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NOVITÀ IN CAMPO DI ETICHETTATURA ALIMENTARE: PRODOTTO DA ALLEVAMENTO SOSTENIBILE
NOVITÀ IN CAMPO DI ETICHETTATURA ALIMENTARE: PRODOTTO DA ALLEVAMENTO SOSTENIBILE
Dal 2023 è possibile certificare il rispetto del benessere animale. Il Decreto c’è ma mancano gli enti certificatori.
Importanti novità in vista per i prodotti da zootecnia sostenibile. Con l’inizio del 2023 è possibile per gli allevatori italiani applicare un'etichetta, con apposita dicitura, sugli alimenti che derivano da pratiche virtuose in termini di benessere animale ossia “prodotto da allevamento sostenibile”.
Ad autorizzare l’etichetta sarebbe il decreto ministeriale del 30 novembre, che sostituisce il decreto del 4 marzo 2011 sulla regolamentazione del Sistema di qualità nazionale zootecnica, a sua volta riferito al regolamento Ue 1974 del 2006.
Il decreto c’è ma non le etichette poiché per poter ottenere il bollino di qualità occorrono enti certificatori autorizzati a rilasciarle, e soprattutto serve un disciplinare, approvato da una commissione tecnica titolata, che stabilisca i requisiti per la certificazione. Al momento, non c’è né l’uno né l’altro. C’è solo un decreto, che parla di Sistema qualità nazionale zootecnia e di requisiti per la concessione dei contributi europei della nuova Pac in base agli ecoschemi approvati dall’Italia. Per ora l’adesione al sistema di qualità è volontaria e gli operatori devono essere certificati da organismi autorizzati. Per arrivare dunque a un bollino di qualità sulle confezioni di carne made in Italy la strada è ancora molto lunga.
I produttori alimentari sono sempre più consapevoli che il tema della sostenibilità degli alimenti sta diventando sempre più importante per i consumatori. Quest’ultimi si interessano sempre di più alla vita degli animali negli allevamenti e conoscono ormai le condizioni inaccettabili alle quali vengono sottoposti gli animali in gabbia.
Gli allevatori che spingono per rendere concreta la proposta di una nuova etichetta, scrive il Sole24Ore, puntano ad aumentare il consumo di carne made in Italy ma anche il rendimento che ne consegue se si alza la qualità: “Ad oggi, infatti, solo il 9% della carne bovina prodotta in Italia si fregia della denominazione Igp: la chianina, la marchigiana, la romagnola, la piemontese. Il restante 91% della carne prodotta nel nostro Paese, ricordano dall’Aop Italia Zootecnica, è commercializzata da produttori e macellatori in forma anonima, non ha un brand, e per il consumatore diventa difficile poterla riconoscere. Inoltre, ad oggi importiamo oltre il 48% della carne bovina consumata, in pratica una bistecca su due non è prodotta in Italia”.
RIPRESA SICILIA: DOMANDE DAL 1 MARZO 2023
RIPRESA SICILIA: DOMANDE DAL 1 MARZO 2023
36 milioni destinati alle PMI siciliane per la realizzazione di investimenti che favoriscano l’innovazione, il trasferimento tecnologico e la riconversione di siti produttivi.
Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e l'assessore alle Attività produttive Edy Tamajo hanno presentato, a Palermo, la misura "Ripresa Sicilia", una delle quattro linee di intervento all'interno del più ampio programma "Competitività Sicilia". Il programma predisposto dall'Assessorato alle Attività Produttive prevede anche le misure "Fare impresa in Sicilia", "Connessioni" e "Cluster Sicilia". Complessivamente, tutte e quattro le linee di intervento hanno una dotazione finanziaria di circa 105 milioni di euro, 71 dei quali a valere sul Fsc 2021/2027, 34 sul Poc 2014-2020. Dal primo Marzo sarà possibile presentare le istanze della misura "RIPRESA SICILIA". È prevista la concessione di agevolazioni in forma di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato.
Obiettivo
La misura "Ripresa Sicilia" ha come obiettivo quello di rafforzare la competitività del sistema imprenditoriale siciliano e stimolare il riposizionamento di settori tradizionali attraverso la realizzazione di investimenti tesi a sostenere la crescita e l’innovazione, favorendo processi di trasferimento tecnologico e di riconversione e riqualificazione di siti produttivi.
A chi si rivolge
I destinatari della misura sono le PMI – Piccole e medie imprese siciliane:
- in forma singola (impresa proponente)
- in forma associata (max 3 imprese)
Sono escluse dal finanziamento le microimprese. Ammessi tutti i settori ad esclusione dei settori Produzione primaria di prodotti Agricoli, Pesca e Turismo.
Dotazione finanziaria
36 milioni di euro con possibilità di rifinanziamento futuro, di cui:
- € 16 milioni provenienti dai fondi FSC 2021/2027
- € 20 milioni provenienti dai fondi POC 2014/2020
Spese ammissibili e agevolazione
Sono ammissibili programmi di spesa da un limite minimo di 400.000 euro fino ad un massimo di 5 milioni di euro. Il programma di spesa è agevolato nella misura max del 75% comprendente:
- finanziamento agevolato a tasso zero della durata max di 12 anni
- contributo a fondo perduto, sino al 75% dell’investimento
Il cofinanziamento da parte dell'impresa richiedente non deve essere inferiore al 25% dell’investimento. Tra le spese ammissibili rientrano:
- spese per la progettazione e direzione lavori (limite del 6% in opere murarie)
- opere murarie e costi di ristrutturazioni (limite del 30%)
- acquisto di macchinari, impianti, e attrezzature
- spese per la formazione specialistica del personale (limite del 20%), necessaria per l’introduzione di macchinari/attrezzature/impianti innovativi/software/soluzioni tecnologiche
- acquisto di software/brevetti/licenze e soluzioni tecnologiche
- ricerca industriale e sviluppo sperimentale
- consulenza specialistica
- programmi di internazionalizzazione, di marketing, e-business
Per accedere alla misura è richiesto un progetto integrato di investimento della durata di massimo 24 mesi, su ricerca e sviluppo, competitività e internazionalizzazione.
Quando sarà operativo
L’avviso sarà pubblicato ufficialmente nei prossimi giorni. Le istanze potranno essere presentate dall’1 al 31 marzo 2023.
Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o www.promotergroup.eu/index.php/contattaci
NOVITÀ PRODOTTI FITOSANITARI DESTINATI A USO NON PROFESSIONALE
NOVITÀ PRODOTTI FITOSANITARI DESTINATI A USO NON PROFESSIONALE
Pubblicati il 30 dicembre i provvedimenti adottati a conclusione della prima fase del riesame ai sensi degli artt. 7 e 8, del decreto 22 gennaio 2018.
Il 30 dicembre sono stati emessi dalla Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e della Nutrizione due decreti relativi alla prima fase di riesame dei prodotti autorizzati per gli utilizzatori non professionali. Nel corso del 2023 seguirà una seconda fase, volta a valutare i rischi per la salute e per l’ambiente. L’utilizzatore non professionale è colui che utilizza i prodotti fitosanitari nel corso di un'attività non professionale per il trattamento di piante, sia ornamentali che edibili, non destinate alla commercializzazione.
I due Decreti sono:
- Decreto di autorizzazione prodotti a uso non professionale: il decreto dirigenziale concernente l’autorizzazione all’immissione in commercio e all’impiego non professionale dei prodotti fitosanitari risultati ammissibili a seguito della prima fase del suddetto riesame. In allegato al decreto la lista dei prodotti fitosanitari autorizzati per l’uso non professionale.
- Decreto di revoca prodotti ad uso non professionale: decreto di revoca dell’autorizzazione dei prodotti che in esito al suddetto riesame sono risultati non ammissibili o che non stati sostenuti dalle imprese titolari ai fini di detto riesame. In allegato al decreto è presente la lista di tutti i prodotti revocati. La commercializzazione, la vendita e l’utilizzo dei suddetti prodotti fitosanitari non sono consentiti oltre il 31 dicembre c.a., ai sensi dell’art. 4, comma 3, del D.M. 21 novembre 2021.
I prodotti fitosanitari destinati agli utilizzatori non professionali, (indicati come PFnP) riportano in etichetta questa dicitura e sono distinti in:
- PFnPO: prodotti da utilizzare esclusivamente per la difesa di piante ornamentali in appartamento, balcone e giardino domestico e per il diserbo di specifiche aree all'interno del giardino domestico compresi viali, camminamenti e aree pavimentate;
- PFnPE: prodotti per la difesa fitosanitaria di piante edibili, destinate al consumo alimentare come pianta intera o in parti di essa compresi i frutti, e per il diserbo di specifiche aree all'interno della superficie coltivata
A decorrere dal 1° gennaio 2023 le giacenze di prodotto con etichetta PFNPE non oggetto di istanza di riesame ai sensi dell’art. 8 comma 8, del D.M. 22 gennaio 2018, n. 33, o che al termine del riesame, siano risultati non conformi ai requisiti previsti, potranno essere commercializzati e venduti esclusivamente per uso professionale, previa rietichettatura mediante apposizione dell’etichetta professionale in corso di validità e/o consegna all’acquirente del fac-simile di detta etichetta. La gestione delle scorte PFNPE rietichettate o munite di fac simile di etichetta professionale dovrà soddisfare tutti gli adempimenti previsti per i prodotti per uso professionale. Tenuto conto delle difficoltà segnalate dalle Imprese nell’etichettatura delle confezioni ridotte mediante apposizione dell’etichetta completa, difficoltà determinate dalle maggiori dimensioni dell’etichetta stessa a causa della numerosità delle informazioni di sicurezza e di dettagliate istruzioni d’uso, è consentita l’etichetta in formato ridotto per le confezioni di dimensioni inferiori a 250 g/ml.
Tale etichetta ridotta dovrà soddisfare i requisiti previsti dal regolamento (CE) n 1272/2008 e contenere tutte le informazioni presenti nel riquadro in prima pagina del fac-simile di etichetta/foglio illustrativo pubblicato nella banca dati del Ministero della salute. Le etichette in formato ridotto sono saldamente apposte sull’imballaggio primario e accompagnate dal foglio illustrativo pienamente conforme al suddetto fac-simile di etichetta/foglio illustrativo. Al fine di consentire all’acquirente utilizzatore non professionale di acquisire, preliminarmente all’acquisto, informazioni esaustive sul prodotto relativamente agli impieghi autorizzati, ai dosaggi e alle taglie disponibili, le Imprese assicurano l’accessibilità dell’acquirente all’etichetta/foglio informativo autorizzato, in formato cartaceo o elettronico, ovvero la disponibilità di detta etichetta/foglio illustrativo al rivenditore tenuto a fornire all’acquirente utilizzatore non professionale informazioni ed istruzioni per la gestione e l’uso corretti del prodotto ai sensi dell’art. 10 del Dlgs n 150/2012.
INNOVATION BY ANIA: BLOCKCHAIN, DISPOSITIVI INDOSSABILI E TELEMEDICINA
INNOVATION BY ANIA: BLOCKCHAIN, DISPOSITIVI INDOSSABILI E TELEMEDICINA.
La presidente dell’Ania, Maria Bianca Farina: “investiamo in innovazione per le sfide attuali”.
Il covid ha portato ad una accelerazione dell’ingresso della tecnologia nel campo dell’assistenza sanitaria. Secondo una ricerca di GlobalData survey, il 35% delle industrie farmaceutiche ritengono che la pandemia da Covid-19 abbia accelerato di almeno 5 anni la trasformazione digitale, anticipando gli sforzi in tale direzione con un forte input proveniente dai Governi Centrali, Europa in testa. A Roma si è tenuto il terzo Meeting “Innovation By Ania”, che ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti delle istituzioni, del mondo assicurativo, finanziario e accademico.
La presidente dell’Ania, Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, Maria Bianca Farina ha aperto il meeting con le seguenti parole: "Le assicurazioni stanno investendo per sviluppare nuove soluzioni e modelli di servizio che trovano nell'innovazione un ruolo sempre più decisivo per affrontare le sfide del presente". I temi al centro della manifestazione sono stati l’innovazione e la sostenibilità. Inoltre, continua la presidente dell’Ania: “Questi anni ci hanno dimostrato, ancora una volta, che l’innovazione non si ferma nonostante gli choc finanziari, sanitari, geopolitici. Paradossalmente anche il dramma della pandemia, un’esperienza che ci auguriamo di non dover mai più rivivere, ha portato con sé un elemento di progresso: milioni di imprese in Italia e in tutta Europa si sono dimostrate flessibili e rapidissime nello sviluppare nuove modalità di lavoro ibride e nuovi modelli di business”. Il percorso seguito finora ha portato, per esempio, all'utilizzo di tecniche di data analytics per avere una maggiore capacità di stima dei rischi, a soluzioni tecnologiche per le reti di vendita e per i clienti, come quelle per gestire il momento del sinistro, e, in particolare nell'Rc auto, a "modelli più personalizzati basati sullo stile di guida del cliente ed in grado di stimolare comportamenti virtuosi", spiega Farina. Le nuove tecnologie vengono utilizzate già per coprire un numero crescente di bisogni relativi alla salute, anche con l’utilizzo di dispositivi innovativi, come quelli wearable, e di telemedicina. L’intelligenza artificiale combinata con strumenti di analisi dei dati sanitari permettono agli utenti, quindi ai pazienti, ai medici, alle case farmaceutiche di ricevere ed elaborare questi dati. La blockchain permette il controllo, l’anonimato e l’inviolabilità di tali dati, e la corretta gestione per i loro proprietari. Inoltre alcune innovative applicazioni distribuite e decentralizzate sviluppate sempre tramite la blockchain mettono in grado i medici e i pazienti di utilizzare la telemedicina in modo sicuro ed economico perché non sono presenti altri intermediari (ospedali e cliniche, ad esempio). Per quanto riguarda invece uno dei temi più dibattuti di questo periodo, il rischio climatico, si fa leva anche su sensori e tecnologie satellitari che riescono ad arrivare a prevedere e monitorare il rischio di eventi estremi.
Infine, un'altra area di innovazione riguarda il mondo dei nuovi rischi come quello cyber.
IL CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA IN ITALIA È CROLLATO DEL 6,6%
IL CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA IN ITALIA È CROLLATO DEL 6,6%
Il report mensile di Terna rileva un calo dei consumi e un quadro positivo per rinnovabili ed export.
L’aumento dell’energia elettrica è stato uno dei temi più dibattuti di questo periodo e i cittadini e le imprese italiane hanno reagito consumando meno. È quanto emerge dai dati rilevati da Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale. In particolare, a ottobre la domanda complessiva di elettricità del paese è stata pari a 24,6 miliardi di chilowattora, un valore più basso del 6,6% rispetto allo stesso mese del 2021. Nel dettaglio Terna, ha rilevato che a incidere sul calo della richiesta di energia è stata senza dubbio anche la temperatura mite di questo autunno, durante il quale si è registrato un aumento di 2,8 gradi rispetto a un anno fa; la domanda di elettricità nel nostro Paese è stata pari complessivamente a 24,6 miliardi di chilowattora. Il dato assume ancora più rilievo se comparato a quello della richiesta nazionale di energia dei primi dieci mesi del 2022, cresciuta dello 0,5% rispetto al corrispondente periodo del 2021. L’aumento delle temperature ha inciso anche sulla produzione di energia alternativa: la domanda delle fonti rinnovabili è cresciuta complessivamente di un +17,6%, soddisfacendo circa il 28% della domanda elettrica, con un boom del fotovoltaico. In calo invece l’eolico (-35,9%), l’idrico (-36,8%) e il geotermico (-3,2%). In tale ambito, la produzione è quindi derivata per il 30,4% dal fotovoltaico, per il 26% dall’idrico, per il 15,4% dall’eolico, per il 21% dalle biomasse e per il 6,6% dal biotermico.
Aree geografiche
La diminuzione della domanda di energia elettrica nel mese di ottobre è più accentuata al nord, dove è calata del 7,1%. Più basso è invece il dato registrato al centro e al sud, isole comprese, zone in cui raggiunge rispettivamente il -6,7 e il -5,3%. A ottobre la domanda di energia elettrica nazionale è stata soddisfatta per l’85,7% attraverso la produzione italiana e per la parte restante, il 14,3%, dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione nazionale netta è risultata pari a 21,3 miliardi di chilowattora, circa il 4,6% in meno rispetto allo scorso anno. Per abbattere i costi del gas, il governo ha istituito un programma di massimizzazione della produzione di carbone, il quale è cresciuto del 56,6% facendo volare anche l’export che ha registrato un aumento di circa il 107,9%.
PARITÀ DI GENERE: SGRAVIO CONTRIBUTIVO DELL’1% PER AZIENDE CERTIFICATE
PARITÀ DI GENERE: SGRAVIO CONTRIBUTIVO DELL’1% PER AZIENDE CERTIFICATE
Pubblicato il Decreto 20/10/2022 che ne definisce criteri e modalità di concessione.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato il decreto ministeriale del 20 ottobre 2022 in cui vengono individuati i criteri dell’esonero contributivo spettante alle aziende private che hanno conseguito la parità di genere e ulteriori interventi per la promozione della parità salariale di genere e della partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Lo sgravio, previsto dalla legge di Bilancio 2022, si applica, nella misura dell’1%, sul versamento dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, nel limite di 50mila euro annui per azienda. Sono escluse le pubbliche amministrazioni. Lo sgravio non sarà attribuito automaticamente ma sarà necessario fare domanda.
Per essere ammesse, le aziende devono possedere la certificazione della parità di genere e devono presentare, in via telematica, una domanda all'Inps secondo le istruzioni rese disponibili dal medesimo Istituto. A decorrere dall’anno 2022 le aziende private che abbiano conseguito la certificazione di parità di genere di cui all’articolo 46-bis del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 e successive modificazioni, beneficiano, per il periodo di validità della predetta certificazione, di un esonero contributivo.
TERMINI E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Le domande possono essere trasmesse in via telematica all’INPS e devono contenere, relativa al periodo di validità della certificazione di parità di genere, le seguenti informazioni:
1) dati identificativi dell’azienda;
2) retribuzione media mensile stimata relativa al periodo di validità della certificazione di parità di genere di cui all'articolo 46-bis del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198;
3) l’aliquota datoriale media stimata relativa al periodo di validità della certificazione di parità di genere;
4) la forza aziendale media stimata relativa al periodo di validità del certificato parità di genere;
5) la dichiarazione sostitutiva, rilasciata ai sensi del d.P.R. n. 445/2000, di essere in possesso della certificazione di parità di genere e di non essere incorsa in provvedimenti di sospensione dei benefici contributivi adottati dall’Ispettorato nazionale del lavoro;
6) il periodo di validità della certificazione di parità di genere.
Per consentire l’adeguata verifica del possesso dei requisiti legittimanti la fruizione dell’esonero, il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri comunica periodicamente all’INPS i dati identificativi delle aziende del settore privato che siano in possesso della certificazione di parità di genere. Per favorire il più ampio accesso all'esonero il decreto stabilisce che, qualora le risorse di dovessero risultano insufficienti in relazione al numero di domande ammesse, l'incentivo sarà proporzionalmente ridotto.
Vuoi maggiori informazioni sulla certificazione della parità di genere (Uni/PdR 125:2022)?
SOLE 24ORE: PUBBLICATO IL DOSSIER DEDICATO AI LEADER DELLA CRESCITA 2023
SOLE 24ORE: PUBBLICATO IL DOSSIER DEDICATO AI LEADER DELLA CRESCITA 2023
In crescita le aziende che hanno investito sull’accelerazione della transizione ecologica e digitale.
É online il Dossier dedicato da Sole 24 Ore ai Leader della Crescita 2023 con un rimando diretto alla classifica. Leader della crescita 2023 è la lista delle 500 aziende italiane con la maggiore crescita di fatturato nel triennio 2018-2021 che hanno aderito al bando indetto per il quinto anno dal Sole 24 Ore e da Statista. Le aziende dovevano rispettare i seguenti criteri: fatturato di almeno 100mila euro nel 2018 e 1,5 milioni nel 2021; essere una realtà italiana indipendente; soddisfare principi di onorabilità; avere avuto una crescita prevalentemente interna. Ottomila aziende sono state preselezionate da Statista tramite l’analisi di database e invitate a partecipare. Altre si sono candidate rispondendo al bando online. I dati sono stati controllati da Statista e le case history pubblicate sono state scelte dalla redazione del Sole 24 Ore. Le aziende in vetta alla classifica sono quelle che hanno tratto vantaggio dagli investimenti effettuati per l'accelerazione della transizione ecologica e digitale, entrambe spinte dai generosi incentivi statali, dal Pnrr e da un’alta domanda da parte dei clienti finali. In particolare queste aziende rientrano nei settori dell’informatica e dell’edilizia (efficienza energetica, ristrutturazioni green, costruzioni), delle energie rinnovabili e dell’economia circolare.
«Il trend più evidente della classifica 2023 è il boom delle costruzioni rispetto all’anno scorso, con una crescita media annua fra le più alte nel triennio 2018-2021: il 63% - spiega Marco Paciocco, Team lead di Statista, dal quartier generale ad Amburgo, in Germania -. Sono tante le aziende del settore nelle prime posizioni del ranking (il 12% della lista), soprattutto quelle impegnate in riqualificazione ed efficienza energetica. come Renavitas, Edilenergia, Archingest, Alternativa Impianti: tutte imprese con una crescita media annua composta (Cagr) di ben oltre il 100% negli ultimi tre anni. La data spartiacque è il primo luglio 2020, data di entrata in vigore del D.L. 34/2020 (Decreto rilancio) che ha dato il via ai superbonus del 110% per gli interventi di efficientamento energetico (ecobonus) e miglioramento sismico (sisma bonus). Dopo questa data il settore ha avuto un'impennata ragguardevole».
Azienda prima classificata quest’anno è WeCo, azienda toscana produttrice di batterie al litio per uso domestico e industriale, che opera nel mercato in espansione della produzione di energia da fonti rinnovabili. «La ricerca, giunta alla sua quinta edizione, ha una risonanza sempre maggiore – conferma soddisfatta Lisa Dei dalla Germania -. Quest’anno siamo riusciti, nonostante il periodo in parte pandemico considerato (tra il 2018 e il 2021), a ottenere una lista di ben 500 aziende, perché la partecipazione al concorso è stata molto alta, con oltre 750 iscrizioni. Anche i livelli di crescita rimangono notevoli, con un Cagr massimo del 433% (l’anno scorso era 304%) e una media di circa 50% (l’anno scorso era 52%). Ciò dimostra che parecchio si muove tra le aziende italiane. Le Leader della crescita italiane concorreranno adesso per la classifica europea. E c’è da scommettere che molte si piazzeranno bene anche nel ranking continentale».
Promotergroup S.p.A. è stata inserita tra le 500 aziende Leader della Crescita 2023. Adesso guardiamo con fiducia al 2024 con l’obiettivo di raggiungere nuovi importanti traguardi.
Clicca qui per consultare il Dossier Sole 24 Ore: https://www.ilsole24ore.com/dossier/20221124-leader-della-crescita-2023-AEXAJmJC
PROMOTERGROUP S.P.A. SUL TABLOID INDUSTRIA DI GRUPPO 24 ORE
PROMOTERGROUP S.P.A. SUL TABLOID INDUSTRIA DI GRUPPO 24 0RE
È uscito il tabloid Industria di Gruppo 24 Ore con all’interno l’intervista fatta al Presidente Promotergroup S.p.A., Gianni Polizzi. Industria è un tabloid, che si propone di informare in modo approfondito su fenomeni economici, politici e sociali di attualità.
In un mercato in continuo mutamento avere un unico player per tutta la gamma di servizi permette di ottimizzare i costi sia in termini economici che temporali. Promotergroup S.p.A. vincitrice dell’XI edizione annuale dei Le Fonti Awards®, nella categoria “Eccellenza dell’Anno/Consulenza & Leadership – Sicurezza Sul Lavoro”, e presente nella classifica “Leader della Crescita 2023”, redatta da Il Sole 24 Ore in collaborazione con Statista, che premia le 500 aziende italiane con la maggior crescita di fatturato nel triennio 2018-2021, si configura, come una Global Service che eroga servizi di consulenza a 360°. Vanta un portfolio servizi fra i più ampi in Italia spaziando dall’adeguamento normativo cogente alle certificazioni QSA, dai servizi in ambito agroalimentare alla sicurezza nei luoghi di lavoro compresa la sorveglianza sanitaria sino alla Finanza e Sviluppo d’impresa. Un ulteriore supporto ai clienti, è dato dalla formazione obbligatoria, servizi per le P.A. e assistenza per le gare d’appalto.
L'articolo di Promotergroup si trova a pagina 20 nella versione stampa o puoi leggerlo qui: https://www.promotergroup.eu/images/blog_news_eventi/GRUPPO24ORE-_Tabloid_INDUSTRIA_11-2022.png
PROMOTERGROUP S.P.A. TRA I LEADER DELLA CRESCITA 2023
PROMOTERGROUP S.P.A. TRA I LEADER DELLA CRESCITA 2023
Promotergroup entra nella classifica delle aziende italiane a maggior crescita, redatta da Il Sole 24Ore in collaborazione con Statista. 166esima posizione su 500.
Oggi, 22 novembre è stata pubblicata sul Sole 24 Ore la quinta edizione di Leader della Crescita. Promotergroup S.p.A è stata inserita nella prestigiosa classifica italiana di Leader della Crescita (edizione 2023), un premio riservato alle aziende italiane che hanno registrato la maggiore crescita di fatturato nell’ultimo triennio (2018-2021). Nello specifico, Promotergroup S.p.A. si è posizionata al 166esimo posto. I ricavi dell’azienda sono balzati da circa 643 mila euro a più di 2 milioni, con un tasso di crescita del 48.29%.
LEADER DELLA CRESCITA
La classifica, stilata annualmente dal Sole 24 Ore e da Statista, prende in considerazione la lista delle migliori Piccole e Medie imprese italiane che hanno ottenuto la maggior crescita di fatturato nel triennio 2018-2021. Per essere inclusi occorre rispondere ai seguenti requisiti:
• avere avuto un forte aumento del fatturato nel triennio 2018-2021
• essere una realtà indipendente (non fare parte di un gruppo o essere una succursale italiana di un’altra impresa)
• avere il domicilio fiscale in Italia
• soddisfare la “clausola di onorabilità”, cioè non trovarsi in nessuna delle condizioni previste dall’articolo 80 del decreto legislativo 50/2016 (ovvero essere esclusi dalle procedure di appalto per condanne o decreti penali)
• avere avuto una crescita prevalentemente organica
Il calcolo del tasso di crescita è basato sui dati di fatturato.
In questi anni Promotergroup S.p.A. ha intensificato il lancio di nuovi progetti e ampliato il portfolio servizi, oggi tra i più ampi in Italia. Essere entrati nel ranking delle migliori imprese rappresenta un riconoscimento molto importante, un traguardo che ci rende orgogliosi, frutto dell’impegno di un team dinamico e in continua crescita, capace di adattarsi in modo flessibile alle richieste del mercato portando ogni giorno il proprio entusiasmo e la propria competenza nella ricerca di soluzioni per i clienti.
Clicca qui per scoprire la classifica completa: https://lab24.ilsole24ore.com/leader-della-crescita-2023/
DECRETO AIUTI-TER CONVERTITO IN LEGGE: LE NOVITÀ
DECRETO AIUTI-TER CONVERTITO IN LEGGE: LE NOVITÀ
Sblocco mutui per l'acquisto della prima casa, bonus 150 euro per i dipendenti pubblici e sanatoria per il bonus ricerca e sviluppo.
Il Decreto Aiuti Ter è approdato in Gazzetta Ufficiale dopo la sua conversione in legge, confermando le novità apportate al testo del provvedimento durante l’iter parlamentare. Si tratta della Legge 175/2022 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144, recante ulteriori misure urgenti in materia di politica energetica nazionale, produttività delle imprese, politiche sociali e per la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) – pubblicata in G.U. n. 269 del 17 novembre 2022. Le principali novità riguardano la clausola per sbloccare a dicembre i mutui agevolati prima casa, il bonus 150 euro ai dipendenti pubblici senza autodichiarazione e il rinvio sulla restituzione del bonus ricerca e sviluppo.
Mutui prima casa
L’articolo 35 bis modifica le regole di accesso al fondo di garanzia per la prima casa: la garanzia massima dell’80 per cento sulla quota capitale dei mutui destinati alle categorie prioritarie può essere concessa anche quando il Tasso Effettivo Globale (TEG) risulti superiore al Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM). Questa particolare disposizione si applica alle domande presentate esclusivamente nel mese di dicembre 2022 e riguarda coloro che hanno un ISEE non superiore a 40.000 euro e rientrano nelle seguenti categorie:
- giovani coppie;
- nuclei familiari monogenitoriali con figli minori;
- giovani di età inferiore ai 36 anni;
- conduttori di alloggi IACP.
Bonus 150 euro
Il Decreto Aiuti ter in linea di continuità con i precedenti provvedimenti ha introdotto una serie di misure per contrastare gli effetti della crisi energetica e dell’inflazione. Ad esempio nell’articolo 18 che ha introdotto il bonus 150 euro per i lavoratori e le lavoratrici dipendenti con una retribuzione fino a 1.538 euro viene specificato che i dipendenti pubblici non dovranno presentare alcuna autodichiarazione per ottenere il pagamento dell’indennità contro il caro prezzi.
Bonus ricerca e sviluppo
L’articolo 38 è stato riscritto, così da consentire la proroga di un anno per il riversamento spontaneo del bonus R&S indebitamente utilizzato. Ecco il nuovo calendario:
NUOVA SCADENZA RESTITUZIONE BONUS R&S
31 ottobre 2023: adesione procedura di riversamento
16 dicembre 2023: prima rata (o unica rata senza rateazione)
16 dicembre 2024: seconda rata
16 dicembre 2025: terza rata
17 dicembre 2023: termine dopo il quale sono dovuti gli interessi