Lunedì, 02 Novembre 2020 13:20

NUOVA POLITICA AGRICOLA COMUNE (PAC): VIA LIBERA DAL PARLAMENTO EUROPEO

Meno requisiti obbligatori green ma incentivi per misure volontarie. I risultati al centro dei finanziamenti futuri e più fondi a piccoli e giovani agricoltori. La nuova PAC in vigore dal 2023.

Approvata dal Parlamento Europeo la Nuova Pac (politica agricola comune). Il via libera riguarda i tre pilastri della riforma della Politica agricola comune post-2020, la prima fonte in Ue di finanziamenti diretti al settore agricolo europeo. Si parla di risorse per 390 miliardi di euro per i prossimi sette anni (2021-2027), distribuite per circa 9 milioni di agricoltori europei.

La posizione approvata, che servirà all’Eurocamera per avviare i negoziati a tre con Commissione e Consiglio, è frutto dell’alleanza tra i tre principali gruppi di maggioranza nell’Emiciclo, Partito popolare europeo, Socialisti & Democratici, Renew Europe, secondo i quali la nuova PAC è pensata per essere allineata dal Green Deal e all’accordo di Parigi sul clima, che Bruxelles ha sottoscritto nel 2015.

Inoltre l’europarlamento ha votato contro qualsiasi riferimento all’interno della Pac del Green deal, della strategia sulla diversità e della strategia Farm to fork, scatenando le reazioni del gruppo dei Verdi e degli ambientalisti. Ma ha anche richiesto che almeno il 30% del Primo pilastro della Pac (gli aiuti diretti agli agricoltori) riguardi i cosiddetti ‘eco-schemi’, ovvero misure volontarie relative ad agricoltura biologica, agricoltura di precisione e agroforestale.

E dal Parlamento arriva un altro incentivo agli agricoltori: il consiglio è quello di riservare “almeno il 10%” dei terreni per sostenere la biodiversità, quindi attraverso siepi, alberi non produttivi e stagni. E sul Secondo pilastro (gli aiuti per lo sviluppo rurale) il Parlamento richiede che almeno il 35% sia destinato a misure verdi.

In sintesi ciò che è emerso è:

  • requisiti obbligatori green ma incentivi per misure volontarie
  • i risultati al centro dei finanziamenti futuri: se in passato i finanziamenti venivano erogati a prescindere dai risultati ottenuti, dunque soltanto in base alla conformità alle regole europee, con la nuova PAC invece aumenta la rilevanza dei risultati raggiunti
  • meno risorse per le grandi aziende e più fondi a piccoli e giovani agricoltori: “almeno” il 4% dei pagamenti diretti dovranno essere destinati ai giovani agricoltori
  • raddoppiate le sanzioni: per chi non rispetta determinati requisiti – ambientali, di benessere degli animali o di qualità – il Parlamento chiede una sanzione del 10% sull’importo totale dei pagamenti, raddoppiando così dall’attuale 5%
  • restano le diciture veggie burger e bistecche di tofu: gli eurodeputati hanno respinto gli emendamenti che chiedevano di bloccare le denominazioni come “hamburger vegani” o “bistecche di tofu” per prodotti che utilizzano forme e tagli della carne. ma che sono prodotti soltanto attraverso sostanze vegetali.

Dal momento in cui le attuali regole in vigore scadranno il 31 dicembre 2020, la Pac entrerà in una ‘fase transitoria’ dal primo gennaio 2021 per due anni e la nuova PAC dovrebbe entrare in vigore nel 2023.

Ultima modifica il Lunedì, 02 Novembre 2020 13:22