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SPRECO ALIMENTARE: OLTRE 520 GRAMMI DI CIBO BUTTATI A PERSONA
SPRECO ALIMENTARE: OLTRE 520 GRAMMI DI CIBO BUTTATI A PERSONA
Scende del 12% lo spreco alimentare nelle case e il 58% dei consumatori riutilizza gli avanzi.
Secondo una ricerca del Crea, (Consiglio per la ricerca in agricoltura) condotta su un campione di 2869 adulti, chi segue le linee-guida per una sana alimentazione butta via meno cibo e aiuta il pianeta, oltre a mangiare meglio. Rispetto agli anni passati i consumatori sono diventati più attenti agli sprechi e alle abitudini alimentari e questo li ha portati a non buttare più via gli avanzi dei pasti. In base ai nuovi dati che si riferiscono al mese di gennaio 2023, gli italiani gettano in media 524,1 grammi a testa di cibo nel bidone alla settimana di cibo contro i 595,3 grammi dello scorso anno, ovvero 27,3 chili all'anno. Con la crisi economica scatenata dal conflitto in Ucraina è sceso del 12% lo spreco alimentare nelle case, con il 58% dei consumatori che ha iniziato a cucinare pietanze utilizzando gli avanzi dei pasti precedenti.
Il riutilizzo degli avanzi si sposta poi dalle mura domestiche all'ufficio, con il 52% dei lavoratori che dichiara di portarsi al lavoro la gavetta con il cibo, magari preparato utilizzando quanto rimasto di pasti precedenti. La volontà degli italiani di ridurre gli sprechi si sposta anche nei ristoranti dove ben il 49% di clienti si dice pronto a chiedere la doggy bag per portarsi via gli avanzi, con una percentuale che nei giovani sale addirittura al 58%. È quanto emerge dall'analisi Coldiretti/Censis in occasione della Giornata nazionale di prevenzione contro gli sprechi alimentari del 5 febbraio.
Tra gli scaffali il 92%degli italiani è attento a controllare la data di scadenza per acquistare solo cibo da consumare nel breve periodo. Quasi sette italiani su 10 (69%) cercano regolarmente prodotti a chilometro zero e il 50% effettua acquisti nei mercati dei contadini con l'obiettivo di sostenere le realtà locali, ridurre l'impatto ambientale dei lunghi trasporti e garantirsi prodotti più freschi che durano di più e tagliano quindi gli sprechi.
“La lotta agli sprechi – sottolinea Coldiretti in una nota – inizia nel carrello della spesa e finisce con la riscoperta dei piatti del giorno dopo che valorizzano gli avanzi e aiutano a conservare e trasmettere le tradizioni culinarie del passato alle nuove generazioni”.