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CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER ATTIVITÀ CHIUSE: DECRETO PRONTO
CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER ATTIVITÀ CHIUSE: DECRETO PRONTO
Requisiti, codici Ateco e importi nel decreto attuativo atteso in Gazzetta Ufficiale riservato alle attività chiuse per almeno cento giorni.
Nel momento in cui l’Italia è ripartita, dopo le lunghe chiusure invernali, alcuni settori sono rimasti chiusi. Un esempio emblematico è quello delle discoteche, che non hanno più riaperto dalla scorsa estate. Le attività che sono rimaste a lungo chiuse hanno diritto a un contributo a fondo perduto aggiuntivo rispetto al pacchetto di aiuti standard: la misura è stata prevista dal decreto Sostegni bis (articolo 2 del Dl 73/2021) ma non è ancora diventata operativa. Il decreto attuativo firmato da da MISE, Ministero dello Sviluppo Economico, e MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, con i dettagli su requisiti, codici Ateco e importi è pronto ma si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il decreto prevede che i beneficiari siano le attività economiche chiuse per complessivi cento giorni minimi, nel periodo tra il 1° gennaio e il 25 luglio 2021 con una dotazione di 140 milioni di euro. Dal momento che la possibilità di ricevere gli aiuti si lega strettamente al settore di appartenenza, per l’accesso a questa forma di benefici ritorna il meccanismo dei Codici ATECO. Nel decreto attuativo, pronto ma non ancora arrivato in Gazzetta Ufficiale, c’è infatti la lista delle attività che possono richiedere i contributi a fondo perduto. Il contributo a fondo perduto verrà erogato in via prioritaria (con una dotazione di 20 milioni) a discoteche, sale da ballo, night club e simili (codice ATECO 93.29.10), nel limite di 25.000 euro. Per il resto (palestre, impianti sportivi, parchi tematici, eventi di teatro, cinema, arte, fiere e cerimonie e gioco), le risorse (in tutto 140 milioni di euro, nel fondo di cui all’art.2, commi 1-4).) saranno ripartite con diversi importi in base agli scaglioni di fatturato. Per beneficiare degli aiuti, alla data di presentazione dell’istanza i potenziali beneficiari devono essere titolari di partiva IVA, residenti o stabiliti in Italia e non risultare già in difficoltà al 31 dicembre 2019 (secondo le regole per la concessione degli degli aiuti di Stato). Il contributo a fondo perduto sarà erogato direttamente dall’Agenzia delle Entrate sul conto corrente che ciascuna attività indicherà nell’istanza di accesso al Fondo. Per presentare domanda e ottenere i contributi a fondo perduto per le attività chiuse, però, è necessario ancora attendere: l’Agenzia delle Entrate dovrà emanare un apposito provvedimento con tempi e istruzioni da seguire entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo che ha stabilito le regole d’accesso.