitti, ecc.

AGEVOLAZIONE

Il sostegno è concesso sotto forma di contributo in conto capitale pari al 100% delle spese ammesse e realizzate. Il costo massimo delle consulenze di base e/o specialistiche erogate ad ogni singola impresa non può superare il valore di 1.500,00 euro secondo il prospetto seguente:

Consulenza di base € 540,00 max

Consulenza specialistica € 960,00 max

La spesa ammissibile è calcolata sulla base del valore unico UCS individuato per l’identificazione della spesa ammissibile del servizio di consulenza è pari a €54,00/ora (IVA esclusa).

SCADENZA

16 Aprile- entro il 31 gennaio da individuare i consulenti e accreditare le sedi operative

DOTAZIONE FINANZIARIA

Le risorse finanziarie stanziate ammontano a € 3.000.000,00 di cui € 1.815.000,00 di quota FEASR. Tale budget di €. 3.000.000,00 verrà ripartito al 50% tra Enti pubblici ed Enti privati.

Promotergroup S.p.A. sempre a supporto degli agricoltori che sono alla ricerca di un servizio di consulenza.

Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

 

 misura psr 2.1 consulenza agricola

 

 

 

 

 

PREVENZIONE SICUREZZA LAVORO: RISCHI AMBIENTI CONFINATI 

Ogni ambiente di lavoro presenta diverse tipologie di rischio a seconda dell’attività lavorativa svolta. Per questo abbiamo deciso di ideare una nuova rubrica dedicata ai rischi sui luoghi di lavoro e alla prevenzione.

La prevenzione assume un ruolo chiave negli ambienti di lavoro. È importante che il datore di lavoro valuti attentamente i probabili rischi sul lavoro al fine di al fine di decidere quali misure siano necessarie a garantire la sicurezza dei lavoratori.

Partiamo dalla sicurezza ambienti confinati.

Sicurezza Ambienti confinati

Per ambienti confinati si intende un luogo/ambiente totalmente o parzialmente chiuso, che non è stato progettato e costruito per essere occupato in permanenza da persone, né destinato ad esserlo, ma che all’occasione, può essere occupato temporaneamente per l’esecuzione di interventi lavorativi come l'ispezione, la manutenzione o la riparazione, la pulizia, l’installazione di dispositivi tecnologici caratterizzato da limitate aperture di accesso e da una ventilazione naturale sfavorevole, in cui il pericolo di morte o di infortunio grave è molto elevato, a causa della presenza di sostanze, agenti chimici o condizioni di pericolo (ad es. mancanza di ossigeno).

Gli spazi confinati sono facilmente identificabili proprio per la presenza di aperture di dimensioni ridotte, serbatoi. Silos, reti fognarie ecc..

Altri tipi di spazi confinati, non altrettanto facili da identificare ma ugualmente pericolosi, potrebbero essere:

  • cisterne aperte, vasche, camere di combustione all'interno di forni, tubazioni, ambienti con ventilazione insufficiente o assente.

Ogni anno, gli spazi confinati sono causa di numerosi incidenti mortali e infortuni gravi. L’analisi degli incidenti in attività all’interno di ambienti confinati, che tragicamente si ripetono con dinamiche similari,denota la scarsa informazione e formazione degli operatori su questo tipo di pericoli, la mancata valutazione del rischio e il non rispetto di quanto previsto dalla normativa (D.Lgs.81/08).

Rischi per ambienti confinati

I rischi principali per le attività in spazi confinati sono dovuti alla possibile presenza di sostanze inquinanti nell’aria, ovvero alla carenza di ossigeno. In questo caso si parla di rischio di tipo chimico.

Tutte le ipotesi di rischi ambienti confinati si possono ricondurre essenzialmente a tre fattispecie:

      1. configurazione dello spazio e delle vie di uscita;

  1. carenza di ossigeno;
  2. presenza di sostanze tossico/nocive, infiammabili o comburenti

Tra i rischi ambienti confinati più insidiosi rientra quello dell’asfissia anossica, che deriva da sostanze come i gas inerti, che sono comunemente presenti in natura, non sono classificati come pericolosi e quindi non assoggettati al dispositivo di comunicazione del pericolo (etichetta, pittogramma).

Formazione ambienti confinati

Il D.Lgs 81/2008 impone l’obbligo di informazione, formazione e addestramento di tutto il personale impiegato, compreso il datore di lavoro ove impiegato per attività lavorative in ambienti sospetti di inquinamento o confinati

Il corso “Spazi Confinati” ha una durata di 8 ore e viene svolto in aula.

Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

REGIONE SICILIANA: FONDI PERDUTI PER MIGLIORARE LA GESTIONE IDRICA DELLE AZIENDE AGRICOLE

Al via le agevolazioni destinate alle imprese agricole per la realizzazione e il miglioramento dei “laghetti aziendali/interaziendali”.

 

La Regione Sicilia con il nuovo bando a fondo perduto "Interventi a supporto delle imprese agricole contro la siccità e la gestione della risorsa idrica per scopi irrigui e per l'allevamento” si pone l’obiettivo di potenziare la raccolta e la gestione dell’acqua a livello aziendale e interaziendali attraverso la creazione di bacini di accumulo di piccola e media dimensione (cd. laghetti collinari) al fine di valorizzare le risorse idriche naturali.

SOGGETTI BENEFICIARI

Gli agricoltori, persone fisiche e giuridiche (società agricola di persone, capitali o cooperativa di produzione, costituite in conformità alla legislazione vigente). I soggetti devono essere in possesso di un fascicolo aziendale aggiornato alla data di presentazione dell’istanza, titolari di partita IVA con codice di attività agricola, iscritti alla CCIAA e all’INPS.

ATTIVITÀ AMMISSIBILI

realizzazione e/o miglioramento di “laghetti aziendali/interaziendali” per l'accumulo e la distribuzione di acque per l'irrigazione e l'allevamento ivi comprese le opere accessorie connesse, con esclusione degli impianti di irrigazione.

SPESE AMMISSIBILI

- realizzazione e/o miglioramento di “laghetti aziendali/interaziendali” per l'accumulo e la distribuzione di acque per l'irrigazione e l'allevamento ivi comprese le opere accessorie connesse, con esclusione degli impianti di irrigazione.

- spese generali, che possono essere ammesse a contributo sino alla percentuale massima del 12% dell'importo dei lavori, al netto delle spese stesse, e che siano strettamente necessarie e funzionali alla realizzazione dell’investimento.

- spese per garanzie fideiussorie per la concessione di anticipi;

- spese inerenti l'obbligo di informazione e pubblicità sugli interventi finanziati dal FEASR (targhe, cartelloni, ecc.)

AGEVOLAZIONE

La dimensione finanziaria massima dell’investimento complessivo non potrà eccedere 300.000 euro.

L'intensità di aiuto è limitata al 50% dell'importo dei costi ammissibili. Tale aliquota può essere maggiorata di 20 punti percentuali per:

  • i giovani agricoltori o gli agricoltori già insediati nei cinque anni precedenti la domanda di aiuto;
  • investimenti collettivi;
  • investimenti in zone soggette a vincoli naturali e ad altri vincoli specifici.

Per la quota a carico del beneficiario (50% o 30%), l’IRFIS potrà intervenire sulla Copertura del fabbisogno finanziario connesso a programmi di investimento:

Finanziamento a medio-lungo termine con erogazioni in unica soluzione o per stato avanzamento lavori. Sino ad un massimo di 12 anni, ivi compreso un periodo di utilizzo e preammortamento massimo di 2 anni

Rate Trimestrali comprensive di capitale ed interessi

Tasso d’interesse calcolato sulla base del tasso di mercato calmierato nella misura del 1,9%.

Apporto di eventuali garanzie.

Spese per eventuale perizia tecnica a carico dell’impresa richiedente

Spese di istruttoria 1,5% dell’importo del finanziamento richiesto

Gli aiuti di cui al presente regime di aiuto possono essere cumulati:

    a) con altri aiuti di Stato riguardanti diversi costi ammissibili individuabili;

    b) con altri aiuti di Stato riguardanti gli stessi costi ammissibili, in tutto o in parte coincidenti, unicamente se tale cumulo non porta al superamento dell’intensità dell’aiuto o dell’importo di aiuto più elevati applicabili agli aiuti stessi in base al regolamento (UE) n. 702/2014;

   c) con altri aiuti di Stato senza costi ammissibili individuabili.

Gli aiuti di cui al presente regime non sono cumulabili con aiuti “de minimis” relativamente agli stessi costi ammissibili, se tale cumulo porta a un’intensità di aiuto superiore ai livelli stabiliti dal regolamento (UE) n. 702/2014

SCADENZA: 01 febbraio 2021 al 20 marzo 2021;

 

PREMIALITA’

Soggetto/i proponente l’investimento

- Imprenditori agricoli professionali (I.A.P.) o da coltivatori diretti

- Soggetti in possesso di titolo di studio professionale specifico (es. laurea Scienze Agrarie) o diploma(perito agrario/agrotecnico)

Adesione a regimi di qualità dei prodotti e dei processi

Aziende assoggettate al regime di agricoltura biologica (BIO) e che aderiscono anche ad altri sistemi di qualità di prodotto (DOP, IGP, DOCG, DOC, IGT, SQN Zootecnia, SQN Produzione integrata) o QS (qualità sicura garantita dalla Regione Siciliana) o altri sistemi di qualità di processo (ISO 9001, ISO 14001, ISO 22000, ISO 22005, ISO 28000, MPS o altri).

Giudizio di convenienza dell’investimento redatto secondo metodologia dell’estimo agrario

A parità di punteggio saranno attribuite in ordine decrescente le seguenti priorità:

  • soggetto richiedente o legale rappresentante anagraficamente più giovane
  • imprese agricole che propongono la realizzazione degli interventi su beni confiscati alla criminalità organizzata
  • domanda di aiuto presentata per prima “farà fede la data e l’ora di arrivo della PEC”.

 

DOTAZIONE FINANZIARIA

20 milioni di euro del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) Sicilia

 

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 bando regione siciliana

 

 

 

 

LE PILLOLE DI PROMOTERGROUP: SEGNALETICA SICUREZZA SUL LAVORO

 

Cos’è la Segnaletica di sicurezza sul lavoro?

La segnaletica di pericolo e avvertimento sul lavoro è definita dall’articolo 162 come:

"una segnaletica che, riferita ad un oggetto, ad una attività o ad una situazione determinata, fornisce una indicazione o una prescrizione concernente la sicurezza o la salute sul luogo di lavoro, e che utilizza, a seconda dei casi, un cartello, un colore, un segnale luminoso o acustico, una comunicazione verbale o un segnale gestuale".

Nel decreto legislativo 81/08 si attesta che la segnaletica di sicurezza sul lavoro deve essere presente in tutte le aziende o le unità produttive, e vengono fornite anche delle disposizioni in materia.

Tali disposizioni rientrano nelle informazioni obbligatorie da somministrare ai lavoratori, in quanto la segnaletica consente loro di individuare la dislocazione di presidi anticendio e primo soccorso, e vie di fuga nel caso in cui si verifichi un pericolo.

Tra gli obblighi del datore di lavoro rientrano anche gli adempimenti relativi all’utilizzo della segnaletica di sicurezza sul lavoro con lo scopo di avvertire di un rischio ai fini della sicurezza.

Rientrano all’interno della segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro (verticale):

  • I segnali di divieto
  • I segnali di avvertimento
  • I segnali di prescrizione
  • I segnali di salvataggio o soccorso
  • I segnali di informazione
  • I cartelli supplementari

Per quanto riguarda la segnaletica di sicurezza sul lavoro orizzontale è indispensabile in luoghi come aziende alimentari, fabbriche e magazzini, dove circolano continuamente mezzi e persone nei reparti e/o ove la visuale è ridotta dalla presenza di colonne, macchinari o da merce stoccata (per visibilità aziendale, per la separazione dei percorsi pedonali da percorsi automezzi o mezzi di movimento meccanizzato).

All’interno della segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro rientra anche la segnaletica gestuale ovvero la comunicazione che usa braccia e mani per impartire istruzioni a distanza a persone che effettuano manovre all’interno del luogo di lavoro.

 

Quando è obbligatorio l’utilizzo della segnaletica di sicurezza sul lavoro?

L’articolo 163 attesta che l’obbligo dell’utilizzo della segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro, ricade sul datore di lavoro.

La segnaletica di sicurezza sul lavoro va utilizzata quando si è in presenza di rischi che non possono essere evitati o sufficientemente limitati con misure, metodi, ovvero sistemi di organizzazione del lavoro, o con mezzi tecnici di protezione collettiva.

 

PROMOTERGROUP a fianco delle aziende

In caso di violazione degli obblighi in riferimento alla segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro è previsto:

  • arresto da 3 a 6 mesi o con l'ammenda da 2.792,06 a 7.147,67 euro per la violazione dell'articolo 163;
  • arresto da 2 a 4 mesi o con l'ammenda da 837,62 a 4.467,30 euro per la violazione dell'articolo 164;

PROMOTERGROUP S.p.A. offre consulenza sulla sicurezza sul lavoro e fornisce la segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro al fine di supportare le aziende ed aiutarle ad evitare sanzioni. 

Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

LE PILLOLE DI PROMOTERGROUP: PSC – PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO

 

Il PSC (Piano di sicurezza e coordinamento) è il documento redatto in fase di progetto in cui sono analizzati tutti gli aspetti legati ai rischi e alle misure di prevenzione e protezione relative a uno specifico cantiere e che dovranno essere strettamente connesse ai Piani operativi di sicurezza (POS).

Analizza le fasi di lavoro svolte in cantiere, le fasi critiche del processo di costruzione e tutte le misure da adottare per ridurre e prevenire i rischi di lavoro, anche di quelli provenienti dall’esterno.

Il piano di sicurezza e coordinamento è parte integrante del contratto di appalto e perciò deve essere attuato alla lettera dai datori di lavoro delle imprese esecutrici e dai lavoratori autonomi.

Il PSC è specifico per ogni singolo cantiere temporaneo o mobile ed è costituito da una relazione tecnica e una serie di tavole esplicative.

Secondo il D.Lgs. 81/08 redigere il Piano di Sicurezza e Coordinamento è obbligatorio quando nei cantieri sono presenti più imprese, indipendentemente dal fatto che si tratti di lavori pubblici o privati. Deve essere redatto dal Coordinatore per la Sicurezza in fase di progettazione, su incarico del committente, e la sua idoneità deve essere verificata dal Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione, che eventualmente può richiedere anche che vengano apportati degli aggiornamenti.

Il committente o il responsabile dei lavori ha l’obbligo di trasmettere il piano di sicurezza e di coordinamento a tutte le imprese invitate a presentare offerte per l’esecuzione dei lavori. In caso di appalto di opera pubblica si considera trasmissione la messa a disposizione del piano a tutti i concorrenti alla gara di appalto.

Il PSC non deve essere redatto quando è operante una sola impresa e in caso di lavori atti a prevenire incidenti imminenti o per risolvere situazioni di emergenza e non deve essere confuso con il Piano Operativo di Sicurezza (POS). Entrambi sono documenti contenenti la valutazione dei rischi di un cantiere., temporaneo o mobile.

Il POS è una certificazione redatta per la gestione lavorativa dei cantieri, compilato e firmato dal titolare dell’impresa esecutrice dei lavori.

Il PSC è una relazione tecnica che delinea le fasi operative dei lavori, individuando gli aspetti critici. Indica anche le misure messe in atto per la messa in sicurezza del cantiere.

PROMOTERGROUP a fianco delle aziende

In caso di mancanze ed irregolarità nella redazione del piano di sicurezza e coordinamento, la legge prevede l’arresto da 3 a 6 mesi più l’ammenda da 2.500 euro a 12.000 a seconda della figura coinvolta (committente e responsabile dei lavori, coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione, coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione).

PROMOTERGROUP S.p.A. offre consulenza sulla sicurezza sul lavoro con l’obiettivo di migliorare le condizioni di sicurezza nei cantieri e dare supporto al responsabile dei lavori e al coordinatore per la sicurezza, al fine di evitare sanzioni penali e amministrative.

Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

 

NUOVE NORMATIVE SULL'ETICHETTATURA DEGLI IMBALLAGGI

Nuove regole sui rifiuti in attuazione delle DIR UE note come “Pacchetto Economia Circolare”.

 PREMESSA

La Sostenibilità ambientale è divenuta imprescindibile condizione di partenza per un razionale e nuovo approccio anche al business, argomento sensibile sin dalle prime forme di movimenti ambientalisti, alla definizione dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu. Il concetto di sostenibilità è correlato a quello di tutela dell’ambiente e ad aspetti economici e sociali. Sostenibile è un modello di sviluppo in grado di soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la fruizione per le generazioni future. Presa consapevolezza della esauribilità delle risorse, l’imperativo è preservarle, minimizzando gli sprechi e tutelando il patrimonio genetico, la biodiversità. Le filiere produttive hanno implementato politiche ambientali che si traducono in esempi di sostenibilità ambientale, quali: principi  dell'economia circolare; tutela della biodiversità; fonti di energia rinnovabile; riciclo e gestione ottimale dei rifiuti; sviluppo di tecnologie innovative per l'ambiente.   

COSA INTRODUCE LA NUOVA NORMATIVA                                                                              

“L’art. 3, comma 3, lettera c) del D.Lgs n° 116/2020 che modifica il comma 5 dell’art. 219 del Codice dell’Ambiente, in tema di “Criteri informatori dell’attività di gestione dei rifiuti di imballaggio”. Dal 26 settembre 2020, è fatto obbligo che tutti gli imballaggi siano etichettati, per facilitare: la raccolta, il riutilizzo, il recupero ed il riciclaggio, la corretta informazione ai consumatori sulla destinazione finale degli imballaggi. Diventa, obbligatoria l’identificazione del materiale di composizione dell’imballaggio sulla base della Decisione 97/129/CE”. La responsabilità, ed annesse sanzioni dell’etichettatura, ricade sui produttori. 

Il decreto va ad impattare fortemente sull’etichettatura degli imballaggi; “Tutti gli imballaggi devono essere opportunamente etichettati secondo le modalità stabilite dalle norme tecniche UNI applicabili e in conformità alle determinazioni adottate dalla Commissione dell’Unione europea, per facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero ed il riciclaggio degli imballaggi, nonché per dare una corretta informazione ai consumatori sulla destinazione finali degli imballaggi. I produttori hanno, altresì l’obbligo di indicare, ai fini della identificazione e classificazione dell’imballaggio, la natura dei materiali di imballaggio utilizzati, sulla base della decisione 97/129/CE della Commissione”                                               

Informazioni che devono essere presenti sulla confezione

1) la tipologia di imballaggio (scritta per esteso o mediante una rappresentazione grafica) per esempio: bottiglia, vaschetta, etichetta.
2) l’Identificazione del materiale (codice alfanumerico ai sensi della Decisione 97/129/CE;
3) famiglia di materiale di riferimento e l’indicazione sul tipo di raccolta (differenziata o indifferenziata).

in via alternativa                                                                                                                                           

3) indicazione sul tipo di raccolta (se differenziata o indifferenziata) e, nel caso si tratti si raccolta differenziata, indicazione del materiale di riferimento.

 

 E’ consigliato il rispetto dei colori: Blu per la carta, Marrone per l’organico, Giallo per la plastica riciclabile, Turchese per i metalli, Verde per il vetro, Grigio per l’indifferenziato.

L’etichetta ambientale va gestita per le componenti dell’imballo separabili manualmente, intese come componenti che l’utente può separare senza rischi, dal corpo principale con il solo utilizzo delle mani. Le informazioni potranno essere riportate sulle singole componenti separabili oppure in ragione alle esigenze di spazio, sul corpo principale dell’imballaggio o ancora sulla componente che riporta già l’etichetta a favore della leggibilità dell’informazione.

NEWS

NON SONO STATI CONCESSI I DOVUTI TEMPI DI ADEGUAMENTO, QUINDI, COSA FARE?         

Confindustria ed altre Associazioni hanno proposto un regime transitorio di diciotto mesi che consentisse ai produttori e agli utilizzatori di imballaggio di adeguare i propri processi produttivi e gestionali ai nuovi obblighi previsti dalla norma.

Decreto “Milleproroghe 2021SOSPENSIONE PARZIALE DELL’OBBLIGO DI ETICHETTATURA AMBIENTALE DEGLI IMBALLAGGI fino al 31 dicembre 2021                                                                     

Sospeso:  fino al 31 dicembre 2021 – il primo periodo del comma 5, dell’art. 219 del decreto legislativo n. 152 del 2006, ovvero “Tutti gli imballaggi devono essere opportunamente etichettati secondo le modalità stabilite dalle norme tecniche UNI applicabili e in conformità alle determinazioni adottate dalla Commissione dell’Unione europea, per facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero ed il riciclaggio degli imballaggi, nonché per dare una corretta informazione ai consumatori sulle destinazioni finali degli imballaggi.”

Non prevista invece la sospensione del secondo periodo del comma 5 dell’art. 219, cioè “I produttori hanno altresì l’obbligo di indicare, ai fini della identificazione e classificazione dell’imballaggio, la natura dei materiali di imballaggio utilizzati, sulla base della decisione 97/29/CE della Commissione”.

CONCLUSIONI

AD OGGI, E FINO AL 31.12.2021 È FATTO OBBLIGO:

apporre sugli imballaggi la codifica alfanumerica identificativa del materiale come da Decisione 129/97/CE, in vigore dal 26 settembre 2020. Pertanto tutti gli imballaggi (primari, secondari, terziari) devono prevedere tale codifica. Relativamente all’apposizione dei codici di identificazione del materiale sulla base della decisione 97/129/CE, l’obbligo è in capo ai produttori.

RIMANE SOSPESO

apporre sugli imballaggi destinati al canale B2C le indicazioni per il corretto conferimento in raccolta differenziata.

 Rif. normativi                                                                                                                                             

D.Lgs n° 116/2020  https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/09/11/20G00135/sg

DECRETO-LEGGE 31 dicembre 2020, n. 183 Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi, di realizzazione di collegamenti digitali, di esecuzione della decisione (UE, EURATOM) 2020/2053 del Consiglio, del 14 dicembre 2020, nonché in materia di recesso del Regno Unito dall’Unione europea.

DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 28 gennaio 1997 che istituisce un sistema di identificazione per i materiali di imballaggio ai sensi della direttiva 94/62/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:31997D0129&from=IT

LE PILLOLE DI PROMOTERGROUP: GESTIONE DELLE EMERGENZE

 

La gestione delle emergenze è definita dal D. Lgs. 81/08 nella VI sezione, al cui interno vengono individuati tutti gli obblighi legati ai processi di organizzazione che il datore di lavoro deve considerare, sia in riferimento al primo soccorso sia ai diritti dei lavoratori in caso di pericolo.

Il piano di emergenza è proprio quell’insieme di “misure straordinarie, o procedure e azioni, da attuare al fine di fronteggiare e ridurre i danni derivanti da eventi pericolosi per la salute dei lavoratori (e della eventuale popolazione circostante)”.

Le figure incaricate ad attuare le misure di prevenzione, operano al fine di adottare i provvedimenti che necessari in situazioni di emergenza, quali: incendio, evacuazione, salvataggio, pronto soccorso e sono:

  • addetto antincendio
  • addetto primo soccorso
  • RLS: l rappresentante per la sicurezza

 

Nella gestione delle emergenze il datore di lavoro ha l’obbligo di adottare tutte le misure necessarie per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa.

Il datore di lavoro deve adottare i provvedimenti necessari affinché qualsiasi lavoratore, in caso di pericolo grave ed immediato per la propria sicurezza o per quella di altre persone e nell’impossibilità di contattare il competente superiore gerarchico, possa prendere le misure adeguate per evitare le conseguenze di tale pericolo, tenendo conto delle sue conoscenze e dei mezzi tecnici disponibili.

I lavoratori hanno l’obbligo di segnalare al datore di lavoro, dirigenti o preposti eventuali carenze tecniche dei mezzi in uso e dei dispositivi di protezione individuale, e non soltanto quindi quando si presenta un’eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza. I lavoratori sono anche coinvolti direttamente nella gestione delle situazioni di emergenza, attraverso appunto le designazioni che il datore è chiamato a fare nelle diverse squadre, come la prevenzione incendi e lotta antincendio, evacuazione, salvataggio e primo soccorso

PROMOTERGROUP a fianco delle aziende

PROMOTERGROUP S.p.A. offre consulenza sulla sicurezza sul lavoro con l’obiettivo di migliorare le condizioni di sicurezza delle aziende, attraverso un’analisi capillare dei processi e delle attività, con lo scopo ultimo di ridurre gli infortuni sui luoghi di lavoro e le malattie professionali, promuovendo, contestualmente la “cultura della sicurezza” e sensibilizzando le aziende sull’importanza della prevenzione.

 

Per maggiori informazioni sul servizio di Finanza Agevolata contattaci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

LE PILLOLE DI PROMOTERGROUP: FINANZA AGEVOLATA E SVILUPPO D’IMPRESA

 

Nel mondo delle imprese ci si trova spesso davanti all’esigenza di dover ricorrere a dei finanziamenti, per reperire i fondi necessari, in riferimento ad investimenti riguardanti lo sviluppo aziendale o il rilancio dell’impresa. Tra le fonti di finanziamento più importanti e soprattutto con condizioni migliori per le imprese rientra senza dubbio la finanza agevolata.

Le imprese grazie alla finanza agevolata possono accedere a strumenti finanziari che le aiutano nel loro processo di sviluppo e crescita.

L’obiettivo della consulenza è quello di aiutare le imprese a realizzare i propri programmi di crescita attraverso il monitoraggio e l’analisi dei fabbisogni e delle opportunità finanziarie, nonché della progettazione tecnica ed economico-finanziaria mirata alle esigenze del cliente.

Per perseguire questo ambizioso obiettivo, la finanza agevolata si avvale di strumenti di varia natura: dai finanziamenti agevolati agli sgravi fiscali, dai contributi a fondo perduto alla garanzia del credito, fino agli strumenti di investimento nel capitale di rischio, che possono essere messi a disposizione delle imprese da soggetti diversi e con modalità differenti.

 

PROMOTERGROUP a fianco delle aziende

PROMOTERGROUP S.p.A. supporta gli imprenditori e i giovani a realizzare i loro sogni grazie al servizio di consulenza sulla finanza agevolata.

L’area si avvale di consulenti specializzati nel campo delle agevolazioni (contributi pubblici a fondo perduto, finanziamenti a tasso agevolato o bonus fiscali) individuando soluzioni personalizzate.

In linea con le opportunità presenti, propone i seguenti strumenti:

  • Finanziamenti e contributi comunitari
  • Finanziamenti e contributi nazionali e regionali

Grazie alla consulenza di PROMOTERGROUP S.p.A. è possibile fornire inoltre, le migliori soluzioni finanziarie, identificandone gli strumenti più idonei per far fronte anche alle esigenze più strutturate ed immediate attraverso l’analisi della struttura finanziaria della società, preparazione e analisi del business plan.

La consulenza riguarda:

  • Agevolazione all’internazionalizzazione
  • Sviluppo Rurale
  • Finanziamento a tasso agevolato
  • Imprenditoria giovanile e femminile
  • Ricerca e sviluppo
  • Start-Up
  • Innovazione

L’azienda affidandosi a Promotergroup S.p.A. può contare su una consulenza a 360° al fine di accelerare la crescita, il cambiamento e l’innovazione.

Per maggiori informazioni sul servizio di Finanza Agevolata contattaci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su www.promotergroup.eu/index.php/contattaci