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Un altro traguardo raggiunto per Promotergroup S.p.A. che ottiene la certificazione “Parità di genere UNI/PDR 125:2022” rilasciata dall’ente certificatore Bureau Veritas. La certificazione UNI/PdR 125:2022 consolida l’impegno concreto di Promotergroup S.P.A. nel creare un ambiente di lavoro equo e inclusivo, basato sui principi di diversità, inclusione ed uguaglianza. L'analisi ha coinvolto diversi aspetti dell'organizzazione aziendale, tra cui la cultura e la strategia aziendale, la governance, i processi di organizzazione delle risorse umane, l’equità retributiva, la tutela genitoriale e la conciliazione vita-lavoro e l’opportunità di crescita professionale per le donne all’interno dell’azienda.

Il Presidente Gianni Polizzi ha dichiarato: “Ottenere questa certificazione significa per noi ufficializzare politiche aziendali virtuose che adottiamo ormai da moltissimi anni e che mirano a promuovere il benessere dei nostri dipendenti. Allo stesso tempo, rappresenta un impegno continuo nel favorire un cambiamento culturale che promuova l'inclusività e la meritocrazia, abbandonando i pregiudizi di genere. Siamo determinati a continuare su questa strada, implementando ulteriori iniziative che consolidino la nostra leadership nel campo della parità di genere nel mondo del lavoro. Siamo sicuri che il raggiungimento di questo traguardo genererà effetti positivi non solo per i nostri dipendenti e collaboratori, ma anche in termini di competitività e performance”.

Promotergroup S.p.A. da anni si impegna a perseguire un welfare aziendale, cercando di soddisfare le necessità dei propri lavoratori dipendenti, con particolare attenzione, alle donne lavoratrici madri di figli in età scolare e prescolare, predisponendo spazi adeguati e orari flessibili.

La Certificazione per la Parità di Genere non è solo un riconoscimento formale, ma un impegno concreto per incrementare l'inclusione delle donne nel mercato del lavoro. L'obiettivo è garantire una maggiore qualità del lavoro femminile, promuovendo la trasparenza sui processi lavorativi nelle imprese, riducendo il divario retributivo di genere, aumentando le opportunità di crescita in azienda e tutelando nel contempo la maternità.

“La certificazione per la Parità di Genere – afferma la Dott.ssa Erica Rovetto, Responsabile Risorse Umane di Promotergrup S.p.A. – rappresenta un riconoscimento importante del nostro impegno nel creare un ambiente di lavoro in cui ogni individuo, indipendentemente dal genere, abbia pari opportunità di crescita e successo. Ciò non solo valorizza il nostro impegno a favore dell'equità e dell'inclusività, ma rafforza anche la nostra posizione nel promuovere un cambiamento culturale positivo all'interno e oltre i confini dell'azienda”.

Diverse le strategie messe in atto da Promotergroup S.p.A. in conformità agli obiettivi esposti nella Politica sulla Parità di genere, tra queste:

- misure di supporto alla genitorialità ed alla conciliazione dei tempi di vita personale e professionale quali ad esempio la realizzazione di una nursery estiva, accessibile ai figli ed alle figlie di lavoratori e lavoratrici, collaboratori e collaboratrici durante le ore di lavoro;

- diffusione trasversale dei principi di parità di genere attraverso programmi di sensibilizzazione e formazione, con particolare attenzione all'esempio fornito dalle posizioni manageriali;

- promozione di un linguaggio che favorisca il dialogo e contrasti espressioni o manifestazioni non inclusive;

- sensibilizzazione e promozione dei principi di parità di genere attraverso i canali di comunicazione aziendali nonché partecipazione attiva a panel di tavole rotonde, eventi, convegni o altri eventi, anche di carattere scientifico.

La parità di genere, economica ma anche sociale, è uno degli obiettivi sui quali si gioca il futuro del Paese.

Promotergroup S.p.A. si impegna a proseguire in questa direzione, dimostrando un costante impegno verso un futuro aziendale più equo e inclusivo, perché la parità di genere non può più aspettare.

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Hai bisogno di supporto per l’ottenimento della certificazione della parità di genere?

Contattaci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

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REGIONE LOMBARDIA: APPROVATO AVVISO PUBBLICO “VERSO LA CERTIFICAZIONE DELLA PARITÀ DI GENERE”

Previsto un finanziamento per il supporto e il conseguimento della certificazione. Le richieste potranno essere presentate a partire dal 1° febbraio 2023.

 

La Regione Lombardia, con D.d.u.o. n. 654 del 23 gennaio 2023, ha approvato l’avviso pubblico “Verso la certificazione della parità di genere” a valere su risorse PR FSE+2021-2027 nell’ambito dell’Obiettivo specifico ESO4.3, Azione c1. Con il presente Avviso la Regione Lombardia intende sostenere le micro, piccole e medie imprese lombarde nel percorso orientato al conseguimento della certificazione della parità di genere con due linee di finanziamento:

  • la prima che prevede l’erogazione di un contributo per servizi di consulenza specialistica, finalizzati all’acquisizione di strumenti per l’impostazione di un sistema di gestione per la parità di genere che possa essere rinnovato e adattato nel tempo a mutate esigenze (Linea di finanziamento A);
  • la seconda che prevede l’erogazione di un contributo a copertura dei costi sostenuti dalle imprese per ottenere la certificazione (Linea di finanziamento B).

Per richiedere il rilascio della certificazione della parità di genere, le imprese devono rivolgersi esclusivamente agli organismi di valutazione della conformità accreditati in questo ambito ai sensi del regolamento (CE) n. 765/2008, in conformità alla UNI/PdR 125:2022 e come previsto dal D.M. 29 aprile 2022. I datori di lavoro interessati possono prendere visione dell’elenco degli Enti accreditati pubblicato nel sito di Accredia (in particolare, accedendo al link https://www.accredia.it/servizio-accreditato/sistemi-di-gestione-per-la-parita-digenere/)

Finalità e obiettivi

L’obiettivo è quello di promuovere una partecipazione equilibrata di donne e uomini al mercato del lavoro, una parità di condizioni di lavoro e un migliore equilibrio tra vita professionale e vita privata, anche attraverso l'accesso a servizi abbordabili di assistenza all'infanzia e alle persone non autosufficienti. La certificazione verrà riconosciuta a seguito di una valutazione di performance delle imprese rispetto all’adozione di un sistema di gestione per la parità di genere, ai sensi della prassi UNI PdR 125/2022 recepita con D.M. 29 aprile 2022. Le imprese potranno conseguire la certificazione a fronte di interventi nelle seguenti aree: cultura e strategia, governance, processi HR, opportunità di crescita ed inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa per genere, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro. Regione Lombardia intende sostenere le micro, piccole e medie imprese lombarde nel percorso orientato al conseguimento della certificazione della parità di genere.

Soggetti beneficiari

Possono partecipare al presente bando i soggetti che esercitano attività economica (“la vendita di prodotti o servizi a un determinato prezzo, su un mercato determinato/diretto”) e che, al momento della presentazione della domanda, posseggono i seguenti requisiti:

  • essere una micro, piccola e media impresa;
  • essere regolarmente iscritti e attivi nel Registro delle imprese (come risultante da visura camerale) o essere titolari di partita IVA attiva al momento della presentazione della domanda di finanziamento;
  • avere in pianta organica almeno un dipendente alla data di presentazione della domanda di finanziamento;
  • avere una sede operativa attiva in Regione Lombardia o, se solo titolare di Partita IVA, avere domicilio fiscale in Lombardia;
  • essere in regola con il DURC;
  • essere in regola con la normativa sugli aiuti di Stato in regime di “de minimis” (Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013);
  • essere in regola con le assunzioni previste dalla Legge n. 68 del 12/03/99 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili” e ss.mm.ii. in materia di collocamento mirato ai disabili;
  • essere in regola con la trasmissione del Rapporto sulla situazione del personale di cui all’art 46 del Dlgs 198/2006;
  • non rientrare nei campi di esclusione di cui all’art. 1 del Reg (UE) 1407/2013;
  • non essere in stato di fallimento, di procedura concorsuale, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.

Non sono ammessi a presentare domanda di finanziamento per l’erogazione di voucher per la certificazione di genere:

  • i soggetti che non esercitano attività economica;
  • le Amministrazioni pubbliche;
  • le Associazioni di rappresentanza dei datori di lavoro e dei lavoratori

Ai fini del presente Avviso, non possono usufruire del contributo le società, gli enti e singoli professionisti che, a qualsiasi titolo, prestano servizi di consulenza e assistenza tecnica previsti al paragrafo B dell’Avviso.

Dotazione finanziaria

La dotazione finanziaria messa a disposizione per il presente Avviso è pari a € 10.000.000,00, a valere sul Programma Regionale Lombardia FSE+ 2021-2027, nell’ambito della Priorità 1, Obiettivo specifico ESO4.3, Azione c.1.

La dotazione finanziaria è suddivisa in 2 linee di finanziamento, come segue:

  • Linea A) - € 4.000.000,00 per “Servizi consulenziali di accompagnamento alla certificazione”
  • Linea B) - € 6.000.000,00 per “Servizio di certificazione della parità di genere”

Aiuto concesso in regime de minimis

Le soglie sono le seguenti:

  • la prima soglia, valida solo per l’attività di trasporto su strada per conto di terzi, è pari a € 100.000,00;
  • la seconda soglia, valida per tutte le altre attività economiche, è pari a € 200.000,00.

Caratteristiche dell'agevolazione

Il contributo è concesso a fondo perduto, sotto forma di voucher aziendale, destinato ai soggetti in possesso dei requisiti specifici già citati. Per entrambe le Linee di finanziamento il contributo pubblico erogato per singola impresa non potrà superare l’80% delle spese ammissibili. Entrambi i contributi saranno riconosciuti, e quindi liquidati, esclusivamente ai beneficiari che avranno ottenuto la certificazione della parità di genere. I contributi non sono cumulabili con altre agevolazioni. Per ricevere il contributo relativo alla Linea di finanziamento A, è necessario richiedere anche il contributo relativo alla Linea di finanziamento B. È possibile richiedere esclusivamente il contributo sulla Linea di finanziamento B.

Il valore del voucher varia in relazione al numero di dipendenti delle sedi operative/unità produttive localizzate sul territorio di Regione Lombardia alla data di presentazione della domanda ed è fruibile all’interno dei seguenti massimali:

 

Numero di dipendenti

Valore massimo del voucher

per servizi consulenziali

 (Linea A)

Valore massimo del voucher

per servizio di certificazione

 (Linea B)

Da 1 a 9 dipendenti

2000€

2000€

da 10 a 49 dipendenti

4000€

4000€

da 50 a 125 dipendenti

5000€

7000€

da 126 a 249 dipendenti

7000€

9000€

 

Si considerano dipendenti coloro i quali sono ricompresi nelle seguenti categorie:

  • contratto di lavoro di diritto privato a tempo indeterminato o a tempo determinato (in entrambi i casi sia a tempo pieno, sia a tempo parziale)
  • contratto di apprendistato (ai sensi del D.Lgs. 81/2015)
  • soci-lavoratori di cooperative (sia che partecipino o non partecipino agli utili).

Sono esclusi dal conteggio dei dipendenti:

  • i tirocinanti
  • i collaboratori d’impresa
  • i lavoratori con contratto di somministrazione
  • i lavoratori con contratto di lavoro intermittente
  • i titolari di impresa e i componenti dei Consigli di Amministrazione

Progetti finanziabili

Nell’ambito del presente Avviso sono finanziabili i servizi di seguito descritti e realizzati sul territorio lombardo.

  1. SERVIZI CONSULENZIALI DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE

La Linea di finanziamento A prevede un contributo per l’acquisto di servizi di consulenza specialistici a supporto delle imprese che intendano avviare le attività propedeutiche all’ottenimento della certificazione della parità di genere.

  1. SERVIZIO DI CERTIFICAZIONE DELLA PARITÀ DI GENERE

La Linea di finanziamento B prevede l’erogazione di un contributo per le spese di certificazione sostenute dalle imprese. Per richiedere il rilascio della certificazione della parità di genere, le imprese devono rivolgersi esclusivamente agli organismi di valutazione della conformità accreditati in questo ambito ai sensi del regolamento (CE) n. 765/2008, in conformità alla UNI/PdR 125:2022 e come previsto dal D.M. 29 aprile 2022. I datori di lavoro interessati possono prendere visione dell’elenco degli Enti accreditati pubblicato nel sito di Accredia (in particolare, accedendo al link https://www.accredia.it/servizio-accreditato/sistemi-di-gestione-per-la-parita-digenere/).

Tutte le attività dovranno essere realizzate e le spese sostenute solo dopo la data di concessione del finanziamento.

Quando sarà operativo

La domanda di finanziamento deve essere presentata esclusivamente online sulla piattaforma informativa Bandi online, dalle ore 10.00 del 1° febbraio 2023 fino ad esaurimento della dotazione finanziaria e comunque non oltre le ore 17.00 del 13 dicembre 2024. Promotergroup S.p.A. ha i requisiti per svolgere l’attività di consulenza e, grazie a partnership con enti di certificazione, può accompagnare le imprese nell’intero percorso e supportarle nella presentazione della domanda e della richiesta del contributo economico.

Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o www.promotergroup.eu/index.php/contattaci

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Definiti i parametri minimi per il conseguimento della certificazione che valuta per la prima volta il GenderGap.

 

La certificazione della parità di genere, inserita nel Piano Nazionale di Ripresa e resilienza (PNRR), diventa operativa. È uscito, infatti, sulla Gazzetta Ufficiale del 1° luglio 2022 il nuovo decreto che definisce i parametri minimi per l’ottenimento della certificazione della parità di genere da parte delle imprese e il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali aziendali e delle consigliere e consiglieri di parità, nel controllo e nella verifica del rispetto dei requisiti necessari al loro mantenimento.

I parametri sono quelli di cui alla Prassi DI RIFERIMENTO UNI/PdR 125:2022, pubblicata il 16 marzo 2022, contenente le linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere che prevede l’adozione di specifici indicatori chiave di prestazione, inerenti alle politiche di parità di genere nelle organizzazioni. Nello specifico definisce criteri, prescrizioni tecniche ed elementi funzionali alla certificazione di genere, con particolare riferimento alla retribuzione corrisposta e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, nonché alle modalità di controllo e verifica del rispetto dei requisiti necessari al loro mantenimento. La certificazione verrà rilasciata da organismi accreditati, in conformità alla norma.

“Investire nel lavoro femminile significa fare un investimento non solo per l'azienda, ma per tutto il paese e a questo va riconosciuto un valore per il suo impatto” - ha spiegato la ministra Elena Bonetti. “È come se avessimo una squadra di serie A e la lasciassimo in panchina. Per cambiare le cose ci vuole un processo integrato e da qui al 2026 abbiamo degli obiettivi chiave, come colmare il divario salariale, che non possiamo permetterci di mancare e per i quali va attivato un processo irreversibile di investimenti".

Il tema Gender Equality rappresenta uno dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile fissati dall’ONU (Goal 5). Il sistema, inserito dal PNRR tra gli strumenti a sostegno delle donne, è stato delineato con la legge n. 162/2021 e con la Legge di Bilancio 2022. Il PNRR, infatti, si pone anche specifici obiettivi quantitativi: entro il 2026 almeno 800 piccole e medie imprese dovranno ottenere la certificazione della parità di genere e 1.000 aziende dovranno beneficiare delle agevolazioni collegate. Le imprese possono chiedere agli organismi di valutazione accreditati l’attestato sul possesso di parametri minimi di equità uomo-donna in azienda.

I parametri della certificazione di parità di genere

La certificazione accreditata, rilasciata da organismi riconosciuti competenti e imparziali da un ente terzo quale Accredia, permette di individuare le imprese capaci di adottare misure concrete per ridurre il divario di genere rispetto alle opportunità di crescita, alla parità salariale e alla tutela della maternità. Per ottenere la certificazione sulla parità di genere i parametri che vengono valutati sono 33: sette per cultura e strategia, 5 per la governance, 6 per i processi legati alle risorse umane, 7 per la crescita e inclusione delle donne, 3 per l’equità remunerativa e 5 per la tutela della genitorialità. Per ottenere il via libera bisogna avere oltre il 60% di indicatori con voto positivo.

Il datore di lavoro dovrà fornire annualmente, anche sulla base delle risultanze dell’audit interno, un'informativa aziendale sulla parità di genere. Nel caso siano rilevate anomalie, esse verranno segnalate all'organismo di valutazione della conformità che ha rilasciato la certificazione.

Sgravi e premialità:

  1. Per l’anno 2022, alle aziende private che siano in possesso della certificazione della Parità di Genere è concesso, nel limite di 50 milioni di euro, un esonero dal versamento dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro. L’esonero è determinato in misura non superiore all’1% e nel limite massimo di 50.000 euro annui per ciascuna azienda, riparametrato e applicato su base mensile.
  1. Alle aziende private che, alla data del 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento, siano in possesso della certificazione sulla parità di genere è riconosciuto un punteggio premiale per la valutazione, da parte di autorità titolari di fondi europei nazionali e regionali, di proposte progettuali ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti.

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