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OBBLIGO DEL PIANO DI AUTOCONTROLLO PER LE PISCINE DELLE STRUTTURE TURISTICO-RICETTIVE

 

Attraverso l'Accordo Stato-Regioni relativo agli aspetti igienico-sanitari per la costruzione, la manutenzione e la vigilanza delle piscine a uso natatorio emanato nel 2003, le piscine delle strutture turistico-ricettive sono entrate a pieno titolo tra le piscine ad uso pubblico.

Tali strutture appartengono, infatti, alla categoria A2, e vengono considerate piscine ad uso collettivo ovvero quelle inserite in strutture già adibite, in via principale, ad altre attività ricettive come quelle di alberghi, camping, complessi ricettivi e simili, nonché quelle al servizio di collettività (palestre, centri sportivi o simili), accessibili ai soli ospiti, clienti, soci della struttura stessa.

L'unica regola valida per tutte le Regioni, già a partire dal 2003, è quella dettata per i requisiti impiantistici, in particolare per quelli chimico-fisici dell'acqua della piscina, che devono essere misurati periodicamente con l’analisi dell’acqua da prelevarsi in vasca e, se necessario, anche in altri punti dell’impianto.

Nei casi di nuove realizzazioni e/o di ristrutturazione sarà poi indispensabile attenersi scrupolosamente alle norme tecniche in vigore.

Un altro aspetto importante da tenere in considerazione è l’introduzione di diverse figure che sottendono alle diverse responsabilità, che vanno individuate e formalmente nominate:

  • il responsabile della piscina;
  • il responsabile degli impianti tecnologici;
  • il responsabile della sicurezza dei bagnanti.

Il documento nel quale devono venire illustrate le modalità di gestione e di controllo della piscina è il Piano di Autocontrollo, che il responsabile della piscina redige sotto la sua responsabilità e che indica i provvedimenti adottati per garantire l'igienicità dell'acqua e della intera struttura in generale, nonché la sicurezza dei bagnanti.

Nel Piano di Autocontrollo deve essere considerata ogni fase che potrebbe rilevarsi critica nella gestione e, per ognuna di esse, vengono individuati adeguati interventi di controllo e specifiche azioni preventive e/o correttive.

Quindi il Piano di Autocontrollo è obbligatorio per tutte le piscine delle strutture turistico-ricettive e dovrà essere redatto in base ai seguenti criteri:

  • analisi dei potenziali pericoli igienico-sanitari per la piscina;
  • individuazione dei punti e delle fasi in cui possono verificarsi tali pericoli e definizioni delle relative misure preventive da adottare;
  • individuazione dei punti critici e definizione dei limiti critici degli stessi;
  • definizione del sistema di monitoraggio;
  • individuazione delle azioni correttive;
  • verifiche del piano e riesame periodico, anche in relazione al variare delle condizioni iniziali, della analisi dei rischi, dei punti critici, e delle procedure in materia di controllo e sorveglianza.

Non sempre le strutture turistico-ricettive sono a conoscenza delle disposizioni di legge. Questo porta a possibili sanzioni anche nel caso vengano commessi illeciti in buona fede.

Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su www.promotergroup.eu/contattaci

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