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VACCINO ANTI-COVID, DA OGGI AL VIA LE SOMMINISTRAZIONI DELLA TERZA DOSE
VACCINO ANTI-COVID, DA OGGI AL VIA LE SOMMINISTRAZIONI DELLA TERZA DOSE
Circa tre milioni i soggetti fragili a rischio che riceveranno la terza dose di vaccino anti-covid.
Da oggi l’Italia dà il via alla somministrazione della terza dose di vaccino anti-covid per i soggetti fragili e a rischio. Sono 10 le categorie di pazienti che potranno ricevere una terza dose «addizionale» di vaccino anti-Covid: trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva; trapianto di cellule staminali ematopoietiche; attesa di trapianto d'organo; terapie a base di cellule T; patologia oncologica; immunodeficienze primitive; immunodeficienze secondarie; dialisi e insufficienza renale cronica grave; pregressa splenectomia; Aids. Si parla di dose aggiuntiva perché si somministra a completamento del ciclo vaccinale primario di 2 dosi, per raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria. Si potrà somministrare già a 28 giorni dalla seconda dose perché si tratta proprio di un ciclo di conferma e di rinforzo. I vaccini sono quelli a mRna (Pfizer e Moderna). Le persone che appartengono alle categorie target, qualora non venissero contattate potranno richiedere la terza dose, contattando i call center. Dopo le dosi «addizionali» per i più fragili sarà l’ora delle cosiddette dosi «booster» per chi, a distanza di tempo, o forse per via delle varianti, ha bisogno di una iniezione di rinforzo a fronte del calo di copertura immunitaria: over 80, ospiti delle Rsa e sanitari. Questa da somministrarsi a 6 mesi dall'ultima dose.
Secondo uno studio condotto in Israele e pubblicato sul New England Journal of Medicine, sulla base dei dati del Ministero della Salute israeliano sugli over 60 vaccinati con ciclo completo, emerge che rispetto alla variante Delta, la terza dose Pfizer “porterebbe l’efficacia del vaccino tra i soggetti che hanno ricevuto il richiamo a circa il 95%, un valore simile all'efficacia del vaccino originale riportata contro la variante Alfa". I dati che arrivano da Israele sulla terza dose "ci danno una serie di informazioni importanti per cui, tenuto conto che è una cosa che si fa sugli ultra 60enni, in gruppi di età considerata dai 60-69 anni, dai 70-79 anni, e negli ultra 80 anni, la sensazione è di un importante recupero in quelli che avevano una risposta che verosimilmente non era quella desiderata", evidenzia Massimo Galli, professore ordinario di Malattie infettive all'università Statale di Milano e primario all'ospedale Sacco. La campagna intanto avanza e accelera ancora, spinta dal green pass, dal 15 ottobre obbligatorio per i dipendenti pubblici e privati.