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FORMAZIONE E SICUREZZA, IL RAPPORTO AIFOS: IL 66% DELLE AZIENDE NON VERIFICA L'EFFICACIA DEI CORSI
Formazione e Sicurezza, il rapporto AiFOS: il 66% delle aziende non verifica l’efficacia dei corsi
Formare non basta: senza misurare i risultati, la sicurezza sul lavoro resta un obiettivo mancato. Il Rapporto AiFOS 2024 e le nuove sfide imposte dalla normativa Stato-Regioni
La formazione in materia di sicurezza sul lavoro è da sempre un tema centrale nella gestione aziendale, ma il Rapporto AiFOS 2024 mette in luce dati che evidenziano alcune criticità relative alla verifica dell’efficacia della stessa formazione. La valutazione dell’efficacia della formazione, costituisce infatti una preziosa spinta al cambiamento che rientra pienamente nella «cultura del “miglioramento continuo” che può essere integrato con componenti sempre più complesse e strutturate, in grado di leggere i bisogni emergenti e i mutamenti in corso che stanno trasformando profondamente l’economia e il mercato del lavoro, con importanti implicazioni sulle strutture occupazionali, il contenuto delle professioni e le competenze richieste».
Con l'entrata in vigore, nel 2025, del nuovo Accordo Stato-Regioni, l'obbligo di verifica dell'efficacia della formazione porta le aziende a riconsiderare il proprio approccio alla sicurezza sul lavoro. L’obiettivo è garantire che i corsi non siano solo un adempimento obbligatorio, ma contribuiscano concretamente alla riduzione di infortuni e incidenti sul lavoro.
Quanto è veramente efficace la formazione?
Per rispondere a questa domanda, AiFOS ha condotto una ricerca tramite la raccolta di questionari anonimi intervistando più di 800 professionisti della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (formatori, RSPP, HSE Manager, preposti, RLS) che operano su tutto il territorio nazionale. Il campione di riferimento è formato per la maggioranza da uomini (+60%) di età compresa tra i 35-64 anni di età, con una formazione che va dalla Licenza Media a Master Universitari di II Livello.
I dati emersi evidenziano come il 66% delle aziende non effettua alcun tipo di verifica sull’efficacia dei corsi di sicurezza sul lavoro. Tra i partecipanti all’indagine, l’85% dichiara di aver analizzato il tema della valutazione dell’efficacia formativa, solo il 31% però lo ha studiato in modo approfondito. Questi dati evidenziano una scarsa sensibilità da parte delle imprese al tema della valutazione dell’efficacia della formazione e la necessità di cercare di far entrare nella cultura organizzativa aziendale in concetto che tali attività possano ridurre i rischi.
Dall’analisi si evince inoltre che per il 23% dei casi il controllo sull’efficacia avviene in fase di progettazione del corso; per il 33% solo dopo l’erogazione dei corsi; per l’11% solo in caso di infortuni o “near missis”; per il 32% non viene effettuato.
Quando le aziende decidono di valutare l'efficacia della formazione, gli strumenti più comuni sono:
- questionari di autovalutazione compilato dai lavoratori (15%)
- incontri specifici con i lavoratori (16%)
- audit interni (14,4%)
- checklist di verifica delle competenze (12,7%)
- analisi dei dati sugli infortuni prima e dopo la formazione (7,9%)
- non viene effettuato alcun monitoraggio dell’efficacia formativa (25,3%)
- incontri con la dirigenza e la funzione HR (4,8%)
La verifica delle competenze acquisite dai lavoratori è svolta principalmente dai Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione (29,1%), seguiti dai formatori (17,4%) e dai preposti (6,7%). Il coinvolgimento dei datori di lavoro in queste verifiche è ancora marginale (3,4%), segnale che il tema non è ancora considerato una priorità strategica a livello gestionale.
L’accordo Stato-Regioni 2025: un cambio di paradigma
Con l'entrata in vigore del nuovo Accordo Stato-Regioni nel 2025, la verifica dell'efficacia della formazione diventerà un passaggio obbligatorio per le aziende. L'obiettivo è garantire che i corsi di sicurezza abbiano un impatto concreto sulla prevenzione degli infortuni. Secondo quanto previsto dall'Accordo, la verifica dell'efficacia dovrà avvenire durante la stessa formazione (attraverso test intermedi e prove pratiche, a fine corso (con valutazioni specifiche) e nei mesi successivi all’erogazione (per monitorare il reale cambiamento nei comportamenti lavorativi).
L'introduzione della verifica obbligatoria dell'efficacia formativa rappresenta un passo avanti cruciale per la prevenzione nei luoghi di lavoro. Tuttavia, perché questa novità produca effetti concreti, sarà necessario un impegno attivo da parte delle aziende. Le imprese dovranno non solo aggiornare le proprie modalità di formazione, ma anche investire in strumenti che consentano una valutazione più approfondita. Ad esempio, l’uso di intelligenza artificiale per monitorare l’applicazione delle norme di sicurezza, il miglioramento delle piattaforme di e-learning con moduli interattivi e test pratici, e l’introduzione di sistemi di feedback continuo dai lavoratori saranno elementi essenziali per un approccio più efficace.
Inoltre, il coinvolgimento di figure chiave come i preposti e i datori di lavoro nel processo di valutazione sarà cruciale per garantire un cambiamento culturale, passando da una visione della formazione come obbligo normativo a una concezione più strategica, volta a migliorare realmente la sicurezza nei luoghi di lavoro.