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ATTIVITÀ CULTURALI E CREATIVE: 115 MILIONI PER LA TRANSIZIONE DIGITALE
ATTIVITÀ CULTURALI E CREATIVE: 115 MILIONI PER LA TRANSIZIONE DIGITALE
Dal 3 novembre il nuovo incentivo finanziato dal PNRR e gestito da Invitalia.
Parte il 3 novembre 2022 il nuovo incentivo “Transizione digitale organismi culturali e creativi” (TOCC), che mette a disposizione contributi a fondo perduto per le micro e piccole imprese, enti del terzo settore e organizzazioni profit e no profit, operanti nei settori culturali e creativi per favorire l’innovazione e la transizione digitale. 115 milioni di euro messi a disposizione tramite avviso pubblico dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Progetto NGEU – Next Generation EU attraverso i fondi destinati al PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Nell’ambito del PNRR, l’avviso pubblico rientra nella Missione 1 “digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”, Componente 3 “Turismo e Cultura 4.0 (M1C3)”, Misura 3 “Industria culturale e creativa 4.0”, Investimento 3.3 “Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde”.
Alcuni degli interventi finanziabili:
- creazione di nuovi prodotti culturali e creativi per la diffusione live e online
- diffusione dei prodotti culturali verso un nuovo pubblico (diminuzione del divario territoriale, raggiungimento categorie deboli) e verso l’estero
- attività per la fruizione del proprio patrimonio attraverso piattaforme digitali e nuovi format narrativi
- digitalizzazione del proprio patrimonio con obiettivo di conservazione, maggiore diffusione, condivisione
- incremento del crowdsourcing e sviluppo di piattaforme open source per la realizzazione e condivisione di progetti
Obiettivo
L’avviso pubblico ha come obiettivo quello di fornire supporto ai settori culturali e creativi per l’innovazione e la transizione digitale lungo l’intera catena del valore, produzione, coproduzione, gestione, distribuzione e incontro con il pubblico, attraverso contributi finanziari.
Nello specifico mira a:
- favorire l’avanzamento del livello di maturità tecnologica delle organizzazioni culturali e creative italiane e renderle competitive a livello internazionale in termini di offerta culturale digitale;
- favorire la creazione di reti tra diverse organizzazioni creative, improntate alla sperimentazione digitale consapevole;
- creare e implementare, in termini di fruizione digitale e tecnologica, strumenti innovativi, efficaci, esportabili e competitivi sia del patrimonio culturale sia di espressioni e di prodotti della creatività contemporanea;
- incentivare il rinnovamento digitale dei presidi culturali e utilizzare le nuove tecnologie per rendere accessibili i contenuti culturali e le complessità legate al territorio, anche in termini di percezione del patrimonio e di miglioramento della qualità della vita attraverso la creatività contemporanea;
- favorire l’integrazione all’interno delle dinamiche collettive e l’inclusione della cittadinanza attiva nell’ambito dell’accesso alla cultura, in particolare nelle aree marginali;
- incentivare la stabile collocazione di figure professionali in ambito culturale formate in termini di competenze tecnologiche e informatiche, da impiegare in modo continuativo all’interno dei presidi culturali.
Individua come ambiti di attività le seguenti aree di interesse:
- musica;
- audiovisivo e radio (inclusi film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia);
- moda;
- architettura e design;
- arti visive (inclusa fotografia);
- spettacolo dal vivo e festival;
- patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi archivi, biblioteche e musei);
- artigianato artistico;
- editoria, libri e letteratura;
- area interdisciplinare, di interesse per quei soggetti che operano in più di un ambito di intervento tra quelli elencati.
La proposta potrà essere presentata a partire dalle ore 12:00 del 3 novembre 2022 ed entro e non oltre le ore 18:00 del 1° febbraio 2023. Al fine di assicurare l’efficace e tempestiva attuazione degli interventi del PNRR, la Direzione Generale Creatività Contemporanea si avvale del supporto tecnico-operativo dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a. – Invitalia S.p.a.
PNRR: MITE, PROROGATI DI 30 GIORNI I TERMINI DEI BANDI PER L’ECONOMIA CIRCOLARE
PNRR: MITE, PROROGATI DI 30 GIORNI I TERMINI DEI BANDI PER L’ECONOMIA CIRCOLARE
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede un enorme pacchetto di investimenti e riforme. Richieste per 1600 milioni.
Sono stati prorogati di un mese, i termini per la presentazione delle domande per i fondi del PNRR per l’economia circolare. I termini, inizialmente fissati a metà febbraio, vanno ora dal 16 al 23 marzo, a seconda della linea di intervento. La proroga è stata decisa dal MiTE per favorire una maggiore partecipazione delle aziende e delle Pubbliche amministrazioni del Sud ai bandi, che riguardano impianti per il trattamento e il riciclo dei rifiuti. I bandi del PNRR, rivolti a beneficiari pubblici e privati stanno andando bene: all’11 febbraio sono 1.400 le domande presentate al Ministero della Transizione ecologica, per 1.600 milioni di euro sui 2.100 disponibili (1.500 per comuni e imprese pubbliche e 600 per le imprese private). La maggior parte di queste domande è stata presentata da aziende del Centro-Nord. Sono ancora poche le richieste di finanziamenti dal Mezzogiorno, dove invece le strutture per il trattamento e il riciclo dei rifiuti sono particolarmente carenti. Di qui la decisione del MiTE di prorogare di un mese i termini per la presentazione delle domande, con l'obiettivo di garantire l'obiettivo di coesione territoriale stabilito dal PNRR (60% Centro-Sud).
Le domande inviate potranno essere integrate o annullate e ripresentate entro il nuovo termine.
IMPRENDITORIA FEMMINILE: 400 MILIONI PREVISTI DAL PNRR
IMPRENDITORIA FEMMINILE: 400 MILIONI PREVISTI DAL PNRR
Accessibili nuovi strumenti a sostegno dell'imprenditoria femminile, dai contributi a fondo perduto ai finanziamenti.
Pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto che fissa le modalità di intervento del Fondo a sostegno dell’impresa femminile, istituito dalla Legge di bilancio 2021. L’obiettivo è quello di promuovere e sostenere l'avvio e il rafforzamento dell'imprenditoria femminile, la diffusione dei valori dell'imprenditorialità e del lavoro tra la popolazione femminile e di massimizzare il contributo quantitativo e qualitativo delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese. Il Fondo finanzierà programmi d’investimento da realizzare entro due anni e con un tetto di spese ammissibili fissato a 250.000 euro per nuove imprese e fino a 400.000 euro quelle già esistenti.
Chi sono i beneficiari del Fondo per imprenditoria femminile
Potranno usufruire del fondo le imprese femminili nascenti o già esistenti. In particolare il fondo è rivolto a:
- cooperative e società di persone con almeno il 60% di donne socie;
- imprese femminili, con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale, costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
- lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
- persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa femminile.
Prerequisito indispensabile è che i legali rappresentanti o amministratori non siamo mai stati condannati con sentenza definitiva per reati che costituiscono motivo di esclusione dagli appalti.
Il Fondo sostiene, inoltre, azioni per la diffusione della cultura e la formazione imprenditoriale femminile, attuate dal Soggetto gestore, sulla base di un piano di attività condiviso con il Ministero, attraverso iniziative per la promozione del valore dell'imprenditoria femminile nelle scuole e nelle università, per la diffusione di cultura imprenditoriale tra le donne, di orientamento e formazione verso percorsi di studio nelle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche, di sensibilizzazione verso professioni tipiche dell'economia digitale e attraverso azioni di comunicazione per diffondere la cultura femminile d'impresa e promuovere i programmi finanziati dal Fondo stesso.
Attività ammesse Fondo per imprenditoria femminile
Le agevolazioni sono concesse a fronte di programmi di investimento per la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile ovvero per lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, nei seguenti settori:
- produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
- fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
- commercio e turismo.
Le iniziative devono, inoltre:
- essere realizzate entro ventiquattro mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni;
- prevedere spese ammissibili non superiori a 250.000,00 euro al netto d’IVA per i programmi di investimento che prevedono la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile, ovvero non superiori a 400.000 euro al netto d’IVA per i programmi di investimento volti allo sviluppo e al consolidamento di imprese femminili.
Le agevolazioni
Il finanziamento, della durata massima di 8 anni, è a tasso zero e non è assistito da forme di garanzia.
La forma e la misura delle agevolazioni sono articolate in funzione delle linee di azione e dell’ammontare delle spese ammissibili previste nei programmi di investimento. In particolare:
- per gli incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili, le agevolazioni assumono la sola forma del contributo a fondo perduto per un importo massimo pari a:
- 80% delle spese ammissibili e comunque fino a euro 50.000,00, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili non superiori a euro 100.000,00;
- 50% delle spese ammissibili, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili superiori a euro 100.000,00 e fino a euro 250.000,00;
- per gli incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili, le agevolazioni assumono la forma sia del contributo a fondo perduto sia del finanziamento agevolato e sono articolate come di seguito indicato:
- per le imprese femminili costituite da non più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse fino a copertura dell’’80% delle spese ammissibili, in egual misura in forma di contributo a fondo perduto e in forma di finanziamento agevolato;
- per le imprese femminili costituite da oltre 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse come al punto precedente in relazione alle spese di investimento, mentre le esigenze di capitale circolante costituenti spese ammissibili sono agevolate nella forma del contributo a fondo perduto.