Super User

Super User

IN ARRIVO NUOVO BANDO ISMEA: FONDO INNOVAZIONE IN AGRICOLTURA

75 milioni di euro per l'acquisto di macchinari ed attrezzature innovative per l’agricoltura e la pesca.

 

A seguito della firma dello schema di decreto ministeriale relativo ai criteri e modalità di attuazione del “Fondo per l’Innovazione in Agricoltura”, previsto dalla Legge di Bilancio 2023 sono definiti i criteri di accesso alla dotazione finanziaria di 225 milioni di euro nel periodo 2023-2025 (75 milioni € all’anno) destinati a progetti di innovazione finalizzati all’incremento della produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura. Per la concessione delle agevolazioni sono destinati 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025.

Obiettivo

Sostenere la realizzazione e lo sviluppo di progetti di innovazione finalizzati all’incremento della produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per:

a) la gestione digitale dell'impresa;

b) l'utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme e infrastrutture 4.0;

c) il risparmio dell'acqua e la riduzione dell'impiego di sostanze chimiche, l'utilizzo di sottoprodotti.

A chi si rivolge

Possono essere ammesse ai benefici del decreto le PMI singole o associate, ivi comprese le loro cooperative e associazioni, che:

a) risultano iscritte al registro delle imprese con la qualifica di «impresa agricola», ovvero di «impresa ittica», ovvero con qualifica di «impresa agromeccanica»;

b) risultano attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda;

c) hanno sede operativa nel territorio nazionale;

d) non risultano imprese in difficoltà ai sensi dell'art.2, punto 18, del regolamento GBER;

e) effettuano investimenti in innovazione tecnologica di importo non inferiore a 70.000 euro e non superiore a 500.000 euro. Per il settore pesca il limite minimo degli investimenti è stabilito in 10.000 euro;

f) non rientrano tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.

Spese ammissibili e agevolazione

Sono ammissibili alle agevolazioni i costi per l'acquisto di:

a) macchine, strumenti e attrezzature per l'agricoltura. In particolare, macchine, anche motrici e operatrici, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi, dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati, droni, Automated Guided Vehicles (AGV) e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili, e/o dotati di riconoscimento dei pezzi, attrezzature per i trattamenti con prodotti fitosanitari e per lo spandimento dei fertilizzanti, che soddisfino uno dei seguenti requisiti:

  • presenza o compatibilità con un sistema ISOBUS o equivalente con funzionalità task controller;
  • presenza di un sistema di interconnessione leggera che sia in grado di trasmettere dati in uscita, funzionali, a titolo esemplificativo, a soddisfare i requisiti ulteriori di tele manutenzione e/o telediagnosi e/o controllo di remoto e di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo (rif. circolare MISE del 01/08/2018, n. 295485);
  • presenza di un sistema di guida automatica o semi automatica (rif. circolare MISE 23 maggio 2018, n. 177355);
  • presenza di un sistema di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto;
  • presenza di soluzioni proprietarie per controllo a rateo variabile, controllo sezioni o strategie di guida parallela;
  • presenza di un sistema di gestione intelligente dell'irrigazione attraverso sensing delle condizioni irrigue del terreno o della coltura e utilizzo di algoritmi di supporto alle decisioni che consentano di stabilire le strategie migliori per ottimizzare la resa e minimizzare il consumo di risorse idriche.

b) macchine mobili non stradali per agricoltura e zootecnia. In particolare, tutte le macchine rientranti nel campo di applicazione del regolamento (UE) 2016/1628 (Prescrizioni in materia di limiti di emissione di inquinanti gassosi e particolato inquinante per i motori a combustione interna) che soddisfano entrambi i seguenti requisiti:

  • motorizzazione elettrica (cosiddette «macchine a zero emissioni»),
  • destinazione ad attività agricole o zootecniche.

c) macchine per la zootecnia. In particolare, macchine ed attrezzature dedicate al settore zootecnico caratterizzate da un elevato livello tecnologico e di automazione, quali: macchine il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti; macchine utensili e impianti per la realizzazione di prodotti mediante la trasformazione dei materiali e delle materie prime; sistemi di monitoraggio in process per assicurare e tracciare la qualità del prodotto o del processo produttivo e che consentono di qualificare i processi di produzione in maniera documentabile e connessa al sistema informativo di fabbrica. Per tali macchine/ attrezzature è necessaria la presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:

  • sistema di interconnessione leggera in grado di trasmettere dati in uscita, funzionali, a titolo esemplificativo, a soddisfare i requisiti ulteriori di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto e di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo (rif. circolare MISE del 01/08/2018, n. 295485), o
  • sistema di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori.

d) trattrici agricole che rientrano nel campo di applicazione del regolamento (UE) n. 167/2013, con motorizzazione Stage V, che soddisfino almeno uno dei seguenti requisiti:

  • presenza di un sistema ISOBUS o equivalente, per garantire la necessaria interoperabilità con le attrezzature portate (per esempio, display di bordo ISOBUS con funzionalità Task controller);
  • presenza di un sistema di guida automatica o semiautomatica basata su GPS, per garantire una maggiore precisione nelle lavorazioni e quindi anche una maggiore efficienza i termini di consumi (circolare MISE n. 177355);
  • presenza di un sistema di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori (rif. circolare MISE del 01/08/2018, n. 295485).

 e) investimenti per la pesca e l'acquacoltura i cui costi rientrano nel campo di applicazione del regolamento (UE) 2022/2473 della Commissione del 14 dicembre 2022, collegati ai seguenti interventi:

  • attrezzature di bordo volte alla riduzione dell'emissione di sostanze inquinanti o gas a effetto serra nonché ad aumentare l'efficienza energetica dei pescherecci;
  • attrezzi da pesca innovativi e selettivi;
  • strumenti e attrezzature innovative di bordo che migliorano la qualità dei prodotti della pesca;
  • macchinari, strumenti e attrezzature per l'acquacoltura utili alla riduzione dell'impatto negativo o l'accentuazione degli effetti positivi sull'ambiente, nonché' l'uso più efficiente delle risorse utilizzate nel processo;
  • macchinari, strumenti e attrezzature volti all'ottenimento di una considerevole riduzione nell'impatto delle imprese dell’acquacoltura sull'utilizzo e sulla qualità delle acque, in particolare tramite la riduzione del quantitativo utilizzato d'acqua o di sostanze chimiche, antibiotici e altri medicinali o il miglioramento della qualità delle acque in uscita, anche facendo ricorso a sistemi di acquacoltura multitrofica ovvero che aumentino l'efficienza energetica e favoriscano l'utilizzo delle fonti rinnovabili.

Agevolazione

Per gli investimenti in innovazione tecnologica, è concesso un contributo a fondo perduto, distinguendo come segue:

a) quando il beneficiario è una PMI agricola o della pesca, il contributo concedibile è quantificato applicando al massimale di aiuto previsto al successivo comma 4, lettere a) o b), le percentuali di cui alla seguente tabella:

Importo massimale per cui si chiede il contributo

Percentuale max di contributo

fino a 100.000 euro

75%

da 100.001 a 200.000 euro

65%

da 200.001 a 300.000 euro

55%

da 300.001 a 500.000 euro

45%

 b) quando il beneficiario è una PMI agromeccanica ovvero una PMI agricola che svolge un'attività agricola che non rientra nell'ambito di applicazione degli articoli 14 e 17 dell'ABER, il contributo concedibile è quantificato applicando al massimale di aiuto previsto al successivo comma 4, lettera c), le percentuali di cui alla seguente tabella:

Importo massimale per cui si chiede il contributo

Percentuale max di contributo

fino a 100.000 euro

100%

da 100.001 a 200.000 euro

90%

da 200.001 a 300.000 euro

80%

da 300.001 a 500.000 euro

70%

Gli investimenti non possono essere effettuati prima della data di presentazione della domanda.

Erogazione

L’erogazione del contributo a fondo perduto ha luogo, in un’unica soluzione, su un conto corrente intestato esclusivamente al soggetto beneficiario. In alternativa, il soggetto beneficiario può disporre che il pagamento del contributo si eseguito, per nome e per conto proprio, da ISMEA direttamente al fornitore. (in tal caso l’erogazione avviene a titolo di SALDO).

Soggetto gestore

ISMEA - Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare.

Dotazione finanziaria

La dotazione è pari a:

- 10 milioni di euro per l'anno 2023;

- 30 milioni di euro per l'anno 2024;

- 35 milioni di euro per l'anno 2025.

 

Modalità di presentazione e scadenza

Gli interventi sono attuati con una procedura a sportello. L'apertura dello sportello dedicato alla ricezione delle domande aprirà il 27 novembre alle ore 12.

Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

 

Successo per il "Dopo Sagra del Pesce - L'Appendice del Gusto" a Pozzallo

Grande partecipazione alle tre giornate di Show Cooking, degustazioni ed eventi culturali il 13, 14 e 15 ottobre.

 

Si è concluso con grande entusiasmo domenica 15 ottobre il "Dopo Sagra del Pesce – L’Appendice del Gusto" svoltosi a Pozzallo nei giorni 13, 14 e 15 ottobre.

Il progetto, finanziato dall’Assessorato all’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea della Regione Siciliana, attraverso i fondi del PO FEAMP 2014-2020, misura 5.68 ha animato la città in un periodo di bassa stagione, coinvolgendo diverse tipologie di pubblico grazie alla grande varietà di eventi, suddivisi nell’arco delle tre giornate. Promotergroup S.p.A. ha organizzato gli eventi.

La scommessa di puntare sulla destagionalizzazione dei flussi turistici dell’Amministrazione comunale di Pozzallo ha colto nel segno, tant’è che i singoli eventi gastronomici, artistici, culturali e sportivi hanno riscosso un enorme successo.

Il via agli eventi con l’inaugurazione di venerdì 13 ottobre, presso lo Spazio Cultura “Meno Assenza” che ha visto la partecipazione del sindaco, Roberto Ammatuna, accompagnato dal vicesindaco Raffaele Monte e da tutti i componenti della Giunta per il classico taglio del nastro. Nella prima giornata ha avuto luogo il meeting tematico dal titolo “Pesce povero a 5 stelle", presentato e moderato da Carmen Attardi. Durante l’incontro è stata fondamentale la partecipazione di relatori d’eccezione come il biologo marino dott. Francesco Tiralongo (Direttore Centro di Ricerca – Università di Catania) che ha presentato le “specie povere” e parlato delle nuove risorse del pescato italiano e la dott.ssa  Lina Lauria (Referente Slow Food Ragusa) che ha sottolineato l’importanza della stagionalità del pesce e dei presidi Slow Food.

Gli eventi hanno coniugato momenti di riflessione e di confronto con esperienze culinarie e di intrattenimento: dal "Salone del Gusto" alla mostra fotografica "Verso il blu - per un mare Plastic Free", dallo show cooking alla  degustazione dei "Sapori Mediterranei" fino agli eventi serali “Voci dal mare”.

Ogni aspetto di questa kermesse è stato progettato per promuovere il pesce locale e le tradizioni della comunità ma anche per sensibilizzare il pubblico su temi importanti come la salvaguardia dell’ambiente e del mare.

In occasione di queste tre giornate lo Spazio Cultura “Meno Assenza” si è trasformato in una galleria d’arte ospitando la mostra fotografica "Verso il blu - per un mare Plastic Free" che ha permesso ai visitatori di immergersi nelle installazioni sulla fauna marina di Cristina Boniatti, di scoprire attraverso i modellini dell’artigiano Francesco Giardina la tipica barca pozzallese “Ustanisa” ed infine di ammirare le opere artistiche realizzate con materiale riciclato dalle scuole materne, primarie e secondarie di Pozzallo, in occasione del concorso “L’arte del Riciclo” legate al progetto “Mettili APPosto – Pozzallo fa la differenza”, promosso dall’Assessorato all’ Ecologia e Ambiente. È stato possibile visitare anche la mostra “Assenza Essenza - Al cuore del colore”,  il vernissage di opere artistiche di Beppe Assenza. Oltre alle mostre fotografiche lo Spazio Cultura “Meno Assenza” ha ospitato sabato 14 ottobre “Un mare di colori” il workshop di pittura di Beppe Assenza a cura di Tommaso De Angelis.

Grande afflusso per i momenti di Show Cooking e di degustazione gratuita, curati da tre Istituti Alberghieri, l’Istituto di Istruzione Superiore “G. Curcio” di Ispica guidato dal prof. Salvatore Grimaldi, l’Istituto Professionale di Stato “Principi Grimaldi” di Modica guidato dal prof. Vincenzo Roccasalva e l’Istituto professionale di stato “G.Marconi” di Vittoria guidato dal prof. Nuccio Cilia. I ragazzi hanno partecipato con entusiasmo rendendo possibile la realizzazione di queste tre giornate all'insegna del gusto.

La Villa Comunale ha fatto da cornice al “Salone del Gusto” con gli stand delle seguenti aziende: Veni a Tastari di Avola, La Legumeria di Modica, Collina degli Iblei di Giarratana, Almo Miele di Monterosso Almo, Caffè del Corso e Muzzica di Pozzallo. I presenti hanno degustato presso gli stand prodotti di alta qualità, dall’olio d'oliva extravergine, al miele, agli snack di Fava Cottoia, fino ai vini e dolci tradizionali. 

Tra le iniziative di punta del “Dopo Sagra del Pesce – L’Appendice del Gusto” spicca il “Laboratorio del Gusto”, evento su prenotazione tramite il sito web dedicato, che ha permesso ai presenti di vivere un'esperienza coinvolgente e formativa, grazie a Carmelo Maiorca (giornalista, responsabile Slow Fish Sicilia) e allo chef Salvatore Vicinale (membro dell’APCI Ragusa – Associazione Provinciale Cuochi e Pasticceri Iblei).

Infine, le serate di "Voci dal Mare", nel bellissimo scenario di Piazza Municipio hanno coinvolto il pubblico e animato con l’esibizione del Modica Gospel Choir sotto la direzione del Maestro Giorgio Rizza, il concerto del gruppo Rita Botto Jazz Band ed infine nel corso dell’ultima giornata la sfilata di moda Baby Miss e Mr “La Venere dell’Etna” a cura della Royal Agency di Jenny Diara.

Ogni singolo evento è stato un'occasione per divertirsi ed immergersi nelle delizie del mare e della cultura locale.

Il Sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, ha sottolineato il valore di questa iniziativa: "Questo evento è stato un elogio alla nostra tradizione culinaria e alla bellezza del nostro territorio. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato e a chi si è prodigato sul fronte organizzativo rendendo possibile questa festa del gusto."

Il vicesindaco Raffaele Monte, che ha curato gli aspetti operativi della Sagra, afferma che:

"Siamo orgogliosi di aver vinto la scommessa della continuità turistica. Pozzallo è nata sul mare e deve promuovere le sue eccellenze non solo territoriali ma anche enogastronomiche. Promuovere il pesce locale e inserire tutto questo insieme ad altri eventi importanti come la mostra fotografica "Verso il blu - per un mare Plastic Free" e le costruzioni delle nostre barche tradizionali, ci ha consentito di sensibilizzare su temi fondamentali. Consentitemi di ringraziare – prosegue Monte - il nostro partner Co.Ri.Bia e la Promotergroup S.p.A che ci ha affiancati in questo progetto finanziato dall’Assessorato all’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea della Regione Siciliana. Inoltre un ringraziamento speciale va ai tre Istituti Alberghieri che ci hanno affiancato in questa tre giorni. Oltre le aspettative siamo riusciti ad ottenere partecipazione e ottimi risultati che ci porteranno ad organizzare un ricco calendario di eventi e a fare sempre di più”.

INTERVENTO SRD03 – INVESTIMENTI NELLE AZIENDE AGRICOLE PER LA DIVERSIFICAZIONE IN ATTIVITÀ NON AGRICOLE

L’intervento è finalizzato ad incentivare gli investimenti per le attività di diversificazione aziendale che favoriscono la crescita economica e lo sviluppo sostenibile nelle zone rurali, contribuendo anche a migliorare l'equilibrio territoriale, sia in termini economici che sociali. In tale contesto è prevista la concessione del sostegno agli investimenti per la creazione, la valorizzazione e lo sviluppo delle seguenti tipologie di attività agricola connessa ai sensi dell’articolo 2135 del codice civile:

a) agriturismo;

b) agricoltura sociale;

c) attività educative/didattiche;

d) trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non compresi nell’Allegato I del TFUE (ed eventualmente di una quota minoritaria di prodotti compresi nell’Allegato I) e loro lavorazione e commercializzazione in punti vendita aziendali.

L’intervento risulta correlato ai seguenti obiettivi:

Obiettivo SO2: Migliorare l'orientamento al mercato e aumentare la competitività dell'azienda agricola nel breve e nel lungo periodo, anche attraverso una maggiore attenzione alla ricerca, alla tecnologia e alla digitalizzazione.

Obiettivo SO8: Promuovere l'occupazione, la crescita, la parità di genere, inclusa la partecipazione delle donne all'agricoltura, l'inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle zone rurali, compresa la bioeconomia circolare e la selvicoltura sostenibile.

A chi si rivolge

Ai fini dell’ammissibilità i soggetti proponenti dovranno possedere i seguenti requisiti:

C01: Imprenditori agricoli, singoli o associati, ai sensi dell’art. 2135 del codice civile. Sono esclusi gli imprenditori che esercitano esclusivamente attività di selvicoltura e acquacoltura.

Sono altresì previste le seguenti condizioni, come riportato nel PSP:

  • l’impresa non deve risultare "in difficoltà";
  • l’impresa non deve essere destinataria di un ordine di recupero pendente a seguito di una decisione della Commissione che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato interno, tranne nei casi menzionati nelle norme applicabili in materia di aiuti di Stato.

C04 Al fine di garantire un maggior grado di sostenibilità economica degli investimenti, sono escluse dai benefici del sostegno le imprese agricole che abbiano una dimensione minima inferiore ad una determinata soglia espressa in termini di produzione standard pari a € 10.000. Potranno essere ammesse al finanziamento le iniziative ubicate nell'intero territorio della Regione Sicilia.

Requisiti di ammissibilità per gli investimenti

Non possono accedere al finanziamento e quindi non sono ammissibili coloro i quali hanno già in corso progetti di finanziamento, della precedente Programmazione, per gli stessi interventi, a meno che non abbiano, alla data di chiusura del presente bando, presentato domanda di saldo finale. Ai fini dell’ammissibilità dei progetti dovranno ricorre le seguenti ulteriori condizioni:

  • C10 gli investimenti devono perseguire le finalità specifiche indicate nella sezione dedicata agli obiettivi.
  • C11 Le attività relative alla lettera d) trasformazione prodotti devono avere ad oggetto prodotti ottenuti per il 60% dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall’allevamento di animali del beneficiario.
  • C12 gli interventi devono ricadere all’interno dei beni fondiari nella disponibilità dell’impresa.
  • C13 gli interventi devono ricadere all’interno del territorio regionale
  • C14 la domanda di sostegno deve risultare corredata dalla presentazione di un Piano Aziendale (PA);
  • C15 al fine di garantire un maggior grado di sostenibilità economica degli investimenti, non sono eleggibili al sostegno operazioni di investimento per le quali il contributo pubblico siano al di sotto di un importo pari a euro 20.000,00;
  • C16 l’importo massimo di contributo pubblico per ciascuna operazione di investimento è stabilito in euro 200.000,00;
  • C17 al fine di garantire l’effetto incentivo del contributo pubblico, sono ammissibili al sostegno unicamente le operazioni per le quali il beneficiario ha avviato i lavori o le attività dopo la presentazione di una domanda di sostegno. Fanno eccezione le attività preparatorie che possono essere avviate prima della presentazione della citata domanda, entro un termine non superiore a 12 mesi.

Interventi ammissibili

I progetti presentati in adesione all’Intervento “Investimenti nelle aziende agricole per la diversificazione in attività non agricole” comprendono gli investimenti ammissibili di seguito descritti, purché compatibili con le attività incluse nel nulla osta agrituristico rilasciato dagli Ispettorati dell’Agricoltura, limitatamente ai fabbricati e agli spazi esterni nello stesso individuati, e con le autorizzazioni degli Enti competenti.

Agriturismo

a) ristrutturazione, recupero, riqualificazione e adeguamento di fabbricati e manufatti aziendali esistenti, in corpi aziendali singoli e plurimi, e delle relative aree di pertinenza, per la diversificazione delle attività agricole verso attività agrituristiche, nel rispetto delle normative urbanistiche e paesaggistiche vigenti;

b) acquisto di nuovi macchinari, attrezzature e mobilio da destinare allo svolgimento degli interventi di progetto;

c) realizzazione siti internet e di tutte le nuove forme di promozione online, ad esclusione dei costi gestionali;

d) installazione e ripristino di impianti termici, elettrici e telefonici dei fabbricati, nonché la realizzazione di servizi e dotazioni durevoli necessari per l’attività da realizzare;

e) acquisto di hardware e software finalizzati alla gestione delle attività agrituristiche;

f) realizzazione di volumi tecnici e servizi igienici strettamente necessari all'attività agrituristica; installazione e/o ripristino degli impianti;

g) opere e attrezzature connesse alle attività da realizzare, quali supporti audio-visivi e multimediali, cartelloni, mini-laboratori da campo, kit didattici, arredi, allestimento di locali e spazi per la degustazione e assaggio di prodotti realizzati in azienda, punti commerciali aziendali destinati alla vendita di prodotti prevalentemente realizzati dall’impresa, giardini didattici;

h) opere connesse al superamento e all'eliminazione delle barriere architettoniche, nonché all'adeguamento alla normativa igienico-sanitaria e di prevenzione dei rischi;

i) acquisto di attrezzature, arredi, corredi, nonché attrezzature info-telematiche per l'accesso a collegamenti a banda larga;

j) realizzazione di interventi per il risparmio idrico, energetico, per la razionale gestione dei rifiuti e per l'approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili. L’energia prodotta può essere utilizzata esclusivamente ai fini dell’autoconsumo e per gli impianti quali quelli fotovoltaici l’attivazione della modalità con scambio sul posto è consentita solamente con compensazione dei consumi aziendali e senza vendita;

k) investimenti materiali per gli adeguamenti delle strutture agrituristiche, necessari all'ottenimento della certificazione di qualità dei servizi ricettivi;

l) i seguenti investimenti immateriali: acquisizione o sviluppo di programmi informatici e acquisizione di brevetti, licenze, diritti d'autore, marchi commerciali;

m) sistemazione e adeguamento: di spazi aperti da destinare ad agri-campeggio compresi i servizi igienici e bungalow in legno o materiale a ridotto impatto ambientale; di spazi esterni a verde; di viabilità aziendale di accesso e percorsi per gli ospiti, connessi al fabbricato esistente

n) opere e attrezzature finalizzate ad ampliare l'offerta dei servizi di tipo sportivo, ricreativo, culturale, escursionistico, punti vendita di prodotti aziendali.

Agricoltura sociale

a) opere edili di recupero dei fabbricati aziendali esistenti, riconducibili esclusivamente agli interventi di ristrutturazione, adeguamento, restauro e risanamento conservativo degli spazi interni (spazio giorno, spazio riposo, spazio per i servizi – cucina/bagni), strettamente funzionali alle attività di agricoltura sociale.

b) realizzazione e/o adeguamento degli impianti tecnologici (termico – idrosanitario –elettrico etc.) anche attraverso l’introduzione di tecnologie innovative volte al risparmio energetico e alla utilizzazione di fonti energetiche rinnovabili.

c) sistemazione e messa in sicurezza di percorsi e delle aree esterne prossime agli immobili da destinare ad attività di agricoltura sociale.

d) realizzazione di box per il ricovero dei cavalli e strutture per la conservazione delle attrezzature di tipo prefabbricato in legno, eventualmente mascherati da idonea vegetazione. I box, di dimensione non superiore a 4x4 mt., dovranno essere dotati di tazzetta per abbeveraggio e mangiatoia. È ammissibile, inoltre, la realizzazione di maneggi, di dimensione non superiore a 1.500 mq.

e) acquisto di dotazioni strumentali (arredi, attrezzature e segnaletica necessaria) strettamente funzionali allo svolgimento dell’attività. Sono ammesse attrezzature destinate ad attività di agricoltura sociale nelle varie forme che essa può assumere, quali attività sociali (inclusione sociale, riabilitazione), socioassistenziali (terapia con animali, ortoterapia), agri-asili, accoglienza di persone, compresi i minori, con disabilità o svantaggio, riabilitazione e cura tramite attività di tipo rurale con finalità socioterapeutiche, di socializzazione ed aggregazione.

Attività Educative/Didattiche

a) interventi di ristrutturazione / restauro / risanamento conservativo, di edifici facenti parte della azienda agricola; eventuali impianti sanitari (realizzazione e/o ristrutturazione bagni) / elettrici / idrici / termici e simili possono rappresentare al massimo il 40% dell’importo come voce impianti rispetto alla spesa totale richiesta in domanda per gli interventi di ristrutturazione / restauro / risanamento conservativo degli edifici;

b) attrezzature specifiche per lo svolgimento dell’attività didattica (intendendosi attrezzature per lo svolgimento di attività ricreative, didattiche e culturali connesse ed integrate con l’attività e le caratteristiche dell’azienda agricola e con l’ambiente rurale, come ad es. attrezzature dimostrative e/o di laboratorio, attrezzature informatiche e relativo software, ecc., con esclusione di mobili, corredi e materiale minuto).

Trasformazione di prodotti non presenti nell’allegato I TFUE

a) interventi di ristrutturazione / restauro / risanamento conservativo di edifici facenti parte della azienda agricola per la realizzazione di locali di caratteristiche adeguate all’impiego quali ricoveri scorte, laboratori per l’attività di trasformazione, sale degustazione e locali vendita (con eventuale ampliamento massimo del 10% in superficie limitato a volumi accessori quali ad esempio servizi igienici, accessi privi di barriere architettoniche, scale e simili) gli interventi saranno valutati con riferimento al vigente Elenco Prezzi Regionale Agricoltura; eventuali impianti sanitari (realizzazione e/o ristrutturazione bagni) /elettrici /idrici/termici e simili possono rappresentare al massimo il 40% della spesa totale richiesta in domanda per gli interventi di ristrutturazione / restauro / risanamento conservativo degli edifici;

b) acquisto di attrezzature specifiche per lo svolgimento dell’attività di trasformazione (quali ad esempio fermentatori, pastorizzatori, maltatori, centrifughe, estrusori, miscelatori…) con esclusione dei materiali di consumo (ad es. reagenti chimici, bombole di azoto, CO2 o altri gas), beni non durevoli (cioè, di durata inferiore a 5 anni), minuterie e piccoli attrezzi ad uso manuale;

c) realizzazione siti internet e di tutte le nuove forme di promozione online, ad esclusione dei costi gestionali;

d) acquisto di hardware e software finalizzati alla gestione delle attività;

e) opere e attrezzature connesse alle attività da realizzare, quali supporti audio-visivi e multimediali, cartelloni, mini-laboratori da campo, kit didattici, arredi, allestimento di locali e spazi per la degustazione e assaggio di prodotti realizzati in azienda, punti commerciali aziendali destinati alla vendita di prodotti prevalentemente realizzati dall’impresa, giardini didattici;

f) realizzazione di interventi per il risparmio idrico, energetico, per la razionale gestione dei rifiuti e per l'approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili anche di impianti fotovoltaici a terra. L’energia prodotta può essere utilizzata esclusivamente ai fini dell’autoconsumo, pertanto, nel caso di impianti quali quelli fotovoltaici, l’attivazione della modalità con scambio sul posto è consentita solamente con compensazione dei consumi aziendali e senza vendita.

Spese generali

Le Spese generali collegate alle spese di cui ai punti sopra elencati, comuni per le 4 tipologie di investimenti, sono ammissibili fino ad un massimo del 12% dell'importo dei lavori.

Investimenti e spese non ammissibili

Non sono ammissibili al sostegno del presente bando:

a) l’acquisto di materiali o attrezzature usati;

b) l’acquisto di terreni;

c) acquisto di animali e acquisto di piante annuali con le relative spese di impianto;

d) le spese di manutenzione ordinaria, di esercizio e funzionamento; - le spese per investimenti finalizzati al mero adeguamento alla normativa vigente; - spese connesse all’assistenza post-vendita dei beni di investimento. l’acquisto di terreni;

e) acquisto di animali e acquisto di piante annuali con le relative spese di impianto;

f) le spese di manutenzione ordinaria, di esercizio e funzionamento;

g) le spese per investimenti finalizzati al mero adeguamento alla normativa vigente;

h) spese connesse all’assistenza post-vendita dei beni di investimento.

Agevolazione

L’entità del sostegno è pari al 65%, unica per tutte le tipologie di investimento. Il punteggio minimo da ottenere per l’accesso al sostegno è pari a 50 punti.

Termini di presentazione della domanda

15 ottobre 2023 – 15 gennaio 2024

Dotazione finanziaria

La dotazione assegnata al bando è di euro 11.300.000,00, unica per le 4 tipologie di investimenti. Non saranno ammessi a finanziamento progetti la cui soglia minima di contributo sia al di sotto di euro 20.000,00 e al di sopra di euro 200.000,00.

Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

NUOVO BANDO IN AGRICOLTURA - SRE02 INSEDIAMENTO NUOVI AGRICOLTORI

Tra i cinque avvisi a valere sul piano strategico della PAC 2023/2027 (ex PSR) c’è la misura “SRE02 - Insediamento nuovi agricoltori”. La finalità dell’intervento è quella di offrire opportunità e strumenti per attrarre nuovi agricoltori nel settore agricolo e per consentire di attuare idee imprenditoriali innovative anche mediante approcci produttivi maggiormente sostenibili sia in termini di ambiente, sia in termini economici e sociali e offrire loro strumenti che favoriscano le fasi iniziali d’insediamento tra cui l’acquisizione dei terreni, dei capitali, delle conoscenze.

A chi si rivolge

La misura si rivolge al nuovo agricoltore dai 41 ai 61 anni non compiuti che si insedia per la prima volta in qualità di capo d’azienda agricola (non sono ammessi insediamenti multipli).

Capo d’azienda è il nuovo agricoltore che si insedia, o si è insediato al max nei 12 mesi precedenti, per la prima volta in un'azienda agricola ed è considerato capo azienda se assume il controllo effettivo e duraturo dell'azienda agricola in relazione alle decisioni inerenti alla gestione, agli utili e ai rischi finanziari. Nel caso costituisca un’impresa individuale, il nuovo agricoltore è ipso facto capo azienda.

Nel caso di insediamento in una società, già costituita o ancora da costituire, il giovane agricoltore esercita il controllo effettivo se:

  • detiene una quota prevalente del capitale
  • partecipa al processo decisionale per quanto riguarda la gestione (anche finanziaria) della società;
  • provvede alla gestione corrente della società.

Potranno essere ammesse al finanziamento le iniziative progettuali riguardanti interventi nelle aziende agricole ubicate nell'intero territorio della Sicilia.

Requisiti di formazione e/o competenze richieste per il nuovo agricoltore

Il nuovo agricoltore deve possedere uno dei seguenti titoli di studio:

  1. titolo universitario a indirizzo agricolo, forestale, veterinario, o titolo di laurea, o titolo di scuola secondaria di secondo grado a indirizzo agricolo;
  2. titolo di scuola secondaria di secondo grado a indirizzo non agricolo e attestato di frequenza ad almeno un corso di formazione di almeno 150 ore, con superamento dell’esame finale, su tematiche riferibili al settore agroalimentare, ambientale o della dimensione sociale, tenuto da enti accreditati dalle Regioni;
  3. titolo di scuola secondaria di primo grado, accompagnato da esperienza lavorativa di almeno tre anni nel settore agricolo, documentata dall’iscrizione al relativo regime previdenziale, oppure titolo di scuola secondaria di primo grado accompagnato da attestato di frequenza ad uno o più corsi di formazione di almeno 150 ore, con superamento dell’esame finale, su tematiche riferibili al settore agroalimentare, ambientale.

Criteri

Sono ammissibili al sostegno i nuovi agricoltori:

- C01: al momento della proposizione della domanda di sostegno avere un’età maggiore ai 40 anni e inferiore a 61 anni non compiuti;

- C02: possedere un’adeguata formazione o competenza professionale in linea con quanto specificato nella definizione di nuovo agricoltore. Se non posseduto al momento della presentazione della domanda di sostegno, tale requisito deve essere soddisfatto entro la data di conclusione del piano aziendale e comunque entro il termine massimo di 36 mesi dalla data di notifica del decreto di concessione.

- C03: la domanda di sostegno deve essere corredata dalla presentazione di un Piano Aziendale (PA) per lo sviluppo dell’attività agricola.

- C04: insediarsi per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo azienda secondo le condizioni contenute nelle precedenti definizioni. Il beneficiario può essere già capo azienda di una impresa agricola e deve essersi insediato da meno di 12 mesi decorrenti dalla data di presentazione della domanda di sostegno.

- C05 insediarsi in un’azienda che non deriva da un frazionamento di un’azienda familiare di proprietà di parenti o affini entro il 2° grado o da una suddivisione di una società in cui siano presenti, in qualità di soci e/o amministratori, parenti o affini entro il 1° grado. Per garantire le finalità del bando, nelle società di nuova costituzione o già costituite in cui si insedia il nuovo agricoltore non possono far parte della compagine societaria i parenti entro il secondo grado e gli affini entro il primo. I soggetti che hanno ceduto, anche in parte, l’azienda in cui si insedia il nuovo agricoltore non possono far parte, in nessun caso, della compagine societaria.

- C06: non aver già beneficiato del premio di primo insediamento nell’ambito della politica di sviluppo rurale comunitaria.

- C07: non sono ammessi al sostegno i giovani che si insediano in aziende con una Produzione standard minore di:

  • euro 8.000,00 per le aziende localizzate nelle Isole minori e per le aziende localizzate in Zone svantaggiate e montane;
  • euro 10.000,00 per le aziende localizzate in altre zone diverse da quelle sopracitate;
  • maggiore di euro 250.000,00 in tutti i casi.

Impegni e obblighi

I beneficiari sono soggetti ai seguenti impegni (IM) ed obblighi (OB):

- IM01 - I nuovi agricoltori beneficiari del premio si impegnano a condurre l’azienda agricola in qualità di capo azienda per un periodo di tempo minimo pari a 5 anni dalla data del pagamento del saldo del premio al fine di assicurare una seria volontà ad insediarsi in agricoltura.

- IM02 - assolvere ai requisiti di “agricoltore in attività” al massimo entro 18 mesi dalla data di notifica del decreto di concessione;

- OB02 – II beneficiari sono obbligati a rendere effettivo l’insediamento entro 90 giorni dalla graduatoria definitiva e ad avviare e completare le attività entro 36 mesi dalla data di notifica del decreto di concessione.

Agevolazione

  • Sovvenzione in conto capitale
  • Sostegno forfettario in conto capitale di 50.000,00 euro

Erogazione

Il premio sarà erogato in due rate:

- il 40% a titolo di acconto, a seguito della decisione con cui è concesso il sostegno,

- il 60% a saldo dopo la verifica da parte dell’amministrazione della documentazione comprovante la piena e regolare attuazione del Piano Aziendale e, se successiva, l’avvenuta acquisizione dell’adeguata formazione o competenza professionale.

Termini di presentazione della domanda: 15 ottobre 2023 – 15 gennaio 2024

Dotazione finanziaria

La dotazione finanziaria del presente Bando è pari ad euro 20.000.000,00, di cui euro 10.100.000,00 di quota FEASR.

Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

SRE01 INSEDIAMENTO GIOVANI AGRICOLTORI

Sono stati pubblicati cinque avvisi a valere sul piano strategico della PAC 2023/2027 (ex PSR). Si punta sull’insediamento di giovani agricoltori e su interventi per lo sviluppo locale.

Una delle 5 misure sulle quali investe la regione Sicilia è “SRE01 - Insediamento giovani agricoltori”. La finalità dell’intervento è quella di offrire opportunità e strumenti per attrarre giovani agricoltori nel settore agricolo e per consentire di attuare idee imprenditoriali innovative anche mediante approcci produttivi maggiormente sostenibili sia in termini di ambiente, sia in termini economici e sociali e offrire loro strumenti che favoriscano le fasi iniziali d’insediamento tra cui l’acquisizione dei terreni, dei capitali, delle conoscenze.

A chi si rivolge

La misura si rivolge al giovane agricoltore dai 18 ai 41 anni non compiuti che si insedia per la prima volta in qualità di capo d’azienda agricola (non sono ammessi insediamenti multipli).

Capo d’azienda è il giovane agricoltore che si insedia, o si è insediato al max nei 12 mesi precedenti, per la prima volta in un'azienda agricola ed è considerato capo azienda se assume il controllo effettivo e duraturo dell'azienda agricola in relazione alle decisioni inerenti alla gestione, agli utili e ai rischi finanziari.

Nel caso costituisca un’impresa individuale, il giovane agricoltore è ipso facto capo azienda. Nel caso di insediamento in una società, già costituita o ancora da costituire, il giovane agricoltore esercita il controllo effettivo se:

  • detiene una quota prevalente del capitale
  • partecipa al processo decisionale per quanto riguarda la gestione (anche finanziaria) della società;
  • provvede alla gestione corrente della società.

Potranno essere ammesse al finanziamento le iniziative progettuali riguardanti interventi nelle aziende agricole ubicate nell'intero territorio della Sicilia.

Requisiti di formazione e/o competenze richieste per il giovane agricoltore

Con la nuova Pac cambiano i requisiti per essere considerati “giovani imprenditori agricoli”. Se fino allo scorso anno era sufficiente essere un under 40 che si insedia per la prima volta come capo azienda, da quest’anno è necessario possedere almeno uno di questi titoli o esperienze lavorative:

  1. titolo universitario a indirizzo agricolo, forestale, veterinario, o titolo di laurea, o titolo di scuola secondaria di secondo grado a indirizzo agricolo;
  2. titolo di scuola secondaria di secondo grado a indirizzo non agricolo e attestato di frequenza ad almeno un corso di formazione di almeno 150 ore, con superamento dell’esame finale, su tematiche riferibili al settore agroalimentare, ambientale o della dimensione sociale, tenuto da enti accreditati dalle Regioni;
  3. titolo di scuola secondaria di primo grado, accompagnato da esperienza lavorativa di almeno tre anni nel settore agricolo, documentata dall’iscrizione al relativo regime previdenziale, oppure titolo di scuola secondaria di primo grado accompagnato da attestato di frequenza ad uno o più corsi di formazione di almeno 150 ore, con superamento dell’esame finale, su tematiche riferibili al settore agroalimentare, ambientale.

Criteri

Sono ammissibili al sostegno i giovani agricoltori:

- C01: al momento della proposizione della domanda di sostegno avere un’età maggiore ai 18 anni e inferiore a 41 anni non compiuti;

- C02: possedere un’adeguata formazione o competenza professionale in linea con quanto specificato nella definizione di giovane agricoltore. Se non posseduto al momento della presentazione della domanda di sostegno, tale requisito deve essere soddisfatto entro la data di conclusione del piano aziendale e comunque entro il termine massimo di 36 mesi dalla data di notifica del decreto di concessione.

- C03: la domanda di sostegno deve essere corredata dalla presentazione di un Piano Aziendale (PA) per lo sviluppo dell’attività agricola.

- C04: insediarsi per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo azienda secondo le condizioni contenute nelle precedenti definizioni. Il beneficiario può essere già capo azienda di una impresa agricola e deve essersi insediato da meno di 12 mesi decorrenti dalla data di presentazione della domanda di sostegno.

- C05: insediarsi in un’azienda che non deriva da un frazionamento di un’azienda familiare di proprietà di parenti o affini entro il 2° grado o da una suddivisione di una società in cui siano presenti, in qualità di soci e/o amministratori, parenti o affini entro il 1° grado (nelle società di nuova costituzione o già costituite in cui si insedia il giovane, non possono far parte della compagine societaria i parenti entro il secondo grado e gli affini entro il primo). I soggetti che hanno ceduto, anche in parte, l’azienda in cui si insedia il giovane agricoltore non possono far parte, in nessun caso, della compagine societaria.

- C06: non aver già beneficiato del premio di primo insediamento nell’ambito della politica di sviluppo rurale comunitaria.

- C07: non sono ammessi al sostegno i giovani che si insediano in aziende con una Produzione standard minore di:

  • euro 8.000,00 per le aziende localizzate nelle Isole minori e per le aziende localizzate in Zone svantaggiate e montane;
  • euro 10.000,00 per le aziende localizzate in altre zone diverse da quelle sopracitate;
  • maggiore di euro 250.000,00 in tutti i casi.

Impegni e obblighi

I beneficiari sono soggetti ai seguenti impegni (IM) ed obblighi (OB):

- IM01 - I giovani agricoltori beneficiari del premio si impegnano a condurre l’azienda agricola in qualità di capo azienda per un periodo di tempo minimo pari a 5 anni dalla data del pagamento del saldo del premio al fine di assicurare una seria volontà ad insediarsi in agricoltura.

- IM02 - assolvere ai requisiti di ―agricoltore in attività al massimo entro 18 mesi dalla data di notifica del decreto di concessione;

- OB02 – I beneficiari sono obbligati a rendere effettivo l’insediamento entro 90 giorni dalla graduatoria definitiva e ad avviare e completare le attività entro 36 mesi dalla data di notifica del decreto di concessione.

Agevolazione

  • Sovvenzione in conto capitale
  • Sostegno forfettario in conto capitale di 50.000,00 euro

Erogazione

Il premio sarà erogato in due rate:

- il 40% a titolo di acconto, a seguito della decisione con cui è concesso il sostegno,

- il 60% a saldo dopo la verifica da parte dell’amministrazione della documentazione comprovante la piena e regolare attuazione del Piano Aziendale e, se successiva, l’avvenuta acquisizione dell’adeguata formazione o competenza professionale.

Termini di presentazione della domanda: 15 ottobre 2023 – 15 gennaio 2024

Dotazione finanziaria

La dotazione finanziaria del presente Bando è pari ad euro 78.000.000,00, di cui euro 39.390.000,00 di quota FEASR

Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

Giovedì, 03 Agosto 2023 15:42

WHISTLEBLOWING: LE NUOVE LINEE GUIDA ANAC

WHISTLEBLOWING: LE NUOVE LINEE GUIDA ANAC

Entrano in vigore le nuove “Linee guida in materia di protezione delle persone che segnalano violazioni e procedure per la presentazione e gestione delle segnalazioni esterne”.

 

Con l’efficacia dal 15 luglio del decreto legislativo 10 marzo 2023, n. 24 che ha recepito in Italia la Direttiva UE riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione, i cosiddetti whistleblower, entrano in vigore le nuove Linee guida ANAC, a tutela dei soggetti, del settore sia pubblico che privato, che effettuano segnalazioni interne o esterne, divulgazioni pubbliche o denunce all’Autorità giudiziaria o contabile, al fine di garantire la riservatezza dell’identità della persona che compie la segnalazione, della persona coinvolta e di quella menzionata nella segnalazione, oltre al contenuto della segnalazione stessa e della relativa documentazione.

Per effetto delle disposizioni transitorie e di coordinamento di cui all'art. 24 del d.lgs. 24/2023, la decorrenza delle nuove norme è stata fissata al 15 luglio 2023 per tutti i soggetti del settore pubblico e per quelli del settore privato che nell'ultimo anno hanno impiegato un numero di dipendenti pari o superiore a 250.

Nello specifico, per il settore pubblico le disposizioni del Decreto sono rivolte ai seguenti soggetti:

  • Pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1, co. 2, del D.Lgs. 165/2001 ivi inclusi gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali (ad es. le Autorità di sistema Portuale) e di cui all’art. 3 del D.Lgs. n. 165/2001;
  • Autorità amministrative indipendenti;
  • Enti pubblici economici;
  • Società in controllo pubblico ex art. 2, co. 1, lett. m) del D.Lgs. n. 175/2016 anche se quotate;
  • Società in house anche se quotate;
  • Altri enti di diritto privato in controllo pubblico (associazioni, fondazioni e enti di diritto privato comunque denominati) ex art. 2-bis, co. 2, lett. c) del D.Lgs. 33/2013
  • Organismi di diritto pubblico;
  • Concessionari di pubblico servizio.

Per il settore privato, invece, esso è applicabile a soggetti che:

  • Hanno impiegato nell’ultimo anno la media di almeno cinquanta lavoratori subordinati (con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato);
  • Rientrano nell’ambito di applicazione degli atti dell’Unione di cui alle parti I.B e II dell’allegato 1 al D.Lgs. n. 24/2023, anche se nell’ultimo anno non hanno raggiunto la media di almeno cinquanta lavoratori subordinati (con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato);
  • Sono inclusi nella cornice applicativa del D.Lgs. n. 231/2001, e adottano i modelli di organizzazione e gestione ivi previsti, se nell’ultimo anno hanno raggiunto la media di almeno cinquanta lavoratori subordinati (con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato);
  • Sono soggetti al D.Lgs. n. 231/2001 e adottano i modelli di organizzazione gestione e controllo ivi previsti, anche se nell’ultimo anno non hanno raggiunto la media di almeno cinquanta lavoratori subordinati (con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato).

Sono escluse, invece ad avviso di ANAC, le mere irregolarità intese quali “situazioni in cui, nel corso dell’attività amministrativa, si riscontrino comportamenti impropri di un funzionario pubblico che, anche al fine di curare un interesse proprio o di terzi, assuma o concorra all’adozione di una decisione che devia dalla cura imparziale dell’interesse pubblico”.

BANDO PARCO AGRISOLARE: AL VIA LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Dal 12 settembre al 12 ottobre 2023 potranno essere presentate le domande per il finanziamento di impianti fotovoltaici su edifici agricoli.

 

Via libera alla presentazione delle domande di accesso al bando Parco Agrisolare. Le risorse disponibili ammontano a circa 1 miliardo di euro per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. Il bando segue le regole definite dal Ministero dell’Agricoltura della Sovranità alimentare e delle foreste nel DM 19 aprile 2023 e attua la Missione 2, Componente 1, Investimento 2.2 ‘Parco Agrisolare’. Il 21 luglio 2023 il Ministero dell’agricoltura ha pubblicato l’avviso recante le modalità di presentazione delle domande, con annessi alcuni documenti essenziali quali i codici ATECO e le regole operative stilate dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE).

Le novità del bando Parco Agrisolare

Il decreto 2023 ha elevato l’intensità di aiuto massima concedibile fino all’80% per le imprese della produzione agricola primaria e della trasformazione agricolo in agricolo. Vengono poi introdotte nuove possibilità come quella dell’autoconsumo condiviso e la partecipazione di imprese in forma aggregata. Queste opzioni permettono una maggiore condivisione dei benefici ambientali e economici che derivano dall’uso dell’energia solare. Altre novità riguardano la possibilità di realizzare impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli con potenza fino ad un massimo di 1.000 kWp per impianto. Inoltre ha raddoppiato la spesa massima ammissibile per sistemi di accumulo fino a 100.000 euro e quella per dispositivi di ricarica fino a 30.000 euro. La spesa massima per beneficiario è pari ad 2.330.000 euro, un importo significativo che consente agli operatori del settore di fare investimenti di rilevante entità in progetti green e di effettuare la transizione verso un’agricoltura più sostenibile, produttiva ed efficiente. Nell’ambito degli interventi di installazione dei pannelli fotovoltaici, saranno ammesse le spese per l’acquisto e la posa dei moduli fotovoltaici, la realizzazione di sistemi di accumulo e i costi di connessione alla rete.

Presentazione domande

Le domande per il Bando Parco Agrisolare dovranno essere presentate a partire dalle ore 12:00 del giorno 12 settembre e fino alle 12:00 del 12 ottobre 2023. Questo lasso di tempo offre alle imprese un’ampia finestra temporale per preparare accuratamente la loro candidatura e accedere ai benefici del bando.

Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

 Visiona qui la scheda di sintesi

GLOBALG.A.P. CHAIN OF CUSTODY NUOVA VERSIONE DAL 1° LUGLIO 2023

Applicabile già dall’1 gennaio 2023, la nuova versione diventa obbligatoria per tutti gli audit da luglio.

 

A partire dall'1 gennaio 2023 è entrata in vigore la nuova versione di GlobalG.A.P Chain of custody (CocC) v 6.1. Tutti gli attori della filiera che gestiscono prodotti sfusi e non confezionati provenienti da processi di produzione oggetto di certificazione GLOBALG.A.P., nonché tutti coloro che confezionano ed etichettano i prodotti utilizzando riferimenti alla certificazione GLOBALG.A.P. hanno l’obbligo di attivare la certificazione Catena di custodia. Il Certificato CoC GlobalGAP rende possibile rintracciare i prodotti originati da un processo produttivo certificato GlobalGAP assicurando che essi non siano confusi con altri prodotti. L’ottenimento della certificazione GLOBALG.A.P. Catena di Custodia (CoC) garantisce che il prodotto certificato GLOBALG.A.P. in fase di coltivazione, mantenga la certificazione lungo tutta la filiera, dal produttore al rivenditore finale (Retailer, Ristoranti etc).

La nuova versione è obbligatoria a partire dal 1 luglio 2023. Con la nuova versione dello Standard, il campo di applicabilità si estende anche ai prodotti trasformati, la cui lavorazione può consistere in taglio, affettatura, cubettatura, congelamento e/o congelamento rapido (IQF), nella misura in cui il prodotto il prodotto oggetto di certificazione rimanga facilmente e visivamente riconducibile alla materia prima di origine. Ad esempio è possibile certificare funghi affettati, zucca a cubetti, melone tagliato, piselli surgelati, ecc.; non è possibile certificare succo d'arancia, purea di mele, passati di verdure, ecc. La nuova versione stabilisce che anche le attività affidate in subappalto potranno essere oggetto di specifico audit in funzione della loro classe di rischio. Per subappalto si intende una persona o un’azienda che svolge un’attività per conto di un’altra persona o azienda, mentre quest’ultima rimane responsabile del prodotto.

Sono classificati ad alto rischio i commercianti, i broker ed altri operatori che si occupano direttamente o tramite subappaltatori della (ri)lavorazione, (ri)confezionamento e/o (ri)etichettatura di prodotti certificati o che si occupano direttamente o tramite subappaltatori dello stoccaggio e della manipolazione di prodotti sfusi (non confezionati, non sigillati o non etichettati) o dello stoccaggio e della manipolazione di prodotti confezionati non etichettati. In caso di certificazione multisito, tutti i siti in cui i prodotti certificati vengono venduti, lavorati, manipolati, stoccati o gestiti devono essere valutati internamente e sottoposti a verifica da parte dell’Organismo di certificazione. Questa regola vale anche per i subappaltatori e per gli uffici amministrativi di broker che non vengono a contatto con il prodotto (possibilità di audit in remoto). Le aziende che commercializzano o trattano prodotti provenienti da aziende certificate, ma che non identificano o vendono questi prodotti come certificati o con la denominazione GLOBALG.A.P., non necessitano della certificazione CoC. In questo caso, la catena di custodia viene interrotta.

Vuoi maggiori informazioni? Contattaci: www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

 

PARCO AGRISOLARE: CONTRIBUTI PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI

Contributo a fondo perduto fino all’80% per la realizzazione di impianti fotovoltaici nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.

 

Con Decreto del 19/04/2023 è stato reso noto l’aggiornamento della misura del PNRR Bando Parco Agrisolare 2023. Il decreto sul Parco Agrisolare promuove la realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli. L’investimento persegue l’obiettivo climatico-ambientale di contribuire all’adattamento ai cambiamenti climatici e alla loro mitigazione tramite la promozione dell’energia sostenibile e dell’efficienza energetica. L’intervento si pone all’interno del PNRR, Misura 2, Componente 1, il cui obiettivo è di sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, escludendo totalmente il consumo di suolo.

A chi si rivolge

Sono Soggetti beneficiari:

  1. imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
  2. imprese agroindustriali, in possesso di codice ATECO di cui all’Avviso da emanarsi ai sensi dell’articolo 13;
  3. indipendentemente dai propri associati, le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’articolo 2135 del Codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001 n. 228;
  4. i soggetti di cui alle lettere a), b) e c) costituiti in forma aggregata quale, a titolo esemplificativo e non esaustivo, associazioni temporanee di imprese (A.T.I.), raggruppamenti temporanei di impresa (R.T.I), reti d’impresa, comunità energetiche rinnovabili (CER).

Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, aventi un volume di affari annuo inferiore ad euro 7.000,00. Resta inteso che può presentare domanda il soccidario con un volume d’affari inferiore a 7.000 euro, a condizione che il valore del relativo contratto di soccida sia superiore ad euro 7.000 nell’anno precedente la richiesta.

Attività ammissibili

Per le aziende agricole di produzione primaria, gli impianti fotovoltaici sono ammissibili agli aiuti unicamente se l’obiettivo è quello di soddisfare il proprio autoconsumo, ovvero l’autoconsumo condiviso nel caso in cui le stesse aziende siano costituite in forma aggregata.

Spese ammissibili

Vengono finanziati i progetti che prevedono l’acquisto e la posa in opera di pannelli fotovoltaici sulle coperture di fabbricati strumentali all’attività dei Soggetti beneficiari, ivi compresi quelli destinati alla ricezione ed ospitalità nell’ambito dell’attività agrituristica. Unitamente a tale attività, possono essere eseguiti uno o più dei seguenti interventi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture:

  • rimozione e smaltimento dell’amianto (o, se del caso, dell’eternit) dai tetti, in conformità alla normativa nazionale di settore vigente: tale procedura deve essere svolta unicamente da ditte specializzate, iscritte nell’apposito registro;
  • realizzazione dell’isolamento termico dei tetti: la relazione tecnica del professionista abilitato dovrà descrivere e giustificare la scelta del grado di coibentazione previsto in ragione delle specifiche destinazioni produttive del fabbricato, anche al fine di migliorare il benessere animale;
  • realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria): la relazione del professionista dovrà dare conto delle modalità di aereazione previste in ragione della destinazione produttiva del fabbricato; a ogni modo, il sistema di areazione dovrà essere realizzato mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria, anche al fine di migliorare il benessere animale.

Rispetto alla prima versione, la soglia di potenza installabile sale da 500 kWp a 1 MWp e il limite di spesa per i sistemi di accumulo passa da 50mila a 100mila euro

Spese non ammissibili

Non sono ammissibili i seguenti costi:

  • servizi di consulenza continuativi o periodici o connessi alla consulenza fiscale, alla consulenza legale o alla pubblicità;
  • acquisto di beni usati;
  • acquisto di beni in leasing;
  • acquisto di beni e prestazioni non direttamente identificabili come connessi all’intervento di efficienza energetica o all’installazione dell’impianto per la produzione da fonti rinnovabili;
  • acquisto di dispositivi per l’accumulo dell’energia prodotta da impianti fotovoltaici già esistenti;
  • lavori in economia;
  • pagamenti a favore di soggetti privi di partita IVA;
  • prestazioni gestionali;
  • acquisto e modifica di mezzi di trasporto;
  • spese effettuate o fatturate al soggetto beneficiario da società con rapporti di controllo o di collegamento

Agevolazione e erogazione

A favore delle imprese della produzione agricola sono stati assegnati circa 775 milioni di euro ripartiti in:

  • contributi a fondo perduto pari all’80% con vincolo di autoconsumo (anche condiviso) per quasi 700 milioni;
  • contributi a fondo perduto pari al 30% senza vincolo di autoconsumo per 75 milioni di euro.

Inoltre, sono assegnati:

  • 150 milioni di euro a favore delle imprese di trasformazione agricola (con contributo a fondo perduto fino all’80% senza vincolo di autoconsumo);
  • 75 milioni di euro a favore delle imprese dell’agroindustria (con contributo a fondo perduto pari al 30% senza vincolo di autoconsumo).

Per maggiori dettagli si rimanda all’allegato A. L’erogazione del contributo avverrà a mezzo bonifico bancario alle coordinate IBAN indicate al momento di presentazione della domanda. L’ammontare massimo del contributo è erogato in un’unica soluzione a conclusione dell’intervento, fatta salva la facoltà di concedere un’anticipazione fino al 30 %, a fronte della presentazione di idonea garanzia fideiussoria rilasciata da primari istituti bancari.

Completamento investimento

I soggetti beneficiari dovranno realizzare, collaudare e rendicontare gli interventi entro 18 mesi dalla data della pubblicazione dell’elenco di ammissione, salvo richiesta di proroga. Deve essere garantita comunque la realizzazione, collaudo e rendicontazione degli interventi entro il 30 giugno 2026.

Dotazione finanziaria

Per gli anni dal 2022 al 2026 le risorse ammontano a 1.500 milioni di euro a valere sui fondi del PNRR, Missione 2, Componente 1, Investimento 2.2. e, a seguito del decreto del 21 dicembre 2022 e decreto del 30 marzo 2023, risultano risorse residue pari ad euro 993.031.470,19. 

Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

 

FINANZIAMENTI SIMEST: DAL 3 MAGGIO RIPARTONO LE MISURE PER PMI E MIDCAP COLPITE DALLA CRISI UCRAIANA

Due linee di finanziamento con rimborso a tasso zero e una quota a fondo perduto fino al 40%.

 

 

In apertura le nuove edizioni di due misure agevolative Simest a favore delle PMI e MIDCAP colpite dalla crisi ucraina. Le imprese interessate possono presentare domanda a partire dal 3 maggio 2023 ed entro il 31 ottobre 2023, salvo eventuale chiusura anticipata per esaurimento delle risorse.

A chi si rivolge

Le linee di finanziamento sono due: una dedicata alle imprese esportatrici dirette verso l’Ucraina e/o la Federazione Russa e/o la Bielorussia, e l’altra alle imprese con approvvigionamenti dagli stessi paesi.

La nuova opportunità finanziaria è destinata sia alle PMI che alle MIDCAP che hanno attualmente (o che abbiano avuto nel passato) rapporti commerciali anche di minima entità (export e/o "approvvigionamenti anche indiretti o di gruppo") con RUSSIA, UCRAINA o BIELORUSSIA: in tal caso, è possibile ottenere fino a 5 milioni di euro, di cui il 40% a fondo perduto ed il 60% a titolo di finanziamento agevolato a tasso zero, con due anni di preammortamento. Inoltre, a determinate condizioni (incremento dei costi energetici del 2022 rispetto al 2021), non vi è alcun obbligo di rendicontazione per un importo massimo di 2 milioni di euro.

Settori Esclusi

1) Attività escluse dal sostegno di InvestEU, di cui all’Allegato V - Lettera B del Regolamento UE 2021/523, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 marzo 2021 (vedasi allegato);

2) Aziende attive nel settore bancario, finanziario e assicurativo;

3) Aziende attive in via prevalente nei settori della pesca e dell’acquacoltura e nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli ai sensi dell’articolo 1 del Regolamento (UE) n. 1407/2013 c.d. “de minimis”2. In particolare:

  • SEZIONE A - Agricoltura, Silvicoltura e Pesca tutte le attività;
  • SEZIONE C - Attività manifatturiere - esclusivamente le attività di cui alle seguenti classi:
    • 11 – Produzione di carne non di volatili e dei prodotti della macellazione (attività dei mattatoi);
    • 12 – Produzione di carne di volatili e dei prodotti della macellazione (attività dei mattatoi).

Dotazione finanziaria

L’importo concedibile è pari al 25% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dell’impresa richiedente ed è compreso tra un minimo pari a euro 50.000 e un massimo pari a euro 2.500.000, graduato in relazione alla consistenza patrimoniale, economica e finanziaria dell’impresa richiedente.

In entrambi i casi l’impresa richiedente può destinare, in alternativa:

  • il 100% dell’intervento agevolativo alle spese ammissibili previste per ciascuna misura, oppure
  • almeno il 60% alle spese ammissibili e fino al 40% per spese per investimenti volti al rafforzamento patrimoniale, qualora in fase di rendicontazione l’impresa richiedente dimostri di aver subito nell’esercizio 2022 un incremento dei costi energetici superiore al 100%, come risultante dal confronto del Bilancio 2022 rispetto al Bilancio 2021 e come dichiarato e asseverato da un soggetto indipendente iscritto al Registro dei Revisori Contabili tenuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).

Entrambi i finanziamenti, il cui rimborso è a tasso zero, dovranno essere restituiti in 6 anni (di cui 2 di pre-ammortamento) e prevedono una quota di cofinanziamento a fondo perduto, in regime di Temporary Crisis Framework, fino al 40% dell’intervento agevolativo complessivo, nei limiti di € 2.000.000 di agevolazione.

Spese ammissibili e agevolazione

Rientrano tra le spese ammissibili quelle sostenute per:

  • spese per la realizzazione di investimenti produttivi, anche in Italia, tra cui: acquisto/leasing finanziario di macchinari, apparecchiature ad uso produttivo, impianti e beni strumentali o potenziamento/riconversione di beni produttivi e strumentali esistenti, anche nell’ottica di ricerca di materiali alternativi a quelli solitamente in uso; tecnologie hardware e software e digitali in genere, incluso il potenziamento o riconversione di tecnologie esistenti;
  • spese per investimenti per la sostenibilità in Italia ( interventi di efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc.) dell’impresa Richiedente;
  • spese per consulenze e studi volti all’individuazione di nuovi potenziali fornitori/mercati alternativi di approvvigionamento; o di nuove formulazioni produttive per la sostituzione di materiali non più disponibili;
  • spese per partecipazione ad eventi internazionali in Italia e all’estero (fiere e mostre);
  • spese per la partecipazione/organizzazione di business meeting, workshop, B2B, B2C volti all’individuazione di nuovi potenziali fornitori/ mercati alternativi di approvvigionamento;
  • spese una tantum strumentali all’individuazione di nuovi potenziali fornitori/ mercati alternativi di approvvigionamento;
  • spese per certificazioni e/o omologazioni di prodotto, registrazione di marchi, brevetti, ecc.;
  • spese per investimenti volti a rafforzare la propria solidità patrimoniale (laddove ammissibili);
  • spese per la consulenza finalizzata alla presentazione della Domanda di Intervento Agevolativo e alle asseverazioni rese dal Revisore dei conti, per un valore corrispondente fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato.

Scadenza

Dalle ore 09:00 del 3 maggio 2023 sarà possibile accedere al Portale finanziamenti Simest per la compilazione e presentazione delle richieste di finanziamento. Le richieste di finanziamento potranno essere presentate fino alle ore 18:00 del 31 ottobre 2023, salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.

Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su www.promotergroup.eu/index.php/contattaci