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I GIOVANI NON FANNO PIÚ IMPRESA: I DATI DI INFOCAMERE-UNIONCAMERE
I GIOVANI NON FANNO PIÚ IMPRESA: I DATI DI INFOCAMERE-UNIONCAMERE
In soli tre anni, la presenza di imprese giovanili è calata in Italia del -6,6%.
È una discesa ripida, che non accenna a fermarsi, quella delle imprese giovanili in Italia.
Secondo i dati raccolti dal Sole 24 Ore, pubblicati all’interno dell’indagine della Qualità della vita, i giovani non vogliono più rischiare e investire nell’apertura di nuove attività. Questo mette in evidenza il declino dell’imprenditorialità giovanile, un trend in corso da circa un decennio. Basta pensare che nel 2011 erano 697mila le attività con più della metà della compagine sociale sotto i 35 anni. Un’impresa su dieci. Mentre oggi le imprese giovanili sono solo l’8,4% del totale. Con una perdita, tra il 2011 e 2022 di oltre 185mila unità.
Secondo una statistica elaborata da Infocamere-Unioncamere, dal 2019 a oggi sono scomparse circa 36 mila imprese con amministratori o soci in età compresa entro i 35 anni. In soli tre anni, la presenza di imprese giovanili (tra i 18 e i 35 anni) è calata del -6,6%, mentre dal 2011 si è riscontrato un calo di circa 185 mila imprese. Un ruolo determinante in questo scenario non può che essere riconosciuto alla pandemia da Covid-19, che con i suoi lunghi mesi di lockdown ha messo in ginocchio numerose attività imprenditoriali. Tuttavia, questa non esaurisce le spiegazioni al problema. L’Italia, infatti, è un Paese demograficamente vecchio dove il ricambio generazionale non riesce a mettersi in moto adeguatamente. Alla base di questi dati, il calo della propensione all’autoimprenditorialità dei giovani, è causato anche dalle bollette e costi fissi sempre più alti.
Il 70% delle imprese giovanili sono ditte individuali, oltre il 25% opera nel commercio, il 12% nelle costruzioni, l’11% nella ristorazione e il 10% nell’agricoltura e così via. E proprio il commercio tra il 2011 e il 2020 ha registrato uno dei cali più significativi nel numero di imprese under 35 (-25%): “quello del commercio, è un settore in cui le aggregazioni e la presenza di piattaforme globali, hanno creato vantaggi competitivi insuperabili per un giovane che entra nel mercato”, spiega Andrea Colzani, presidente dei Giovani imprenditori di Confcommercio. In questo caso, la pandemia ha giocato un ruolo fondamentale: spingendo i più piccoli a usare il web per crescere, ha innescato nei giovani una visione pro-tecnologia portandoli a intercettare i nuovi trend. C’è ancora speranza e a confermalo sono anche le iniziative messe in campo dal Governo per rendere più snelle le nuove aperture. Tra le novità approvate a fine 2022, troviamo il via libera all’apertura delle Srl semplificate tramite videocall, sulla nuova piattaforma dei notai. Sono diversi gli incentivi attualmente rivolti ai giovani imprenditori. Tra questi troviamo le misure gestite da Invitalia come il Resto al Sud e On-Nuove imprese a tasso zero. La prima è una misura nata per sostenere l’autoimprenditorialità nel Mezzogiorno. Con un contributo al 50% fondo perduto e al 50% finanziamento bancario a tasso zero, Invitalia intende valorizzare le competenze degli under 56, aiutandoli a diventare imprenditori nella loro terra d’origine. Per quanto riguarda il secondo invece, si intende dare spazio ai giovani e donne di tutta Italia, attraverso un mix di finanziamento a tasso zero e fondo perduto, per progetti di impresa fino a 3 milioni di euro. Dal lancio, sono state presentate oltre 4 mila richieste e ne sono state finanziate già 500. Inoltre, negli ultimi anni sono stati intensificati da parte di Invitalia, tutte le attività di orientamento ed educazione imprenditoriale presso scuole, università, incubatori e altri luoghi di innovazione.
Gli imprenditori under 35 scarseggiano in tutta Italia, ma il calo è concentrato soprattutto in alcune aree del Paese. Non mancano però province più dinamiche, in controtendenza rispetto all’andamento nazionale, che hanno registrato un aumento delle imprese “nelle mani” degli under 35: Bolzano, Trieste, Piacenza, Monza e Brianza e Torino.