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INAIL - QUASI 49MILA CONTAGI SUL LAVORO DENUNCIATI NEL PRIMO TRIMESTRE 2022

Le infezioni di origine professionale segnalate all’Istituto tra gennaio e marzo hanno già superato il dato complessivo del 2021. Pubblicato il 26esimo report nazionale.

 

Con 48.790 contagi sul lavoro denunciati all’Inail, il primo trimestre 2022 ha già superato il numero di casi (47.858) registrato in tutto il 2021. A rilevarlo è il 26esimo report nazionale sulle infezioni di origine professionale da nuovo Coronavirus elaborato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Inail, che conferma anche il trend in forte diminuzione dei casi mortali. Tra gennaio e marzo di quest’anno, sono stati denunciati solo cinque decessi, pari allo 0,6% degli 853 casi mortali registrati dall’inizio della pandemia. Dall'analisi territoriale emerge una distribuzione delle denunce del 41,6% nel Nord-Ovest (prima la Lombardia che registra il maggior numero di contagi professionali nell’ultimo mese di rilevazione con il 24,5%), del 22,9% nel Nord-Est (Veneto 10,5%), del 16,4% al Centro (Lazio 7,5%), del 13,5% al Sud (Campania 6,3%) e del 5,6% nelle Isole (Sicilia 4,0%). Le province con il maggior numero di contagi da inizio pandemia sono quelle di: Milano (9,9%), Torino (6,7%), Roma (6,0%), Napoli (4,1%), Genova (2,9%), Brescia (2,8%), Verona (2,4%), Varese (2,2%), Bologna e Firenze (entrambe con il 2,1%) e Treviso e Venezia (2,0% ciascuna). La maggioranza delle infezioni di origine professionale riguarda le donne. La quota delle lavoratrici contagiate sul totale dei casi denunciati, infatti, è pari al 68,3%. La componente femminile supera quella maschile in tutte le regioni, con le sole eccezioni della Sicilia e della Campania, dove l’incidenza delle donne sul totale dei contagi segnalati all’Inail è, rispettivamente, del 47,7% e del 46,8%. L’analisi per professione dell’infortunato conferma che la categoria dei tecnici della salute è quella più coinvolta dai contagi con il 37,5% delle denunce (in tre casi su quattro donne), l’82,5% delle quali relative a infermieri. Seguono gli operatori socio-sanitari con il 16,9% (l’80,9% sono donne), i medici con il 9,0% (la metà sono donne, oltre un terzo medici internisti e generici), gli operatori socio-assistenziali con il 6,0% (l’85,2% donne), gli impiegati amministrativi con il 5,3% (i due terzi sono donne) e il personale non qualificato nei servizi sanitari (l’80% ausiliari, ma anche portantini, barellieri) con il 4,5% (72,9% donne). I contagi professionali di insegnanti/professori e ricercatori di scuole di ogni ordine e grado e di università statali e private, riconducibili sia alla gestione dei dipendenti del Conto dello Stato sia al settore Istruzione della gestione Industria e servizi, sono poco più di cinquemila.

 

 

 

MIPAAF: FIRMATO IL DECRETO DA 1,5 MILIARDI PER L’AGRISOLARE

Pubblicate le direttive della misura Parco Agrisolare approvato dal Governo nell’ambito del PNRR, che facilita l'impiego del fotovoltaico nelle imprese agricole.

 

È stato firmato dal Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, il decreto che fornisce le direttive necessarie all'avvio della misura "Parco Agrisolare", a cui sono dedicate risorse pari a 1,5 miliardi di euro a valere sui fondi del PNRR. Il 40% delle risorse è riservato al finanziamento di progetti da realizzare nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Sarà previsto un contributo a fondo perduto con lo scopo di sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. Un primo passo verso la diversificazione delle fonti energetiche, spingendo sulle rinnovabili, che rappresentano un elemento centrale per ridurre i costi dell'energia sostenuti dalle aziende del settore e al contempo contribuendo, così, ad aumentare la sostenibilità, la resilienza, la transizione verde e l’efficienza energetica del settore.

Obiettivo della misura è sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, escludendo totalmente il consumo di suolo, tramite l’erogazione di un contributo che potrà coprire anche i costi di riqualificazione e ammodernamento delle strutture, con la rimozione dell’eternit e amianto sui tetti (ove presente) e/o migliorando coibentazione e areazione, anche al fine di contribuire al benessere degli animali. Il target finale da raggiungere è l'installazione di pannelli fotovoltaici per una potenza complessiva pari a 375.000 kW.

Destinatari:

  • Imprenditori agricoli, in forma individuale e societaria;
  • Imprese agroindustriali, in possesso di codici ATECO che verranno precisati nel bando;
  • Cooperative agricole che svolgono attività di cui all’articolo 2135 del cc

Il decreto è stato notificato alla Commissione europea e successivamente verrà pubblicato il bando che darà il via alla presentazione delle candidature dei progetti.

Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

 

 

 

FONDO IMPRESA FEMMINILE: MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Pubblicato il decreto direttoriale del 30 marzo 2022 con le modalità e termini per accedere a contributi a fondo perduto e finanziamenti.

 

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato sul proprio sito istituzionale il decreto 30 marzo 2022 che stabilisce i termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione a valere sul Fondo impresa femminile e fornisce le necessarie specificazioni per la corretta attuazione degli interventi, con particolare riferimento all’iter di valutazione delle domande di agevolazione e ai punteggi attribuibili ai fini dell’accesso alle agevolazioni, nonché alle modalità, ai tempi e alle condizioni per l’erogazione delle agevolazioni. Il primo giorno da segnare è il 5 maggio e riguarda la compilazione della richiesta di incentivi per l’avvio di nuove imprese femminili. Con la sua dotazione di 400 milioni di euro è senza dubbio l’opportunità più attesa fra i finanziamenti all’imprenditoria femminile 2022. L’obiettivo del Fondo è quello di supportare nascita, sviluppo e consolidamento di nuove imprese femminili in Italia. Il Fondo Impresa femminile è una misura prevista dal PNRR per il sostegno dell’imprenditorialità femminile, che dispone di 160 milioni di euro di fondi PNRR che hanno integrato i 40 milioni di euro già stanziati in legge di bilancio 2021, con l’obiettivo di favorire la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili. Con il Decreto Direttoriale MISE del 30 marzo 2022 si aprono ufficialmente le porte d’accesso ai contributi a fondo perduto e ai finanziamenti utili per avviare o sviluppare un’impresa femminile.

Termini e modalità di presentazione delle domande

Le tipologie di agevolazioni e la finestra temporale di riferimento cambia in base all’anzianità dell’azienda:

  • per l’avvio di nuove imprese femminili o costituite da meno di 12 mesi la compilazione delle domande è possibile dalle ore 10 del 5 maggio 2022 mentre la presentazione a partire dalle ore 10 del 19 maggio 2022;
  • per lo sviluppo di imprese femminili costituite oltre 12 mesi la compilazione delle domande è possibile dalle ore 10 del 24 maggio 2022 mentre la presentazione a partire dalle ore 10 del 7 giugno 2022.

Le domande di accesso al Fondo Impresa Donna saranno vagliate da Invitalia in ordine di presentazione con un esame di merito che valuterà il progetto imprenditoriale e le potenzialità del mercato di riferimento.

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BANDO NUOVE IMPRESE A TASSO ZERO: FINANZIAMENTO A TASSO AGEVOLATO E CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PER NUOVE IMPRESE GIOVANILI E FEMMINILI

Riaperto lo sportello «ON - Oltre nuove imprese a tasso zero», per gli aiuti a giovani e donne intenzionati ad avviare nuove imprese in tutta Italia.

 

Dal 24 marzo è stato riaperto lo sportello “ON – Oltre Nuove Imprese a tasso zero” di Invitalia, per la presentazione delle domande da parte di giovani fino a 35 anni e donne senza limiti di età che vogliono avviare nuove imprese su tutto il territorio nazionale. È quanto prevede il decreto pubblicato dal Ministero dello sviluppo economico che rifinanzia, con 150 milioni di euro (stanziati dalla legge di bilancio 2022), l’incentivo che punta a sostenere la creazione e lo sviluppo di micro e piccole imprese composte in prevalenza o totalmente da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure da donne di tutte le età.

Chi sono i beneficiari

I destinatari della misura sono le micro e piccole imprese composte in prevalenza o totalmente da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure da donne di tutte le età.

Si possono distinguere due macro categorie:

  • imprese costituite per il 51% da giovani e donne;
  • persone fisiche che intendono avviare l’attività.

Attività ammesse

L’agevolazione potrà essere richiesta da imprese che puntano a realizzare nuove iniziative o ampliare, diversificare o trasformare attività esistenti nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo incluse le attività turistico-culturali finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché le attività volte al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza. I requisiti di accesso e le modalità di presentazione della domanda non sono variate.

Contributo e Modalità di erogazione

Le agevolazioni prevedono un mix di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto per progetti d’impresa con spese fino a 3 milioni di euro, che può coprire fino al 90% delle spese totali ammissibili. I piani di impresa devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e devono essere conclusi entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

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PNRR: MITE, PROROGATI DI 30 GIORNI I TERMINI DEI BANDI PER L’ECONOMIA CIRCOLARE

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede un enorme pacchetto di investimenti e riforme. Richieste per 1600 milioni.

 

Sono stati prorogati di un mese, i termini per la presentazione delle domande per i fondi del PNRR per l’economia circolare. I termini, inizialmente fissati a metà febbraio, vanno ora dal 16 al 23 marzo, a seconda della linea di intervento. La proroga è stata decisa dal MiTE per favorire una maggiore partecipazione delle aziende e delle Pubbliche amministrazioni del Sud ai bandi, che riguardano impianti per il trattamento e il riciclo dei rifiuti. I bandi del PNRR, rivolti a beneficiari pubblici e privati stanno andando bene: all’11 febbraio sono 1.400 le domande presentate al Ministero della Transizione ecologica, per 1.600 milioni di euro sui 2.100 disponibili (1.500 per comuni e imprese pubbliche e 600 per le imprese private). La maggior parte di queste domande è stata presentata da aziende del Centro-Nord. Sono ancora poche le richieste di finanziamenti dal Mezzogiorno, dove invece le strutture per il trattamento e il riciclo dei rifiuti sono particolarmente carenti. Di qui la decisione del MiTE di prorogare di un mese i termini per la presentazione delle domande, con l'obiettivo di garantire l'obiettivo di coesione territoriale stabilito dal PNRR (60% Centro-Sud).

Le domande inviate potranno essere integrate o annullate e ripresentate entro il nuovo termine.

BANCA DELLE TERRE AGRICOLE 2022: FINO AL 5 GIUGNO IN VENDITA 19.800 ETTARI DI TERRENI

Si apre la quinta edizione della Banca nazionale delle Terre Agricole.

 

Al via la vendita di 19.800 ettari di terreni coltivabili a favore degli imprenditori agricoli italiani. Ismea, Istituzione vigilata dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, ha infatti pubblicato il nuovo bando per la cessione di aree che hanno un valore di circa 312 milioni di euro. La "Banca nazionale delle terre agricole" istituita dall'art. 16 della legge 28 luglio 2016, n. 154, costituisce l'inventario completo dei terreni agricoli che si rendono disponibili anche a seguito di abbandono dell'attività produttiva e di prepensionamenti, raccogliendo, organizzando e dando pubblicità alle informazioni necessarie sulle caratteristiche naturali, strutturali ed infrastrutturali dei medesimi, sulle modalità e condizioni di cessione e di acquisto degli stessi. La Banca comprende terreni agricoli, già coltivati e in grado di produrre reddito fin da subito, assegnati da Ismea tramite una procedura di vendita all'asta semplice e trasparente. Grazie all'impegno di Ismea e del MiPAAF con il quinto bando della Banca delle Terre Agricole è possibile da subito rendere operative fino a 827 aziende agricole.  Tutti possono accedere alla Banca. L'accesso è gratuito. Rappresenta uno strumento prezioso per agevolare l'attività dei giovani agricoltori. I giovani sotto i 41 anni, infatti, possono pagare il prezzo del terreno ratealmente, con un piano di ammortamento fino a 30 anni. Dalla pubblicazione dell'Avviso sono assegnati 90 giorni per la raccolta delle manifestazioni di interesse. È possibile presentare l'offerta economica e la manifestazione di interesse per i singoli terreni distribuiti in tutta Italia entro le ore 24:00 del 5 giugno 2022.

Sul sito http://www.ismea.it/banca-delle-terre è possibile consultare le modalità di partecipazione, le caratteristiche dei terreni e inviare le manifestazioni di interesse.

CYBERSECURITY E LAVORO IBRIDO: CONOSCERE LE MINACCE INTERNE PER RIDURRE I RISCHI

Le principali minacce derivano dalla negligenza. Ecco i dati del report di HP Wolf Security Out of Sight & Out of Mind.

 

La pandemia ha determinato un importante cambiamento: il passaggio dal lavoro tradizionale al lavoro ibrido. Abbiamo assistito ad un incremento senza precedenti dello smart working e l’accesso a documenti e informazioni riservate da tutti i luoghi e i device possibili. L’utilizzo di un dispositivo privato per scopi lavorativi, o viceversa, rappresenta un grande rischio di compromissione per gli asset strategici delle aziende, in quanto espone informazioni sensibili a potenziali attacchi esterni da parte di criminali informatici. A tracciare i contorni di questo fenomeno epocale è stato, a fine 2021, il report di HP Wolf Security Out of Sight & Out of Mind, che ha messo in luce i tratti peculiari dell'evoluzione del lavoro ibrido analizzando i comportamenti di oltre 8.400 impiegati che hanno iniziato con l'emergenza sanitaria a lavorare in ambiente domestico e di 1.100 tecnici IT, tutti intervistati tra marzo e aprile del 2021. Del gruppo principale, un buon 45% ha dichiarato di avere acquistato e installato nell'ultimo anno dei nuovi computer o stampanti (principalmente) per agevolare il proprio lavoro da casa. Nella maggioranza assoluta dei casi è emerso che questa operazione è stata fatta senza considerare i problemi di sicurezza che ne possono derivare. Nel corso dell'ultimo biennio il numero di attacchi di phishing è aumentato in maniera più che significativa.

Inoltre, il 40% degli intervistati di età compresa tra 18 e 24 anni ha ammesso di avere cliccato su mail pericolose. Le minacce più comuni sono dettate dalla negligenza e rappresentano quasi due terzi di tutti gli incidenti: si verificano quando un utente permette involontariamente a un malintenzionato di accedere a dati e sistemi, cliccando su un link pericoloso, usando in modo improprio la password o esponendo accidentalmente dati sensibili. È emerso che il 70% di chi si è reso conto di avere cliccato su un link pericoloso non si è nemmeno curato di informare il proprio reparto di sicurezza informatica. È necessario adottare un nuovo modo di gestire le minacce informatiche che tenga conto dei danni prodotti anche dall’errore umano come l'accesso a siti e link non sicuri, il download di documenti pericolosi e l'utilizzo improprio dei dispositivi lavorativi, della casella mail o dei portali riservati. Le aziende devono tutelare e proteggere il proprio patrimonio informativo attraverso un efficace sistema di sicurezza informatica, sia da minacce esterne che dal rischio di minacce interne, soprattutto se le attività lavorative si svolgono sia in ufficio che da remoto. Quando si tratta di prevenire le minacce interne, la maggior parte delle aziende opta per una combinazione di consapevolezza della formazione degli utenti, prevenzione della perdita di dati e analisi del comportamento degli utenti per educare e preparare il personale.

TURISMO, DA OGGI PARTONO GLI INCENTIVI INVITALIA PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLE STRUTTURE

600 milioni di euro in quattro anni per le imprese turistiche, a chi spettano e come ottenere le agevolazioni.

 

 

Al via oggi la misura “Incentivi finanziari per le imprese turistiche” (IFIT), promossa dal Ministero del Turismo e gestita da Invitalia per favorire gli interventi di riqualificazione e ristrutturazione delle imprese turistiche. L’agevolazione rientra tra le iniziative previste dal PNRR per aiutare il comparto turistico a risollevarsi dalla crisi pandemica e a compiere un salto di qualità soprattutto in termini di sostenibilità, sicurezza, efficienza energetica.

Chi sono i beneficiari

Le agevolazioni sono rivolte a:

  • alberghi
  • agriturismi
  • strutture ricettive all’aria aperta
  • imprese del comparto ricreativo, fieristico e congressuale
  • stabilimenti balneari
  • complessi termali
  • porti turistici
  • parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici

Contributo e Modalità di erogazione

Sono previste due forme di incentivo:

  • credito d’imposta fino all’80% delle spese ammissibili sostenute per la realizzazione di specifici interventi di riqualificazione edilizia, cedibile a soggetti terzi (banche e altri intermediari finanziari)
  • contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese, per un importo massimo di 40.000 euro (questo limite può essere aumentato a 100.000 euro in presenza di particolari requisiti legati a digitalizzazione, imprenditoria femminile e giovanile, mezzogiorno).

Finalità

Lo scopo della misura è incentivare le imprese turistiche a realizzare interventi per ottenere miglioramenti in termini di sostenibilità, di sicurezza e soprattutto di efficienza energetica a cui è destinato il 50% delle risorse. Grande attenzione è rivolta alle aziende del centro sud. Una quota del 40% è riservata alle imprese con sede nelle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Altri interventi ammessi sono: riqualificazione antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti e prefabbricati, realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali), digitalizzazione, acquisto di mobili.

Le domande possono essere presentate dal 28 febbraio al 30 marzo 2022. Le richieste saranno esaminate in ordine cronologico di arrivo. Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

L’INNOVAZIONE DIGITALE COME LEVA PER LA SOSTENIBILITÀ ENERGETICA

Secondo l’indagine EY SWG l’energia del futuro sarà decarbonizzata, decentralizzata e digitale.

 

Il processo di digitalizzazione insieme alla sostenibilità energetica sono due pilasti della trasformazione dell’Italia. Per diffondere sempre di più nuove tecnologie e innovazioni digitali è fondamentale avere energia, dunque anche questa deve essere smart e digitale.

Ma quali potrebbero essere i vantaggi del rendere digitalizzazione ed energia sostenibile interconnessi?

Innanzitutto digitalizzare i sistemi può sempre rivelarsi una buona strategia per riuscire ad ottimizzarli e renderli maggiormente sostenibili in termini di costi e resa e nei confronti dell’ambiente. Ad oggi, la trasformazione tecnologica che spinge alla digitalizzazione dei servizi mira a introdurre soluzioni IoT in forma sempre più diffusa: dai contatori smart per il monitoraggio del consumo energetico alle reti di approvvigionamento intelligenti per favorire la gestione da remoto. La sfida imprenditoriale del prossimo futuro sarà quella di utilizzare nuove tecnologie e mezzi di produzione capaci di ridurre le emissioni. L’Italia oggi è prima in Europa per fonti energetiche rinnovabili: è un settore in cui siamo un’eccellenza, trainato dall’idroelettrico. Il settore energetico italiano ha attraversato la crisi pandemica mostrando una notevole resilienza e ha imparato a navigare nell’incertezza rimodulando i propri modelli di business in modo da accelerare sulla strada della decarbonizzazione e riallocando una fetta consistente dei propri investimenti su nuove tecnologie e digitalizzazione.

INDAGINE EY SWG: l’energia del futuro sarà decarbonizzata, decentralizzata e digitale

Rafforzare le tecnologie digitali risulta imprescindibile per lo sviluppo di tutte le priorità individuate nel PNRR e contribuire positivamente anche alla sostenibilità del Paese. Secondo l’indagine EY SWG, senza investimenti in digitale la transizione energetica sarà un miraggio. Dalla ricerca emerge che sul tema delle infrastrutture per le utilities, tra le priorità degli intervistati primeggia la transizione completa alle energie rinnovabili (54%), seguita dall’ottimizzazione dell’utilizzo delle infrastrutture fisiche, come la fibra, l’energia elettrica sugli stessi tralicci e l’unione di gas e idrogeno nella stessa pipeline (37%), e dalla costruzione di termovalorizzatori per la produzione di energia dai rifiuti (sempre 37%). Infine, un 32% pone l’accento sulla necessità di rendere più efficiente la rete idrica. L’energia del futuro sarà decarbonizzata, decentralizzata e digitale. Anche per questi motivi, la recente ripartenza – pur in fase emergenziale – di alcune vecchie centrali a carbone rappresentano una controtendenza preoccupante rispetto alla nuova generazione di soluzioni energetiche da porre al servizio di imprese e cittadini.

EDILIZIA 87% DELLE IMPRESE INADEMPIENTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA

Oltre 13.000 violazioni accertate nell'intero anno 2021 e il 43% riguarda la sorveglianza sanitaria.

 

Uno dei settori che presenta maggiori criticità nell’ambito della salute e sicurezza sul lavoro è il settore edile. Secondo gli ultimi dati diffusi dal Ministero del Lavoro e dell’Ispettorato Nazionale l’87% delle imprese edili non rispettano le norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Dati che lasciano senza parole. Nelle settimane passate si è svolto un confronto tra il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, il direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro Bruno Giordano e le parti sociali del settore edile, durante il quale sono stati presentati alcuni dati emersi dall'attività dell'INL. Nei primi tre mesi di entrata in vigore del D.L. n. 146/2021 (Decreto fiscale) sono state sospese 414 attività (cantieri) per gravi carenze nell'applicazione della sicurezza e salute sul lavoro e irregolarità fiscali, su oltre 13.000 violazioni accertate nell'intero anno 2021:

  • il 43% riguarda la sorveglianza sanitaria;
  • il 22% la formazione e informazione;
  • il 20% i rischi elettrici;
  • il 6% la mancata valutazione dei rischi.

A seguito dell'attività di vigilanza speciale in edilizia disposta dall'INL, inoltre, nel periodo compreso tra l'1 settembre e il 31 dicembre 2021, l'87% delle oltre 5.000 imprese controllate è risultato irregolare in materia di sicurezza del lavoro. Il ministro Andrea Orlando ha espresso la necessità di procedere con un intervento normativo urgente a tutela non solo delle lavoratrici e dei lavoratori, ma anche delle imprese che rispettano le regole. La proposta è quella di subordinare l'ottenimento dei benefici connessi ai bonus edilizi, il Superbonus 110%, all'applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore, stipulati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative.

Promotergroup S.p.A. aiuta le imprese ad adeguarsi alle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Contattaci per fornirti le soluzioni per la tua azienda: https://www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

 

Fonte: https://www.lavoro.gov.it/stampa-e-media/Comunicati/Pagine/Sicurezza-lavoro-Orlando-presenta-a-parti-sociali-settore-edile-norma-su-superbonus-110.aspx