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EMPLOYEE BRANDING | IL TEAM

Per Promotergroup S.p.A. le risorse umane sono l’elemento distintivo e un bene prezioso per lo sviluppo aziendale. Uno dei principali fattori di coinvolgimento dei dipendenti è la connessione con l'azienda e i suoi valori. Una forza lavoro felice è mediamente più produttiva e porta alla crescita e allo sviluppo di una solida cultura aziendale. L’azienda ha da sempre adottato un approccio meritocratico, premiando i dipendenti che contribuiscono ad aumentare la produttività aziendale. Le attenzioni rivolte ai dipendenti contribuiscono a valorizzare le relazioni nella quotidianità lavorativa e a determinarne la gratificazione. La nuova rubrica “Employee Branding” ha l’obiettivo di mettere in evidenza i dipendenti, i loro sogni e le loro passioni.

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RESTO AL SUD, PUBBLICATO IL DECRETO CHE ESTENDE I FINANZIAMENTI AGLI UNDER 46 E AI PROFESSIONISTI

 

Il 23 novembre 2019 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 275 il decreto che estende l’incentivo Resto al Sud agli under 46 e ai liberi professionisti.

 

Un provvedimento molto atteso perché accresce in modo significativo la platea dei beneficiari, spostando in avanti di dieci anni il requisito anagrafico (il precedente limite era 36 anni non compiuti) e aprendo i finanziamenti anche alle attività libero-professionali esercitate sia in forma individuale che come società di professionisti.

 

Ad oggi sono oltre 4.000 i progetti approvati, pari a più di 15.000 nuovi posti di lavoro. Ogni iniziativa può essere sostenuta con un importo massimo di 200.000 euro, di cui il 35% a fondo perduto e il 65% con finanziamento bancario (gli interessi li paga Invitalia).

 

Questa è la seconda novità di rilievo per la misura Resto al Sud, dopo che nel mese di ottobre il Consiglio dei Ministri aveva esteso le agevolazioni alle aree del Centro Italia colpite dal terremoto.

 

Fonte: www.invitalia.it

INAIL 2019 - INCENTIVI ALLE IMPRESE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO

 

L’Inail, l’Istituto Nazionale Assicurazioni Infortuni sul Lavoro, ha pubblicato un bando per finanziamenti alle imprese per la realizzazione di interventi finalizzati al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché incentivare le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli per l’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti, migliorare il rendimento e la sostenibilità globali e, in concomitanza, conseguire la riduzione del livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali.

Possono partecipare al bando e accedere al finanziamento le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte alla Camera di commercio industria, artigianato ed agricoltura e, per l’asse 2 di finanziamento anche gli Enti del terzo settore.

L’incentivo è costituito da un contributo in conto capitale nella misura massima del 65% dei costi del progetto.

Il contributo è compreso tra un minimo di Euro 5.000 e un massimo di euro 130.000,00.

Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto ricomprese in 5 Assi di finanziamento:

  • Progetti di investimento e Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale – Asse di finanziamento 1 (sub Assi 1.1 e 1.2)
  • Progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi (MMC) – Asse di finanziamento 2
  • Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto – Asse di finanziamento 3
  • Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività – Asse di finanziamento 4
  • Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli -Asse di finanziamento 5 (sub Assi 5.1 e 5.2).

Le risorse finanziarie destinate dall’Inail ai progetti sono ripartite per regione/provincia
autonoma e per assi di finanziamento.
Il finanziamento, in conto capitale, è calcolato sulle spese ritenute ammissibili al netto dell’IVA come di seguito riportato.
Per gli Assi 1 (sub Assi 1.1 e 1.2), 23 e 4 nella misura del 65% e con i seguenti limiti:

  • Assi 1 (sub Assi 1.1 e 1.2), 2, 3, fino al massimo erogabile di 130.000,00 Euro ed un finanziamento minimo ammissibile pari a 5.000,00 Euro. Per le imprese fino a 50 dipendenti che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale di cui all’allegato (sub Asse 1.2) non è fissato il limite minimo di finanziamento.
  • Asse 4, fino al massimo erogabile di 50.000,00 Euro ed un finanziamento minimo ammissibile pari a 2.000,00 Euro.

Asse 5 (su Assi 5.1 e 5.2) nella misura del:

  • 40% per i soggetti destinatari del sub Asse 5.1 (generalità delle imprese agricole);
  • 50% per i soggetti destinatari del sub Asse 5.2 (giovani agricoltori).

Il finanziamento massimo erogabile è pari a Euro 60.000,00; il finanziamento minimo è pari a Euro 1.000,00.

Elenco termini di apertura e chiusura per la presentazione telematica della domanda di finanziamento:

  • Apertura della procedura informatica per la compilazione della domanda: 16 Aprile 2020
  • Chiusura della procedura informatica per la compilazione della domanda: 29 Maggio 2020
  • Acquisizione codice identificativo per l’inoltro online: 5 Giugno 2020

APPROVATO IL PIANO NAZIONALE CONTRO LO SFRUTTAMENTO E IL CAPORALATO IN AGRICOLTURA

 

 

Soprattutto prevenzione, più vigilanza e contrasto, uniti a protezione, assistenza e reinserimento socio-lavorativo per le vittime.
È quanto prevede il primo Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato (2020-2022)approvato a Roma, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, giorno 20/02/2020.

In apertura del Tavolo, la titolare del Dicastero, Nunzio Catalfo, ha ringraziato i presenti – in particolare, i Ministri Bellanova e Provenzano – per lo straordinario impegno dimostrato da ciascuna Amministrazione nell’affrontare il tema con un approccio operativo davvero condiviso e di cui essere fieri. “La collaborazione di tutti, a ogni livello – ha messo in rilievo Catalfo – non era affatto un risultato scontato”.

Proseguendo sull’approvazione del Piano triennale, ha illustrato quanto esso “abbracci ogni aspetto del problema, definendo un articolato modello di governance che passa appunto dal Tavolo”.

Il Piano è il frutto della collaborazione di tutte le Istituzioni impegnate a livello centrale, regionale e locale contro lo sfruttamento e il caporalato, riunite nel Tavolo presieduto dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e aperto anche ad associazioni di categoria, sindacati e Terzo settore. Il Tavolo, inoltre, è supportato dall’International Labour Organization nell’ambito di un programma di sostegno alle riforme strutturali (SRSP) finanziato dalla Commissione Europea.

Partendo da una mappatura dei territori e dei fabbisogni di manodopera agricola, il Piano affianca interventi emergenziali e interventi di sistema o di lungo periodo, seguendo 4 assi strategici: prevenzionevigilanza e contrastoprotezione e assistenzareintegrazione socio-lavorativa.

Proprio questi assi, saranno declinati in 10 azioni, considerate prioritarie:

  1. Un sistema informativo con calendario delle colture, dei fabbisogni di manodopera e altri dati e informazioni sviluppato e utilizzato per la pianificazione, gestione e monitoraggio del mercato del lavoro agricolo.
  2. Gli interventi strutturali, investimenti in innovazione e valorizzazione dei prodotti migliorano il funzionamento e l’efficienza del mercato dei prodotti agricoli.
  3. Il rafforzamento della Rete del lavoro agricolo di qualità, l’espansione del numero delle imprese aderenti  e l’introduzione di misure per la certificazione dei prodotti migliorano la trasparenza e le condizioni di lavoro del mercato del lavoro agricolo.
  4. La pianificazione dei flussi di manodopera e il miglioramento dell’efficacia e della gamma dei servizi per l’incontro tra la domanda e l’offerta (CPI) di lavoro agricolo prevengono il ricorso al caporalato e ad altre forme d’intermediazione illecita.
  5. Pianificazione e attuazione di soluzioni alloggiative dignitose per i lavoratori del settore agricolo in alternativa a insediamenti spontanei e altri alloggi degradanti.
  6. Pianificazione e attuazione di soluzioni di trasporto per migliorare l’offerta di servizi adeguati ai bisogni dei lavoratori agricoli.
  7. Campagna di comunicazione istituzionale e sociale per la prevenzione e sensibilizzazione sullo sfruttamento lavorativo e la promozione del lavoro dignitoso.
  8. Rafforzamento delle attività di vigilanza e contrasto allo sfruttamento lavorativo.
  9. Pianificazione e attuazione di un sistema di servizi integrati (referral) per la protezione e prima assistenza delle vittime di sfruttamento lavorativo in agricoltura e rafforzamento degli interventi per la loro reintegrazione socio-lavorativa.
  10. Realizzazione di un sistema nazionale per il reinserimento socio-lavorativo delle vittime di sfruttamento lavorativo in agricoltura.

Sarà la Direzione Generale dell’Immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a curare la segreteria del Tavolo. Proprio la medesima Direzione Generale ha già impegnato 88 milioni di euro (su fondi FNPM, FAMI, FSE – PON Inclusione) in interventi contro lo sfruttamento lavorativo.

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
https://www.lavoro.gov.it/priorita/Pagine/Approvato-il-Piano-nazionale-contro-lo-sfruttamento-e-il-caporalato-in-agricoltura.aspx

EMERGENZA CORONAVIRUS – UTENTI ESTERNI SOLO PREVIO APPUNTAMENTI

 

 

PROMOTERGROUP S.p.A. comunica che, a seguito del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 08-03-2020, nella nostra sede a partire da oggi, lunedì 09 marzo 2020, si riceveranno i soggetti esterni (clienti, fornitori, utenti vari, ecc.) solo previo appuntamento (0932-862613 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) fino a venerdì 03 aprile 2020, salvo eventuali aggiornamenti.

Si comunica altresì che per tutelare i nostri utenti adottiamo tutte le precauzioni necessarie in riferimento alle procedure di igienizzazione dei locali e alle distanze minime di sicurezza.

EMERGENZA CORONAVIRUS – SOSPENSIONE DI TUTTI I CORSI IN PROGRAMMA

 

 

 

AGGIORNAMENTO del 10-03-2020
Si comunica, che da nuove disposizioni derivanti dal DPCM del 9 marzo 2020, la sospensione di tutte le attività corsuali in calendario previste dagli Enti di Formazione (Promo.Ter.Soc.Coop. – Alétheia srl – Promesys srl) della Rete PROMOTERGROUP S.p.A. è prorogata, salvo eventuali aggiornamenti, fino al 03 aprile 2020.

Si comunica, come da nuove direttive nazionali, la sospensione fino al 15 marzo 2020 di tutte le attività corsuali in calendario previste dagli Enti di Formazione (Promo.Ter.Soc.Coop. – Alétheia srl – Promesys srl) della Rete PROMOTERGROUP S.p.A..

Nel dettaglio sono sospesi:

Per Promo.Ter.Soc.Coop:

I corsi afferenti l’Avviso 2/2018 FSE

  • Animatore servizi all’infanzia
  • Operatore del benessere – indirizzo estetica
  • Addetto panificatore pasticcere

Inoltre sono sospesi tutti i corsi O.S.A. – Operatore Socio Assistenziale e O.S.S. – Operatore Socio Sanitario.

Per Alétheia srl:

I corsi afferenti l’Avviso 2/2018 FSE

  • Operatore informatico di risorse web

Inoltre è sospeso il corso per il rilascio del Patentino Fitosanitario.

Vi preghiamo di tenere monitorati il nostro sito internet e i canali social, che saranno costantemente aggiornati.

 
 

EMERGENZA CORONAVIRUS (COVID-19) – GUIDA OPERATIVA PER LE IMPRESE

 

 

Il DPCM 9 marzo 2020 (GU del 09-03-2020, n. 62) recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale” ha inserito nuove e più stringenti misure sanitarie, stabilendo che l’Italia intera diventa zona protetta.

Le disposizioni del presente decreto producono effetto a partire dal 10 marzo 2020, e salvo successivi aggiornamenti, validi fino al 3 aprile 2020. Gli spostamenti in tutta Italia saranno possibili solo per comprovati motivi di lavoro, necessità o salute (in caso di uscite per i suddetti motivi va compilato modulo di autodichiarazione, che può essere compilato anche al momento dell’eventuale fermo dell’autorità di polizia). Sull’intero territorio nazionale è vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

Il decreto stabilisce, inoltre, che sono sospesi fino al 3 aprile tutti gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati, i servizi educativi per l’infanzia e le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta formazione artistica, musicale e coreutica, di corsi professionali, anche regionali, master, università per anziani, e corsi svolti dalle scuole guida, ferma la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza.

Il nuovo provvedimento ha inevitabilmente prodotto conseguenze anche in ambito lavorativo.

LE ASSENZE DA LAVORO PER CORONAVIRUS

Tenendo conto delle disposizioni introdotte si intende fornire un quadro dei principali strumenti a sostegno delle imprese disponibili per far fronte alle difficoltà economiche causate dall’emergenza sanitaria internazionale dichiarata dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e agli episodi di diffusioni del virus verificatisi nel nostro Paese.

Il DPCM, fermi gli aggiornamenti ministeriali che seguiranno nei prossimi giorni, dispone:

SMART WORKING (lavoro agile)

Lo Smart Working è regolamentato dalla Legge 81/2017, secondo la quale la prestazione lavorativa può essere svolta in remoto dal lavoratore subordinato a prescindere dalla sua presenza presso il luogo di lavoro. Normalmente non è richiesto alcun accordo sindacale, mentre è necessario almeno un accordo one-to-one, siglato fra azienda e lavoratore, e una comunicazione obbligatoria depositata dal datore di lavoro sul portale istituzionale del Ministero del Lavoro.

La modalità di Smart Working può essere applicata, dai datori di lavoro ad ogni rapporto di lavoro subordinato, anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti. Si invitano i datori di lavoro, qualora sia possibile, di favorire la fruizione di periodi di congedo ordinario o di ferie fino al 3 aprile 2020, facendo salva l’incentivazione allo Smart Working. In caso di necessità di certificazione ai fini INPS per l’assenza di lavoro, si procede a rilasciare una dichiarazione indirizzata all’INPS, al datore di lavoro e al medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta in cui si dichiara che per motivi di sanità pubblica è stato posto in quarantena, specificandone la data di inizio e di fine.

QUARANTENA OBBLIGATORIA

L’assenza per quarantena obbligatoria riguarda i lavoratori posti in osservazione, in quanto aventi sintomi riconducibili al virus. Questa ipotesi può comportare l’assenza da parte del lavoratore interessato.
gestione dell’evento che, comunque, è assimilabile a tutti i casi di ricovero per altre patologie o interventi. Non c’è dubbio che il lavoratore che non può essere presente sul luogo di lavoro in conseguenza dell’applicazione della misura della quarantena con sorveglianza attiva, perché ritenuto dall’autorità sanitaria (o comunque pubblica) ricompreso fra gli individui che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusa, è da considerarsi sottoposto a trattamento sanitario e, pertanto, la sua assenza dovrà essere disciplinata secondo le previsioni, di legge e contrattuali, che riguardano l’assenza per malattia, con le conseguenti tutele per la salute e la garanzia del posto di lavoro.

QUARANTENA VOLONTARIA

Nel decreto 8 marzo è altresì specificato che chiunque, a partire dal quattordicesimo giorno antecedente la data di pubblicazione del decreto in oggetto abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, deve comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio e al proprio medico di medicina generale.
La decisione di adottare un comportamento di quarantena volontaria può rappresentare comunque un comportamento di oggettiva prudenza, rispondente alle prescrizioni della normativa d’urgenza, e disciplinato conseguentemente come per le astensioni dalla prestazione lavorativa obbligate dal provvedimento amministrativo.

ASSENZA PER PAURA DI CONTAGIO

Nelle aziende potrebbero verificarsi assenze autodeterminate da parte dei lavoratori (assenti per paura del contagio) che ritengono il fenomeno dell’epidemia sufficiente di per sé a giustificare l’assenza dal lavoro, pur non sussistendo provvedimenti di Pubbliche Autorità che impediscano la libera circolazione.
Un’assenza di questo tipo, giustificata dal semplice “timore” di essere contagiati, senza che ricorra alcuno dei requisiti riconducibili alla fattispecie previste, non consente, dunque, di riconoscere la giustificazione della decisione e la legittimità del rifiuto della prestazione. In tal caso si realizza l’assenza ingiustificata dal luogo di lavoro, situazione da cui possono scaturire provvedimenti disciplinari che possono portare anche al licenziamento.

AMMORTIZZATORI SOCIALI (previsti aggiornamenti dopo il prossimo Consiglio dei Ministri del 13 marzo)

Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, il Governo è al lavoro su nuove misure per l’emergenza Coronavirus in Italia “a tutela di tutte le imprese, i lavoratori e le famiglie italiane”.
Ad annunciarlo è stata, oggi 11/03/2020, la Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, in conferenza a Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei Ministri di questa mattina, che ha stanziato 25 miliardi di euro per far fronte all’emergenza sanitaria che sta attraversando il Paese.

La ministra ha parlato di “un allargamento degli ammortizzatori sociali già esistenti”, della possibilità di utilizzare un “fondo salariale per le aziende da 5 a 15 dipendenti e una cassa in deroga speciale che vada a tutelare tutti i lavoratori, indipendentemente dal settore, su tutto il territorio nazionale”. Queste disposizioni saranno “correlate anche da norme per la famiglia, un congedo parentale speciale per tutte le famiglie italiane e, in alternativa, un voucher baby sitter. Si prevedranno – ha aggiunto la Catalfo – norme speciali per gli stagionali e gli autonomi anche con la previsione della sospensione dei contributi previdenziali in modo da tutelare tutti i settori”. In pratica la ministra ha anticipato alcuni di provvedimenti che saranno contenuti nel nuovo decreto del prossimo venerdì 13 marzo, per contenere l’epidemia di Covid-19 che sarà varato dal prossimo Consigli dei Ministri.

 
 

ABI, GIA OPERATIVA MORATORIA AGGIORNATA E RAFFORZATA IN TUTTA ITALIA

 

 

Per l’emergenza coronavirus la sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti può essere chiesta fino a un anno.

“In tutta Italia è già operativo l’accordo tra Abi e le associazioni di impresa, con cui è stata estesa ai prestiti concessi fino al 31 gennaio 2020 la possibilità di chiedere la sospensione o l’allungamento. La moratoria è riferita ai finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese danneggiate dall’emergenza epidemiologica Covid-19. La sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti può essere chiesta fino a un anno. La sospensione è applicabile ai finanziamenti a medio lungo termine (mutui), anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie, e alle operazioni di leasing, immobiliare o mobiliare. In questo ultimo caso, la sospensione riguarda la quota capitale implicita dei canoni di leasing’’. È quanto si legge in una nota dell’Abi, l’Associazione bancaria italiana.

“Per le operazioni di allungamento dei mutui, il periodo massimo di estensione della scadenza del finanziamento può arrivare fino al 100% della durata residua dell’ammortamento. Per il credito a breve termine e il credito agrario di conduzione il periodo massimo di allungamento delle scadenze è pari rispettivamente a 270 giorni e a 120 giorni -prosegue l’Abi-. Nell’accordo è previsto che, ove possibile, le banche possono applicare misure di maggior favore per le imprese rispetto a quelle previste nell’Accordo stesso e si auspica che, al fine di assicurare massima tempestività nella risposta, si accelerino le procedure di istruttoria”.

‘’L’accordo è stato sottoscritto da Abi, Alleanza delle Cooperative Italiane (Agci, Confcooperative, Legacoop) Cia-Agricoltori Italiani, Claai, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confedilizia, Confetra, Confimi Industria, Confindustria e Rete Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti) che chiedono, inoltre, di ampliare l’operatività del Fondo di Garanzia per le PMI e misure aggiuntive per agevolare l’accesso al credito.  Per favorire la realizzazione delle operazioni di sospensione o allungamento delle scadenze dei finanziamenti, l’Abi e le Associazioni di rappresentanza delle imprese firmatarie sono impegnate a promuovere, presso le competenti Autorità europee e nazionali, una modifica delle attuali disposizioni di vigilanza riguardo le misure di tolleranza (c.d. forbearance), necessaria in una situazione emergenziale, come quella attuale’’, conclude la nota.

In allegato Lettera_per_richiesta_sospensione_debiti_bancari_delle_PMI

 
 
Venerdì, 13 Marzo 2020 16:30

EMERGENZA CORONAVIRUS: IMPRESE IN SICUREZZA

EMERGENZA CORONAVIRUS: IMPRESE IN SICUREZZA

 

 

PROMOTERGROUP S.p.A. intende confermare la propria presenza e il proprio supporto alle imprese e, soprattutto in un momento critico per tutto l’intero comparto produttivo, ritiene molto importante la messa in atto di strategie e buone prassi di lavoro tese a limitare quanto più possibile il contagio da Covid-19.

Si precisa che sono a disposizione delle imprese delle linee guide, generali e per particolari settori, messe a punto dal nostro team di consulenti da intendersi suppletive a quelle già in vigore, emesse dalle istituzioni (OMS, ISS, Prot. Civile etc…).

  • Linee guida sulle corrette modalità di contenimento del contagio da Covid-19 negli ambienti di lavoro (da intendersi ad applicabilità trasversale per ogni comparto produttivo ad oggi autorizzato a continuare ad esercitare la propria attività).
  • Linee guida specifiche per il settore autotrasporti alimentari (contiene sezione rivolta ai dipendenti dell’azienda di autotrasporti e sezione rivolta ai dipendenti dell’azienda dove gli stessi si recano per il carico/scarico).
  • Linee guida specifiche per dipendenti operanti all’interno di uffici.
  • Linee guida specifiche per stabilimenti di lavorazione.
  • Linee guida specifiche per aziende agricole.

Per disporne basta inviare una richiesta specificando il settore di appartenenza e le generalità dell’impresa a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

AIUTIAMO LE ASP DEL SUD - EST SICILIA VS COVID-19

 

 

*Aiutiamo le ASP del Sud-Est Sicilia vs Covid-19*
AIUTIAMO LE ASP DEL SUD-EST SICILIA UNITI VS EMERGENZA CORONAVIRUS
Non è tempo di egoismi, ma di donare per la Vita! La solidarietà è l’arma più efficace contro il Covid-19: basta un piccolo gesto per tutelare la salute e sostenere le strutture ed il personale sanitario impiegato in questa terri…
Leggi di più e dona qui – https://gf.me/u/xq3uxc

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ELIMINARE OSTACOLI ALL'USO DEI VOUCHER IN AGRICOLTURA

 

 

 

La crisi sanitaria in atto rischia, come è sotto gli occhi di tutti, di trasformarsi in una crisi economica altrettanto grave per le imprese. Certo la priorità va data alla salute, ma bisogna agire oggi per contenere i danni di domani.
Così il mondo produttivo orticolo della Sicilia sud-orientale, sotto l’egida del Doses (Distretto Orticolo Sudest Sicilia) – che assieme ad altre realtà del settore agroalimentare conta oltre 400 aziende con oltre 4.000 dipendenti – chiede una serie di misure per scongiurare il tracollo del comparto.

Dott. Gianni Polizzi

“Il blocco delle frontiere e la combinazione tra rischio personale e sociale, connesso alla pandemia Coronavirus, e la paura degli stranieri impiegati in agricoltura di non poter rientrare nei paesi di origine – dicono Antonio Cassarino e del Dott. Gianni Polizzi del Doses – rischiano di compromettere più di un quarto della raccolta dei nostri prodotti agricoli e agroalimentari. Basti ricordare che la stagione è partita in anticipo a causa di un inverno caldo, ed è nelle mani di 370mila lavoratori stranieri regolari, comunitari ed extra-comunitari, che coprono il 27% del totale delle giornate lavorative nel settore”.

 

Cassarino ed il Dott. Polizzi paventano il rischio di riduzione per le forniture di generi alimentari a negozi e supermercati, rimasti aperti dopo il provvedimento della Presidenza del Consiglio.

 

“Occorrono dunque misure urgenti – continuano i due – idonee a sostituire e/o integrare manodopera straniera, indispensabile per la tenuta e l’esistenza stessa del settore agricolo. La manodopera straniera costituisce circa un quarto del totale di quella regolare in agricoltura, come riporta il dossier statistico immigrazione ldos del 2018. Intanto, bisogna innanzitutto agevolare quella ancora disponibile al lavoro nelle imprese ortofrutticole. Al tempo stesso, è necessario continuare a contrastare lo sfruttamento e il caporalato! Secondo i dati dell’Ispettorato del Lavoro, nel 2018, su oltre 7.000 ispezioni, è stato registrato un tasso di irregolarità pari al 54,8%, con oltre 5.000 lavoratori interessati da violazioni. L’azione ispettiva di contrasto alle cosiddette cooperative spurie ha accertato l’occupazione irregolare di oltre 28.000 persone”.

 

 

Fonte : Freshplaza.it

 

 
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