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DECRETO AGRICOLTURA 2024: COSA CAMBIA PER LE IMPRESE

Aiuti alle imprese, stretta al fotovoltaico, lotta al caporalato e credito d’imposta Zes Unica

Il 12 luglio 2024 è stato convertito in legge, con la legge n. 101/2024, il D.L. 15 maggio 2024, n. 63, recante “Disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale”. Nel nuovo cd. Decreto Agricoltura non mancano aiuti per le crisi di mercato, sostegni contro le fitopatie, restrizioni sugli impianti fotovoltaici e misure per affrontare emergenze come quella derivante dal granchio blu. Il provvedimento contiene pure un pacchetto lavoro e informazioni riguardanti la Carta ‘Dedicata a te’.

Passiamo in rassegna alcune misure previste dal Decreto legge.

Moratoria sui mutui

Il Decreto prevede misure a sostegno delle filiere produttive maggiormente colpite dalle congiunture sfavorevoli derivanti dal contesto geopolitico attuale che intervengono con urgenza per il settore cerealicolo, vitivinicolo, florovivaistico, della pesca e dell’acquacoltura. Le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura che hanno subito una riduzione del volume d'affari, pari almeno al 20 %, o hanno subito una riduzione della produzione, pari almeno al 30 %, o, nel caso delle cooperative agricole, una riduzione pari almeno al 20%, delle quantità conferite o della produzione primaria, rispetto all'anno precedente, previa presentazione di un'autocertificazione, possono avvalersi della sospensione per dodici mesi del pagamento della parte capitale della rata dei mutui e degli altri finanziamenti a rimborso rateale, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie, in scadenza nell'anno 2024.

Stretta agli impianti fotovoltaici su suolo agricolo

Vengono introdotte limitazioni per quanto riguarda l’istallazione di impianti fotovoltaici con modulo a terra nelle zone classificate agricole con alcune eccezioni che riguardano:

  • Interventi di modifica, rifacimento, potenziamento o integrale ricostruzione degli impianti già istallati;
  • Impianti fotovoltaici a terra realizzati in aree già coperte da strumenti urbanistici che ne consentono l’istallazione, a condizione che i lavori siano iniziati entro il 13 maggio 2024;
  • Impianti fotovoltaici a terra di potenza non superiore a 1 kilowatt realizzati su fabbricati rurali o annessi agricoli;
  • Impianti fotovoltaici flottanti su bacini idrici artificiali;

Gli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per il Parco Agrisolare e l’agrivoltaico sono stati comunque tutelati.

Sistema informativo per la lotta al caporalato nell’agricoltura

Si istituirà, presso il Ministero del Lavoro, un sistema informativo per il contrasto del caporalato in agricoltura. Questo strumento permetterà di condividere le informazioni tra le amministrazioni statali e le regioni al fine di mettere a punto un sistema di monitoraggio e vigilanza sui fenomeni di caporalato e lavoro sommerso in ambito agricolo. Nel testo è presente anche la realizzazione di una banca dati sui contratti di appalto in agricoltura dove dovranno registrarsi tutte le imprese non agricole, con i relativi dipendenti addetti alla raccolta di prodotti agricoli o alla pulitura e all’imballaggio dei prodotti ortofrutticoli, e le imprese che si occupano di lavori e servizi di sistemazione e di manutenzione agraria e forestale, con dipendenti addetti a tali attività che intendono partecipare ad appalti in cui l’impresa committente sia un’impresa agricola.

Misure per contrastare l’emergenza granchio blu e la Psa

Il Decreto prevede la nomina di un Commissario straordinario nazionale per mettere in campo un piano di intervento per contrastare l’emergenza rappresentata dalla diffusione della specie invasiva del granchio blu. Interventi aggiuntivi si annunciano invece per il contrasto alla peste suina africana (Psa) anche con l’utilizzo dell’Esercito Italiano con 177 unità a disposizione di un Commissario e con lo stanziamento di risorse economiche, circa 20 milioni, alle imprese per rafforzare le misure di biosicurezza negli allevamenti.

Credito d’imposta Zes Unica

Per il 2024, le imprese attive nei settori agricolo e della pesca possono beneficiare del credito d’imposta ZES Unica, un'opportunità per chi investe in beni strumentali nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise e in alcune zone dell’Abruzzo. Gli investimenti ammessi, da effettuare tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2024, comprendono l'acquisto di nuovi macchinari, impianti, attrezzature, terreni e immobili strumentali. Tuttavia, il valore di terreni e immobili non deve superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato. Il credito d’imposta rispetta le normative europee sugli aiuti di Stato per i settori agricolo e ittico, offrendo un sostegno significativo per lo sviluppo di queste attività nelle aree designate.

Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

 

Pubblicato in NEWS

ZES UNICA PER IL MEZZOGIORNO. APPROVATO IL MODELLO DI COMUNICAZIONE.

Domande al via dal 12 giugno al 12 luglio 2024.

 

Pubblicato dall’Agenzia delle Entrate il modello e le istruzioni per presentare la comunicazione per usufruire del credito d'imposta per gli investimenti nella ZES Unica, che comprende i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna e che sostituisce le attuali Zone economiche speciali frammentate in 8 diverse strutture amministrative.

A partire dal 12 giugno la comunicazione per le spese sostenute, o da sostenere, potrà essere inviata esclusivamente per via telematica tramite il software “ZES UNICA” (Zone economiche speciali). Il termine di invio scade il 12 luglio 2024.

Cos’è il credito d’imposta ZES?

Il credito d’imposta compete in relazione agli investimenti facenti parte di un progetto di investimento iniziale, relativi all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nella ZES unica nonché all’acquisto di terreni e all’acquisizione, alla realizzazione ovvero all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti ed effettivamente utilizzati per l’esercizio dell’attività nella struttura produttiva.

Chi può accedere?

Possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile adottato, già operative o che si insediano nella ZES unica, in relazione all’acquisizione dei beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, nonché nelle zone assistite della regione Abruzzo, come individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.

Misura del credito d’imposta

Non sono agevolabili i progetti di investimento il cui costo complessivo sia inferiore a 200.000 euro.

Il credito è differenziato per regioni, dimensioni dell’impresa ed entità dell’investimento.

In particolare, il credito di imposta è determinato:

  • nella misura del 40% dei costi sostenuti in relazione agli investimenti ammissibili nelle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia;
  • nella misura del 30% dei costi sostenuti in relazione agli investimenti ammissibili nelle regioni Basilicata, Molise e Sardegna;
  • nella misura massima, rispettivamente del 50% e del 40%, come indicato nella vigente Carta degli aiuti a finalità regionale, per gli investimenti realizzati nei territori individuati ai fini del sostegno del Fondo per una transizione giusta nelle regioni Puglia e Sardegna;
  • nella misura del 15% dei costi sostenuti in relazione agli investimenti ammissibili nelle zone assistite della regione Abruzzo indicate dalla vigente Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.

Per i progetti di investimento con costi ammissibili non superiori a 50 milioni di euro, i massimali sono aumentati di 10 punti percentuali per le medie imprese e di 20 punti percentuali per le piccole imprese.

Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

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