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LE PILLOLE DI PROMOTERGROUP: SISTEMA DI GESTIONE DEI RISCHI

 

Un Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro (SGSL) è un sistema organizzativo aziendale volontario finalizzato a garantire il raggiungimento degli obiettivi di salute e sicurezza sul lavoro.

Attraverso la massimizzazione dei benefici e la riduzione dei costi, si definiscono le modalità per individuare, all’interno di esso, le responsabilità, le procedure, i processi e le risorse per la realizzazione della politica aziendale di prevenzione, nel rispetto delle norme di salute e sicurezza vigenti, in modo da renderle più efficienti e più integrate nelle operazioni aziendali generali e che sia adeguata alla natura dell’attività svolta, alla sua dimensione, al livello dei rischi lavorativi, agli obiettivi che si prefigge di raggiungere, nonché ai relativi programmi di attuazione stabiliti.

Sono norme di riferimento volontarie per l’adozione di un Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro: le Linee guida UNI-INAIL o la nuova UNI ISO 45001, che entro marzo 2021 dovrà completamente andare a sostituire il British Standard OHSAS 18001, come disciplinato anche nell’art. 30 comma 5 del D. Lgs. 81/08, Testo Unico in materia di sicurezza.

ATTIVITÀ SVOLTE (in accordo con la norma)

Tra le attività svolte rientrano:

  • La stesura della Politica della Sicurezza SSL;
  • La pianificazione degli obiettivi e dei programmi ambientali;
  • L’analisi dei processi e delle attività aziendali con riferimento alle modalità organizzative ed operative;
  • L’elaborazione di un Manuale di gestione SSL che descriva e documenti il sistema di gestione sicurezza dell’organizzazione; preparazione di Procedure, Istruzioni operative e Piani di miglioramento, o integrazione con ciò che eventualmente viene già implementato dall’organizzazione.

 

PROMOTERGROUP S.p.A. a fianco delle aziende

Il servizio proposto da PROMOTERGROUP S.p.A. prende avvio da un audit sul sito, con sopralluoghi tecnici e verifica documentale supportando le aziende nella progettazione e implementazione del Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro.

Al termine dell’attività viene rilasciato un report che contiene l’identificazione delle criticità evidenziate e i discostamenti rispetto alla normativa vigente e/o ai criteri di un SGSL.

Secondo uno studio effettuato dall’INAIL in collaborazione con ACCREDIA, le aziende che hanno un sistema di gestione hanno indici di frequenza (If) e di gravità (Ig) notevolmente più bassi rispetto alle aziende omologhe a livello nazionale, con decrementi, spesso a due cifre.

È importante dunque avere un Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro perché porta ad un miglioramento delle condizioni lavorative e un conseguente abbattimento dei costi sociali (ed economici).

Per maggiori informazioni contattaci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

MASCHERINE ALL’APERTO: OBBLIGO ALMENO FINO AL 30 OTTOBRE

 

Con la nuova ordinanza covid19 le mascherine diventano obbligatorie in Sicilia. 

“Occorre un costante messaggio, una campagna di sensibilizzazione, per far capire ai giovani e ai meno giovani che il Covid non guarda in faccia nessuno”.

Queste le parole del Presidente della Regione Nello Musumeci che con la nuova ordinanza firmata il 27 settembre 2020 mira al contenimento del covid 19 in Sicilia.

Con l’arrivo della stagione influenzale stiamo entrando in una fase difficile dell’epidemia.

Cosa prevede la nuova ordinanza

Ogni cittadino deve portare con sé la mascherina quando esce da casa e indossarla nei luoghi aperti al pubblico in presenza di altri soggetti, evitando l’assembramento.

È vietato lo stazionamento prolungato nei luoghi pubblici, come le strade, i parchi e le piazze.

Si è dispensati dall’indossare la mascherina solo quando ci si trova tra congiunti o conviventi. Sono esclusi dall’obbligo di utilizzo in modo continuativo coloro che svolgono attività motoria intensa, a condizione che il distanziamento interpersonale possa essere mantenuto, salvo l’obbligo di utilizzo alla fine dell’attività.

L’uso della mascherina non è obbligatoria per i bambini al di sotto dei 6 anni.

Chiunque entri nel territorio della Regione provenendo da Stati Ue o extra Ue ha l’obbligo di registrarsi sul sito Sicilia Coronavirus o di comunicare la propria presenza al servizio sanitario della Regione.

Non si prevede un nuovo lockdown ma per impedirlo è necessario l’impegno di tutti!

LE PILLOLE DI PROMOTERGROUP: CORSI DI FORMAZIONE SICUREZZA SUL LAVORO

I corsi di formazione sulla sicurezza sul lavoro rientrano all’interno della formazione obbligatoria.

La salute e la sicurezza sul lavoro vanno perseguite tramite una cultura della prevenzione che si crea, innanzitutto, con la formazione e l’informazione. I lavoratori non sono solamente i soggetti tutelati ma anche attori attivi: devono essere consapevoli delle condizioni del proprio ambiente di lavoro, dell’utilizzo dei dispositivi di sicurezza e partecipanti delle condizioni del proprio ambiente di lavoro, dell’utilizzo dei dispositivi di sicurezza e partecipanti alla valutazione dei rischi e nella prevenzione.

La formazione dei lavoratori in materia di sicurezza sul lavoro, oltre a rappresentare un adempimento di legge, svolge un ruolo fondamentale sia in termini di prevenzione e tutela dei luoghi di lavoro sia come momento indispensabile di innovazione e di condivisione dei processi produttivi aziendali.

Corsi di formazione Sicurezza e Salute dei Lavoratori

Tutte le aziende, anche con un solo lavoratore sono tenute a rispettare una serie di altri adempimenti, come formare e informare i lavoratori sui rischi specifici della loro attività.

Il D.Lgs. 81/08 sottolinea l’importanza di effettuare una formazione specifica e mirata, che prevede corsi indirizzati alle singole mansioni specifiche aziendali, ai preposti ed ai dirigenti, con aggiornamenti periodici definiti in base al livello di rischio aziendale.

Nello specifico i corsi di formazione sicurezza sul lavoro sono:

– Anticendio

– Primo Soccorso Aziendale

– H.A.C.C.P. – Alimentarista – Addetti e responsabili dell’autocontrollo alimentare

– Datore di lavoro con compiti di RSPP Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione

– RLS – Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

– Formazione Generale Lavoratori Art. 37 D.Lgs. 81/08 – Accordo Stato/Regioni 21/12/2011

–  Formazione Specifica Lavoratori Art. 37 D.Lgs. 81/08 – Accordo Stato/Regioni 21/12/2011

– Formazione del Dirigente

– Formazione del Preposto

– Patentino Fotosanitario – Abilitazione all’acquisto e all’utilizzo di prodotti fitosanitari e coadiuvanti

– Conduttore di Impresa Agricola

– Lavori in quota

PROMOTERGROUP S.p.A. fornisce il supporto tecnico e consulenziale necessario per adempiere agli obblighi normativi.

PROMOTERGROUP a fianco delle aziende

PROMOTERGROUP S.p.A. offre consulenza sul Sistema di Sicurezza dei Lavoratori e sulla formazione di tutte le figure coinvolte nella sicurezza sul posto di lavoro, sia in aula che, nei casi previsti, in FAD (Formazione a Distanza).

Per maggiori informazioni sui corsi di formazione obbligatoria sulla sicurezza sul lavoro  potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

NUOVA POLITICA AGRICOLA COMUNE (PAC): VIA LIBERA DAL PARLAMENTO EUROPEO

Meno requisiti obbligatori green ma incentivi per misure volontarie. I risultati al centro dei finanziamenti futuri e più fondi a piccoli e giovani agricoltori. La nuova PAC in vigore dal 2023.

Approvata dal Parlamento Europeo la Nuova Pac (politica agricola comune). Il via libera riguarda i tre pilastri della riforma della Politica agricola comune post-2020, la prima fonte in Ue di finanziamenti diretti al settore agricolo europeo. Si parla di risorse per 390 miliardi di euro per i prossimi sette anni (2021-2027), distribuite per circa 9 milioni di agricoltori europei.

La posizione approvata, che servirà all’Eurocamera per avviare i negoziati a tre con Commissione e Consiglio, è frutto dell’alleanza tra i tre principali gruppi di maggioranza nell’Emiciclo, Partito popolare europeo, Socialisti & Democratici, Renew Europe, secondo i quali la nuova PAC è pensata per essere allineata dal Green Deal e all’accordo di Parigi sul clima, che Bruxelles ha sottoscritto nel 2015.

Inoltre l’europarlamento ha votato contro qualsiasi riferimento all’interno della Pac del Green deal, della strategia sulla diversità e della strategia Farm to fork, scatenando le reazioni del gruppo dei Verdi e degli ambientalisti. Ma ha anche richiesto che almeno il 30% del Primo pilastro della Pac (gli aiuti diretti agli agricoltori) riguardi i cosiddetti ‘eco-schemi’, ovvero misure volontarie relative ad agricoltura biologica, agricoltura di precisione e agroforestale.

E dal Parlamento arriva un altro incentivo agli agricoltori: il consiglio è quello di riservare “almeno il 10%” dei terreni per sostenere la biodiversità, quindi attraverso siepi, alberi non produttivi e stagni. E sul Secondo pilastro (gli aiuti per lo sviluppo rurale) il Parlamento richiede che almeno il 35% sia destinato a misure verdi.

In sintesi ciò che è emerso è:

  • requisiti obbligatori green ma incentivi per misure volontarie
  • i risultati al centro dei finanziamenti futuri: se in passato i finanziamenti venivano erogati a prescindere dai risultati ottenuti, dunque soltanto in base alla conformità alle regole europee, con la nuova PAC invece aumenta la rilevanza dei risultati raggiunti
  • meno risorse per le grandi aziende e più fondi a piccoli e giovani agricoltori: “almeno” il 4% dei pagamenti diretti dovranno essere destinati ai giovani agricoltori
  • raddoppiate le sanzioni: per chi non rispetta determinati requisiti – ambientali, di benessere degli animali o di qualità – il Parlamento chiede una sanzione del 10% sull’importo totale dei pagamenti, raddoppiando così dall’attuale 5%
  • restano le diciture veggie burger e bistecche di tofu: gli eurodeputati hanno respinto gli emendamenti che chiedevano di bloccare le denominazioni come “hamburger vegani” o “bistecche di tofu” per prodotti che utilizzano forme e tagli della carne. ma che sono prodotti soltanto attraverso sostanze vegetali.

Dal momento in cui le attuali regole in vigore scadranno il 31 dicembre 2020, la Pac entrerà in una ‘fase transitoria’ dal primo gennaio 2021 per due anni e la nuova PAC dovrebbe entrare in vigore nel 2023.

ORTOFRUTTA: SANIFICARE UN’AZIENDA AI TEMPI DEL COVID-19

In questa fase di emergenza pandemica causata dal Covid-19, anche i settori dell’ortofrutta, della Gdo, dell’ Horeca e di tutta la filiera alimentare continuano a confrontarsi su un tema decisamente dibattuto, ovvero la sanificazione. Dal punto di vista legislativo, infatti, ancora oggi c’è poca chiarezza sulle corrette procedure e sulle tempistiche da adottare.

Saniprom mira a far luce sull’argomento e a dare maggiori sicurezze sia alle imprese agroalimentari che ai consumatori finali.

L’innovativo protocollo si configura come un sistema integrato di attività, pianificate secondo un algoritmo informatizzato, che riduce il potere discrezionale dell’uomo. Importante alleato di Saniprom nelle attività di verifica è Bureau Veritas, leader a livello mondiale nei servizi di ispezione, verifica di conformità e certificazioni.

In Italia, infatti, Saniprom è l’unico protocollo certificato di pianificazione e monitoraggio della sanificazione ideato dal Team di specialisti di Promotergroup spa.

Il protocollo Saniprom risponde ai dettami della Circ. Min. Sal. 5443 del 22/02/2020
Saniprom risponde ai tanti dubbi su quando sanificare e sulle corrette procedure e linee guida da adottare, poiché è in grado di programmare le attività di sanificazione secondo specifici parametri legati all’ambiente e all’attività produttiva, richiede l’impiego di personale adeguatamente formato e con competenze certificate, monitora l’assenza di agenti patogeni, e consente, infine, di validare la sanificazione svolta nei vari ambienti tramite prove analitiche effettuate da laboratori accreditati. Si precisa, inoltre, che il protocollo risponde ai dettami della Circ. Min. Sal. 5443 del 22/02/2020 e rende ordinario ciò che la normativa oggi impone come straordinario.

Anche nelle imprese di produzione alimentare, oltre che adempiere alle attività di pulizia e igiene ambientale, il periodo Covid-19 ha fatto emergere quanto sia fondamentale compiere in modo professionale e accurato l’attività di detersione, disinfezione e quindi sanificazione. Quest’ultima, peraltro, non deve tenere conto solo del Covid, quanto piuttosto di tutti gli agenti patogeni che possono essere presenti in questi ambienti e che risulta opportuno tenere sotto controllo (come as es. E. coli, Stafilococchi, Listeria m., Salmonella. ecc.).

A testimoniare l’efficacia di Saniprom c’è la nota impresa siciliana Vittoria Colonna, che da oltre 20 anni è impegnata nel confezionamento e nella vendita di prodotti ortofrutticoli. Infatti, proprio per dare valore alla mission aziendale, per rassicurare i collaboratori e i consumatori finali sul fatto che si tendono ad adottare tutte le misure atte a ridurre il rischio dal patogeno, Vittoria Colonna ha aderito al protocollo Saniprom e ha partecipato in fase sperimentale alla certificazione dello stesso.

Il protocollo Saniprom non è stato pensato solo per la filiera agroalimentare, ma per tutti i settori: socio sanitario ed ospedaliero, trasporti e logistica, enti pubblici e nell’ambito dei servizi del facility.

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EQUIPE SICILIANA INVENTA PROTOCOLLO PER LA SANIFICAZIONE 

In questa fase di emergenza sanitaria causata dal Covid19, sia le imprese pubbliche che private continuano a confrontarsi su un tema decisamente dibattuto, ovvero la sanificazione. Ancora oggi dal punto di vista legislativo risultano esserci poche chiarezze sulle corrette procedure e sulle tempistiche da adottare: dalla Sicilia invece nasce Saniprom, primo protocollo certificato che mira a fare luce sull’argomento e a dare maggiori sicurezze sia alle imprese e sia alla collettività.

Si tratta di un innovativo protocollo ideato proprio in Sicilia, e in particolare a Vittoria. Si configura come un sistema integrato di attività, pianificate secondo un algoritmo informatizzato che riduce il potere discrezionale dell’uomo.

Tra gli ideatori e sostenitori di Saniprom c’è anche Gianni Polizzi, noto imprenditore e esperto in consulenza professionale alle imprese. «Saniprom» – ha spiegato Gianni Polizzi – «mira a porsi come best practice su tutto il territorio nazionale al fine di ridurre il rischio di infezioni patogene, attivare procedure di monitoraggio e prevenzione accurate, arginare il rischio di lockdown mirati o generalizzati, nonché fornire soluzioni innovative per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Il tutto validato da un ente terzo di fama internazionale!»
Infatti importante alleato di Saniprom nelle attività di verifica è BUREAU VERITAS, leader a livello mondiale nei servizi di ispezione, verifica di conformità e certificazioni.

In Italia, Saniprom è l’unico protocollo certificato di pianificazione e monitoraggio della sanificazione, ed è stato ideato da un Team di specialisti tutto siciliano. Saniprom risponde ai tanti dubbi su quando sanificare e sulle corrette procedure e linee guida da adottare, poiché è in grado di programmare le attività di sanificazione secondo specifici parametri legati all’ambiente e all’attività produttiva, richiede l’impiego di personale adeguatamente formato e con competenze certificate, monitora l’assenza di agenti patogeni, e consente, infine, di validare la sanificazione svolta nei vari ambienti tramite prove analitiche effettuate da laboratori accreditati. Si precisa, inoltre, che il protocollo risponde ai dettami della Circ. Min. Sal. 5443 del 22/02/2020 e rende ordinario ciò che la normativa oggi impone come straordinario.

Nelle scuole, nelle strutture ospedaliere, ma anche nelle imprese di produzione pasti e mense, della ristorazione e delle strutture ricettive, oltre che adempiere alle attività di pulizia e igiene ambientale, l’emergenza pandemica ha fatto emergere quanto sia importante compiere in modo professionale e accurato l’attività di detersione, disinfezione e quindi sanificazione. Sanificazione che, peraltro, non deve tenere conto solo del Sars-cov-2 quanto piuttosto di tutti gli agenti patogeni che possono essere presenti in questi ambienti e che, risulta opportuno tenere sotto controllo (come ad es. E. coli, Stafilococchi, Listeria m., Salmonella. ecc.).
Si precisa che il protocollo Saniprom è stato ideato per supportare tutti i settori : socio sanitario ed ospedaliero, agroalimentare, trasporti e Logistica, Istruzione, enti Pubblici e nell’ambito dei servizi del Facility.

Autore: Carla Armenia

Fonte: BlogSicilia

Mercoledì, 14 Ottobre 2020 11:39

LE PILLOLE DI PROMOTERGROUP: COMPLIANCE AZIENDALE

LE PILLOLE DI PROMOTERGROUP: COMPLIANCE AZIENDALE

La compliance aziendale è la conformità di tutte le attività aziendali alle procedure, ai regolamenti, alle disposizioni di legge, a uno standard (per es. standard relativi alla qualità) e a politiche imprenditoriali (per es. il rispetto del codice etico aziendale).

L’attività di compliance è un’indagine condotta verso l’azienda cliente col fine di far emergere eventuali condizioni di rischio per mancato rispetto delle normative di settore (cogenti e volontarie). In questo modo qualora si dovessero riscontrare delle problematiche a causa di non conformità alle norme, attraverso la compliance un’azienda potrà porre in essere una serie di attività preventive adottando le soluzioni più adatte ed efficaci per proteggere la società dai rischi di carattere legale e reputazionale.

L’immagine di una società solida rispettosa delle regole del mercato ispira sicuramente più fiducia nel pubblico e nei finanziamenti.

La compliance, in funzione dell’ambito operativo della società, nonché delle sue dimensioni, investe in maniera più o meno intensa sia il settore organizzativo sia il settore dell’Internal Auditing.

Tutte le attività della funzione di compliance sono volte a raggiungere obiettivi come:

  • ADOTTARE misure preventive ad evitare il rischio di subire sanzioni penali, civili e amministrative;
  • VALORIZZARE l’immagine e la reputazione aziendale al fine di alimentare la fiducia all’esterno nei confronti di clienti, dipendenti e stakeholders;
  • ORGANIZZARE la struttura aziendale affinché siano raggiunti i due target precedenti, senza per questo perdere in competitività sul mercato.

Al termine della compliance, verrà rilasciato all’azienda un report sulle vulnerabilità riscontrate e sulle condizioni di rischio cui è esposta l’attività indagata; a questa seguirà una successiva offerta finalizzata ad implementare un piano di adeguamento programmato a supporto del Risk Management.

PROMOTERGROUP a fianco delle aziende

PROMOTERGROUP supporta gli imprenditori permettendo loro di controllare lo stato di salute della propria azienda gratuitamente. Proprio come le persone naturali, anche le aziende, in qualità di persone giuridiche, devono rispettare le leggi nazionali e internazionali.

Prenota la tua compliance aziendale, un nostro consulente verificherà gratuitamente lo stato di salute della tua azienda: 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

Mercoledì, 21 Ottobre 2020 11:36

LE PILLOLE DI PROMOTERGROUP: QUALITA' ISO 9001

LE PILLOLE DI PROMOTERGROUP: CONSULENZA CERTIFICAZIONE QUALITA' ISO 9001

La certificazione Qualità ISO 9001:2015 è la norma di riferimento per un’organizzazione che intenda pianificare, attuare, monitorare e migliorare sia i processi operativi che quelli di supporto, progettando e implementando il sistema di gestione qualità come mezzo per raggiungere gli obiettivi.

La Certificazione Qualità 9001 dimostra che l’azienda è capace di rispondere in modo coerente ed esaustivo alle aspettative del cliente. Si tratta di uno strumento essenziale per le imprese che intendono migliorare la propria produttività e acquisire aggressività sul mercato.

Come ottenere la certificazione qualità ISO 9001

Per ottenere la Certificazione Qualità ISO 9001, l’azienda deve fornire l’evidenza di aver creato al proprio interno un sistema organizzativo i cui requisiti rispettino quanto richiesto dalla Norma ISO 9001.

Scopo primario dell’ISO 9001 è il perseguimento della soddisfazione del proprio cliente in merito ai prodotti e servizi forniti, nonché il miglioramento continuo delle prestazioni aziendali, permettendo all’azienda certificata di assicurare ai propri clienti il mantenimento e il miglioramento nel tempo della qualità dei propri beni e servizi.

La ISO 9001 fornisce un modello organizzativo di base che può essere facilmente integrabile con altri sistemi di gestione, quali ISO 45001:2018 (salute e sicurezza sul lavoro) e ISO 14001:2015 (gestione ambientale).

PROMOTERGROUP S.p.A. fornisce il supporto consulenziale necessario per l’ottenimento della certificazione qualità ISO 9001.

 

PROMOTERGROUP a fianco delle aziende

PROMOTERGROUP S.p.A. offre consulenza sulle certificazioni QSA, qualità, sicurezza e ambiente. Oggi più che in passato, sia i consumatori che le autorità pubbliche sono particolarmente sensibili al tema della qualità, sicurezza, ambiente ossia alla “conformità del prodotto, alle specifiche di progetto, alla sostenibilità”.

In questo modo anche la piccola impresa può rimanere competitiva nei confronti della grande, tutelare la propria reputazione e valorizzare la propria immagine.

L’azienda affidandosi a Promotergroup S.p.A. può contare su una consulenza a 360° al fine di individuare le eventuali carenze e colmarle prima di richiedere la verifica per l’ottenimento della certificazione.

Per maggiori informazioni sulla certificazione qualità ISO 9001 e su tutte le altre certificazioni QSA contattaci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su https://www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

Giovedì, 22 Ottobre 2020 11:31

AGGIORNAMENTI AZIENDALI - COVID 2019

AGGIORNAMENTI AZIENDALI - COVID 2019

Alla luce dell’aumento esponenziale dei casi covid in città, la nostra struttura ha deciso di chiudere al pubblico nei giorni di oggi e domani e di sanificare tutto l’ambiente a tutela dei dipendenti e dei clienti.

Inoltre domani pomeriggio tutto il personale verrà sottoposto privatamente a tampone rino – faringeo e qualora risultassero casi positivi verranno immediatamente segnalati all’asp di pertinenza. Il personale che risulterà negativo al test riprenderà a lavorare ordinariamente a partire da lunedì 26/10/2020 e a garantire i servizi alle aziende clienti .

COVID-19. PROSPETTIVE INCORAGGIANTI PER LE IMPRESE ALIMENTARI DEL MEZZOGIORNO E L’INDUSTRIA MOLITORIA

L’agroalimentare si riconferma uno dei settori trainanti del made in Italy, dopo il rapporto ISMEA per Federalimentare che analizzando i bilanci di 6400 imprese, ha valutato positivamente la capacità di reazione dell’industria alimentare italiana durante con l’emergenza pandemia da Covid-19.

Attraverso l’esame d’indicatori di redditività, solvibilità e solidità finanziaria, ISMEA ha analizzato la vulnerabilità alle crisi di uno dei settori più rilevanti per la struttura economica del Paese, che si dimostra molto dinamico, robusto e resiliente di fronte alle difficoltà: infatti, il 42% delle imprese agroalimentari italiane presenta caratteristiche tali da garantire una buona capacità di tenuta anche in situazioni di crisi shock come quella cui stiamo assistendo. A questo “nocciolo duro”, si affianca un’ampia area produttiva (36%) – definibile come “terra di mezzo” – con qualche problema di liquidità e/o esposizione debitoria che potrebbe degenerare per gli effetti dell’emergenza Covid-19. Più preoccupante la situazione del 21% del campione, “ventre molle” del sistema agroalimentare italiano, con un alto livello di vulnerabilità.

A livello settoriale, i comparti con una quota maggiore d’imprese “ad alta resistenza” sono l’industria molitoria (il 63% delle imprese ricade in questa categoria), il settore dei liquori (59%), della cioccolateria e del caffè e tè (entrambi attorno al 53%). All’opposto, il quadro peggiore si ha nei settori della birra e dell’olio di oliva dove, rispettivamente, il 38% e il 34% delle imprese si colloca nell’area più critica. A contribuire alla capacità di tenuta del sistema è anche la dimensione aziendale: più di un quarto delle imprese fino a 9 dipendenti presenta elementi di vulnerabilità (27%), percentuale che si riduce sensibilmente nelle imprese più grandi, scendendo al 9% in quelle con più di 250 addetti.

Altro segnale confortante viene dalla stima delle differenze nel grado di resistenza alle crisi a livello territoriale; nel Mezzogiorno l’area delle imprese maggiormente robuste è più ampia (45%), sia pur di poco, di quelle del Centro-Nord (42%). Interessante anche il dato sull’età media delle imprese del campione, che mostra un sistema agroalimentare basato sulla tradizione: in generale, le aziende analizzate hanno una storia di più di una generazione e sono state costituite mediamente da 26,5 anni. Di contro però, sono state le imprese sotto i 5 anni di vita a essere maggiormente interessate da un andamento positivo di fatturato: nonostante le dimensioni economiche ridotte, hanno incrementato i loro ricavi medi di oltre il 30%.

Fonte: ISMEA