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La Regione Siciliana ha approvato il disciplinare sulle Norme tecniche agronomiche di produzione integrata 2025

Nuove regole per un’agricoltura più sostenibile: riduzione di prodotti fitosanitari, gestione ottimizzata delle risorse e incentivi per le aziende virtuose

La Regione Siciliana ha approvato il nuovo Disciplinare di Produzione Integrata 2025, un documento che introduce regole e pratiche agronomiche per rendere l’agricoltura più sostenibile ed efficiente.

Il Disciplinare di Produzione Integrata è un insieme di norme tecniche finalizzate a garantire un’agricoltura più sostenibile, con un utilizzo responsabile delle risorse naturali e una riduzione dei prodotti chimici. Questo sistema di produzione si propone di coniugare efficienza economica e rispetto per l’ambiente, migliorando la qualità delle colture.

Il documento definisce le linee guida per una gestione sostenibile delle colture, fornendo indicazioni precise su aspetti fondamentali come la fertilizzazione, l’irrigazione e la gestione del suolo. L’obiettivo è limitare l’uso di prodotti chimici, incentivando l’impiego di tecniche agronomiche più naturali ed efficienti. In questo modo, si punta a ridurre l’impatto ambientale, mantenendo al contempo la competitività delle aziende agricole e garantendo standard qualitativi elevati.

L’approvazione di questo disciplinare rappresenta un traguardo significativo per l’agricoltura siciliana, che si dota di uno strumento chiaro e aggiornato per migliorare la sostenibilità delle produzioni. Tra i principali vantaggi derivanti dall’adozione di queste norme, vi è una gestione più razionale delle risorse idriche e del suolo, con effetti positivi sulla fertilità dei terreni e sulla conservazione della biodiversità.

L’applicazione delle nuove regole sarà monitorata attraverso un sistema di controlli periodici, mentre gli agricoltori potranno beneficiare di strumenti digitali per agevolare la pianificazione delle pratiche agronomiche. Questo rappresenta un ulteriore incentivo per le aziende che intendono adottare metodi più sostenibili, favorendo una transizione graduale verso un modello agricolo più responsabile ed efficiente.

 

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Multe a datori che affittano alloggi stagionali non idonei o troppo cari a lavoratori stranieri

Il Decreto Legge ‘Salva Infrazioni’, arrivato il 14 novembre in Gazzetta Ufficiale (DL 131/2024, convertito da L 166/2024) dà attuazione alla Direttiva 2014/36/UE che stabilisce le condizioni di ingresso e di soggiorno dei cittadini di paesi terzi per motivi di impiego in lavori stagionali. Il Decreto introduce sanzioni per quei datori di lavoro che affittano alloggi ritenuti non idonei ai lavoratori stagionali o che richiedono un canone troppo alto (decurtando in alcuni casi il costo dell’affitto dalla busta paga del lavoratore). Le multe variano dai 350 ai 5.500 euro per ogni lavoratore, e hanno come scopo quello di scoraggiare lo sfruttamento e l’abuso nei confronti dei lavoratori provenienti da paesi extra-UE.

Va ricordato che, già il Testo Unico sull’Immigrazione obbligava i datori di lavoro a offrire alloggi idonei, tuttavia l’Unione Europea ha aperto diverse procedure di infrazione contro l’Italia per non aver adottato alcuna normativa specifica. In sostanza, dunque, il Dl 131/2024 ‘Salva Infrazioni’ risponde all’esigenza e alle pressioni provenienti dall’UE introducendo sanzioni per i datori di lavoro.

Cosa prevede il Decreto Legge ‘Salva Infrazioni’

In dettaglio, la nuova normativa prevede sanzioni pecunarie per i datori di lavoro che affittano alloggi ritenuti non idonei o che decurtano dallo stipendio mensile il costo dell’affitto. Il prezzo del canone non può, inoltre, essere maggiore di 1/3 dello stipendio percepito dal lavoratore.

   «15 bis. Il datore di lavoro che, in violazione del comma 3, mette a disposizione del lavoratore straniero un alloggio privo di idoneità alloggiativa o a un canone eccessivo, rispetto alla qualità dell’alloggio e alla   retribuzione, ovvero   trattiene l’importo del canone direttamente dalla retribuzione del lavoratore, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 350 a 5.500 euro per ciascun lavoratore straniero. Il canone è sempre eccessivo quando è superiore ad un terzo della retribuzione.».

L’approvazione del Decreto ‘Salva Infrazioni’ mira a scoraggiare lo sfruttamento e la speculazione abitativa che ricade sui lavoratori stagionali extraeuropei, impiegati soprattutto in agricoltura e turismo. Questi lavoratori si trovano spesso a lavorare in condizioni precarie e a vivere in strutture non a norma e/o sovraffollate. Il Testo Unico sull’Immigrazione del 2016, imponeva ai datori di lavoro di affittare immobili ai lavoratori stagionali ad un prezzo accessibile, il nuovo decreto mira a scoraggiare queste pratiche attraverso sanzioni per garantire sicurezza e protezione ai lavoratori provenienti dai paesi terzi.

Per maggiori informazioni

Testo del decreto legge: «Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano.» (GU n.267 del 14-11-2024)

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PREVENZIONE SICUREZZA LAVORO: RISCHIO UTILIZZO CARRI RACCOGLIFRUTTA

 

La macchina agricola raccoglifrutta si definisce come una piattaforma di lavoro semovente destinata ad operare su terreno naturale non coltivato o sconnesso, per spostare uno o più operatori alle posizioni di lavoro per effettuare la raccolta della frutta, il diradamento, la potatura, o altre operazioni relative alla manutenzione degli alberi da frutta dalla piattaforma di lavoro.

Rischi nell’utilizzo delle macchine agricole raccoglifrutta

Non sono pochi i rischi per gli operatori connessi all’impiego delle macchine agricole raccoglifrutta, chiamate anche carri raccoglifrutta, piattaforme di lavoro sempre più diffuse nel lavoro agricolo. Questa tipologia di macchinari hanno la necessità di avere requisiti di sicurezza chiari, uniformi e specifici in relazione soprattutto alle operazioni per le quali sono state progettate e all’ambiente in cui operano. In particolare si precisa che sono da considerarsi impianti speciali rientranti nel campo di applicazione del d.m. 4 marzo 1982 “le macchine agricole raccogli frutta ad azionamento motorizzato e a mano caratterizzati da:

  • piattaforme con portata utile superiore a 350 kg;
  • piattaforme a più piani di lavoro;
  • piattaforme aventi lunghezza superiore a 4 m”.

I pericoli più rilevanti nell’uso di queste macchine agricole sono:

  • Perdita di stabilità;
  • Cedimenti strutturali;
  • Caduta dell’alto;
  • Scivolamenti, urti e cadute durante la salita e la discesa dalle piattaforme di lavoro;
  • Schiacciamenti e/o cesoiamenti con organi in movimento.

Valutazione dei rischi

La valutazione dei rischi è un obbligo del Datore di lavoro che deve prevedere e dunque ridurre i pericoli che possono presentarsi. Nel parere tecnico del Coordinamento tecnico delle Regioni del 05/10/2017 viene ribadita l’importanza del rischio di ribaltamento connesso all’utilizzo di piattaforme di lavoro mobili ed elevabili e ciò “costituisce un fattore decisivo nell’inclusione di tali macchine fra il novero di quelle per le quali è necessaria una specifica abilitazione”.  Esistono dei requisiti tecnici specifici e misure di sicurezza per le piattaforme di lavoro semoventi fuoristrada destinate a operare nei frutteti, aventi le seguenti caratteristiche o prerogative:

  • altezza massima della macchina pari a 3 m
  • proiezione verticale del centro dell’area della piattaforma in tutte le sue configurazioni e alla massima inclinazione del telaio come specificato dal costruttore sempre all’interno delle linee di ribaltamento, destinate ad essere usate in agricoltura;
  • progettate per lavorare su terreni naturali non preparati e/o sconnessi;
  • progettate per spostare almeno due persone alle posizioni di lavoro in un frutteto per eseguire dalla piattaforma operazioni di raccolta della frutta, di diradamento, di potatura, o altre operazioni necessarie per il frutteto.

Formazione rischi lavoratori

La formazione assume un aspetto fondamentale in riferimento ai rischi legati all’utilizzo di macchine agricole e attrezzature. L’Accordo Stato-Regioni del 22/02/2012 individua le attrezzature da lavoro per le quali è richiesta una specifica formazione degli operatori e i carri raccogli frutta rientrano nella categoria della P.L.E. (piattaforme di lavoro mobili elevabili senza stabilizzatori). La formazione rientra negli obblighi di formazione ed addestramento, da parte del Datore di Lavoro, per i lavoratori che effettuano tali lavorazioni, utilizzando attrezzature specifiche per le quali è obbligatorio, appunto, l'addestramento, nonché dispositivi di protezione individuale. Gli obblighi di formazione ed addestramento sono definiti dal D. Lgs. 81/08, agli art.36 (informazione dei lavoratori), 37 (formazione dei lavoratori) ed in maniera specifica per i punti descritti sopra agli art. 73 (informazione, formazione, addestramento per utilizzo attrezzature da lavoro) e 77, in part. comma 4 lett. h (obblighi del Datore di Lavoro relativamente all'uso dei dpi).

Il Corso P.L.E. - Piattaforme di lavoro mobili elevabili senza stabilizzatori ha una durata di 8 ore e prevede il rilascio del patentino P.L.E. per piattaforme elevabili valido in tutta Italia.

 

Contattaci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su https://www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

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ISMEA - IMPRENDITORIA GIOVANILE IN AGRICOLTURA

Estesa l’età fino ai 41 anni non compiuti dell’età dei richiedenti.

 

Novità importanti per il settore dell’agricoltura. A partire dal 30 aprile sarà attivo il nuovo portale dedicato alla misura Imprenditoria giovanile in agricoltura, i finanziamenti ISMEA per il ricambio generazionale dedicato alla nuova formulazione della misura del subentro ed ampliamento estesa all'intero territorio nazionale. Anche i giovani imprenditori agricoli del Centro Nord infatti potranno accedere al mix di finanziamento agevolato e contributo a fondo perduto finora previsto dal bando ISMEA, sul modello della misura Resto al Sud, solo per il Mezzogiorno.

 

Nelle more della pubblicazione del decreto attuativo di cui all'art. 43-quater del cd. "Decreto semplificazioni", ogni domanda sarà istruita utilizzando per l'intero territorio nazionale le disposizioni relative a "Resto al Sud" (di seguito riportate), con due novità:

  - estensione a 41 anni non compiuti dell'età dei richiedenti;

  - riduzione della percentuale di garanzia dal 120 per cento al 100 per cento dell'importo del mutuo agevolato

 

SOGGETTI BENEFICIARI

Micro, piccole e medie imprese agricole organizzate sotto forma di ditta individuale o di società, composte da giovani di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti, con i seguenti requisiti:

  • subentro: imprese agricole regolarmente costituite da non più di 6 mesi con sede operativa sul territorio nazionale, con azienda cedente attiva da almeno due anni, economicamente e finanziariamente sana;
  • ampliamento: imprese agricole attive e regolarmente costituite da almeno due anni, con sede operativa sul territorio nazionale, economicamente e finanziariamente sane

SPESE AMMISSIBILI

Tra le spese ammissibili rientrano i progetti di sviluppo o consolidamento nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della diversificazione del reddito agricolo, in particolare:

  • la spesa per lo studio di fattibilità è ammissibile nella misura del 2% del valore complessivo dell'investimento da realizzare; inoltre la somma delle spese relative allo studio di fattibilità, ai servizi di progettazione sono ammissibili complessivamente entro il limite del 12% dell'investimento da realizzare;
  • le spese relative alle opere agronomiche sono ammissibili per i soli progetti nel settore della produzione agricola primaria;
  • la somma delle spese relative alle opere agronomiche, opere edilizie e oneri per il rilascio della concessione, ai fini dell'ammissibilità non deve superare il 40% dell'investimento da realizzare;
  • per le spese di investimento relative al settore della produzione agricola primaria, della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli, l'acquisto di terreni è ammissibile solo in misura non superiore al 10% dei costi ammissibili totali dell'intervento da realizzare;
  • la potenzialità dei nuovi impianti di trasformazione non deve essere superiore al 100% della capacità produttiva, stimata a regime, dell'azienda agricola oggetto dell'intervento.

SPESE NON AMMISSIBILI

Tra le spese non ammissibili rientrano: i diritti di produzione, animali e piante annuali, lavori di drenaggio, impianti per la produzione di biocarburanti e per la produzione di energia termica ed elettrica da fonti rinnovabili, investimenti di sostituzione di beni preesistenti, lavori in economia, impianti e macchinari usati, capitale circolante.

AGEVOLAZIONE

  • mutuo agevolato, a tasso zero, per un importo non superiore al 60 per cento delle spese ammissibili;
  • contributo a fondo perduto, per un importo non superiore al 35 per cento delle spese ammissibili.

Per le attività di agriturismo e le altre attività di diversificazione del reddito agricolo saranno concesse agevolazioni in regime de minimis nel limite massimo di 200.000,00 €.

L'impresa beneficiaria deve fornire garanzie di valore pari al 100 per cento del mutuo agevolato concesso, anche acquisibili nell'ambito degli investimenti da realizzare, per una durata almeno pari a quella del mutuo agevolato concesso dall'ISMEA. Sono ammissibili:

  • garanzie ipotecarie di primo grado su beni oggetto di agevolazioni, oppure su altri beni della beneficiaria o di terzi;
  • in alternativa o in aggiunta all'ipoteca, fideiussione bancaria o assicurativa a prima richiesta.

Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su www.promotergroup.eu/contattaci

 

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Martedì, 27 Aprile 2021 13:31

ISMEA - IMPRENDITORIA GIOVANILE IN AGRICOLTURA

 

ISMEA - IMPRENDITORIA GIOVANILE IN AGRICOLTURA

Ricambio generazionale in agricoltura. Al via i nuovi incentivi Ismea estesi a livello nazionale, per giovani agricoltori dai 18 ai 40 anni.

 

Novità importanti per il settore dell’agricoltura. A partire dal 30 aprile sarà attivo il nuovo portale dedicato alla misura Imprenditoria giovanile in agricoltura, i finanziamenti ISMEA per il ricambio generazionale dedicato alla nuova formulazione della misura del subentro ed ampliamento estesa all'intero territorio nazionale. Anche i giovani imprenditori agricoli del Centro Nord infatti potranno accedere al mix di finanziamento agevolato e contributo a fondo perduto finora previsto dal bando ISMEA, sul modello della misura Resto al Sud, solo per il Mezzogiorno.

L'art. 43-quater del cd. "Decreto semplificazioni" ha previsto che possono essere concesse, per l'INTERO TERRITORIO NAZIONALE, le agevolazioni: "[...] mutui agevolati per gli investimenti, a un tasso pari a zero, [...] di importo non superiore al 60 per cento della spesa ammissibile, nonché un contributo a fondo perduto fino al 35 per cento della spesa ammissibile. [...]".

L'obiettivo della misura è quello di favorire il ricambio generazionale in agricoltura e l'ampliamento di aziende agricole esistenti.

ISMEA finanzia la realizzazione di progetti di sviluppo o consolidamento nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della diversificazione del reddito agricolo.

SOGGETTI BENEFICIARI

Micro, piccole e medie imprese agricole organizzate sotto forma di ditta individuale o di società, composte da giovani di età compresa tra i 18 e i 40 anni non compiuti, con i seguenti requisiti:

  • subentro: imprese agricole regolarmente costituite da non più di 6 mesi con sede operativa sul territorio nazionale, con azienda cedente attiva da almeno due anni, economicamente e finanziariamente sana;
  • ampliamento: imprese agricole attive e regolarmente costituite da almeno due anni, con sede operativa sul territorio nazionale, economicamente e finanziariamente sane

SPESE AMMISSIBILI

Tra le spese ammissibili rientrano i progetti di sviluppo o consolidamento nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della diversificazione del reddito agricolo, in particolare:

  • la spesa per lo studio di fattibilità è ammissibile nella misura del 2% del valore complessivo dell'investimento da realizzare; inoltre la somma delle spese relative allo studio di fattibilità, ai servizi di progettazione sono ammissibili complessivamente entro il limite del 12% dell'investimento da realizzare;
  • le spese relative alle opere agronomiche sono ammissibili per i soli progetti nel settore della produzione agricola primaria;
  • la somma delle spese relative alle opere agronomiche, opere edilizie e oneri per il rilascio della concessione, ai fini dell'ammissibilità non deve superare il 40% dell'investimento da realizzare;
  • per le spese di investimento relative al settore della produzione agricola primaria, della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli, l'acquisto di terreni è ammissibile solo in misura non superiore al 10% dei costi ammissibili totali dell'intervento da realizzare;
  • la potenzialità dei nuovi impianti di trasformazione non deve essere superiore al 100% della capacità produttiva, stimata a regime, dell'azienda agricola oggetto dell'intervento.

SPESE NON AMMISSIBILI

Tra le spese non ammissibili rientrano: i diritti di produzione, animali e piante annuali, lavori di drenaggio, impianti per la produzione di biocarburanti e per la produzione di energia termica ed elettrica da fonti rinnovabili, investimenti di sostituzione di beni preesistenti, lavori in economia, impianti e macchinari usati, capitale circolante.

AGEVOLAZIONE

  • mutuo agevolato, a tasso zero, per un importo non superiore al 60 per cento delle spese ammissibili;
  • contributo a fondo perduto, per un importo non superiore al 35 per cento delle spese ammissibili.

Per le attività di agriturismo e le altre attività di diversificazione del reddito agricolo saranno concesse agevolazioni in regime de minimis nel limite massimo di 200.000,00 €.

Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su www.promotergroup.eu/contattaci

 

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