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EMPLOYEE BRANDING: GAETANO POLIZZI
Capacità di adattamento, ottimismo, educazione, disponibilità: questi i tratti caratteristici di Gaetano Polizzi, Commerciale dell’Area Sicilia e membro del Team Management.
Conosciamo meglio Gaetano
Gaetano ha sempre lavorato nell’azienda agricola di famiglia, con dedizione e sacrificio ricevendo anche belle soddisfazioni, ma tutte le cose hanno un inizio e una fine. Ad un certo punto della sua vita la voglia di cambiamento lo spinge a ricominciare e aiutato in primis dal fratello Gianni Polizzi, che ha sempre creduto in lui e nelle sue potenzialità, e dai suoi genitori e dalla moglie che hanno contribuito aiutandolo a terminare gli studi, al fine di poter attuare il cambiamento auspicato. Alla fine degli studi, Gianni Polizzi gli propone di iniziare ad avvicinarsi al mondo Promotergroup S.p.A. e a quello che offre alle imprese. Così nel giugno 2008 Gaetano inizia la sua nuova avventura, partendo dal basso, in modo da conoscere a 360° i servizi offerti. Inizia anni di formazione in diversi settori e con professionisti senior, cercando di imparare il più possibile nel minor tempo. Nel nostro settore non bisogna mai smettere di studiare, perché gli adempimenti che giornalmente si presentano sono tanti, e come dice il Presidente Gianni Polizzi, “Solo se sei il primo nelle cose sei il migliore”: questo è diventato il motto del Team Promotergroup S.p.A. Essere i primi implica tanto studio, curiosità, voglia e dedizione, proporre sempre cose nuove al cliente al fine di soddisfare tutte le sue esigenze. Il punto di forza di Gaetano è vedere il bicchiere sempre mezzo pieno cercando di far sentire ogni cliente a proprio agio mostrando gentilezza e disponibilità. Le passioni di Gaetano sono il calcio e passare del tempo insieme alla famiglia.
Raccontaci un aneddoto, una vicenda in particolare, in merito al tuo legame con Promotergroup
“Il mio legame con Promotergroup nasce fin da subito essendoci un legame affettivo. La vicenda che voglio raccontare è la svolta della mia mansione all'interno della società. Dopo diversi anni di affiancamento a dei professionisti senior e di diversi settori della società, la Promotergroup incaricò una società di Bologna (OSM), che ci fecero compilare dei questionari su vari argomenti, dai quali sarebbe emerso il profilo professionale migliore per ognuno di noi, dandoci cosi l'input di capire dove potevamo essere più efficienti e quale sarebbe stata la mansione più adatta a noi.”
Come vedi il tuo rapporto con l’azienda?
“Il mio rapporto con l'azienda lo reputo assolutamente ottimo. Penso di dare sempre il massimo dell'impegno e della dedizione per quello in cui credo, che mi stimola e che mi rende felice e soddisfatto quando la sera torno a casa.”
Quali sono i tuoi sogni/obiettivi futuri?
“I miei sogni sono: vedere la Promotergroup S.p.A. quotata in borsa e aiutarla a diventare la prima società di servizi in Italia. I miei obiettivi futuri sono: imparare sempre cose nuove nei diversi settori ed essere sempre più preparato e pronto per affrontare qualsiasi cosa mi si presenti lungo questo percorso.”
Cambiamento
Per Gaetano la parola cambiamento significa adattarsi, abituarsi, adeguarsi, guardare avanti con prospettive di miglioramento. Promotergroup S.p.A. gli ha cambiato la vita in meglio, sia a livello personale che professionale, con i colleghi, amici, e infine clienti. Gaetano non riuscirebbe più a vedersi in nessun altro posto diverso dal mondo Promotergroup S.p.A. di cui oggi fa parte.
Ci racconti il progetto più sfidante a cui hai partecipato?
“Il progetto più sfidante a cui ho partecipato è stato quando diversi anni fa abbiamo presentato dei voucher e dei kit sicurezza per centinaia di aziende agricole. Il tutto è avvenuto durante le festività pasquali in quanto la scadenza di presentazione sarebbe stata solo qualche giorno dopo. Ovviamente la cosa più impegnativa è stata convincere i produttori a recarsi in ufficio, in giorni festivi, a firmare le varie documentazioni necessarie per la presentazione. Morale della favola: tutto il lavoro è stato inutile. Ricordo ancora come se fosse ieri quando l'organismo di valutazione non ha accettato il nostro progetto in quanto non hanno creduto al fatto che avessimo lavorato anche durante i giorni festivi. A quanto pare dall’organismo non conoscono le abitudini lavorative agricole del sud che non si fermano neanche nei giorni festivi”.