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INVITALIA - RESTO AL SUD
Che cos’è il Finanziamento Resto al Sud?
E’ l’incentivo di Invitalia che sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali al Sud.
Resto al Sud propone un’agevolazione fino a € 200.000 per la costituzione di nuove imprese da parte di imprenditori, nei settori dell’Artigianato e dell’Industria, fornitura di servizi e turismo. Nello specifico 50.000 euro a socio, fino a raggiungere un massimo di 200.000 euro.
Destinatari
Puoi richiedere il finanziamento se hai meno di 46 anni d’età e sei residente al Sud ovvero in una di queste 8 Regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Raccomandazioni
Se hai tra i 18 e 46 anni e sei residente al sud per richiedere il finanziamento di Resto a sud ricorda che non devi essere titolare di alcuna attività di impresa.
Quali attività sono finanziabili dal Bando?
Possono essere finanziate le attività relative alla produzione di beni nei settori dell’artigianato, dell’industria e della manifattura e nella fornitura di servizi come, ad esempio bar, ristorante, affittacamere, ludoteche, servizi di assistenza ecc
Agevolazioni
Il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili e consiste in:
- contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo
- finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI.
Integrazioni Decreto Rilancio
Per salvaguardare la continuità aziendale e favorire il rilancio delle imprese di Resto al Sud è stato previsto a favore delle stesse un ulteriore contributo a fondo perduto, a copertura del fabbisogno di circolante, pari a 15.000 euro per le attività svolte in forma individuale e fino a un massimo di 40.000 euro (10.000 euro per ogni socio) per quelle esercitate in forma societaria
Quali sono le spese ammissibili?
- arredamenti, macchinari, impianti ed attrezzature;
- programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione, es: computer, software, hardware ecc…;
- spese relative al capitale circolante inerente allo svolgimento dell’attività d’impresa fino al 20% del programma di spese;
- spese per materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti
- utenze e canoni di locazione per immobili;
- ristrutturazioni edili relative a interventi di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria, fino al 30% del programma di spesa
Quali sono le spese NON ammissibili?
- leasing e del leaseback, fatta eccezione dei canoni di leasing maturati entro il termine di ultimazione del progetto imprenditoriale cioè entro 24 mesi;
- beni di proprietà di uno o più soci dell’impresa richiedente le agevolazioni e, nel caso di soci persone fisiche, anche dei relativi coniugi ovvero di parenti o affini dei soci stessi entro il terzo grado;
- investimenti per la sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature;
- commesse interne;
- macchinari, impianti e attrezzature usati;
- spese notarili, imposte, tasse;
- acquisto di automezzi, fatta eccezione per quelli strettamente necessari al ciclo di produzione di cui al Programma di spesa o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti;
- di importo unitario inferiore a € 500,00;
- relative alla progettazione, alle consulenze e all’erogazione di compensi ai dipendenti delle imprese individuali e delle società.
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